Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 19-03-2017 01.07.47

Lo guardai imbronciata mentre mi accarezzava il viso.
"È già la seconda volta, oggi, che non mi credi... Pure prima, quando ti ho detto di sentire quelle voci..." risposi, con un tono simile a quello di una bimba arrabbiata.

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Guisgard 19-03-2017 01.18.43

Le labbra di Nyoko e quelle di Pavel erano ormai unite indissolubilmente, intessendo caldi e dolci giochi animati di passione e pudore.
Pian piano però la passione, la voglia di osare e di trarre piacere da quel bacio vinse il pudore.
Il giovane corpo di lei era su quello teso e ben fatto di lui, tra sospiri ed infinite carezze.
Carezze che accendevano la liscia pelle delle giovane ogni volta.
Ed anche Nyoko osava, vincendo ogni titubanza, ogni timidezza ed ogni paura.
Accarezzava l'asciutto e muscoloso petto di Pavel, mentre il ragazzo non smetteva di toccare la sua gamba nuda, con movimenti sempre più audaci.
E le sue dita scivolavano con insistenza sotto il leggero abito di lei.
“Sei bellissima con il viso in fiamme, Nyoko...” disse lui sulla bocca della ragazza.

Lady Gaynor 19-03-2017 01.18.47

"Mi chiedi il perché?" Risposi a Guisgard non appena la sua lingua mi diede modo di poter parlare. "Ebbene, per questo..." dissi prendendogli la mano e portandomela sul petto, affinché sentisse il battito spasmodico del mio cuore "... e poi per questo..." sussurrai ancora, facendo seguire un profondo e carnale bacio alle parole.
"Fidati di me... dimmi chi sei veramente..."

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Nyoko 19-03-2017 01.27.39

Sospiri, carezze, baci. Sembrava tutto un gioco, un gioco ricco di emozioni, sensazioni e tanto altro. Sentivo il mio corpo attaccato al suo e mi salivano i brividi in tutto il corpo. I suoi muscoli contratti sotto le mie dita, le sue labbra morbide sulle mie. Ero cieca, ma non mi fermai, continuai ad assaporarlo e a sentirlo fra le mie braccia. Poi quelle parole mi fecero sorridere, era così dolce. "Lo sei anche tu, sicuramente" dissi portando entrambe le mani sul suo volto. Lo carezzai ancora, sentendone di nuovo i lineamenti che mi fecero impazzire. Ora mai il mio vestito mi sembrava stretto e d'intralcio. Mi sentivo soffocata da quell'abito che adesso sentivo di non averne più bisogno. "Pavel..." dissi in un sussurro traboccante di passione e fuoco. "Sono tua, Pavel..." dissi riposando di nuovo le mie labbra alle sue, sta volta con delicatezza, come una farfalla che si posa su un fiore, sbattendo le ali e mostrando la sua immensa bellezza.

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Guisgard 19-03-2017 01.36.56

Quella scena, così magnificamente erotica, così calda e sognante, rendeva tutto sfocato, vago, mutevole, come i loro sensi.
Icarius era steso, con Clio inginocchiata e docile accanto a lui, come pronta ad essere iniziata ai giochi della passione e dell'Amore.
Buona buona, quasi intimorita, ma terribilmente eccitata attendeva cosa lui faceva sul suo corpo, come una modella al servizio del suo pittore.
In tutto ciò la mano abile di Icarius, quasi come accarezzasse una tela, si muoveva sicura, vogliosa e veloce tra le gambe di lei, mentre il corpo della bellissima regina fremeva e vibrava senza fine.
Più il pittore agitava e spingeva le sue dita, più il volto di Clio andava in fiamme, il respiro diventava irregolare, il cuore batteva all'impazzata e forti brividi percorrevano la sua pelle.
I suoi capezzoli erano turgidi da impazzire ed il suo fiore, immacolato per secoli di galassie e comete ora si bagnava di brina.
Ed Icarius non accennava a fermare la sua mano.
“Vorrei dipingerti così...” disse lui in un sussurro d'eccitazione, guardandola e toccandola sempre più.
E lei sentiva le sue cosce andare a fuoco, sciogliersi ed i suoi capezzoli quasi sul punto di esplodere.
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Guisgard 19-03-2017 01.45.47

