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Gwen prese a mangiare.
"Ehi..." disse ad un tratto Elv dietro di lei, ancora steso sulla brandina "... quei bscotti sembrano appetitosi..." mormorò appena essersi svegliato "... dove siamo?" Chiese a sua nipote. |
Chiusi gli occhi, pensai a Milo, a ciò che sapevo di lui. Assunsi un'espressione austera e camminai nella stanza fermandomi improvvisamente e guardando verso un punto "Ho come l'impressione lei abbia due dualità di carattere e qualcosa di celato che non riesce ad esprimere o che ha paura a rivelare. Certamente questa sua aria scanzonata, da personaggio infallibile e la facilità con cui prende la vita non le sarà d'aiuto" un attimo di silenzio e guardai il regista concludendo in tono secco ed alzando il timbro di voce"No, non la aiuterà a celare i fantasmi che tormentano il suo passato e presente e che aleggiano nel suo cuore e mente. Può mentire a tutti, con quella aria da guascone ma non a se stesso e neppure a me..ecco quale sarà il mio compito. No, non voglio cambiarla ma liberare il suo vero Io".
Osservai il regista...si Milo era così e ovviamente dovevo interagire con la doppia personalità che era descritta nel copione. Inviato dal mio SM-A307FN utilizzando Tapatalk |
La sveglià suonò e Queennie potè alzarsi e prepararsi.
Aveva l'indirizzo per raggiungere la casa del professore ed era ormai ora dell'appuntamento. Il professore abitava in una deliziosa villetta, in un luogo ameno e poco trafficato. |
Finito di mangiare, Roan e Destresya furono d'accordo nell'andare al porto.
Un attimo dopo uscì dallo studio Pico, sempre bardato dal suo cappello, gli occhiali e l'impermeabile. "Sono pronto, signori." Disse col suo tono freddo. I 3 lasciarono l'albergo e raggiunsero il porto. L'imbarcazione che li attendeva aveva nome Ipazia. Ad accoglierli c'era il capitano. "Benvenuti, signori." Questi ai 3. "Sono il capitano Polos e vi da il benvenuto sull'Ipazia." |
Cominciai a mangiare e per poco Elv non mi fece prendere un colpo.
"Buongiorno anche a te, spunti così, tu? All'improvviso?" ridacchiai e gli allungai qualcosa da mangiare. Presi un respiro profondo e gli raccontai tutto quello che era successo, fin dall'inizio, quando Ludwig ci aveva ripescati in mare ad ora. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Perfetto." Disse il regista quando Altea terminò il suo monologo. "Raffinata ma decisa, precisa e schietta. Oltre che professionale e competente. Si, mi ha convinto la tua interpretazione. Molto. La parte è tua." e tutti applaudirono, dandole il benvenuto nel cast.
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Elv mangiò uno dei biscotti ed ascoltò il racconto di Gwen.
"Quel dottore, quel tipo..." disse "... come si chiama? Ludwing? Beh, non mi piace molto... anzi, gradirei non ronzi troppo intorno a te." Fissandola. "Comunque se quest'isola è fuori da ogni rotta, come faremo a tornare a casa?" |
Sollevai un sopracciglio con aria quasi divertita.
"Come, scusa?" chiesi, con aria in realtà retorica, perchè avevo sentito benissimo cosa aveva detto. "Beh, non so, non ne ho idea. Ma se loro ne conoscevano l'esistenza forse non è così lontana dal terraferma" ipotizzai, mangiando. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Scendemmo finalmente al porto per vedere questa misteriosa nave che ci avrebbe portato all'isola, l'Ipazia.
Se non altro, il nome prometteva bene. Sorrisi al capitano Polos, guardandomi attorno. "Buongiorno capitano!" salutai cortesemente "Tutto pronto per salpare?" chiesi. |
Quando suonò la sveglia, mi alzai dal letto. Fu difficile, dopo la nottata insonne, trovare la forza di svegliarmi, ma l'idea di scoprire qualcosa su quella fantomatica maledizione, bastò a darmi la carica di cui avevo bisogno.
Tornai a recuperare la mia Harley e guidai fino a casa del professore. Non ci fu troppo traffico e questo mi permise di arrivare in orario. Posteggiai davanti al vialetto che conduceva a casa, levai il casco e poi suonai il campanello. |
Queennie bussò e venne ad aprirle una vecchia governante che la condusse poi in una fornita biblioteca.
