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Una nuova alba stava sorgendo, un'alba dai colori dell'ignoto.
Chissà dove ci stavano portando, com'era quest'isola immersa nei mari del Sud. Sorrisi a Gwen e la seguii sul ponte. "Sì, mi sembra un'ottima idea, sono stufa di dover restare chiusa qui!" sbuffai. Un'isola si stagliò all'orizzonte e la mia nuova amica ipotizzò che potesse essere quella che stavamo raggiungendo. "Sì, lo penso anche io!" annuii. |
C'era frenesia a bordo.
Sospesa ad un paranco che pendeva da una carrucola fissata alla boma dell'albero di mezzana c'era la gabbia del giaguaro. L'animale se ne stava rannicchiato, come spaventato. “Avanti...” disse ad un tratto il capitano “... fuori alla buon'ora! Fuori da qui!” Sbraitando. “Ci leveremo finalmente dai piedi questo luridissimo lerciume!” L'isola ora appariva più vicina. Poi si accorse di Gwen, di Altea e di Clio che stavano sul ponte. “Ancora non ho compreso i vostri dannati nomi...” fissandole “... si, ecco... Andatevene! Questo è il vostro vero nome! Le signore Andatevene!” Sputando a terra. “Da quella parte, signore Andatevene! Da quella parte e fuori dai piedi!” Indicando la poppa della nave. “Ripuliremo la nave! Fuori tutti dai piedi!” Fabius era con un altro uomo che fino a quel momento era rimasto probabilmente di sotto, nella stiva o forse nella sua cabina. Era alto, chiaro di capelli e con una barba corta e poco curata. “Non possiamo portarle con noi.” Fabius al capitano. I due stavano caricando le gabbie degli animali ed i cani su una lancia. |
Il capitano sbraitava ma lo ignorai del tutto...pure l' appellativo con cui ci aveva chiamate...non che vi era tutta questa voglia di rimanere con lui sulla nave.
Poi guardai il giaguaro...era mansueto, lessi una inquietudine in lui il chè mi parve strano e mi allarmò...gli animali hanno l' istinto e qualcosa laggiù forse lo spaventava. Senza dire nulla andai verso la poppa della nave, arrivò pure Fabius ed un altro uomo e udii le sue parole e gli chiesi.."Mi scusi Fabius, lei non ci vuole ma quella isola è abitata? Ovvero oltre alla persona a cui sta portando questi animali, vi è altra gente? Giusto per sapere il mio Destino...ah..il giaguaro è spaventato, la qual cosa mi preoccupa" guardandolo pure io con aria enigmatica come faceva lui. |
Il capitano sbraitava, gli animali erano spaventati, soprattutto il giaguaro.
Poi, oltre a urlarci contro il capitano, in modo poco carino, Fabius disse che non potevamo scendere. No, cosa?! "Mi scusi, non possiamo restare qui, che vuol dire che non possiamo scendere?" a lui, perplessa. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Era vero, eravamo arrivati, quella era la famosa isola verso cui era diretta la nave.
Sorrisi a Gwen e feci per avvicinarmi alla lancia che stavano preparando. Il capitano ci mandò via in malo modo. Ah guarda, mi fai solo un favore... Ma poi quel Fabius ci disse che non potevamo scendere. Eh già, me lo impedisci tu? "Non dica assurdità, scenderemo eccome!" seravifc alzando gli occhi al cielo e avvicinandomi alla lancia "Lo sapevate fin dall'inizio..". |
Tutto era frenetico.
