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Alla risata grottesca dell'uomo Elv riprese conoscenza, ma in quel momento suonò l'allarme e rimanemmo solo noi tre.
Subito mi liberai dalla presa dell'uomo e la mia mano spinse verso di lui, liberando una quantità di energia che lo fece arrivare contro il muro opposto, facendogli perdere conoscenza, ma per sicurezza mi avvicinai a lui e pronuncia un incantesimo che lo indusse in un sonno che sarebbe durato un bel po'. Poi tornai alla cella. Maledizione, era ancora chiusa, pensai sbuffando. Evocai una fiamma con la mano e sciolsi la serratura, aprendo la grata. "Presto, dobbiamo sbrigarci!" dissi ad Elv, prendendolo per mano ed uscendo dalla cella "Dobbiamo approfittare della distrazione dell'allarme" mentre risalivo le scale consunte dei sotterranei. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Nakakata annuì e Ren sorrise a Nyoko.
Ad un tratto il servizio al telegiornale si interruppe. “E' appena giunta una notizia in redazione...” disse la giornalista in tv “... pare ci sia stato un attentato alla sede della Società Cibernetica Ateon...” |
Sorrisi a Ren, mi sembrò il più bello che mi avesse mai fatto. Poi qualcosa ci interruppe, al telegiornale era passata una nuova notizia. Un attentato alla Ateno? Sul serio? Mi sentì salire un senso di gioia. Qualcuno, come me, odiava quella compagnia e adesso stavano per mettere il punto a questa storia.
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“Un giro panoramico.” Disse Guisgard a Clio, mentre Miglioria percorreva veloce i corridoi di quel luogo e mettendo in fuga segretarie e dipendenti.
Ad un tratto due uomini della sicurezza aprirono il fuoco, ma la carrozzeria dell'auto bianca era antiproiettile. Intanto nei sotterranei Gwen aveva liberato Elv, ancora un po' intontito. Ma con loro sorpresa l'uomo si era alzato. “Sciocca...” fissando Gwen “... credi di poter fuggire così? I tuoi poteri sono nulla rispetto ai miei. Nulla.” E spalancando occhi e bocca emanò un fascio di luce che immobilizzò i due ragazzi. http://www.monologuedb.com/wp-conten...ttle-China.jpg |
Quelle due luci.
Un attimo dopo l'auto nera entrò letteralmente nell'albergo, sfondando il muro e distruggendo l'intera stanza d'ingresso. Dacey si salvò per miracolo. Il proprietario invece restò a terra ferito. Allora Tardes entrò e cominciò a sparare contro l'auto. “Ehi...” disse “... sono qui!” Alla macchina. “Avanti, vieni!” L'auto allora fece un'inversione ad U, distruggendo il resto della stanza e puntò verso il poliziotto. Tardes si lanciò in auto e corse via. La macchina nera così prese ad inseguirlo. |
Risi, divertita mentre tutti correvano spaventati di qua e di la.
Era davvero una situazione esaltante, ma non potevo distrarmi. Usai così il computer, immettendomi nel sistema e trovando così la planimetria completa dell'edificio. "Dobbiamo trovare la macchina.." dissi, scorrendo i dati che comparivano sullo schermo "Dovremmo cerca un hangar, o qualcosa del genere..." guardando "Una volta individuatone uno glielo mostrai. "Potremmo andare da questa parte.." azzardai. |
Joshua strinse la mani di Elisabeth nelle sue.
“Mi stanno cercando...” disse “... devo andare via... fuggire... se mi resta ancora una vita allora devo viverla altrove... ora ti chiedo... mi seguirai? Se ti chiedessi di venire via con me, lo faresti? Lasceresti tutto e tutti per ricominciare? Una storia nuova, tutta per noi... un ricominciare, sognare insieme... giocare ad innamorarci come due ragazzini... lo faresti, Elisabeth? Sincera...” |
Gaynor raggiunse casa sua e prese le due bambine.
Le preparò e velocissime scesero di sotto, dove Guisgard, con l'auto ancora accesa, stava aspettando. La ragazza non diede spiegazioni, prese le bambine e scese giù. Un attimo dopo quel bolide sfrecciò via, verso l'albeggiare. Nello specchietto il pilota dagli occhi azzurri fissava le due bambine. Una piccola e vivace, l'altra più grande ed introversa. “Ti somigliano...” disse a Gaynor “... sono belle come te.” “Tu di che posto sei?” Chiese la più piccola. “Afragolignone...” rispose Guisgard. |
Fu inaspettato ma ebbi la prontezza di scontrarmi e così, quando la macchina sfondò il muro riuscii a schivarla per un pelo.
Il proprietario dell'albergo invece non ebbe la stessa fortuna. Mi avvicinai per aiutarlo a rialzarsi, dovevamo toglierci dalla traiettoria dell'auto. Tardes intanto tentava di fermare la macchina con dei colpi di fucile ma invano, quella sembrava inarrestabile quindi per allontanarla da noi, Tardes salì sulla sua macchina e quella nera prese a inseguirlo come una furia. Il mio cuore batteva all'impazzata, avevo l'adrenalina a mille e ancora faticavo a capire che cosa fosse davvero successo. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Dacey aiutò il proprietario dell'albergo, ferito, a rialzarsi, mentre Tardes era riuscito a portare via l'auto nera.
Sulla strada fra quei monti ora era in atto un serrato inseguimento. “Avanti, seguimi...” disse fra i denti lui guidando, fissando nello specchietto quella sagoma nera sempre più vicina “... avanti...” Arrivò allora in un punto ripido, che dava su un vasto burrone a strapiombo. Accelerò, sfiorando il ciglio della strada. L'auto nera lo incalzava. Erano vicinissimi. Un attimo dopo la macchina nera tamponò quella di Tardes. Lui frenò e poi tirò il freno a mano. La forza dell'auto nera era però incredibile, tanto che riusciva a spingere la macchina del poliziotto. Era alla massima potenza. Ma quando furono sul baratro, Tardes rapido si bittò dalla macchina, mentre quella nera, sempre col motore al massimo, spinse quella del poliziotto nel burrone. Tuttavia i paraurti erano rimasti incastrati, così cadendo nel vuoto la macchina di Tardes si tirò dietro anche quella nera. Il volo fu incredibile e terribile e le due auto finirono per sfracellarsi sulle rocce sottostanti. Esplosero insieme ed un boato scosse l'intera zona. Allora una fiammata gigantesca si sviluppò, visibile fino all'albergo di Dacey, mentre nel fuoco si vide una terribile sagoma mostruosa che lanciò un grido demoniaco, prima di farsi avvolgere dalle fiamme. https://1.bp.blogspot.com/-qPrSrozol...0/TheCar07.jpg |
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