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Gwen portò Elv a sedersi ad uno dei tavoli, un po' più in disparte dal centro della sala.
Lui fece cenno ad uno dei camerieri di portare loro da bere. Poi cercò la mano di lei fra le luci e le note di quel posto. “Dimmi” disse piano “cosa pensi... voglio conoscere tutti i tuoi pensieri... senza perdermene neanche uno...” |
Icarius e Clio lasciarono il casolare a bordo dell'auto con cui lui era giunto alla locanda.
Imboccarono una stradina che tagliava in due la brughiera, in direzione della città. “Mi piace quando piove...” disse lui guidando “... mi piace perchè il mondo sembra un film, col suo bianco e nero soffuso e sognante...” sorridendo “... e poi, dopo ogni acquazzone, l'aria è sempre profumata e pulita... i tramonti struggenti e le sere stellate...” guardando la ragazza accanto a lui. |
Guardavo la brughiera scorrere dal finestrino della macchina, mentre le prime gocce di pioggia iniziavano a scendere.
Restavo ad osservarla bagnare piano ogni cosa, come un manto leggero che rendeva tutto magico. Non avevo mai visto la pioggia dal vivo, ed era un fenomeno bellissimo. Le parole di Icarius fecero da eco ai miei pensieri. "Sì, è davvero un'atmosfera bellissima..." voltandomi verso Icarius sorridendo. |
Subito Elv chiamò il cameriere per portarci da bere ed io ordinai un Cosmopolitan.
Ad un certo punto, Elv cercò la mia mano ed io subito puntai i miei occhi nei suoi, che assumevano una particolare sfumatura alle basse luci del locale, soprattutto nella penombra di quell'angolo appartato tutto per noi. Sorrisi e e avvolsi la mano libera attorno al suo braccio, poggiando la testa sulla sua spalla. "Penso a quanto io sia felice di essere con te adesso in questo stupendo locale, che vorrei che questo momento non finisse mai... E poi... Poi rischio di diventare ripetitiva..." ridendo appena "Visto che penso solo a noi e a questa serata..." aggiunsi piano, guardandolo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Gaynor obbedì alle intimidazioni di quell'uomo dal volto coperto.
“Brava, sei furba ad essere accomodante...” disse, mentre in sala serpeggiava la paura. “Ehi, gran bel pezzo di sventola hai trovato...” uno di quelli a colui che teneva ferma Gaynor “... come ti chiami, bellezza?” A lei. La ragazza però, credendo che fosse tutto un grande spot pubblicitario per il film, non si lasciava impressionare. "Questa sembra essere molto coraggiosa..." un altro di quei terroristi. http://1.bp.blogspot.com/-Or9E7eM1w3...A91ARH6Jnl.jpg |
I due si avviarono verso l'auto.
Marios accese il motore e partirono. “Non so...” disse a Nyoko “... la vedo perplessa... non è d'accordo a denunciare quella gente?” |
“Va bene...” disse infine Alvis ad Altea “... ti porterò da lui... vieni...” facendole segno di seguirlo.
Scesero così in una specie di cantina, da dove arrivavano rumori indistinti. Entrarono in una sorta di segreta e qui videro molti macchinari, con un uomo di spalle intento a lavorarci. “Professore...” Alvis “... Altea è qui...” E lui si voltò, mostrando il suo volto. http://www.liveforfilms.com/wp-conte...ge-clooney.jpg |
Icarius sorrise a Clio, perdendosi per un attimo nei suoi occhi azzurri.
“Dimmi...” disse destandosi da quegli sguardi “... dove alloggi in città... in un albergo?” |
Seguii Alvis..e ci trovammo in una cantina e lui stava lavorando a dei macchinari e si voltò e sussultai vedendolo in viso.."Oh professore..oppure monsieur...quanti misteri..e così mi avete tirato un bel tranello ma io sono stata più furba" avvicinandomi a lui e guardando quello strano macchinario.
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“Beh, buon segno...” disse lui guardando Gwen negli occhi “... no?” Per poi stringere la mano di lei nella sua.
