![]() |
La cosa non mi convinceva.
"Magari adesso ci dirà che è stato l'orango scomparso, l'assassino..." sarcasticamente, alzando gli occhi in su. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Più Destresya lo prendeva a muso duro, rimproverandolo e sgridandolo, più Garion restava come imbambolato davanti a lei, sul pavimento con l'espressione da ebete ed il viso paonazzo.
Lei lo prese per il bavero, chinandosi su di lui e ciò lo eccitò ancora di più, quasi ipnotizzato da quella situazione. |
Minsk sorrise a Gwen.
“Bingo, ragazza mia.” Disse. “Partiamo dall'inizio... gli omicidi sono cominciati dopo l'arrivo dello zoologo e di suo nipote...” indicando Elv “... sono state sgozzate le pecore e poi diverse persone... poco dopo la sparizione dell'orango... inoltre l'arma del delitto è assodato fosse un rasoio, giusto? Perdipiù di proprietà del povero zoologo. Ora chiedo... lui si è mai rasato davanti agli oranghi?” “Si, lo faceva spesso sulla nave che ci ha portati qui...” fece Elv “... aveva uno specchio davanti alle gabbie degli oranghi... ma cosa c'entra?” “C'entra eccome.” Annuì Minsk. “Gli oranghi, come si sa, sono primati molto simili all'uomo... e ne imitano alcuni comportamenti se osservati più volte. L'orango ha quindi preso il rasoio imitando lo zoologo. Ed infatti ha sempre ucciso colpendo la gola e la faccia delle vittime, mentre sul resto del corpo i cadaveri presentavano solo lividi vari, ma non tagli.” “Ed un orango è capace di aprire le gabbie e liberare i suoi compagni?” Scettico Swan. “Si, se l'hanno visto fare dal padrone.” Rispose Minsk. “Ho controllato e le gabbie nell'albergo avevano chiusure centralizzate, tutte azionabili da un singolo interruttore che ho visto era su un tavolino alto poco meno di un metro. Vi propongo quindi un esperimento... prendiamo uno di quegli oranghi e vediamo se è capace di azionare l'interruttore... altrimenti mi rimangio tutto...” Swan annuì e per soddisfazione incaricò Fury di andare a prendere al canile uno degli oranghi. |
Strabuzzai gli occhi sentendo che mi dava ragione.
Cosa? Davvero era stato l'orango? Ascoltai il suo ragionamento e sì, poteva quadrare, ma... Bah, non ero convinta. Alla fine, Swan decide di fare la prova e capire se davvero uno degli animali avrebbe potuto fare una cosa simile. Guardai Elv. "Cosa pensi?" stringendogli la mano. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Mi sembra tutto assurdo..." disse perplesso e sconcertato Elv a Gwen.
Poco dopo arrivò Fury con l'orango caricato in una gabbia più piccola. Lo liberarono e lo portarono davanti alle gabbie nell'albergo, dove era stato rinchiuso con gli altri primati. Qui Minsk chiese ad Elv di azionare più volte l'interruttore delle gabbie davanti all'orango. Per azionarlo, essendo l'interruttore formato da un grosso bottone rosso, bastava pigiarlo. Elv allora più volte azionò l'interruttore davanti all'orango e poi portò l'animale davanti al bottone. L'orango subito portò una mano sull'interruttore e dopo averlo toccato alcune volte lo pigiò con un pugno e le gabbie si aprirono. Tutto ciò davanti a Minsk e Maday. https://serve.cdntik.com/wp-content/...19966c4727.jpg |
"Sì, anche a me..."
L'orango venne portato da noi ed Elv iniziò tutto. Azionò più volte il bottone davanti all'orango e alla fine l'animale ripeté il gesto. "Questo non prova nulla. C'è differenza fra un bottone e un omicidio. I cadaveri erano stati trattati con violenza, con cattiveria, nulla che si possa riscontrare in un animale" dissi a Minsk. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ora ci arrivo, ragazza mia..." disse Minsk a Gwen "... un passo alla volta... le testimonianze... tutti parlavano di una voce incomprensibile, talvolta definita roca, altre volte stridule e persino grottesca, al punto che i testimoni affermano potesse trattarsi di uno straniero... io ho fatto un giretto tra questi testimoni e ho scoperto che tutti non sono mai andati via per più di un giorno da questa cittadina e di certo non hanno alcuna conoscenza riguardo le lingue straniere di cui parlavano... questo proprio perchè la voce di un animale, in momenti concitati come quelli che si susseguono in un omicidio, con la voce della vittima che grida spaventata, non è certo riconoscibile... a ciò aggiungiamo che nessuno dei testimoni era vicino al luogo dell'aggressione, ma tutti ammettono di aver udito le voci da diversi metri di distanza."