C'erano libri ovunque, ordinati e catalogati per età, edizioni, generi e valore. Soprattutto vi erano testi che riguardavano le materie scientifiche, dalla fisica all'astronomia, dall'algebra alla chimica. Ma non mancavano i classici greci e latini, tutti in lingua originale. Ma poi erano presenti anche opere di teologia, di religione, di demonologia e spiritismo. Molto spazio era dedicato alle religioni orientali ed al Cristianesimo Celtico. Ad un tratto una porta laterale si aprì ed entrò un uomo anziano, non troppo alto, un pò curvo e dall'aspetto gentile. "Buongiorno, signorina." Disse sorridendo. |
"Beh, allora ci converrà chiedere a quegli uomini quando una nave passerà da queste parti." Disse Elv a Gwen. "Non sappiamo neanche cosa facciano su quest'isola. Magari sono contrabbandieri..."
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Alzai gli occhi in su.
"Oh ma ti sei svegliato complottista, dopo la convalescenza?" dissi, sfottendolo. "Per ora rilassati, visto che siamo appena arrivati e se non fosse stato per loro saremmo morti in mare, non una ma ben due volte. Quindi, caro zietto, rilassati" con tono candido, pizzicandogli il braccio con le unghie per infastidirlo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Plos accolse a bordo i 3 ed assegnò a ciascuno una cabina.
Poco dopo l'Ipazia salpò. "Comincia la nostra spedizione, professoressa." Disse Roan a Detresya. "Come si sente? Eccitata?" Sorridendole. Intanto l'Ipazia si allontanava dal porto e poi dalla costa. Pico si era chiuso in cabina. |
Elv fece una smorfia a quel pizzicotto di Gwen.
Poi si stese e tornò a riposare. Da fuori intanto giungevano vari rumori e voci. Quegli uomini sembravano muniti di voci bizzarre, senza suono definiti, come se avessero tutti dei problemi di palato, per la modulazione delle parole. "Che lingua strana parlano su quest'isola questi indigeni..." disse Elv, prima di addormentarsi. |
Ricchiai alla sua smorfia, mentre si stendeva per riposare.
Sentimmo poi quegli uomini indigeni dell'isola parlare. Emettevano degli strani suoni ed era interessante sentirli, ascoltarli. "Sì, vero..." dissi solo, prima che lui si addormentasse ed io sorrisi intenerita guardandolo. Mi stesi poi anche io sulla brandina, per provare a riposare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Quando la porta si aprì, mi ritrovai faccia a faccia con una signora un po' anziana. Le sue vesti e i suoi modi cortesi, mi suggerirono che fosse una governante.
Mi accompagnò in quella vasta casa, conducendomi in una biblioteca che conteneva tantissimi libri. Vi era ogni genere, disposto sistematicamente in un'ordine maniacale. Analizzai velocemente gli scaffali, camminando in quell'ampia stanza fin quando da una porta laterale, non fece il suo ingresso un uomo anziano e dal viso gentile. "Buongiorno, lei deve essere il professore collega di mio padre! Sono Queenie, lieta di conoscerla!" |
Salimmo finalmente a bordo, e l'Ipazia salpò.
Era tutto vero? Stavo davvero partendo per quella spedizione? Non potevo crederci, non potevo davvero crederci. Sorrisi a Raon che mi si avvicinò. "Incredula e frastornata al momento, ho dedicato a questa ricerca tutta la mia vita..." sospirai "Non sappiamo nemmeno cosa troveremo.." guardando l'orizzonte. Era vero, quante volte mi ero fatta quella domanda, quante volte mi ero fermata a pensare a cosa avrei trovato, a cosa avrei provato a partire davvero. Ora ero lì, ero davvero lì. Non facevo che ripetermelo, come un mantra, quasi avessi difficoltà a crederci, a convincere me stessa. "Speriamo che la spedizione porti risultati sperati!" sospirai, guardando l'orizzonte. https://images-wixmp-ed30a86b8c4ca88...U7cZa39KupGUyE |
Gwen si stese sulla sua brandina e poco dopo si addormentò.
Fu però svegliata dopo un pò da delle grida disumane. Qualcuno urlava come se stesse subendo le peggiori tiorture di questo mondo. |
"Si, sono io." Disse il professore a Queennie. "Prego si accomodi."
