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Quella stretta, rassicurante, dolce, sicura.
La mia inquietudine si calmò, infondo che poteva succedermi se ero accanto a lui? Icarius chiamò nel buio ma nessuno rispose. Poi qualcosa rotolò verso di noi. Un oggetto curioso, una strana sfera. Icarius sembrava conoscerla, e dalle sue parole compresi che era un gioco. "Già, e adesso dove sono andati?" preoccupata. |
“Ehi...” disse lui a Clio “... sei spaventata? Tranquilla... se ci sono dei bambini che giocano allora questo luogo deve essere sicuro, no?” Calciando poi via la palla con un calcio. “Aristois United e Nazionale Ufficiali Afragolignonesi, si vede?” Sorridendo per quel tiro ben riuscito. “Su, andiamo a vedere dove sono finiti quei bambini...”
Proseguirono, fino a quando udirono piangere. Stavolta era un neonato. |
"Sì.." mormorai, poco convinta "Ma allora dove sono questi bambini?" con un filo di voce.
Poi diede un calcio alla palla e questa rotolò lontano. "Eh?" lo guardai, senza capire le sue parole, ma sembrava soddisfatto di come aveva calciato quell'affare, chi sa mai perché. Lo seguii ancora in quel cunicolo, e sentimmo di nuovo piangere. Un pianto ancora più acuto e insopportabile di quello di prima. Che poteva essere? |
Icarius si accorse della perplessità di Clio e sorrise.
“Dai, un giorno ti spiegherò cos'è lo sport” disse “e cos'è precisamente il calcio...” facendole l'occhiolino “... anzi, quando tornerò ad Afragolignone e tu verrai con me, ti porterò direttamente allo stadio, dove cioè si disputano le partite di calcio.” Divertito. Poi quel pianto di neonato. “Sembra ci siano bambini a iosa qui...” mormorò. Continuarono, fino ad arrivare davanti ad una porta chiusa. Lui aprì ed entrarono. Era spoglia e con l'aria viziata. Ma su un tavolo vi erano delle foto. “Sembrano molto vecchie...” osservandole Icarius. http://vignette2.wikia.nocookie.net/...20100716010107 |
"Sport.." mormorai, ripetendo quella parola "Calcio.." tirando un calcio all'aria, poi lo guardai e sorrisi "Sì, mi piacerebbe molto..".
Mi piaceva l'idea di vedere la sua terra, di diventare parte del suo mondo. Era qualcosa di bellissimo e speciale, che mi riempiva il cuore di felicità. Il pianto continuava ma di bambini nemmeno l'ombra. E la cosa era sempre più inquietante. Arrivammo davanti a una porta chiusa, ed entrammo. Lì trovammo degli strani dipinti. "Sì, e guarda come sono realistici.." osservandoli da vicino "Non ho mai visto niente di simile.." mormorai "Perché dici che sono vecchi?". |
Icarius osservò quelle foto con attenzioni.
“Si, sono molto vecchie...” disse a Clio “... vecchie di almeno cento cinquant'anni...” mormorò “... e soprattutto sono foto particolari... molto particolari...” annuì “... ma tu immagino neanche sai cosa sia una foto... beh, sono dipinti speciali, diciamo così, realizzati con la capacità che hanno gli oggetti di riflettere la luce...” |
Ogni volta c'era una parola nuova da imparare, e la cosa mi piaceva.
Mi sembrava come se avessi il mondo intero da scoprire. "Foto.." ripetei, concentrata, osservandole. "Perché dici che sono particolari?" chiesi, sempre più incuriosita. |
“Sono particolari perchè...” disse Icarius a Clio “... perchè usate un tempo per fotografare le persone morte... è un po' macabro, ma un tempo si usava così... le persone morte venivano vestite e poi messe sedute su poltrone o sedie... e fotografate...”
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Quel bacio li travolse.
Hiss allora scivolò sul letto alle loro spalle, trascinandosi dietro anche Gaynor, in balia del suo ardore. “Ohh... accidenti...” disse lui con una smorfia “... la ferita... l'avevo dimenticata...” fissò lei, per poi sorridere “... vieni tu qui, tesoro...” invitandola sul suo petto. |
A quelle parole di Icarius sbiancai.
"Che.. che cosa?" mormorai, rabbrividendo. Non mi facevano impressione i morti di solito, con tutti quelli che avevo ucciso io ormai la morte era per me una vecchia amica. Eppure tutto quello era sempre più inquietante. "Che cosa macabra.." mormorai, stringendomi a lui "Questo posto non mi piace più tanto.." ammisi, con lo sguardo impaurito. Credevo fosse una romantica rocca solo per noi, si stava rivelando invece un posto sempre più inquietante. |
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