"No, i conti non tornano..." mormorò Swan "... i testimoni parlano di una figura incappucciata..." "I primati" Minsk "non sono nuovi ad usare panni o abiti per coprirsi, se l'hanno visto fare a chi li accudisce o li custodisce. Come abbiamo detto per il rasoio e l'interruttore." "Ma se anche fosse" Elv allo scienziato "come si giustifica tanta ferocia in un orango? Certo, possono essere animali anche aggressivi, ma omicidi in serie mi sembra troppo..." "Infatti." Annuì Swan. |
Spiegò i motivi della voce, dei vestiti, ma appunto, mancava la motivazione alla base di tale ferocia e degli omicidi seriali.
"No, non mi convinco di questa ipotesi. Un orango non può essere un assassino seriale. Peraltro, non ha il raziocinio necessario a premeditare il gesto, come un essere umano." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Perché lei crede di essere vittima di una maledizione. A proposito so che lei stamattina ha ritrovato quegli oranghi liberi, come ha fatto a raggrupparli tutti senza essere ferito o scappassero?".
Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Minsk sorrise a Gwen.
"Ho stidiato i 9 oranghi..." disse "... provengono dal Borneo e hanno il pelo rossiccio e fulvo in modo troppo accentuato in più punti... inoltre le pupille presentano variazioni cromatiche di un arancio scuro... segno questo della somministrazione costante di ossido barico e cloruro di magnesio... aggiungerei anche sodio ionizzato e cobalto... tutto ciò è tipico di animali da laboratorio sottoposti d esperimenti... dico bene?" "Si..." annuì Elv "... infatti mio zio prelevò i 10 oranghi da un laboratorio adibito alla sperimentazione sugli animali." "E quindi i primati sono stati sottoposti anche ad analisi dolorose, al limite del maltrattamento se non addirittura oltre... vero?" Minsk. "Si... erano maltrattati se indente questo..." rispose Elv. "E ciò può provocare in un animale un'indole più violenta del normale?" Fissandolo Minsk. "Si, potrebbe..." ammise Elv. "Ecco." Minsk a Swan. "Ha il suo assassino, sceriffo. Niente licantropi, vampiri o mostri vari... ma un semplice animale reso furioso dalla crudeltà umana. Organizzi una battuta di caccia, seguendo le abitudini di un orango in libertà e catturerà l'arteficie degli omicidi. Poi verrà a ringraziami." divertito. |
"Meglio lasciar perdere quest'argomento..." disse lui ad Altea "... lei è giovane e bella e non voglio rattristarla con vecchie tradizioni medioevali..." sorridendole.
Poi la domanda di lei. "Perchè sono un provetto cacciatore." Spiegò. "Ho anche partecipato a diversi safari in Africa. Non ho avuto difficoltà a catturare quegli oranghi." |
Seguii ancora una volta il suo ragionamento e sì, poteva andare...
Bah, non sapevo se mi sarei mai convinta. Non sapevo se effettivamente un animale sottoposto a maltrattamenti potesse sviluppare tali comportamenti, anche se Elv ammetteva di sì, ma era davvero tanto accusarne uno di omicidio. Ancora una volta, guardai Elv per leggere una risposta nei suoi occhi neri e capire se potesse essere vero o questa situazione ci aveva davvero ammattiti tutti. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Interessante..." disse Gozz avvicinandosi a loro "... quasi molto più di un mostro o un fantasma inventati... io credo che lei debba dar credito a questa possibilità, sceriffo."
"Già." Fece Maday. Elv fissò perplesso Gwen. Alla fine Swan annuì e diede ordine ai suoi di organizzare una battuta di caccia, cercando di coinvolgere anche i migliori cacciatori della zona. |
Ignorai bellamente Gozz, senza preoccuparmi di cosa stesse dicendo.
