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"Milo...sei geloso...ricordati tuo padre era Guisgard e ora lo odi? Comunque ti ripeto, non è tuo padre, ne sono certa...almeno perchè non sono più certa di nulla. Non mi sembra tuo padre fosse un Arciduca vero? Ebbene il Guisgard di cui parlo io lo è...e parlo al singolare...ti giuro Milo, mi trovavo nella sua imbarcazione, la Santa Caterina e poi...poi sono stata risucchiata da un vortice e sono arrivata a Baias...che esiste pure nel mio mondo ma è diversa, ho visto una donna strana, quasi una divinità...ma tu sei rigido, e penso non hai proprio il sangue dei Taddei, loro non danno mai nullla per scontato, non sono nè troppo razionali ma nemmeno troppo fantasiosi...tu sei freddo e scostante, è tutto per oggi, se non mi credi pazienza. Mi chiedo...ammazzeresti pure un tuo antenato pur di avermi? Sangue del tuo sangue..." sbuffando "Che situazione contorta, andiamo dagli altri è meglio".
Raggiungemmo Louis e sentii pure io il suono di tamburi e mi sedetti su un tronco "Ah, io lo avevo sempre detto che l' isola poteva essere abitata da indigeni, magari sono i Geniti" guardai Louis e Milo "Andiamo a vedere? Ma dovremmo farci delle torce e prendere qualcosa di appuntito per difenderci". |
Guardai in su e affondai le mani fra i capelli ancora un po' umidi e ricci.
"Non è questo" ribattei. "Mi dà fastidio che voi due siate ancora in competizione" dissi, senza girarci attorno. "Probabilmente è stata anche un po' colpa mia, gli avrò dato delle false speranze, fin da quando eravamo sulla nave e ora lui reagisce in questo modo" ammisi poi, mentre mi ero ormai rivestita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv ascoltò Gwen, ma non disse nulla.
I 2 si erano rivestiti e fecero così ritorno ai capanni. Il crepuscolo andava ormai scemando, con i suoi colori che mutavano in balia delle lunghe e calde ombre di quello scenario tropicale. Appena arrivati ai capanni, zio e nipote trovarono Ludwing mentre controllava che alcuni di quegli indigeni spostassero diverse casse cariche di verdure e frutta. "Prego, la cena è pronta per essere servita." Disse lui, fissando Gwen ed Elv, senza particolari emozioni nello sguardo. "Io sono figlio di Guisgard, lo sanno tutti." Disse Milo ad Altea. "Ho gli occhi dei Taddei ed il loro sangue." Fissandola nei suoi occhi verdi. "Uccidere per averti? Beh, forse ti burli di me, o vuoi provocarmi... ma... si." Deciso. "Lo farei. Ucciderei per te. Farei qualunque cosa per averti." Intanto quei tamburi continuava a scandire il tempo con il loro ritmico susseguirsi. "Potrebbero essere indigeni ostili..." mormorò l'avvocato "... non so se sia una buona idea avventurarci su quest'isola..." "Esisteranno ancora le tribù di cannibali?" Louis. "Nei vecchi film forse." Sarcastico Milo. |
Lasciammo la spiaggia e mentre arrivavamo ai capanno vedemmo Ludwig, che supervisionava gli indigeni.
Ci informò che la cena era quasi pronta, ma il suo tono era inespressivo. Che urto... Mi avvicinai a lui, senza remore. "Vorrei parlarle un attimo. Ha due minuti da dedicarmi?" chiesi, ma in realtà il mio tono determinato non accettava repliche. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ludwing guardò Elv, che stava entrando nel capanno, poi fissò Gwen.
"Certo, mi dica pure." Disse annuendo alla ragazza. |
Elv entrò dentro.
Onestamente, non mi aspettavo che avrebbe preso la cosa così tranquillamente, almeno apparentemente. Mi schiarii la voce, quando mi invitò a parlare. "Ho notato un certo "astio", o forse "insofferenza", se preferisce, da parte sua. Non ho potuto fare a meno di pensare che potesse essere, almeno in parte, colpa mia. Probabilmente, il mio atteggiamento nei suoi confronti le ha fatto percepire dei segnali che può aver frainteso e che ora la fanno comportare con tale freddezza verso di me" dissi, con tono limpido, come il mio sguardo verde. Accennai un vago sorriso. "Sono giovane, ma non sprovveduta, dottore. So riconoscere un comportamento simile quando ce l'ho davanti e vorrei dirle che, in ogni caso, mi scuso se, inavvertitamente, le ho dato delle false speranze. Voglio essere molto chiara su questo" sempre guardandolo con fermezza, ma anche con tranquillità. "E glielo dico anche perchè mi dispiacerebbe se ciò minasse le nostre chiacchierate" con un sorriso un po' più leggero. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ludwing ascoltò Gwen con apparente tranquillità, ma forse era solo la reazione di un uomo abituato a celare molte delle sue emozioni sotto un'educazione di vecchio stampo.