Altea si rivestì e fece poi il percorso a ritroso, tornando verso la cella del misterioso detenuto.
Fortunatamente nessuno si era accorto delle sentinelle ancora fuorigioco.
Poco dopo la donna si ritrovò davanti alla porta del misterioso galeotto.
Ed aveva la chiave.

Clio 19-03-2017 01.49.14

Quel gioco non esitava a finire.
Quell'eccitazione crescente fatta di ribaltamento di ruoli, sguardi appassionati, cuori che battevano all'impazzata, mani abili che sapevano cogliere il piacere e uccidermi lentamente.
Le mie mani ormai inerti, incapaci di contenere tutto quello, stringevano la stoffa morbida del lenzuolo sotto di loro, come volessero aggrapparsi, trovare qualcosa di stabile che le tenesse salde in quel mare di passione.
Lui non accennava a smettere, anzi, ogni movimento si faceva più pieno, intenso, ardito e caldo.
Più si muoveva in me, più impazzivo, più la sua mano spingeva, più godevo, più esplorava il mio copro, più perdevo il senno.
Ancora e ancora, in un crescendo quasi disperato.
Poi quelle parole, sul volermi dipingere.
Parole a cui avrei voluto rispondere, rispondere che poteva fare ciò che voleva, ero sua ormai, gli appartenevo oltre ogni barriera del tempo e dello spazio.
Ma non riuscii a dire niente, sopraffatta com'ero dall'intenso godimento che mi procurava, ormai anche la mia testa era crollata, mentre i capelli mi offuscavano la vista.
Ma mi sforzai di alzarla, per guardarlo negli occhi.
Quella vista, però, mi accese ancora di più.
I suoi occhi, vermigli e appassionati, la sua espressione così intensa e vogliosa.
"Icarius.." riuscii solo a dire, in un sussurro disperato e carico di passione e riempita dal piacere sconvolgente che mi dava.

Guisgard 19-03-2017 01.50.45

“Hai ragione, scusami...” disse Elv abbracciando da dietro Gwen “... volevo solo evitare tu potessi impressionarti... tutto qui...” baciandole i capelli rossi “... e poi lo sai... se metti il broncio come una bimba poi ti trovo irresistibile...”

Altea 19-03-2017 01.51.32

Nessuno si trovava lì e presi il cappuccio..per fortuna in quel negozietto di vestiti vendevano ancora travestimenti di Carnevale visto era l' ultimo giorno.
Ero arrivata mascherata e me ne sarei andata così, indossai il cappuccio nero, nessuno doveva riconoscermi...la mia vita sarebbe cambiata.
La mano ferma con la chiave e la misi nella serratura.."Sono Altea, ho la chiave...ora entro e dovremo trovare un modo per uscire...presto...è addormentato..una botola qualcosa" feci girare la chiave.."Spero sia giusta e che quel maledetto non mi abbia fatto un tiro mancino"..in quel momento mi resi conto quanto cinica e coraggiosa fossi diventata...questo uomo misterioso, come il Lancillotto del libro aveva liberato la vera Altea e continuai a girare la serratura fino la fine per entrare...ci sarebbe stata una botola in giro da queste parti.

http://www.iwebdesigner.it/wp-conten...a-catwoman.jpg

Lady Gwen 19-03-2017 01.56.27

Alzai gli occhi al cielo annuendo con aria sarcastica.
Poi lo guardai, mentre il mio sguardo assumeva una sfumatura quasi divertita e distoglievo di nuovo lo sguardo, sorridendo.
"Scemo..." mormorai scherzosamente, con dolcezza.

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