Fabius ed il suo compagno, con altri due uomini, anch'essi sbucati solo ora dalla stiva, caricavano le gabbie sulla lancia. Dopo la gabbia del puma fu la volta dei cani. La lancia era stracarica. “Io neanche mi avvicino a quella lercia isola...” disse adirato il capitano “... andate tutti in malora!” Sbraitò. “Si, l'isola è abitata” Fabius alle tre ragazze “ma temo voi non possiate seguirci. La nostra destinazione è già decisa. “Allora le butterò in mare!” Il capitano, per poi sputare a terra. “Tutte e tre in mare! Su quella loro scialuppa sulla quale le abbiamo pescate!” “Con noi non possono venire.” Disse l'uomo che era con Fabius. “Allora le metterete in mare con la loro scialuppa...” questi al capitano “... così potranno sbarcare dall'altra parte dell'isola, dove troveranno alloggio.” “Andiamo noi.” Il compagno di Fabius. “Si, certo, Rodian.” Rispose questi. Così Fabius, Rodian e i due uomini sbucati dalla stiva salirono sulla lancia. Per ultimo arrivò anche il deforme servitore di Fabius, che con agilità si sistemo a prua. I marinai allora calarono la lancia strapiena in acqua e quella subito prese a navigare verso l'isola. Poi quegli stessi marina, aiutati dal capitano, con modi alquanto discutibili, quasi rozzi, caricarono Gwen, Altea e Clio sulla loro scialuppa, quella con cui si erano salvate dall'affondamento della Lady Imma. Fu calata in acqua e lasciata fra le onde, con le tre ragazze a bordo. L'isola era distante alcune miglia, ma raggiungerla non sarebbe stato semplice. La loro scialuppa infatti imbarcava acqua. La goletta intanto si allontanava, col capitano che rivolgeva gesti osceni alle tre ragazze. Anche la lancia di Fabius e dei suoi compagni stava andando via. Gwen, Altea e Clio ora erano di nuovo nella situazione precedente. La loro scialuppa era in acqua e sebbene non lontanissima dalla terraferma imbarcava comunque acqua. Inoltre quelle acque erano infestate dai pescecani. |
Tutto accadde in fretta.. Odiavo sia il capitano che Fabius e i suoi aiutanti. In pratica eravamo al punto di partenza e per di più non si poteva raggiungere l'isola a nuoto visto i pescecani.. Mi affidai al Buon Dio
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Non ci fu niente da fare, Fabius ci lasciò lì e il capitano ci buttò senza ritegno sulla nostra scialuppa.
Cercai di ignorare lui e i suoi uomini, perchè avevamo problemi più grossi. La barca faceva entrare acqua e l'isola era lontana. Ah, e ovviamente gli squali. "Come facciamo ad arrivare?" a Clio, preoccupata "L'isola non sembra lontanissima, ma ho idea che sarà comunque un'impresa arrivarci..." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Erano in balia delle correnti.
La scialuppa imbarcava acqua e le onde cominciarono a spingerla in direzione opposto all'isola. La goletta era ormai lontana, mentre la lancia di Fabius e degli altri metteva sempre più mare tra essa e la scialuppa delle tre ragazze. Mai poi quegli uomini, avvedendosi del triste stato delle tre, ebbero compassione di loro. Ad un tratto la lancia virò di bordo e puntò verso la scialuppa. Si avvicinò e le tre ragazze poterono guardare gli uomini a bordo. Rodian era seduto in mezzo ai cani che non smettevano di abbaiare, mentre il deforme servo era immobile sulla prua. Gli altri due vogavano. Tutti avevano gli sguardi fissi sulle tre ragazze. Fabius invece era al timone della lancia e manovrò in modo da abbordare la scialuppa. Poi si alzò in piedi ed assicurò al timone il cavo della scialuppa, in modo da rimorchiarla. Infine lanciò un secchio alle tre ragazze, affinchè svuotassero la scialuppa dall'acqua che imbarcava. Poi il cavo si tese e la lancia cominciò a trainare la scialuppa. |
A quanto pareva, Fabius non era così rude come voleva far sembrare.
Infatti ci aiutò dandoci un secchio per svuotare la barca dall'acqua e poi assicurò la scialuppa alla loro lancia. Allora presi il secchio e iniziai velocemente a togliere l'acqua. Tutti gli sguardi degli uomini erano su di noi, era un po' imbarazzante, ma cercai di ignorarli e pensare a svuotare la barca. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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