La ragazza gli parlava e lui si accese una sigaretta. "Non ha bisogno di spiegarmi nulla." Disse infine. "Non voglio affronti questa conversazione alquanto imbarazzante per etrambi." Annuendo. "Il suo comportamento è sempre stato esemplare e di certo non mi ha mai spinto a credere o a vedere nulla di ambiguo da parte sua." Fumando. "Se ora vuol chiamare suo zio, andremo tutti insieme al capanno centrale, dove sarà servita la cena." Con un tono freddamente gentile. |
Lo avevo osservato bene durante il mio discorso e sembrava fosse particolarmente bravo a nascondere i suoi pensieri, le due emozioni.
Sorrisi divertita alla sua risposta, anche se la tentazione di scoppiare a ridere era forte. Ma ero riuscita a trattenermi, per fortuna. "Non mi imbarazza affatto, ma se lei si vergogna di parlarne eviterò di torturarla oltremodo" con un sorriso divertito, ma affilato a suo modo. Mi diressi verso il capanno, ma all'ultimo mi voltai di nuovo. "E dal momento che voglio essere chiara su tutto, non accetto che le mie azioni, per quanto scorrette possano essere, vengano giudicate da chi, su questa isola, molto probabilmente ne compie di ben peggiori" aggiunsi, con tono pacato, fissandolo. Poi andai via e raggiunsi Elv nel capanno. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Io non giudico nessuno." Disse Ludwing a Gwen. "In questo siamo diversi io e lei. Non giudico mai. Nessuno. Ma probabilmente non solo in questo siamo diversi io e lei." Finendo la sua sigaretta e guardandola con occhi che parevano dire molto più di quanto non avessero fatto le sue parole.
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Questa era bella davvero.
Lui non giudicava? Ne eravamo proprio sicuri? "Se è sicuro di non giudicare, allora, dovrebbe assicurarsi che il suo tono non dica il contrario" dissi schietta, senza fronzoli. Speravo davvero che la conversazione finisse lì, perchè probabilmente, andando avanti, avrei mandato a quel paese tutta la mia diplomazia. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Quella di Frate Nicola fu una risposta rapida, troppo semplice e sbrigativa.
"E' anche per questo che mi trovo qui." dissi per poi avvicinarmi all'uomo "Sto indagando sull'esoterismo e le maledizioni, e il suo intervento mi dà da pensare che io sia proprio nel posto giusto." per un rapido momento, mi sembrò di vedere il volto di mio padre "Quindi, potrebbe essere così cortese da spiegarmi?" domandai assottigliando appena gli occhi "Oppure, se preferisce, posso andare a cercare Barbel da sola. Non sono molto in vena di perdite di tempo, capisce?" |
"E' così importante" disse Ludwing a Gwen "ciò che penso di lei?" Fissandola.
In quel momento Elv uscì dal capanno. "Tutto ok?" A sua nipote, vedendo Ludwing non lontano da lei. "Cocciuta ragazza." Disse a denti stretti Frate Nicola fissando Queennie. "Su, venite dentro, è buio qui." Con un cenno del capo, indicando poi una capanna di bambù e larghe foglie. Gobbo allora seguì la ragazza ed entrambi entrarono col frate in quella capanna. Gli indigeni dalla pelle scura restarono tutti sulla porta, ma il religioso li congedò con un cenno della mano. "E' un missionario?" Chiese Gobbo. "Ti importa saperlo?" Brusco il frate. "Ehm, no... facevo conversazione..." ridacchiando Gobbo. "Si, lo sono." Annuì il frate. "Che il Cielo mi perdoni per essere arrivato su quest'isola." "Eppure a vedere questi indigeni direi che è ben accetto da loro." Gobbo. "Si, ma questa è la metà dell'isola..." Frate NIcola con tono cupo "... quella buona... poi vi è un'altra metà... marcia come forse Sodoma poteva esserlo..." |
Stavo per rispondergli, quando arrivò Elv.