Così le raccontò di come connobbe suo padre, dei loro studi insieme in ambito archeologico e di quando incontrarono un altro professore. Si trattava di un certo Barber che collaborò con loro riguardo lo scavo e lo studio di un tempio Azteco, in cui matematica, astronomia e sacrifici umani coincidevano. Tuttavia Barber per le sue idee ed i suoi esperimenti sulle mummie del tempio, avendo ignorato le disposizioni imposte dai comitati religiosi per la salvaguardia deelle tombe, fu processato e cacciato dalla comunità accademica. "Da quel momento Barber sparì del nulla, dando origine a molte teorie, persino quella in cui avrebbe perso la vita." Spiegò il professore. "Tuttavia, al di là della sua sorte, prima di sparire Barber portò con sè un prezioso codice che io e suo padre trovammo in una necropoli... è chiamato il Libro delle Ombre. Si tratta di un reperto inestimabile e ritrovarlo sarebbe importante per il mondo accademico. In rispetto agli sforzi di suo padre e miei." |
Mi addormentai subito, ma fui svegliata dopo un po' in modo molto traumatico, da grida disumane.
Era come se qualcuno venisse torturato. Allora, mi alzai ed uscii dal capanno, per capire se stesse succedendo qualcosa di grave. Perchè era quello l'unico pensiero che mi attraversava la mente, udendo quelle urla. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
L'Ipazia dopo un'ora è in mare aperto, lontana ormai dal continente.
Ad un tratto la vedetta avvistò qualcosa. Il capitano Palos corse a pruma e col binocolo si accorse che c'era una barca alla deriva. "Presto, 30 gradi a tribordo..." disse al timoniere. "Sembra un naufrago..." Roan a Destresya. |
Mentre ero persa nei miei pensieri, ci fu un po' di trambusto sul ponte.
Seguii le grida dei marinai con lo sguardo e vidi la barca. "Sì, sembra davvero un naufrago!" pensierosa guardando Roan. "Oh cominciamo bene la spedizione!" sospirai. |
Seguendo le indicazioni del professore, mi accomodai.
Ascoltai tutta la storia che, rivangando un passato lontano, l’uomo mi raccontò. Per un attimo, con quei racconti, mi sembrò di avere mio padre ancora lì, vivo vicino a me. E fu bello. Ciò che fu di Barber, invece, poco mi interessò. Non per mancanza di rispetto, ma piuttosto perché, con quasi assoluta certezza, era ormai morto. Nessuno poteva davvero sparire nel nulla. Le seguenti parole dell’’uomo, però, catturarono completamente la mia attenzione. Lo osservai in silenzio, annuendo ad ogni sua frase. “Questo ‘Libro delle Ombre’, sa dirmi dove potrei trovarlo? I suoi studi e quelli di mio padre, vi hanno per caso fatto risalire ad una sua possibile locazione?” domandai con estrema curiosità. |
Gwen uscì dal capanno e si ritrovò fra i palmeti.
Quelle grida sembrava essere cessate ed un cupo silenzio era sceso sull'isola. Un attimo dopo fra gli altri capanni apparve Nova. Camminava col suo solito passo ed era ammutolita, con lo sguardo spento. Si accorse di lei ed allora si allontanò, sparendo fra i canneti. |
"Beh, è solo un naufrago, non può certo causarci noie, professoressa..." disse Roan a Destresya, mentre l'Ipazia si avvicinava alla scialuppa.
Quando la raggiunse il naufrago fu issato a bordo. Era un uomo provato dalla fame, dalla sete e dal Sole. Fu portato sottocoperta e affidato ad uno dei marinai. In tutto erano 3, più il capitano Palos. Fatto ciò, l'Ipazia riprese la sua rotta. "Non crederà a vecchie superstizioni, professoressa?" Sorridendo Roan. "Tipo che i naufraghi portano con loro i demoni delle acque!" Rise. |
"Cosa ne sia stato del libro" disse il professore a Queennie "questo può saperlo solo Barber, signorina. Ma forse io posso darle un indizio..." fissandola "... conosco un uomo che ha lavorato per Barber... è al porto... uno dei suoi più fidati assistenti... si chiama Van Niel..."
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Le urla cessarono nel momento in cui uscii dal capanno.
Il silenzio che seguì sembrava irreale, troppo calmo, piatto, denso. Non sembrava nemmeno che fino ad un attimo prima l'aria fosse scossa dalle grida. Notai poi Nova, che camminava persa in chissà quali pensieri, come apatica. Mi notò e scappò via. Era tutto molto strano, ma decisi di tornare dentro. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Non potevo crederci..avevo passato il provino.