Invece mi concentrai sul fatto che davvero lo sceriffo voleva iniziare una battuta di caccia. "Non sarà pericoloso per l'animale?" chiesi a Swan, preoccupata. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ma erano soli? Lei sa degli omicidi che stanno accadendo qui attorno, ebbene è stato ucciso il proprietario che era uno scienziato e hanno trovato le gabbie vuote.. Ci voleva la chiave per aprirle e non erano nemmeno piegate le gabbie.. Strano vero?".
Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
"Si, ho sentito..." disse il barone ad Altea "... sinceramente non ne so molto, vivendo quasi sempre ad Afragolopolis."
In quel momento arrivò Hef. "Signor barone... lo sceriffo ha organizzato una grossa battuta di caccia." Il custode. "Pare stiano cercando l'orango. Si crede possa essere stato quell'animale ad uccidere le varie vittime." "Un orango assassino?" Stupito De Tardis. "Assurdo..." "Pare gli indizi lo confermino, signore." Annuì Hef. "Allora è mio dovere partecipare." Il barone. "Prepara la mia attrezzatura per la caccia." "Subito, signore." Rispose Hef. |
"Se è stato davvero l'orango" disse Elv a Gwen "allora appena catturato sarà di certo abbattuto."
|
Assunsi un'espressione preoccupata e dispiaciuta.
"Magari... Magari possiamo persuadere Swan a non farlo..." dissi speranzosa io. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Purtroppo" disse Elv a Gwen "io come zoologo sarei d'accordo. Se davvero è stato quell'orango ad uccidere mio zio... io stsso vorrei sopprimerlo..." con rabbia.
|
Sospirai e lo abbracciai.
"Mi spiace..." dissi piano, davvero rammaricata per tutta quella situazione. Dopo la perdita di suo zio, anche questo non ci voleva proprio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv abbracciò Gwen e restarono stretti, l'una fra le braccia dell'altro, a lungo.
"Voglio partecipare a quella battuta di caccia..." disse a lei. |
Quell'abbraccio durò a lungo.
Ci confortammo a vicenda, stringendoci senza lasciarci. Poi lo guardai. "Ma cosa dici? Perché vuoi farlo?" esclamai, stupita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Lo devo amio zio..." disse Elv a Gwen "... e comunque mi sento responsabile per quegli omicidi... è anche colpa mia se l'orango è fuggito..."
|
Rimasi interdetta, senza sapere cosa rispondere.
Da un lato, razionalmente, aveva ragione, ma dall'altro... Presi il suo viso fra le mani. "Sei davvero sicuro di quello che fai?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, voglio partecipare alla battuta di caccia." Disse annuendo Elv. "Devo farlo, Gwen." Baciandola con ardore.
Un bacio che doveva liberarlo dai suoi fantasmi, dai suoi demoni, ossia il senso di colpa, la rabbia e la paura. Intanto Swan aveva organizzato il tutto. Verso il tramonto diversi abili cacciatori si erano radunati in piazza. Non si voleva perdere tempo, per evitare che l'assassino colpisse ancora. |
Non ebbi il tempo di replicare prima che mi baciasse con ardore.
Un trasporto che non avrei creduto possibile in un momento come questo, ma che assecondai subito, senza indugio, per scacciare via i demoni dall'asta mente, dal suo animo e dal suo cuore. Al tramonto, tutti erano pronti e avrei mentito se non avessi detto che ero molto molto preoccupato. Sua per le sorti del povero animale, che per Elv. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv salutò Gwen e raggiunse gli altri in paese.
Si unì allo sceriffo ed ai cacciatori riunitisi. Poco dopo si mossero verso la campagna con furgoni, fuoristrada e persino qualche moto. Ad un certo punto si mossero a piedi, usando torce e luci a ricerca calorica visto che il crepuscolo era ormai giunto ed a breve seguì anche la sera. |
Lo salutai senza riuscire, fino all'ultimo a lasciarlo andare.