Guardai ancora Ludwig. "Forse è più importante che lei non menta a se stesso, dottore" dissi, concludendo. Poi, presi Elv per mano e andai nel nostro capanno, per provare ad avere un aspetto più decente prima di cena. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen entrò nel capanno con Elv per prepararsi, mentre Ludwing aspettava fuori che tornassero da lui.
"Qul tipo..." disse Elv "... che voleva? Cosa ti ha detto?" A sua nipote. |
Sospirai passando le dita fra i capelli ormai asciutti.
Allora gli raccontai tutto quello che io avevo detto a Ludwig, sempre più convinta che mi stesse prendendo in giro e che mi stesse facendo passare per una pazza, che si era immaginata il suo tono quasi di disprezzo. Molto strano per uno che affermava di non giudicare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Perchè" disse Elv a Gwen "dai tutta quest'importanza a quel tipo? Che ti importa di cosa pensa?"
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Cocciuta sì, così come ambiziosa e pronta alle scoperte, a continuare quelle ricerche che mio padre aveva interrotto.
Assieme a Gobbo, seguii il Frate all’interno di una capanna. Lo scambio di battute tra i due, fu condito dai modi bruschi di Nicola, che ci rivelò che l’isola fosse come divisa in due. “Siamo fortunati ad essere nella parte buona, allora.” dissi aspettando che Frate Nicola ci facesse entrare nella capanna “Se quest’isola non è di suo gradimento, non può andarsene?” |
"Passerà ua nave all'anno da queste parti." Disse Frate Nicola a Queennie. "E poi stare qui mi aiuta ad espiare le mie colpe."
"Un uomo di Chiesa pecca?" Gobbo. "Tutti pecchiamo." Lo riprese il religioso. "E gli uomini di Chiesa persino di più, perchè hanno maggiori responsabilità." Con tono fermo. "La Chiesa è perfetta, ma è fatta di uomini e nessun uomo è perfetto." "Che colpa ha, padre?" Chiese Gobbo. "Mi sono prestato ai folli e sacrileghi piani di un demonio." "Un demonio?" Ripetè Gobbo. "Si, un demonio chiamato Stainer." Rispose il frate. |
"Non mi importa di cosa pensa, mi ha solo dato fastidio il modo in cui si è comportato" dissi.
Poi sospirai e scossi appena la testa, abbassando lo sguardo sulle mie mani ed alzandolo poi. "So che non avremmo dovuto permettere che accadesse tutto ciò sta succedendo fra noi... E non mi ha fatto piacere che qualcuno lo rimarcasse" mormorai dopo. Era inutile girarci intorno, se poi la verità alla fine dei giochi era comunque quella. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Quindi..." disse Elv avvicinandosi a Gwen, per poi accarezzarle i capelli umidi "... sei pentita? Non dovevamo? Questo pensi?" Sfiorandole la bocca con un dito. "Io invece ho di nuovo voglia di te, Gwen..." con tono basso e caldo.
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Lo vidi avvicinarsi a me e faceva quasi male per quanto era bello.
Lui, quello che avevamo, tutto. Accennai un sorriso, mentre lui mi accarezzava le labbra con un dito. "No... Non ho detto di essermi pentita... E forse questo mi fa sentire ancora più in colpa..." mormorai, accennando un risolino silenzioso, ma era la verità. Volevo essere onesta con lui ed era esattamente così che mi sentivo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv posò un dito sulle labbra di Gwen, per farla tacere con quelle sue inquietudini.
Allora la fece voltare e la strinse da dietro, tenendola con la schiena contro il suo petto. "Potremmo partire..." disse lui pianissimo "... lontano... magari su un'isoletta tutta per noi... vivere sul mare... in una casa fatta apposta per 2..." parlando fra i capelli rossi di lei "... solo io e te... lontano da tutti e tutto..." sorrise appena "... ho ancora il tuo sapore in bocca..." baciandole l'orecchio, per poi succhiarlo appena. |
Smisi di parlare quando poggiò il suo dito sulle mie labbra ed accennai un sorriso quando mi fece voltare.
Sentii che mi stringeva forte e mi piaceva, mi faceva sentire protetta e desiderata. Sorrisi divertita, prima che le sue parole ed il suo gesto minacciassero di farmi sentire di nuovo avvolta da forti vampate calde. "Non ne hai abbastanza di isole?" ridacchiando "Io rischio di impazzire qui..." scuotendo la testa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Solo di te non ne ho mai abbastanza..." disse Elv stringendo ancor più Gwen al suo petto, tenendola per il vestito all'alteza dei seni "... sei la mia droga, amore mio..." baciandole il collo.
