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"Io quel ragazzo lo conosco. Era alla festa in maschera" dissi ricordando tutto perfettamente. "Questo ragazzo... Mi perseguita..." dissi più a me stessa che al nonno. Mi accorsi di stare tremando. Non vi era freddo, la camera era riscaldata, eppure sentivo i brividi gelarmi le ossa. Perché ancora lui? Perché?
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“Potrei mai” disse l'uomo a Gwen “negare qualcosa alla mia futura sposa?” Sorridendo. “Certo, puoi vederlo... vieni, ti poterò da lui...” offrendole la mano.
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"Insieme..." ripetei "...suona così bene... Ma dimmi, come hai fatto a scappare? E se mi credevano morta, perché adesso ci stanno cercando?"
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Certo, futura sposa...
Guardai la sua mano e lo seguii, il solo pensiero di tenergli la mano Mi faceva un'impressione orribile. Speravo comunque che Elv stesse bene e intanto mi guardavo intorno in cerca di un modo per scappare da lì, una volta calmate le acque. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Si, più o meno...” disse Guisgard a Clio “... pare che abbiano scoperto un legame tra l'auto nera e la Compagnia Cibernetica Ateon... dobbiamo andare subito alla sede della compagnia... un po' come in quei vecchi film western, quando la cavalleria carica sugli indiani.” Facendole l'occhiolino. “Su, vestiamoci...”
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“Non abbiamo molto tempo...” disse Guisgard a Gaynor “... per ora posso solo dirti che ti ho fatta credere morta e ho chiesto al Maestro di poterti seppellire io... con la scusa di sentirmi responsabile per il fallimento... così ne ho approffittato per fuggire... ora ci avranno di certo scoperti... dobbiamo lasciare la città...”
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Aggiunsi un altro golf, continuavo a sentire uno strano freddo.
Cercai di riscaldarmi facendo qualche passo per la stanza e fu allora che sentii un rumore fastidioso, assordante e che purtroppo non faticai a riconoscere. Era il suono di un clacson, ma non uno qualsiasi. Subito mi riportò alla mente quello dell'auto n'era quando cercava di investire la gente tra la folle. Era un suono simile e folle. Lasciai la stanza e corsi a cercare Tardes Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
"Mmm.." pensierosa "Interessante..." annuendo.
La società Aton, la cosa non mi sorprendeva. Ricordavo che mio padre non l'apprezzava particolarmente. Mi alzai controvoglia. "E che dobbiamo fare una volta lì?" chiesi, mentre mi vestivo "Sparare all'impazzata?" alzando un sopracciglio, divertita. |
“Ora calmati, Nyoko...” disse Nakakata avvicinandosi a lei “... qui ora sei al sicuro... quando tornerà la polizia dirai loro di quel ragazzo... ora raccontami tutto l'accaduto...”
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L'uomo, insieme a due dei suoi uomini armati, condusse Gwen nei sotterranei di quel palazzo.
Tutto mutò velocemente intorno a loro. Ora erano nelle viscide e maleodoranti viscere di quel palazzo. Giunsero davanti ad una grata ed oltre quella, svenuto a terra, c'era Elv. “Ecco il tuo amico...” disse l'uomo. |
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