Poi mi sorsero mille dubbi..e la Santa Caterina mi avrebbe ritrovato poi? Sarei mai tornata nel mio vero Mondo? Si, ...sicuramente si ed esclamai "Perfetto, sono contenta del mio successo. Vi è altro devo sapere su questa storia da interpretare?" con tono pacato..una dama non mostrava mai euforia davanti agli sconosciuti. Inviato dal mio SM-A307FN utilizzando Tapatalk |
Gwen tornò nel capanno e trovò Elv addormentato.
Ora tutto sembrava essere tornato tranquillo in quello scorcio di isola. Infatti quelle grida strazianti non si sentivano più. |
"Certo, avrai l'intero copione che potrai studiare per la tua parte." Disse il regista ad Altea. "E cisarà anche molto più tempo per studiarlo, visto che oggi cambieremo location per completare le riprese. Infatti in giornata salperemo perl'isola di Proxia, dove si gireranno le scene esterne."
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Elv dormiva ancora e tutto sembrava tranquillo.
Era stato parecchio traumatico svegliarsi in quel modo, infatti, non avendo altro da fare, mi stesi a letto, sdraiandomi sulla schiena e piegando le gambe. Aspettai così che Elv si svegliasse, lasciando fluire liberamente i pensieri in quel momento assurdo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Bene, confesso di essere emozionata...di che riprese si tratta. Del nostro eroe mascherato?Milo!" esclamai pensando quando il divo si sarebbe degnato di farsi vedere.
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Gwen decise di stendersi e riposare un pò, in attesa che quella situazione surreale ed improbabile mutasse in qualcosa di più chiaro.
Ma pochi minuti dopo da fuori giunsero delle voci. Erano confuse, accavallate, come se si rincorressero e si confondessero continuamente. Risultava praticamente impossibile cercare di decifrare quei suoni così assurdi. |
"Esatto." Disse il rgista ad Altea. "Il titolo del film è... La Luna e la rosa." Con una punta d'orgoglio.
In quello stesso istante da fuori si udirono voci accalcate e grida sfrenate. "Ecco, deve essere arrivato finalmente il nostro divo." ridacchiando il regista. |
"La Luna e la rosa" ..un nome evocativo, ha pure un che' di romantico oltre che misterioso.
Ad un tratto si udirono gridolini, urla e quant'altro "Si penso il nostro divo sia arrivato e sono curiosa di conoscerlo". https://i.pinimg.com/originals/17/4c...1a53474f3d.jpg |
Poco dopo, sentii nuovamente qualcosa.
Erano voci confuse, accavallate, indistinguibili. Mi alzai, raggiunsi in silenzio l'ingresso del capanno e sbirciai fuori. Se mi avessero vista, probabilmente sarebbe stato peggio, dunque dovevo essere discreta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Scossi la testa e ridacchiai a quelle parole di Roan.
"Davvero mi crede così cinica, signor rettore?" con aria vagamente divertita. "Esternavo semplicemente la mia preoccupazione per il naufrago, cioè lui l'abbiamo trovato ma ci sarà stato un naufragio, no? Vuol dire che il mare proprio proprio placido stile maldive non è oggi.." pensierosa. "Quanto alle superstizioni cerco di starne abbastanza alla larga, sono una studiosa, ma so che a volte mi sono imbattuta in cose inspiegabili cercando i vari manufatti.." sospirai. "Ma nessun viaggio o ricerca vale quello che stiamo per intraprendere!" sorrisi, entusiasta. |
Gwen dall'ingresso del capanno sbirciò verso l'esterno, accorgendosi che alcuni di quegli strani uomini stavano passando per raggiungere la spiaggia.
Le loro andature disarticolate, bizzarre e grottesche erano evidentissime, così come quel pallore estremo della loro pelle. Gwen li osservò fino a quando non svanirono nei canneti. Un attimo dopo, verso i palmeti, apparve una figura. Era Ludwing e fumava silenzioso appoggiato ad un tronco. |
In quel momento entrò un giovane uomo dall'aspetto sicuro e gli occhi azzurri.
Salutò diversi cameraman, truccatori e tecnici vari, per poi raggiungere il regista. "Eccoti, ti credevamo ormai disperso." Disse questi. "Invece eccomi qui, in gran forma." Divertito Milo. "Lascia che ti presenti la nostra nuova protagonista..." il regista al divo "... Altea de Bastian." Indicando la dama. "Molto lieto davvero..." Milo ad Altea, guardandola tutta, per poi fissare i suoi occhi e stringerle la mano. https://i2.wp.com/s3-eu-west-1.amazo...70%2C864&ssl=1 |
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