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Guisgard offriva la crostata a Clio, fissandola mentre la mangiava dalla sua mano e con le labbra sfioriva le sue dita.
Dita che subito accarezzarono la bocca di lei, mentre gli occhi azzurri di lei la guardavano masticare. “Dimmi...” disse sussurrando “... ti piace?” Col fuoco del camino che riscaldava il bel corpo di lei lasciato non del tutto coperto dalla sottoveste. |
Non staccai gli occhi dai suoi mentre finivo quel pezzetto di crostata, e più mi avvicinavo alla fine più il contatto con la sua mano era inebriante ed eccitante.
Poi quella domanda di lui, e io sorrisi, vagamente divertita. "È squisita sì..." annuii "Ma temo che il parere di chi l'ha fatta conti poco, no?" sorridendo. Allora ne tagliai un pezzetto a mia volta, mi avvicinai a lui e gliela porsi, come lui aveva fatto con me. "Sei tu che devi assaggiarla e dirmi se ti piace.." con gli occhi ardenti nei suoi, mentre il cuore batteva sempre più forte. |
Rimasi in balia del suo tormento........il piacere dei sensi.....e il credere che tutto quel tempo aveva atteso me......mi lasciai andare completamente......racchiudendo le mie forze per compiacere estasiandolo la sua e la mia solitudine....due persone che si amano.....rimangono uniti per sempre......" Non sono stata io ad allontanarmi da te......io stavo lasciando tutto per te.....ma forse e' successo qualcosa che non ho compreso....spero non ci siano più incomprensioni tra di noi....".....
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Annuii mentre nella mia mente le sue parole davano vita a delle immagini.
" E anche qualche pecora, magari persino delle capre e si, naturalmente i pony" abbozzando un sorriso complice. " Come sarà? Spero con i tuoi occhi, quegli occhi che mi hanno catturata al primo sguardo e poi beh mi basta che sia sano, o sana" poggiando il bicchiere sul comodino. " Mi basta questo..." facendo cenno a Tardes di avvicinarsi. " E mi immagino quando gli insegnerai ad andare a cavallo, mi immagino tanti piccoli momenti preziosi che verranno e più lo faccio più sono sicura che sposarti é stata la decisione migliore della mia vita." Passai le mani intorno al suo collo e lo baciai con trasporto, intorno a noi solo la pace e il silenzio della montagna. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Le voci sempre ovattate. Sentivo i muscoli tesi, sciogliersi piano. Non avevo idea dello stato in cui ero ridotta, probabilmente ero irriconoscibile. Sentivo il ticchettio della macchina che contava i miei battiti. Improvvisamente, nel sonno, in quel lettino freddo, mi ritrovai in un mare stellato. Guardavo in alto e vedevo uguale, un mondo piatto di sole stelle e cielo blu. Non era un sogno, non so spiegarlo cos'era, forse erano i momenti bui che attraversavo. Durò un attimo, ma sapevo che quel cielo così inquieto eppure così bello, si sarebbe ripresentato in altre occasioni, come già aveva fatto. Mi lasciai trasportare dal mare che c'era sotto quel cielo, isolandomi definitivamente dal mondo esterno.
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Lo guardavo mentre parlava e guardai avanti..la brughiera..già la brughiera aveva misteri dai tempi storici ma non capivo..Sam era strano..ero finita dalla padella alla brace.."Sam..dimmi..cos'ha la brughiera di particolare..strane leggende pure parlano di non addentrarsi di notte" mi misi a parlare con lui e una volta entrati in casa feci cenno a lui di sedersi di fronte al camino.
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Era tutto inutile, tutto.
Quella nuvola tossica e venefica arrivava dovunque e invadeva ogni cosa. Non riuscivamo a smettere di tossire e scattai terrorizzata sul pavimento quando Elv perse i sensi. "Elv..." gracchiai, fra un colpo di tosse e l'altro "Elv... Svegliati... Ti prego..."tossii, china su di lui. La gola era come trafitta da infiniti coltelli bollenti, stessa cosa la pelle e gli occhi lacrimavano senza sosta. Alla fine, dopo quella lotta sterile contro quella nuvola nera, anche io mi accasciai, col viso di Elv accanto al mio che di l'ultima cosa che vidi. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Gente, troppa gente intorno a me che parlava ed io non mi sentivo al sicuro... "Non voglio andare in prima classe, i Domenicani devono vedermi, altrimenti nessuno mi salverà dalla tempesta..."
Una babele di voci e la testa che mi scoppiava... "Basta! Fatemi scendere da questo maledetto treno! Sembrate tutti sciacalli intorno al mio cadavere... Oh, ma non mi avrete, non mi brucerete come una strega..." Un sogno, che sembrava così stranamente reale... Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Il fuoco del camino, il bagliore delle fiamme, la luce negli occhi di lei.
E poi il sapore di quella crostata che lui assaporava piano, per poi moderna ancora ed ancora fino a sfiorare con le labbra le dita di Clio. "È squisita..." disse Guisgard guardandola negli occhi e masticando lentamente "... la più buona che io abbia mai assaggiato... si, la tua crostata è la mia preferita..." sorridendo appena. |
Fecero l'amore.
Con passione, con impeto, quasi disperatamente. Si amarono così, col tormento e che solo l'amore sa e può dare. Quel tormento che rivolta, che avvolge e stravolge, che ti svuota di tutto e ti riempie di sé. La solitudine dell'uno e dell'altra fra sospiri, sussurri e gemiti. Fra paure e domande, preoccupazioni e speranze. "Sai..." disse Joshua quando la passione aveva trovato il suo sfogo ed ora erano stretti fra le lenzuola "... mi chiedo... c'è un tempo, un momento in cui si capisce che è ormai tardi?" Giocando con le dita fra i capelli di Elisabeth. "Oppure un uomo ha sempre una possibilità? Una seconda possibilità per riprendersi, per riconquistare ciò che il Destino gli aveva prima dato e poi ripreso?" |
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