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Pavel fermò l'auto e il conducente ci fece salire. Dalla voce dedussi si trattasse di un uomo di mezza età, probabilmente non era pericolo. Tuttavia ero agitata... Stava accadendo tutto molto in fretta e senza ostacoli, quasi come fosse una favola. L'uomo partì, ma non riuscivo a tranquillizzarmi e strinsi ancora la mano di Pavel, cercando di capire dove fosse l'inganno.
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Stette in silenzio per un po', poi quello che disse mi raggelò il sangue.
Vidi che Elv mi guardava ma rimasi tranquilla e impassibile, con quelle movenze e quel tono che, speravo, dovevano salvarci entrambi. Scrollai le spalle. "Io i fiori li pianto e basta" sbottai, con tono duro, quasi seccato. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Ci staranno già inseguendo...” disse Mister X ad Altea “... e se arriveranno faremo una fine tutt'altro che piacevole...” ed il suo sguardo dagli occhi di lei scivolò sul suo bel corpo, mentre ormai la luce del giorno aveva invaso il capanno.
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Mi alzai.."Ovvio ci stanno cercando" mentre avvertivo il suo sguardo sul mio corpo nonostante la maschera e gli sfiorai il viso.."Dobbiamo fuggire allora...andare in miniera...ma non capisco perchè sei venuto qui...e chi vi ha chiamato pure...comunque ora puoi dirmi il tuo nome no..." avvicinando il viso al suo, ormai mi sentivo parte di lui. Poteva una persona appena conosciuta già scuotere il mio cuore?
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“Perchè dovevamo riposarci ed asciugarci...” disse Mister X ad Altea “... l'aria della notte è umida e fredda... un malanno e saremmo stati facili da catturare... ora però sarà meglio andare... dobbiamo raggiungere la grotta...” poi quella carezza di lei sul volto di lui “... non dovresti starmi così vicino... sono mesi che non tocco e non guardo una donna... su, rimettiamoci in cammino...”
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“Si...” disse annuendo Icarius a Clio.
Cominciarono a percorrere quella galleria avvolta dal silenzio, dal buio e dell'umidità. “Speriamo solo di non trovare qualche dannato topo qui...” mormorò il pittore “... li detesto...” Ad un tratto intravidero un bagliore lontano, dove presumibilmente terminava la galleria. “Laggiù, una luce...” indicò lui. Avanzarono così verso quel bagliore. Ad un tratto iniziarono a sentire delle voci. |
L'uomo rise quelle parole di Gwen.
“Eppure conosce come lo stramonio sia spesso usato per riti particolari...” disse fumando, per poi sorridere “... ma è giusto, lei pianta i fiori... il resto non la riguarda... come del resto io, che mi limito ad operare i miei pazienti...” voltandosi verso Elv “... permette che dia un'occhiata?” Elv annuì e si tolse la maschera. L'uomo allora controllò il suo viso sfigurato. “Tornerò come prima?” Chiese. “Forse...” rispose l'uomo. |
A quelle sue ultime parole risi..."Hai paura di me? Suvvia, ora che per mesi non vedi una donna ne hai paura...io non ho paura di te" ma preferii ritrarre la mano.."Scusami..quando ti sentirai pronto o penserai io sono più di quella donna che ti ha salvato sai che sarò pronta a un tuo gesto..diciamo di affetto" guardandolo maliziosamente.
Presi lo zaino e sospirai.."Comunque intendevo perchè eri venuto qui..negli anni '40...ma un giorno lo saprò...andiamo alla grotta allora" prendendogli la mano. |
Salirono in quell'auto e partirono.
Nyoko teneva stretta la mano di Pavel, per sentirsi sicura. L'uomo canticchiava allegramente guidando. “Eh, la brughiera...” disse “... non potrei mai vivere altrove... siete della città voi due piccioncini?” Chiese ai due ragazzi. |
"No..." dissi alle parole del conducente. "Io... Sono qui per lavoro..." dissi un po' timidamente. "Ci può dire qualcosa di più sulla brughiera?"
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