Arrivò il cameriere e versò loro da bere. “Brindiamo...” Elv alzando il bicchiere “... hai tuoi occhi... lo specchio del mondo e la luce dei sogni... riflessi di questa sera e di questa notte... ed ai tuoi sospiri... sperando che rendano eterni questi momenti...” |
"Il mio nome è Beatrice..." risposi con un mezzo sorriso.
D'un tratto, pensai che se invece si trattava di terroristi veri, mi stavo decisamente mettendo nei guai. Ma come era potuto succedere che degli uomini armati fino ai denti avessero eluso la massiccia sorveglianza che avevo visto all'entrata? Si trattava dell'Afra Golden Mayers, dopotutto... No, doveva per forza essere una finzione nella finzione... Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Sorrisi ad Icarius, restando con gli occhi nei suoi.
"Al Granduca di Capomazda..." gli dissi. |
" Soci eh? " e sorrisi appena quindi annuii.
" Credo sia possibile si, non penso che alla redazione mi faranno problemi per questo, come avrai capito per venire a capo di tutto sono disposti a spendere." E anche molto. Questo era la chiara testimonianza di quando Symminel ci tenesse a trovare quella vecchia gloria del calcio. " Beh mi affido a te dunque. Visto che sembri sapere meglio di me la prossima mossa" Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Quel sorriso di Gaynor, irriverente, sfacciato, quasi sarcastico e persino un filino sprezzante.
“Beatrice...” disse uno dei terroristi “... ora verrai con me... e ci divertiremo...” tirando fuori un coltello da guerra. Qualcuno in sala gridò ed alcune donne svennero addirittura. Charlotte soffocò un urlo. Un attimo dopo le luci si spensero del tutto e tanti in sala gridarono forte. Gaynor nel buio si sentì stringere, qualcuno le cingeva con forza e virilità i fianchi. Una mano sicura le strinse il petto, arrivando a toccarle anche la pelle della scollatura dell'abito. Sentiva qualcuno con abiti di pelle e duri stringerla contro il suo petto. Ad un tratto si sentirono diversi rumori, come di colluttazione. |
Altea si avvicinò a quell'uomo ed ai suoi strani e curiosi macchinari.
Lui la guardò tutta, per poi sorridere. “Come preferisci...” disse lui “... professore è più formale, monsieur è più intimo... dipende da come vuoi rivolgerti a me e come preferisci essere trattata...” |
“Benissimo...” disse Icarius a Clio, per poi dirigersi verso il lussuoso albergo.
Parcheggiarono e poi raggiunsero la camera di lei. “Io ti aspetto qui, mentre cerchi l'abito adatto...” lui a lei. |
Sorrisi e annuii.
Già. Buon segno del fatto che probabilmente ero veramente sul punto di perdere la testa per lui. Arrivarono i nostri bicchieri ed io alzai il mio, ascoltando il suo brindisi. "E io brindo alla stupenda sorpresa di un motociclista poeta..." proposi, con un sorriso divertito, ma anche incantato e rapito. Era stupendo, lo era lui, le sue parole, i suoi occhi, la sua voce calda e profonda, tutto. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Lo guardai, togliendo lo sguardo da quello strano aggeggio.."Diciamo un nome? Non so tutti questi nomignoli e scambi improvvisi di identità mi straniscono...professor...?" lo guardai meglio, ma era anziano...quello della Orchidea Blu era un giovane dai capelli mossi e mori...dovevo avere le visioni o era invecchiato?
Rimasi lì a guardarlo...stavolta non volevo sotterfugi e sorridevo con convinzione, nessuno avrebbe osato prendermi in giro. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...e176aeb268.jpg |
“Bene, allora preparati...” disse Teos a Dacey “... partiremo subito... staremo fuori forse tre giorni... credo basteranno... io non ho bisogno di molto, pochi effetti personali e posso partire... tu? Immagino dovrai avvertire il tuo ragazzo, giusto?”
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Elv brindò e sorseggiò il suo champagne, senza però mai distogliere lo sguardo da Gwen.
E ad un tratto, con un gesto improvviso, naturale e sensuale, si avvicinò, cercò la sua bocca e la baciò. Togliendole il fiato ed assaporando affondo il suo sapore da quelle labbra calde, umide e vogliose. |
Uno dei terroristi tirò fuori un coltello di quelli che si vedevano nei film di guerra, che sarebbe servito a sgozzare un intero gregge di pecore in pochi minuti. Mi venne da ridere a quel pensiero, ma cercai di soffocare quella risata insieme alla beata incoscienza che stavo dimostrando in quel momento.
Ma quando le luci in sala si spensero, fui del tutto sicura che si trattasse di una finzione... magari sarebbe venuto Skorpio a salvarmi... Mentre facevo quei pensieri, mi sentii stringere con forza... si trattava di un uomo, era indubbiamente maschile la mano che virilmente premeva sul mio petto e mi stringeva al suo. D'un tratto, dei rumori si udirono nella sala buia... Inviato dal mio P00C utilizzando Tapatalk |
Subito. Lo guardai sorpresa, non mi aspettavo avesse tanta fretta di partire.
" Va bene, socio" dissi sollevando appena le sopracciglia, " ehm io avrò bisogno di una valigia quindi sarà il caso che vada a prepararla" pensando già a cosa portare con me. " Sbagliato. Devo avvertire la mia famiglia e ovviamente il direttore . Diciamo che in un'oretta potrei essere pronta " cercando di organizzare ogni passaggio nella mia mente. " Ti dispiacerebbe accompagnarmi a casa? Così faccio i bagagli e le telefonate e poi potremo partire." Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
“Hai ragione, non è cortese celarsi a lungo...” disse lui ad Altea, allontanandosi dai suoi strumenti “... puoi chiamarmi professor Elven... o soltanto Elven... sono uno scienziato giunto dal futuro come ora immagino saprai già... perchè io? Perchè il mio governo ritiene che sono il più giovane e talentuoso, l'unico forse in grado di risolvere questa intricata situazione... perdonami per questi giochetti, ma avevo bisogno di una copertura... mi sei stata utile e se ora vuoi andare io non ti tratterrò...” mormorò l'uomo che ora non indossava più una maschera, rivelando così il suo volto.
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Arrivammo all'albergo, e raggiungemmo la mia camera.
"Vuoi bere qualcosa?" Gli chiesi "Ordina pure, c'è il servizio in camera!" Gli sorrisi. Allora entrai nella cabina armadio e iniziai a guardare i vestiti. Ne avevo qualcuno di Solaria, li guardai uno a uno. Allora lo posai sulla sedia, prima uno, poi l'altro. Finché non ne trovai uno che mi sembrava andasse bene. Era bianco, stretto intorno al corpo, con un'ampia scollatura. Scendeva lungo, a coprire in parte le gambe, con un ampio spacco che rendeva la camminata più fluida, e mostrava i sandali sorsi che arrivavano quasi al ginocchio. Una manica dorata poi cingeva il braccio destro. Indossai poi anche una collana e tornai di la da Icarius. "Che ne pensi?" Guardandolo negli occhi, come per spiare la sua reazione "Può andare? Ne ho altri se no.." gli dissi. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...ef6701aaa1.jpg |
"Una copertura?" dissi sorpresa.."Cioè mi avresti usata...?" rimasi sbigottita a quelle parole, ero stata raggirata di nuovo..ero fuggita dall' Orchidea Blu pensando non sarei stata oggetto di raggiri e lui mi aveva usata come copertura.."So tutto...non so come posso aiutarvi io..so della vostra missione...ora ovvio, non servo più visto sei libero no? Pure di girare senza la tua maschera" deglutii trattenendo le lacrime "Scusatemi...io vado in camera mia, dovrete parlare della vostra missione" e alzai i tacchi e andai nella stanza delusa. Presi il mio libro su Ginevra e Lancillotto che la salvava..erano fandonie e lo gettai nel camino. Mi stesi nel letto e mi misi a dormire...era tanto pure non riposavo, e poi quelle parole mi avevano ferita.
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Quei rumori, come di una colluttazione, mentre Gaynor restava stretta a quella misteriosa figura.
E restò così tutto il tempo, con quei rumori che riempivano l'aria intorno a loro. Poi tutto finì e le luci si alzarono di nuovo. Gaynor vide i corpi di quei terroristi stesi ai suoi piedi, mentre qualcuno ancora la stringeva. “Signori e signore...” disse il presentatore dal palco “... Skorpio!” Dopo un attimo di smarrimento e stupore, in sala cominciarono ad echeggiare degli applausi, via via più convinti, fino a diventare trionfo. Uno dei disegnatori in sala aveva persino fatto uno schizzo della scena, ritraendo Gaynor fra le braccia del vendicatore mascherato. http://media.artsblog.it/e/ef3/mostr...ma-586x249.jpg |
“Certo...” disse Teos “... dammi qualche minuto che preparo una veloce valigia...”
Dopo un po' scesero e lui accompagnò Dacey prima dal suo direttore, poi a casa per fare i bagagli. |
Presi un paio di sorsi dal bicchiere, mentre di sbieco notavo Elv che continuava a guardarmi.
Dentro di me sorrisi e mi chiesi cosa pensasse lui, visto che io avevo rivelato i miei pensieri. Stavo per chiederglielo, mentre mi voltavo, ma ebbi solo il tempo di vederlo avvicinarsi e baciarmi, lasciandomi senza fiato e lasciando che assaporasse le mie labbra a fondo, mentre io ricambiavo quel bacio caldo e umido stringendo il suo volto fra le mani, con trasporto e con la foga di chi non aveva aspettato altro tutto il tempo. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...72cb515b78.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
" Nessun problema " e restai seduta a riordinare gli appunti che avevo preso mentre lui preparava le sue cose.
Prima andammo da Symminel a cui spiegai i progressi fatti e la necessità di quel viaggio quindi a casa mia, dove avvertii i miei genitori della mia assenza per motivi di lavoro e finalmente potei fare la mia valigia, cercando di portare il minimo indispensabile ma anche di avere tutto per ogni occasione visto che non potevo prevedere come sarebbero andate le cose. Alla fine guardai la mia valigia piuttosto soddisfatta anche se a confronto di quella di Teos era molto più grande e pesante. " Bene" dissi tornando in sala dove avevo lasciato l'uomo accomodarsi, " io sono pronta. Possiamo andare." Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Icarius sentì la voce di Clio e si voltò.
E restò a guardarla per un lungo istante. Lei vide gli occhi azzurri di lui su tutto il suo corpo ed i suoi sensi di musa interstellare avvertirono sensazioni particolari che lui emanava verso di lei. Icarius trascorse lunghi momenti indefiniti a fissarla, come se fosse rimasto stupito ed abbagliato. Come se quella visione di bellezza e sensualità fosse uscita da un film fantasy, un romanzo fantastico o addirittura da un eccitante sogno adolescenziale. Quasi non credeva ai suoi occhi. “Sei bellissima...” disse in un sussurro. |
Altea tornò in camera e si addormentò.
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Si baciarono ancora ed ancora, incuranti di tutto il resto, di tutti coloro che affollavano il locale.
Elv cercava continuamente le labbra di Gwen e lei, generosa, si apriva come un fiore per accoglierlo. Quel bacio durò a lungo. E quando le loro bocche si allontanarono ed i loro occhi si aprirono, i due innamorati tornarono a tenersi per mano. Ad un tratto arrivò Lucy. “Ehm, perdonatemi...” disse imbarazzata “... Gwen... volevo dirti che di Lizzie non ci sono tracce...” |
Il suo sguardo.
Il suo sguardo su di me. L'azzurro intenso dei suoi occhi, quell'espressione indefinibile. Restai ammaliata da tutto quel turbinio di emozioni. Poi mi illuminai a quelle parole. Mi avvicinai a lui, sorridendo. "Attento.." sussurrai, con voce calda "Se mi guardi così, un dipinto potrebbe non bastarmi.." sorridendo "Potrei richiederne un altro, e un altro ancora..." arrivando vicinissima a lui. |
Dacey sistemò ogni cosa e preparata la valigia tornò poi da Teos che la stava aspettando.
I sue salirono sull'auto di lui e partirono. In breve uscirono dalla città ed imboccarono una stradina di campagna. “Dobbiamo decidere cosa inventare...” disse lui a lei “... non so, non possiamo presentarci come due giornalisti... la gente per bene, quella ingenua e pulita che abita in campagna detesta i giornalisti... sono faziosi e corrotti... no, dobbiamo inventarci qualcosa... non so... magari di essere due turisti, due scienziati o qualcosa del genere...” sorridendo come chi non si prende mai troppo sul serio. |
Lui non venne da me e non mi seguì..alla fine..io ero stata usata solo per farlo uscire da lì..ma non capivo...aveva nemici li..e qui, doveva girare mascherato e ora perchè non gli servivo più come copertura? No..non era normale questo..quell' uomo mascherato aveva detto non poteva farsi vedere per i nemici che aveva..era tutto assurdo. Alla fine non servivo neppure qui, per me era incomprensibile e Madame Sibille aveva ragione, forse era meglio tornare all' Orchidea Blu..mi misi il vestito con cui ero arrivata con mille sogni e speranze..distrutte in un secondo e non comprendevo.
Presi le valige e scrissi un biglietto dove scrissi sarei tornata là, a malincuore. Uscii e aspettai il taxi, passò e me ne tornai nel locale. Guardai Madame Sibille.."Avevate ragione Madame, mi ero fidata troppo..se volete ora potete pure mettermi tra le prostitute" sorridendo con tristezza. http://media.gettyimages.com/photos/...re-id116933432 |
Mentre tutti in sala erano sbigottiti, io continuavo a sorridere soddisfatta del mio intuito e, perché no, della mia intelligenza. Quando tutti cominciarono ad applaudire, io mi voltai verso l'uomo che ancora mi teneva stretta e mi trovai di fronte una maschera.
Allora gli buttai le braccia al collo e, con tono sospirante ma a voce abbastanza alta, gli dissi: "Oh, mio eroe!" Inviato dal mio P00C utilizzando Tapatalk |
Era sparito tutto, c'eravamo solo noi lì, in quella sala, era come se gli altri nella sala si trovassero in una dimensione diversa dalla nostra, lontana, distante.
Impazzivo per il modo in cui cercava continuamente le mie labbra, senza sosta ed esse erano quasi stuzzicate e invogliate, facendosi trovare senza sforzo. E fu così ancora per un tempo interminabile. Finché le nostre bocche si separarono appena e i nostri occhi si scontrarono, con le nostre mani di nuovo strette. Sorrisi appena e mi rifugiai sul suo petto, stretta fra le braccia, non desiderando altro che questo e scoprendo che era un posto stupendo in cui rifugiarsi. Alzai la testa quando sentii Lucy e dovetti trattenere un risolino al suo imbarazzo. Ancora Lizzie, ancora nulla. Sospirai passando una mano fra le onde acconciate dei miei capelli. "Non so... Non so proprio che fare..." mormorai sconsolata, per poi guardare Elv. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Clio si avvicinò ad Icarius che per un attimo impallidì, per poi sentire le gote farsi ardenti.
Lei si avvicinò, fino a far sentire a lui il calore del suo corpo ed il suo respiro. “In effetti” disse lui sorridendo “ispiri più di un quadro...” sfiorando con le dita la stoffa di quel meraviglioso abito che avvolgeva lo statuario corpo della musa guerriera e galattica “... per me sei perfetta così, Clio...” guardandola negli occhi. |
Caricammo tutto in auto e partimmo.
Normalmente non lo avrei fatto ma questo incarico era davvero importante e ci tenevo a portarlo a termine come richiesto dal direttore. " Giornalisti? Io non sono una giornalista. Sono una segretaria " specificai mentre eravamo in viaggio tra la campagna. " Scienziati? Oh temo che non saremmo mai credibili" e mi venne da ridere. " Ma l'idea dei turisti un po' curiosoni penso sia la più efficace. Spero che abbiamo un albergo o qualcosa di simile ..." mi resi conto che non avevamo programmato praticamente nulla del viaggio, non una prenotazione tanto per cominciare. " Potremmo essere due fratelli in vacanza no?" Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Madame Sibille si ritrovò davanti Altea.
Incomprensibilmente era passata dal centro della storia ai suoi margini. “Per fare la prostituta occorrono comunque qualità...” disse “... posso sapere in che modo è stata tradita la tua fiducia? Ti hanno promesso qualcosa per poi negartelo? Ti hanno fatta del male? Tenuta prigioniera?” Perplessa. |
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