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Il castello sembrava disabitato, silenzioso, come se con la luce dell'alba tutto fosse svanito.
Possibile? Mi muovevo guardinga accanto a lui, fino a raggiungere le cantine. Nessuno, ancora nessuno. Facevamo fatica a muoverci in quel buio umido e freddo. Eppure doveva esserci un modo. "Vediamo se il medaglione ha una risposta.." sussurrai, prendendolo tra le mani, e lasciando che il suo potere mi avvolgesse "Tu intanto continua a cercare..". Allora lo interrogai su una via d'uscita. |
Icarius continuò a cercare in giro, mentre Clio decise di interrogare il medaglione.
Un alone e poi andò in trance cosmico. Vide allora una serie di gallerie sotto le cantine, quindi sotto i loro piedi. |
Riaprii gli occhi a quella visione.
"Vieni.." dissi a Icarus "Ci sono delle gallerie sotto le cantine.." gli rivelai. "Troviamo il modo per scendere.." |
Icarius annuì a Clio ed insieme cominciarono a cercare in quelle cantine.
“Ecco...” disse ad un tratto lui “... c'è qualcosa qui!” Indicando una grata. “Dobbiamo rimuoverla...” |
C'era qualcosa, delle grate da spostare.
Finalmente era qualcosa. "Aspetta, ti aiuto io..." afferrando le grate e tirandole forte verso di noi. |
“Si, siamo venuti in tre...” disse lui ad Altea “... così che almeno uno possa tornare indietro... e sono rimasto ormai solo io...” guardandola “... hai dei bellissimi capelli...” accarezzando le sue ciocche chiare mentre la luce del nuovo Sole le ingentiliva “... non voglio tu corra rischi... sei giovane e bella, non lo permetterei... ti devo la libertà e la vita... sicura vuoi correre rischi con me?”
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A me sembrava tutto troppo facile. Tuttavia Pavel mi disse di non pensarci ed io ci provai, era più forte di me, ma ci provai. Così arrivammo ai pressi di una strada e Pavel fermò un auto.
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Cercai di rimanere calma e tranquilla.
Era fondamentale che la nostra copertura non saltasse. Stramonio al posto delle rose? "Il vento avrà trasportato i semi" risposi, sempre con quel tono basso di voce. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Quel suo preoccuparsi per me e poi quella dolce carezza e quella frase sui miei capelli, vera e dolce, diversa da quelle artefatte dette dai tanti uomini conosciuti.
Diventai per un attimo malinconica e mi sdraiai su un lettino dove vi stava una gatto e iniziai ad accarezzarlo. La stanchezza iniziava a farsi sentire ora e lo guardai sospirando "Io non temo nulla...pure tu sei giovane e bello..e hai rischiato molto coi tuoi amici per venire qui e ancora non ne ho capito il motivo ma riuscirò a farti parlare" sorridendo leggermente "Magari nel tuo mondo, all' epoca in cui vivi hai una fidanzata o una moglie e dei figli che ti stanno aspettando e non vuoi ferirmi, per questo mi stai cercando di convincere a non seguirti. Ti prego di dirmelo ma sappi io ho preso la mia decisione, non so il perchè ma penso il Destino abbia voluto così..che io ti seguissi". https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...fd6806d404.jpg |
“Si, certo, ipotesi più che logica” disse l'uomo a Gwen, per poi accendersi un sigaro nonostante l'ora così mattutina “ed io stesso l'ho formulata... tuttavia i miei operai sono persone semplici, addirittura ignoranti e vedono fatalità ovunque... conosce lei il significato dello stramonio?”
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