Camelot, la patria della cavalleria

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Destresya 25-03-2020 17.04.15

Tutto andava in fiamme, tutto diventava cenere intorno a me.
Il caldo diventava insopportabile e c'era talmente tanto fumo che non riuscivo nemmeno a respirare.
Ma io conoscevo ogni anfratto ogni passaggio, avevamo fatto diverse prove anti incendio, anche se non avrei mai pensato di poterne fare una vera con le fiamme dappertutto.
Cercando di ricordare dove dovessi andare, cercai di uscire dall'edificio in fiamme.

Guisgard 25-03-2020 23.12.39

Era un Averno di fiamme.
Un trionfo di fuoco e di fumo, al punto che gli occhi bruciavano e lacrimavano.
Ovunque i muri si consumavano e marcivano per il calore, mentre a terra i cadaveri carbonizzati rendevao impossibile passare.
Destresya cercava una via di fuga, tra grida, urla, scontri, colpi di fucili, di pistole e persino raffiche di mitra.
L'allarme suonava senza sosta, martellando i timpani e i sistemi antincendio continuavano a vibrare in ogni camera, corridoio e scala.
Sembrava una scena di guerra, nè più, nè meno.
Poi, ad un tratto tutto tacque, tutto finì, tutto svanì nel nulla.
Nulla.
Tornarono i muri, i corridoi e le camere.
I secondini e i poliziotti si ritrovarono senza più avversari e nemici.
quegli uomini incappucciati erano spariti nel nulla, così come gli elicotteri che fino ad un istante prima volteggiavano sul penitenziario.
Anche il fuoco era svanito, così come il fumo.
Niente di niente.
Segni dell'incendio non si vedevano più ed anche i cadaveri erano spariti.
Alcuni secondini e qualche poliziotto risultavano ferito, ma solo perchè colpiti nella foga dai loro stessi compagni.
Come se avessero combattutto contro fantasmi, svaniti nel nulla.

Guisgard 25-03-2020 23.16.46

La barca superò la corrente del Lagno, scorrendo sulle acque verdastri, sospinta da un vento deciso fino a quando il corso dell'acqua la condusse al di là della sterminata periferia di Afragolopolis, dove la campagna si estendeva verde e pianeggiante ed i grattacieli cittadini erano più lontani.
Elv sospinse la piccola imbarcazione verso la sponda e la nascose fra alcuni arbusti che spuntavano dall'acqua.
Poi con Gwen abbandonarono la barca e presero la campagna, correndo dove i campi coltivati cessavano e gli alberi erano più numerosi e folti, dove cioè la linea inquieta della brughiera spuntava oltre l'orizzonte regolare.

Lady Gwen 25-03-2020 23.22.26

Quei flutti acquitrinosi ci condussero oltre la periferia, dove le pianure si estendevano quasi a perdita d'occhio.
Avvicinandoci alla banchina, Elv nascose la nostra barca e ci dirigemmo di corsa lontano da lì.
Non sapevo quanto lontano saremmo potuti arrivare, ma sapevo per certo che questo era il momento che determinava la nostra libertà e non potevamo ancora fermarci.

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Guisgard 25-03-2020 23.30.27

Camminarono per un pò nella campagna, col vento freddo di quei giorni a battere sui loro visi, fino a quando scorsero un capanno isolato, non lontano da un pazzo all'ombra di una quercia.
Era usato per conservare gli attrezzi agricoli e qui Gwen ed Elv trovarono riparo per riposare.
"Ci fermeremo mezz'ora, non di più..." disse lui a lei "... il tempo di riposarci... poi riprenderemo... forse verso la brughiera troveremo un posto in cui passare la notte... poi si vedrà..."

Lady Gwen 25-03-2020 23.44.59

Il vento freddo tagliava i nostri vidi, gelido, attraversando i nostri vestiti umidi.
Trovammo una sorta di capanno, che veniva usato per gli attrezzi agricoli.
Ci sistemammo lì dentro ed Elv disse che saremmo fermati solo per mezz'ora, poi avremmo ripreso il cammino per trovare un posto in cui passare la notte.
Ripresi fiato in un paio di minuti, mi sentivo distrutta e stanchissima.
Guardai Elv e mi avvicinai, lasciando un morbido bacio sul livido che gli avevano procurato.
Poi, affondai fra le sue braccia ad occhi chiusi, in silenzio.

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Guisgard 25-03-2020 23.57.55

Quel dolce bacio e poi Gwen affondò fra le braccia di Elv, sentendo il calore del suo corpo che dava così sollievo al senso di umidità causato dailoro abiti bagnaticci.
Lui la stringeva a sè, in quell'abbraccio caldo e rassicurante.
"Ce la faremo, vedrai..." disse lui piano accarezzandole la testa.
Trascorsero così quella mezz'ora, poi verso il tardo pomeriggio, con l'imbrunire accennato nel cielo, lasciarono il capanno, diretti verso la brughiera.
I contorni di quel mondo ancora misterioso e selvaggio li avvolse in breve, con la civiltà che lentamente si allontanava alle loro spalle.
Vi era verde ovunque intorno a loro, con piccoli dossi che spuntavano qui e là, stretti canali che attraversavano i campi e folte macchie di alberi che svettavano contro l'orizzonte, racchiuso dalle lontane montagna dai toni azzurrognoli.
"Stenus mi diceva che sarei dovuto scappare verso la brughiera..." Elv a Gwen "... qui i controlli sarebbero stati pochi..."
Ad un tratto videro una piccola abitazione in lontananza.

Lady Gwen 26-03-2020 00.06.17

Il calore piacevole del suo corpo dava sollievo al senso unico degli abiti bagnati e sarei stata così per sempre.
Sentii che mi stringeva, mi accarezzava i capelli, mentre la sua voce rassicurante mi cullava.
Gli sorrisi alle sue parole incoraggianti.
Sì, ce l'avremmo fatta di sicuro.
Trascorsa circa mezz'ora, ci rimettemmo in marcia, mentre ci allontanavamo sempre di più da qual si volesse segno di antropizzazione.
"Non ho dubbi, non c'è un'anima, qui... " dissi sarcasticamente.
"Guarda, c'è una casa laggiù!" indicai, speranzosa.

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Guisgard 26-03-2020 00.14.19

Elv annuì a Gwen ed insieme si avviarono verso l'abitazione.
Sorgeva su un basso dosso, circandata da alcuni faggi e racchiusa da un semplice steccato.
Era una casa isolata, di quelle che solitamente si usano come abitazioni da campagna, magari per passarvi qualche mese estivo e allontanarsi così dal chiasso cittadino.
Tuttavia una luce alla finestra indicava che qualcuno vi abitasse ora.Ii 2 giovani si avvicinarono alla porta ed Elv bussò.
Ma si accorsero che la porta era solo socchiusa.

Lady Gwen 26-03-2020 00.20.41

La casetta era isolata, circondata da uno steccato.
Elv si avvicinò bussando, ma scoprimmo ben presto che la porta era semiaperta.
Guardai Elv.
"Dici che dovremmo entrare? Insomma, la porta è aperta, ma si vede che dentro ci abita qualcuno..." indecisa su cosa fare.
Avevo un gran bisogno di dormire, di riposare e non sapevo quanto ancora avrei resistito.


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