![]() |
Gli indigeni ci fecero alzare e ci condussero attraverso la folta vegetazione, fra tortuosi percorsi e sciami di insetti.
Ad un certo punto, un donna urlo`. Ci voltammo e vedemmo il bambino a terra privo di conoscenza. Come al solito il mio istinto di guaritrice ebbe la meglio e provai ad avvicinarmi. |
Sorrisi..ero finalmente contenta Munain avesse capito quello che intendevo..ma non ero sicura quell' antiquario non lo avremmo più visto..o almeno..non avremmo più avuto a che fare con lui.
Mi svegliai e lo vidi a fissare fuori dall' oblò..."Non dormi? Vuoi rimanga sveglia? Hai detto tu nulla può accadere..per via dei pirati." |
Camminai mantenendo il passo di Gresko......avevo paura che inciampasse o urtasse ....la qualsiasi cosa, ma sembrava vedere benissimo e a quanto pareva parlava tanto.........mi fece seguire un viale che mi condusse in una radura dove potei vedere una casa.......dove non vi era alcuna ricchezza, ma solo riparo e solitudine,rimasi silenziosa...anche perchè Gresko mi condusse li' dove non avrei mai voluto essere e mi accorsi che parlava di Tyssin in maniera diversa della cameriera.......non mi avvicinai alla casa...ma allungai la mano verso di essa e chiusi gli occhi........incominciai a ricevere una sorta di energia negativa, disperazione, ira....e fu talmente forte quello che subii che ......allontanai la mano e corsi a trovare riparo sotto ad un albero...le sue radici mi avrebbero aiutato a scaricare....." Che succede li' dentro Gresko.......io credo che tu lo sappia.........qui e' tutto bello....ma allo stesso tempo se fossi furba...scapperei via......".....
|
“Si, devo...” disse piano Icarius a Clio.
Tornò allora sul ponte di comando, aggrappandosi a due cime penzolanti e saltando con agilità tra i pennoni. La Divina Misericordia cominciò ad atterrare, planando piano e dolcemente fino a posarsi sulla superficie piatta del mare, appena sferzata da una lieve brezza profumata di salsedine e impreziosita dai bagliori del Sole pomeridiano. “Qualcuno” Icarius alla ciurma “vuol farsi avanti per scendere a terra a prendere scorte e viveri?” |
“Stavolta la questione è diversa...” disse Dension a Dacey “... non si tratta di un viaggio tra i posti di blocco di Maruania... ora è una storia diversa... non so cosa troverò a Maruania e neanche in che modo dar la caccia a quel Capitan Falco... inoltre non sono neanche certo di avere ancora un equipaggio... ho lasciato libertà di scelta ai miei uomini ed ancora devo ricevere risposta da loro... potrei restare dunque da solo... vorresti forse cucinare tutto il giorno solo per me?” Sarcastico. “Finiresti per annoiarti e disprezzarmi, visto che, detto fra noi, sono un tantino viziato a tavola.” Ridendo, forse per scacciare le sue inquietudini.
|
Gwen tentò di avvicinarsi al piccolo, ma uno degli indigeni le intimò di fermarsi, puntandole contro la lancia.
La madre del piccolo, intanto, era china su di lui e piangeva disperata, gridando parole incomprensibili. “Credo sia stato morso da un serpente...” disse Elv a Gwen “... temo stia morendo...” |
Munain si voltò e sorrise ad Altea.
“Oh, tranquilla, dormo poco...” disse “... e poi sono stato tanto tempo in quella cella che adesso non voglio perdermi le cose che mi mostra la libertà... come questo cielo terso, il mare blu e sterminato... e...” rise piano “... la bellezza di una donna.” Guardando l'avventuriera. |
Senza riflettere gli presi la mano e parlai guardando però nel vuoto.
-Ho sentito le parole di quell'uomo misterioso, so quali sono i rischi e so che non sarà facile ma io resto. I vostri uomini potranno anche andare via tutti quanti, non mi importa anzi, meno occhi che mi spogliano ogni volta che cammino e meno lavoro in cucina, io ormai sono coinvolta, quell'uomo mi ha vista e se volesse potrebbe farmi del male, che io stia a Nuova Camelot o a Maruania. Questa è una missione che faremo insieme capitano, che ti piaccia o meno, non me ne vado e se non ti va bene dovrai chiudermi nella mia stanza a doppia mandata perché io non cambio idea.- Parlavo rapidamente, quasi con voce allegra, cercando di convincerlo. -E una volta finito questo ehm lavoro sono sicura che sarai tu che ti stuferai di me e non il contrario.- Avevo preso la mia decisione e da buona ragazza testarda non mi sarei più tirata indietro. |
Gresko si avvicinò ad Elisabeth.
“So che quella casa” disse il vecchio “è usata come studio dal nipote di lord Sapien... ci viene per dipingere ed è molto geloso del suo interno... praticamente solo lui e le modelle che sceglie vi hanno accesso...” |
Lo osservai andare via senza sapere cosa pensare.
C'era sicuramente qualcosa che mi sfuggiva in tutto quello, ma sapevo anche che non riuscivo mai a stargli lontano. Chiese se qualcuno volesse farsi avanti, ma stavolta restai in silenzio, dando la precedenza a chi non era sceso con noi a Nolhia. Se nessuno si fosse fatto avanti sarei andata io volentieri. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 03.56.02. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli