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La donna non ci rispose, ma anzi si disperò ancora di più.
Guardai stranita Gillen. "Ma era distrutta, come pensi di fare?" chiesi perplessa. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Icarius e Clio ripresero il cammino, mentre il Sole aveva ormai raggiunto l'orizzonte, tingendo il cielo e la foresta sottostante di un sognante e purpureo alone.
“Guarda..” disse indicando il cielo “... verso Oriente, dove è più scuro il cielo... tra non molto si vedrà una stella particolarmente luminosa... ad occhio nudo non si può capire, ma in realtà sono due stelle che orbitano vicinissime, tenete insieme dalla reciproca attrazione... il primo a citarle fu un poeta antico, Arato da Soli... aveva sentito la storia delle due stelle da un filosofo che ne aveva riconosciuto le orbite grazie ad un calcolo matematico... quelle due stelle da sempre simboleggiano l'Amore indissolubile, nonostante la vastità dell'universo...” https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...45b18af1c4.jpg |
Seguii Icarius verso la Rocca, mentre il cielo pian piano andava scurendosi, lasciando così posto alla vastità del cielo stellato.
Amavo guardare le stelle, fin da piccola, mi faceva sognare quel luccichio rassicurante e immenso, era forse la cosa più bella che potevo osservare dalla torre. Poi quelle parole di Icarius, così poetiche, così emozionanti. "Che cosa romantica.." sospirai, con aria sognante. |
Hiss sorrise.
“Beh, vediamo...” disse “... ero uno spensierato gigolò, vivevo intrattenendo ricche, belle e viziose signore della società bene... e devo dire me la cavavo niente male...” ridendo “... a proposito... tu sei annoiata e ricca?” Facendo l'occhiolino a Gaynor. |
“Chissà...” disse Taddeus sorridendo a Dacey “... magari lo faccio solo per far colpo su di te...” guardandola, mentre remava con vigore verso la sponda opposta del lago.
La barca scivolò fino alle rocce ammantate ed il principe la fissò ad un tronco sporgente. Scese sulle pietre ed aiutò Dacey a fare lo stesso. Poi insieme si avviarono verso una grotta lì vicino. |
" Come se ce ne fosse bisogno" dissi abbozzando persino una risata che mi servi anche a
stemperare la tensione che sentivo. " Grazie" mormorai tendendogli la mano mentre scendevo dalla barca, posando i piedi sulle rocce prima della grotta. Mi fermai un attimo a guardare il principe quindi lo seguii verso la grotta. |
“Siamo caduti in trappola come degli allocchi...” disse Erien scuotendo la testa “... si, anche io credo che questa sia una nave...” guardandosi intorno “... mi chiedo solo dove ci stiano portando...” fissando Nyoko “... direi di svegliare Oltram ora...”
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"Oh, ma vai a quel paese, Hiss! Tu e le tue solite uscite..." gli dissi facendogli un gestaccio.
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"Avrei dovuto immaginarmelo... Avrei dovuto stare più attenta... In che guai vi sto cacciando?" dissi distrutta da quella realtà. Volevo fare la guerriera. La spadaccina. Che idiota. Non sarei andata da nessuna parte. Mio padre si sbagliava. "Si..." dissi soffocando una strana voglia di piangere. "Svegliamolo" dissi cercando di smuoverlo.
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“Torniamo alla grotta” disse Gillen a Gwen “e cerchiamo di ricomporre la statua... questa gente solo così troverà di nuovo la serenità...”
“Non sarà pericoloso?” Chiese Selia. “Per cosa?” Gillen. “Per il terremoto? Qui o là cambia poco.” “Vengo anche io?” Chiese Stin. “Forse è meglio che qualcuno resti qui con questa gente.” Mormorò Gillen. |
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