Avevo troppa paura e non mi fidavo della follia generale. Decisi di aspettare al negozio insieme alla zia. Ero nervosa, agitata, le ore passavano senza che si riuscisse a sapere nulla ed ero sempre più in pensiero. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen raggiuse sua zia ed attese con lei gli sviluppi della caccia.
in paese un'atmosfera surreale scese sulle persone e fra le abitazioni. Tutti erano in trepidante attesa. Un'attesa snervante, fatta di dubbi, paure, desiderio di liberazione e ritorno alla normalità. I migliori cacciatori del posto avevano partecipato, unendosi allo sceriffo ed ai suoi uomini. Anche il barone De Tardis si era unito agli altri. Per diverse ore la campagna fu battuta da uomini armati, da cani in cerca di tracce e disseminata di esche e trappole varie. Molti colpi furono esplosi fra gli alberi, le siepi e nel buio della sera, con tanti dei cacciatori convinti di aver colpito o almeno ferito l'orango. Furono uccise alcune volpi, qualche cane randagio persino un paio di uccelli notturni nascosti fra i rami degli alberi. La battuta durò tutta la notte e molti dei colpi esplosi si udirono fino in paese. |
Anche i secondi passavano con una lentezza snervante.
Tutti eravamo tesi, nervosi, aspettando qualche sviluppo. Ogni tanto si sentiva qualche colpo, insieme al mio cuore che sussultava, ma nessuna notizia. Andammo avanti in quel modo tutta la notte, senza che nessuno riuscisse a sapere qualcosa. "Non ce la faccio più ad aspettare" mormorai, camminando nervosa ed agitata avanti e indietro per il negozio, come un orso in gabbia. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Niente, quello non rispondeva, e la mia pazienza aveva già superato il limite.
Allora lo mollai, fregandomene del fatto che cadesse a terra, e mi voltai per tornare nella mia stanza. Avevo perso fin troppo tempo dietro quel piccolo guastafeste. |
L'attesa era snervante.
Nessuna notizia. La zia di Gwen preparò tre volte il caffè per resistere. Intanto la notte passava. Lenta, inquieta, sinistra. |
Garion era incapace di dire nulla, bloccato dalla vergogna, dalla paura e dall'eccitazione.
Ad un tratto vide Destresya voltarsi per rientrare in camera. "Aspetta, zia..." disse trovando il modo di parlare, mentre il suo viso andava a fuoco "... aspetta, zia Destresya..." con voce incerta, da cucciolo bagnato. |
A un tratto sentii quella vocina cucciola che mi chiamava.
Alzai gli occhi al cielo e mi voltai. "Che c'è?" Scocciata, guardando il piccolo. |
La zia preparò per ben tre volte il caffè, ma io ero così nervosa che non avrei mai rischiato addormentarmi, anzi tutt'altro.
La notte intanto continuava a passare. Lenta, inesorabile. "Come pensi stia andando?" le chiesi avvilita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Rimasi sbigottita.. L'orango era l'assassino e rimasi più stupita nel vedere il barone andarsene via così e lasciarmi lì senza un saluto.
Sinceramente non volevo tornare nel maniero e sapevo vi era una caccia e mi rifugiai in commissariato. Avrei aspettato Swan, semmai fosse nella caccia grossa. Era incredibile e ridicolo, tanti uomini a caccia di un gorilla. Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Il barone De Tardis salutò Altea, scusandosi, per poi prepararsi.
Lasciò il castello e raggiunse gli altri per la grande battuta di caccia. L'attrice allora uscì dal maniero e raggiunse l'ufficio dello sceriffo, dove però non vi era nessuno. Tutti infatti erano a quella grossa battuta di caccia durata tutta la notte. Nello stesso istante, Gwen e suazia a casa loro attendevano l'esito di tutto. "Non ne ho idea..." disse la zia "... ma tanti uomini avranno di sicuro la meglio su quell'orango..." |
Garion guardò Destresya negli occhi.
Erano occhi cuccioli, intimiditi, messi in soggezione e persino spaventati. "Ecco, io..." disse piano, col viso paonazzo "... io... devo parlarti..." deglutendo. |
Presi il portatile mentre aspettavo. Iniziai a fare ricerche sugli antenati dei de Tardis. Pensai alla costumista.. Aveva visto un uomo curvo e deforme aveva visto. Non poteva essere un gorilla.. Hef?
Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
In quell'attesa snervante, Altea usò il tablet per scoprire nuove informazioni sulla nobile famiglie De Tardis.
Possedevano il castello e la magione nelle campagne di Casarignone, oltre ad uno sfarzoso ed antico palazzo appena fuori Afragololopolis. Avevano poi altre proprietà minori presso la brughiera tra la capitale e Capomazda City. Ad un tratto l'attrice fu destata dai rumori e dalle voci che in un attimo presero ad avvolgere la cittadina. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 03.56.38. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli