Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 14-12-2016 04.33.43

Si sentiva la legna che bruciava ancora sul fuoco, mentre Guisgard e Clio erano stesi sul tappeto, l'una sull'altro, con indosso solo quella camicia.
“Dimmi cosa pensi...” disse lui, giocando con una ciocca bionda dei suoi capelli “... dimmi dei tuoi pensieri, ti prego... ne ho bisogno...”

elisabeth 14-12-2016 04.36.53

Non sempre le parole riescono ad esprimere ciò che e' la forza di un sentimento....quanto può esserlo un bacio.....tenero ma allo stesso tempo esigente e pieno....forte....e senza tempo come l'assoluta certezza che può esserci ancora un futuro........mi staccai con riluttanza da lui....." Allora non trattenermi ancora....il tempo di una doccia e verrò con te ....."......mi preparai in fretta lasciando anche a lui i suoi spazi........temevo che quel' attimo svanisse
Da un momento all' altro....." Bene un abito sportivo....e' comodo in qualsiasi luogo mi porterai....."........

Clio 14-12-2016 04.43.43

Quel rumore scoppiettante era rassicurante e rilassante.
Mi ricordava terribilmente una scena del mio libro preferito, con i due amanti appagati stretti l'uno all'altra davanti al camino nella loro Casetta.
Solo che tutto quello era reale, e stava capitando proprio a me.
Io che mi ritenevo già fortunata ad emozionarmi con la lettura di un libro.
Invece tutta quella meraviglia mi era stata concessa, e non riuscivo nemmeno ad esprimere a parole la mia gioia.
Poi quelle parole di Guisgard, alzai gli occhi su di lui e sorrisi.
"Sai, c'è un libro che ho letto molte volte..." sorrisi "Una storia di avventura e di Amore.. lui è un importante signore e lei un pirata, eppure si amano lontano da tutti..." sorrisi "E c'è una scena, una scena che mi ricorda tanto noi, adesso.." ammisi.
"Quando leggevo quel libro invidiavo quella donna, invidiavo l'amore che provava, invidiavo il suo essere amata.." sospirai "E mi dicevo che mai a me sarebbe stato concesso tanto.." con un sorriso malinconico.
"Poi tu sei arrivato nella mia vita..." alzando lo sguardo su di lui "E mi hai fatto sentire donna come nessuna donna completamente in carne ed ossa si sia mai sentita..." baciandolo piano, sul collo, sul petto "Mi hai rubato il cuore e mostrato la felicità più grande e intensa..." con gli occhi che brillavano.
"E per quanto possa sembrare assurdo io.." sorrisi, dolcemente "Mi sono innamorata di te..." con gli occhi che brillavano.
Restai in silenzio per un lungo istante, continuando a posare lievi baci sul suo corpo, sul suo collo.
"E tu?" chiesi, alzando lo sguardo a cercare il suo "A che pensavi?".

Guisgard 14-12-2016 04.46.20

Joshua sorrise ad Elisabeth e la lasciò andare.
Lei si fece una doccia veloce, si vestì e fu pronta per andare con lui.
“Sono a piedi, useremo la tua auto.” Disse mentre uscivano di casa.
Era ancora notte, ma l'alba non era lontana.
La città dormiva e a breve le sue infinite luci si sarebbe spente una dopo l'altra.
Partirono in auto e percorsero un buon tratto di strada fino ad uscire dalla città.
Imboccarono l'Asse Mediano ed arrivarono in una zona campestre.
“Cominci a capire?” Disse lui.
Erano giunti presso un vecchio palazzo, un tempo utilizzato per feste e cerimonie.
Allora Elisabeth comprese.
Era lì che si erano conosciuti.
Quando lei vi arrivò per un convegno medico e lui prima di una gara importante.
L'auto si fermò nello spazio, un tempo il parcheggio dell'albergo.
“Che strano effetto mi fa ritornarci...” mormorò il pilota.

Guisgard 14-12-2016 04.51.16

Guisgard sorrise ed accarezzò dolcemente il volto di Clio.
“Io...” disse lui “... io pensavo a tante cose... ed in ognuna di esse ci sei tu...” fissandola “... innamorata di me? Sei sicura?” Sarcastico. “Ho un pessimo carattere, sono una testa calda e quasi tutti quelli che conosco mi stanno antipatici...” rise “... vedi? Ti conviene?” Facendole l'occhiolino. “Inoltre ho una passione per le bionde dagli occhi chiari.” Divertito.

Clio 14-12-2016 04.58.53

Gli sorrisi.
Mi piaceva l'idea di esserci in ogni suo pensiero, mi strinsi a lui, dolcemente.
Poi quella parole, quel tono, spensero immediatamente il mio sorriso, nonostante la battuta finale.
"Non è qualcosa che si decide a tavolino, mi sembra.." cercando di nascondere il disappunto "Ad ogni modo è quello che provo.." abbassando lo sguardo "E potresti evitare di prendermi in giro.." piccata.

elisabeth 14-12-2016 05.00.35

Il suo sorriso era disarmante......gli lanciai le chiavi della macchina e partimmo..........vedere il sole sorgere era sempre uno spettacolo che mi lasciava senza fiato.......poi pian piano la strada si faceva sempre più familiare.......sino a quando l' auto non arrestò la sua corsa.....i ricordi arrivarono alla mia mente come un fiume in piena......si teneva un congresso a cui non dovevo partecipare....poi il destino fa i suoi scherzi.....alloggiavo alla stanza 222....quando Joshua uscendo dalla sua stanza mi venne letteralmente addosso......." Pensavo te ne fossi dimenticato......pensavo......che la morte fosse stata più forte di tutto questo......".....

Guisgard 14-12-2016 05.03.26

Guisgard rise piano, per poi sfiorare il viso di Clio facendo in modo che la ragazza lo guardasse negli occhi.
“Magari sono come i ranocchi delle favole...” disse sorridendo “... che aspettano la principessa per essere baciati... e se tu non badi ai miei tanti difetti, beh, potresti baciarmi di nuovo e vediamo cosa accade...” e la baciò.

Clio 14-12-2016 05.06.57

Avrei voluto evitare il suo sguardo, ma la sua mano mi obbligò a guardarlo negli occhi.
E lì mi persi, come al solito.
Con l'espressione impaurita e vulnerabile.
Gli avevo aperto il mio cuore, e lui rideva di me?
Poi quelle parole, leggere che mi strapparono un sorriso.
Tutto sembrava, meno che un ranocchio, pensai guardandolo.
Poi mi baciò, e mi abbandonai a quel bacio.

Guisgard 14-12-2016 05.07.40

“Dimenticato...” disse Joshua sorridendo ad Elisabeth “... facciamo un quiz? Quello in cui si fanno delle domande? Beh, puoi domandarmi ciò che vuoi... e vediamo se ho scordato qualcosa...” raccogliendo un sasso da terra “... da piccolo c'era una filastrocca... diceva che se si rompe il vetro di una vecchia casa poi si può esprimere un desiderio...” lanciò il sasso contro una delle finestre, rompendone il vetro “... chissà tu che desiderio hai espresso...” voltandosi verso di lei.


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