"Sì, penso tu possa farlo uno sforzo almeno una volta"ridendo.
Scenemmo giù e prendemmo una carrozza per dirigerci alla locanda.
Era lì che avevo incontrato il sacerdote e immaginavo potessimo di nuovo trovarlo in quello stesso locale.

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Alla fine, non appena udii qualche rumore, decisi di alzarmi.

Era inutile stare a letto senza dormire.

Cercai di nascondere i segni della notte passata in bianco con il trucco, arricciai i capelli in un racconto morbido e poi scelsi con cura l'abito, dai toni chiari e qualche ricamo, con delle trasparenze che illudevano l'occhio, sulla schiena.

Ora finalmente avevo qualcuno che volevo ammaliare con il mio aspetto.

Mi sentivo bene, quello non era un semplice giorno nuovo, forse era Il Giorno Nuovo.

Quello che avrebbe dato il via alla vita che desideravo da sempre.

Soddisfatta dall'immagine che mi rimandava lo specchio uscii dalla mia camera, per raggiungere il salone , sperando di trovare qualcuno con cui fare colazione.



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Vivian attese e poco dopo lui si Segnò e si alzò.
“Eccoti... disse senza voltarsi “... dunque? Cosa ti ha raccontato il diacono? Io ho girato un po' per le navate... non ci sono segni di scasso, né forzature di alcun tipo... chiunque sia l'artefice del furto sembra sia riuscito ad entrare e poi ad uscire come se fosse fatto d'aria...”
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Mi sedetti a un tavolino in un salottino e mi ripresi col caffè e mi guardavo attorno...magari avrei trovato qualcosa altro di significativo.."Bafon, ma Lord Taddei è l' unico erede della famiglia? Non vedo altri familiari con lui...oh, pure la mia famiglia mi ha rinnegata".

Mi si avvicinò e sorrisi.
"Forse non è molto ma.. ho scoperto più di quanto mi aspettassi..." annuendo.
Così, narrai al Narciso Nero ogni cosa, ogni dettaglio che il diacono mi aveva riferito: il fatto che sembrasse uno spirito, il mantello, la maschera, la spada con simboli stranieri, provenienti forse dal Nord Europa.
"Devo dire che per un momento, mentre parlava, mi sembrava stesse descrivendo te.." con un leggerissimo sorriso "Ho persino pensato che qualcuno volesse incastrarti ma è assurdo, dato che tutta Afragolignone ti ha visto combattere contro quei malviventi..." pensierosa
"Al di là di questo, pensa.. ha la maschera per non farsi riconoscere, dunque potrebbe essere una persona conosciuta, quindi magari benestante, dato che nessuno ricorderebbe il volto del panettiere, immagino... senza contare che le sue abilità nel combattere fanno pensare che abbia avuto un addestramento particolare... la sua spada, infine, ci dimostra che potrebbe non essere di queste terre..." pensierosa "Non si potrebbe collegare all'aumento di vendite di immobili a capitali stranieri?" ricordando le parole di Ernot.
"E se non fosse l'unico Illuministico a non essere di qui? Se i capi della setta venissero da fuori, e poi avessero arruolato dei poveri diavoli qui?" pensierosa.
"Non è moltissimo.." sospirai "Ma è più di quanto avessimo ieri sera.." con un leggero sorriso.

Gwen e Theris lasciarono in carrozza la tenuta e raggiunsero la locanda.
Al suo interno trovarono già diversi clienti seduti ai tavoli, benchè fosse metà mattina.
Del sacerdote però non vi era traccia.

Dacey lasciò la sua camera e raggiunse il salone, dove trovò Ordifren.
“Buongiorno, milady.” Disse sorridendole. “Come siete elegante stamani. A cosa dobbiamo questo vostro gareggiare con la grazia della Luna? Forse ad un umore particolarmente lieto stamani? Mi fate compagnia per la colazione?”

“Si, madama...” disse Bafon ad Altea “... lui è l'unico azionista di riferimento della Taddeus, avendo ereditato tutto da suo zio. Come mai siete stata rinnegata dalla vostra famiglia?”

" Professore" abbassando il capo per un cenno di saluto.

" Non oserei mai gareggiare con la Luna, non posso competere con un così splendido astro del cielo tuttavia vi ringrazio per il vostro complimento."

Presi posto in tavola di fronte all'uomo.

" É un piacere sedermi con voi" iniziando a versare del thè nella tazza.

" É molto evidente?" Arrossendo appena, " si il mio umore è molto lieto, così come il mio animo...dopo molto molto tempo" esitai, sul punto di dire a chi era dovuto il mio buon umore ma qualcosa mi disse che Ordifren lo avrebbe intuito da solo

Raggiungemmo la locanda, ma il sacerdote non c'era.
Mi avvicinai allora al bancone per chiedere al proprietario.
"Salute a voi" dissi cordialmente "Cercavo il sacerdote che c'era qui ieri,sapete dove posso trovarlo?"

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