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Udii le voci dei miei familiari ma non sentivo la loro mancanza, accarezzai la poesia appena letta e la strinsi al petto. Udii la voce di Lissie e cercai di scacciare la gelosia.
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Tornò di nuovo a fissarmi con insistenza e mi stava venendo dando sui nervi.
Feci presa sulla spalla di Elv per farlo stare più calmo possibile. "Altrimenti che fai?" chiesi a Taros, con tono candido, ma sguardo diretto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Stringendosi al petto il libro con la poesia, Altea cercò di scacciare la gelosia e l'insofferenza che si sentiva.
La voce di Lissie tintinnava ossessiva nelle sue orecchie, così come la sua risata fanciullesca. Era felice, esaltata, come una bambina tra i suoi balocchi. Rideva, sospirava, si muoveva libera e felice sul ponte e tutto ciò era chiaramente sentito da Altea nella cabina. |
Taros scoppiò a ridere.
"Io nulla, bellezza..." disse divertito a Gwen "... ma il resto della banda potrebbe fare molto male al tuo amico!" "Dacci un taglio, Taros." Elv. "Ehi, Giuda..." Taros guardando le gambe fasciate di Elv "... cosa diavolo ti è successo?" |
Lo guardai senza battere ciglio a quelle parole.
Poi, notò le gambe di Elv. "Ti preoccupi per lui dopo quello che gli hai fatto? Sei quasi commovente, sai?" con tono sarcastico. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Oh oh... ehi, bellezza..." disse Taros divertito a Gwen "... e cosa gli avrei fatto, sentiamo?"
"Lasciala perdere ti ho detto..." Elv. "Sta zitto, Giuda!" Lo zittì Taros, per poi tornare a fissare Gwen. |
Sobbalzai quando lo zittì e Dio quanto desideravo fargliela pagare in quel momento.
Lo guardai quando tornò a fissarmi. "Relegare il proprio fratello al ruolo di schiavo non è molto carino, non è il massimo della fraternità, te lo hanno detto?" fissandolo di rimando. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Taros guardò Gwen e scoppiò a ridere.
Rideva forte e scuoteva il capo. Poi, quando riuscì a calmarsi, chiamò quelli fuori dalla capanna. Entrarono così tre uomini robusti, armati di lunghi fucili, coltellacci alle cinture e minuti di sguardi temerari. "Prendete questa brandina" ordinò loro Taros "e portatela a bordo. Naturalmente con quanto vi è sopra." Indicando Elv. |
La sua risata mi irritava e gli avrei volentieri spaccato la faccia.
Poi mi irrigidii quando entrarono dei tizi armati e Taros gli ordinò di portare Elv a bordo. No ma, stavamo scherzando? Senza attendere oltre lì seguii mentre portavano via Elv, preoccupata per l'esito che la cosa avrebbe avuto. Improvvisamente, quello di mio zio mi sembrò il rischio minore, in tutta questa assurda situazione. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Quegli uomini dall'aspetto così poco raccomandabile presero la brandina con Elv, portandola fuori dalla capanna e raggiungendo la scialuppa ormeggiata in acqua.
"Viene anche tu..." disse Taros a Gwen "... sei sicura?" Ridacchiando. "Meglio se resti qui e ritorni da tuo zio, Gwen..." fece Elv "... fa come ti dico..." |
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