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Sorrisi sentendo le sue parole e la sua stretta.
Ed era tutto bellissimo, inebriante, meraviglioso. Peccato che ci aspettassero per cena. "Okay, credo sia il momento di andare a cena, prima di non riuscire a fermarci..." dissi sorniona, ridacchiando. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
ELv sospirò, protesò un pò ma poi lasciò Gwen e cercò di calmare i suoi bollenti spiriti.
Poco dopo lasciarono il capanno, trovando Ludwing che li attendeva. Li condusse così al capanno centrale, dove sarebbe stata servita la cena. Qui trovarono uno spiazzo, simile ad un cortile recintato, dove era stata preparata una tavola rettangolare. C'erano già Stainer e Barber. "Benvenuti." Disse Stainer a Gwen e ad Elv. |
Risi divertita al sospiro di Elv ed al suo tentativo di calmare i bollenti spiriti.
Avremmo dovuto rimandare, di certo. Ludwig ci accompagnò in silenzio al capanno centrale, dove trovammo una grande tavola, apparecchiata per tutti. C'erano già Barber e l'altro tizio, Stainer. "Buonasera" risposi "Probabilmente non ci siamo ancora presentati. Io mi chiamo Gwen e lui è Elv" stringendogli la mano. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Risi e scossi il capo "Non bastano degli occhi eppure si..io ho visto pure i quadri dei tuoi antenati..questi occhi sono inconfondibili..e certo hai quasi l'indole di Ardea ora...ma sarebbe un'impresa difficile uccidere il tuo antenato, quello di cui parlo io.Dimentichiamo questa faccenda per un po'?". La volevo dimenticare pure io..non era facile per me, ero combattuta interiormente da due figure identiche sia fisicamente che caratterialmente solo che uno di loro era molto di più per me, era come commettere un sacrilegio quasi.
L'avvocato non era d'accordo di seguire il ritmo dei tamburi, Louis si chiedeva se i cannibali ancora esistessero e Milo si burlo' di lui. "Non possiamo dire se siano pacifici o meno stando qui.Certo se suonano i tamburi devono essere una tribù non civilizzata, a meno che non siano dei batteristi in ritiro"..sarcastica "Prima o poi si accorgeranno della nostra presenza, a mio avviso è consigliabile nemmeno girare il film per un po', potrebbero vederci degli invasori" riflettendo "Chissà se i loro antenati erano i Gemiti". Inviato dal mio SM-A307FN utilizzando Tapatalk |
Dovetti ammetterlo: non ero particolarmente entusiasta all’idea di restare sull’isola per più di un anno.
Non sapevo quali fossero le colpe di Frate Nicola ma, da come ne parlava, doveva aver compiuto atti davvero terribili! “Come mai si è prestato a lavorare con questo... demonio?” domandai affiancandomi al Frate “Un uomo temprato dalla chiesa, normalmente, non dovrebbe saper riconoscere il giusto dallo sbagliato? E, se non sono indiscreta, a quali tipi di pratiche si è prestato?” |
"Oh un segreto, addirittura?" guardandolo divertita "guarda che sono brava a scoprire i segreti, ti avverto!".
Poi ridacchiai e presi il braccio che mi porgeva, volgendomi verso la capanna dove ci aspettavano per la cena. "Prelibatezze dici? Non so perché ma non penso ci serviranno qualcosa di succulento!" sospirai. "Quando torniamo a casa voglio una pizza fritta gigante!" escalamai, facendogli l'occhiolino. "Oppure uno di quei bei cuoppo di pesce fritto che si mangia in riva al mare!" ridacchiai. "Su, meglio non pensarci!". |
Stainer conobbe Gwen ed Elv, per poi far cenno ai suoi uomini di servire la cena.
A tavola c'erano anche Best, Destresya, oltre naturalmente a Barber, Ludwing e Polos. Coloro che servivano la cena erano i bizzarri abitanti dell'isola, con le loro movenze grottesche, l'aspetto quasi deforme e gli sguardi inespressivi. "Immagino" disse Stainer ai presenti "che vi debba delle spiegazioni." Fissando tutti i suoi ospiti. "Ma credo che il professor Barber sia più autorevole per questa cosa." Guardando lo scienziato. "Non c'è molto da dire." Prendendo la parola Barber. "Anche perchè il più riguarderebbe nozioni di biologia molecolare, fisiologia e antropologia. Quindi sarò breve. Su quest'isola stiamo portando avanti una complessa rete di sperimentazioni genetiche. Adoperiamo dati e residui di una tipologia di DNA e vi aggiungiamo, per colare i vuoti molecolari, DNA di una particolare e perlopiù sconosciuta specie insettoide presente su quest'isola." Milo guardò Altea. In realtà era mosso dal suo egocentrismo e non voleva sfigurare ai suoi occhi. Sentiva la competizione col fantasma di suo padre e temeva che Altea potesse preferire suo padre a lui. "Si, andiamo a dare un'occhiata." Disse lui, in un impeto di determinazione. "Chi si offre di venore con me?" "Ovvio, non ti lascerei andare da solo." Fece Louis. Frate Nicola guardò Queennie e sbuffò. "Incontrai un uomo, al porto di Cappao..." disse "... era uno scienziato e sembrava animato da valori e principi alieni ad ogni interesse materiale. Così lo ascoltai, come fece Eva col serpente... mi fece ammaliare dalle sue parole... si, era davvero interessanto ai suoi valori, ma quei valori erano folli, come quelli su cui si eresse la Torre di Babele..." |
Stainer iniziò a spiegare, mentre gli indigeni servivano le portate.
Demandò poi a Barber le spiegazioni e mi feci molto molto attenta. Parlò di DNA insettoide e altre cose che mi fecero accapponare la pelle. "Dottore" iniziai "Da biologa mi sento di dire che, solitamente, si pensa ad attenzionare l'aspetto etico di qualsiasi sperimentazione si voglia mettere in atto" proseguii. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"L'etica e la morale" disse Barber a Gwen, anche con un certo fastidio "non sono un problema mia. ono uno scienziato, non un filosofo. Nei secoli la REligione e la morale hanno impedito a l'uomo di evolversi. Ora viviamo in tempi più luminosi e la scienza deve dominare sulla superstizione e sull'ignoranza."
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Ci sedemmo a tavola, ma la fame mi passò praticamente subito.
Bastò ascoltare i discorsi di Barber per farmi chiudere lo stomaco. "Insetti.." dissi, poi "Avete mischiato il DNA umano con quello degli insetti, ho capito bene?". Certo, la biologia molecolare non è che fosse proprio il mio pane quotidiano, ma la cosa mi sembrava alquanto inquietante. Guardai Best, cercando un appoggio in quel mondo così assurdo. "E il restante DNA, quello principale, quello di cui avete usato i residui, da dove viene?". |
Risi quasi istericamente alla risposta di Barber.
"Lei può anche sentirsi al di sopra di tutto e tutti, dottore, ma questo non vuol dire che sia nel giusto. L'etica è per la medicina una componente essenziale, come la chimica, la biologia e quant'altro. Capisco che non tutti siamo avvezzi al rispetto, ma mi sembra lei stai esagerando, mettendo perfino in campo la religione" guardandolo. Poi la donna bionda fece una domanda molto sensata ed ero curiosa di sapere la risposta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Barber guardò Gwen e scosse la testa, tradendo la sua profonda disapprovazione.
Poi guardò Destresya e un istante dopo Stainer. "Beh, sono curioso anche io ora..." disse Best "... l'altro DNA da dove arriva?" "Dallo spazio." Rispose Barber. |
Mi fregò poco della disapprovazione nel suo sguardo.
Il suo comportamento era totalmente anti scientifico e c'era poco da discutere. Il mio sorriso poi morì alla sua risposta. Ci prendeva in giro? "Come scusi?" ancora incerta se credergli o mettermi di nuovo a ridere. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Non scoppiare a ridere fu davvero difficile.
"Dallo spazio?" riuscii solo a dire "Mi state prendendo in giro?". Quanto poteva diventare assurda tutta quella storia? |
"Affatto." Disse Barber a Destresya e a Gwen. "Dallo spazio. Mi riferisco ad un meterorite caduto in questi mari circa 69.000 anni fa, finendo negli strati rocciosi di quest'isola. In esso c'erano dei battiri e la cenere delle eruzioni ha calcificato quei micro organismi, facendoli arrivare quasi intatti ai giorni nostri."
Istintivamente Best guardò gli strani abitanti dell'isola. |
Seguii la spiegazione ed era già più sensato.
Era comunque affascinante, come scoperta. "E cosa può dirci di più su questo ritrovamento?" Chiesi allora, genuinamente curiosa verso questo nuovo dettaglio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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