Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   La taverna di Camelot (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=2)
-   -   Le avventure di Tafferouille (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2467)

Clio 13-01-2017 15.57.37

Tutto ormai era pronto per la cena.
Era bello vedere quell'omone grande e grosso così entusiasta di avere un pasto caldo.
Scaldava il cuore.
Sospirai piano a quelle parole sulla lapide.
Amor perduto... sembrava familiare, quella malinconia intensa e nascosta.
Ne sapevo qualcosa, pensai con un sospiro.
Però era ammirevole quell'uomo, che restava accanto al suo padrone nella sventura.
Chi altri l'avrebbe fatto?
Pensai, prendendo un tagliere su cui erano stati preparati dei pezzettini di focaccia, e iniziando a distribuirli.
Poi una voce alle nostre spalle mi fece voltare.
Da come parlava quello doveva essere il padrone del castello.
Il suo aspetto rispecchiava in tutto e per tutto quello del castello.
Gli sorrisi, rivolgendogli una leggera riverenza, come Jean mi aveva detto si conveniva davanti a un nobile.
Anche se forse non andava fatto con il vassoio in mano, ma non ero brava in quelle cose.
"Perdonate l'intrusione.." gli dissi, con un sorriso "Siamo attori girovaghi e cercavamo un posto dove passare la notte.." avvicinandomi di un passo a lui.
"Petrone ci ha accolto e per ringraziarlo abbiamo pensato di imbandire una piccola cena tutti insieme..." con un sorriso dolce, avvicinandomi ancora.
"Vi prego, unitevi a noi..." porgendogli il tagliere con i pezzetti di focaccia perché si servisse, mentre alzavo timidamente gli occhi a incrociare i suoi, arrossendo appena.

Lady Gwen 13-01-2017 16.43.30

Uscita dalla stanza di Elv, vidi i servitori intenti a ripulire tutto dopo la serata del giorno prima.
Si erano dati veramente da fare... pensai sarcasticamente.
Dopotutto, ne avevo avuto una chiara conferma in camera mia, come potevo stupirmi?
Quel pensiero arrivò improvviso, facendomi sorridere.
Era rimasto senza parole quando gli avevo provato che non mentivo.
Ma io ero rimasta di sasso quando lui aveva parlato del mio profumo sulla camicia.
Non ricordava cos'era successo, ma il mio profumo sì e ciò mi fece avvertire una strana sensazione allo stomaco.
In preda a quello e altri pensieri, arrivai in camera mia e mi vestii.
Poi, non avendo molta fame per fare colazione, oltrepassai le cucine e mi diressi in salone.
Lì c'era una spinetta, un po' logora e consunta, ma funzionante, mi sedetti ed iniziai a suonare, con le note leggere e delicate che riecheggiavano nella magione.
https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...c506ffc661.jpg

Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk

Lady Gaynor 14-01-2017 00.01.28

"La donna più ambita in città?" Sorrisi a Bastiano "Strano, oggi è la seconda volta che me lo sento dire... stamani è venuto monsieur De Gagliarden, ti cercava per una scommessa che aveva perso, e mi ha detto esattamente la stessa cosa. E come ho smentito lui, mi tocca fare lo stesso con te... nessuno si sognerebbe mai di avere delle mire su di me, sanno perfettamente che ti sono fedele. Io aspiro soltanto alla tua, di compagnia... ed è per questo che mi sento sola..."
Pochi istanti dopo queste parole, Mimmone ebbe la delicatezza di andare via. Lo salutammo, restando finalmente soli.
"Oh, il ritratto è eccellente, non c'è che dire... dopotutto, Mimmone è il miglior pittore del paese..." sospirai, posando la mia mano sulla sua, premendola così contro il mio décolleté "Tu parli della mia bellezza, eppure sono mesi che non mi tocchi più, che sembri aver perso ogni interesse per me... qualche secondo fa un lampo ha illuminato il tuo sguardo, ma si è trattato di un istante... cosa ti ho mai fatto, Bastiano?" Chiesi in modo accorato, gli occhi mio malgrado pieni di lacrime. "Dov'è finito il mio innamoratissimo marito, colui che viveva solo di me? Perché sei diventato così formale e distante? Io ti amo così disperatamente tanto..."

Inviato dal mio P00C utilizzando Tapatalk

Guisgard 14-01-2017 00.14.59

Il frate guardò Altea, per poi sedersi su un grosso masso che fungeva da rozzo sgabello.
"Non c'è modo" disse "di vivere senza essere alla merce' di questo governo. E nessuno da fuori giungerà a salvarci. Poiché quando uno stato impazzisce a casa sua nessuno può farci nulla. Dunque prendete quel poco che vi è rimasto ed andate via."

Altea 14-01-2017 00.19.18

Scossi il capo alzandomi.."E voi..perchè non siete andato via? Io..non posso andarmene...devo rimanere qui per scoprire i miei natali e vendicare i miei genitori...quindi non volete aiutarmi...non avete nessuno che può far andar via suor Matilde e i bambini...va bene, moriremo qui..rispondete..perchè voi siete rimasto...io credo tutto potrà cambiare..se non avete nulla da dirmi io me ne andrò ma mi darete in pasto ai criminali e pure le vittime innocenti" e mi voltai per andarmene.."Non saprei nemmeno dove andare..via come una codarda non è da me" prendendo la via dell' uscio ma lentamente, sperando quel frate si aprisse.

Guisgard 14-01-2017 00.26.51

Nyoko fece tintinnare la campanellina e dopo qualche istante la porta della sala si aprì.
Entrarono una domestica ed un ragazzo.
Era Pavel, abbigliato da valletto.
"Ecco..." disse il padre alla ragazza "... ecco il tuo valletto. Ti terrà compagnia nelle tue giornate." Sorridendo.

Nyoko 14-01-2017 00.30.35

Poco dopo averlo fatto tintinnare, udì arrivare qualcuno da una stanza, probabilmente erano i miei badanti. Poi mio padre mi fece capire che fra loro c'era pure lui ed un sorriso mi colorò il viso. "Grazie padre" dissi sinceramente sorridendogli. Poi mi rivolsi a Pavel con gentilezza "spero abbiate passato una prima notte serena" voltando la testa verso la sua direzione.

Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk

Guisgard 14-01-2017 00.34.25

Dacey ed Amit prepararono i loro strumenti e lasciarono la locanda, diretti all'indirizzo indicato da Juventen.
Raggiunsero così il centro cittadino, dove sorgeva un principesco palazzo in stile Roccoco'.
Si trattava di un edificio sfarzoso, imponente, che dava alla città ancora un alone aristocratico dopo che la rivoluzione aveva influenzato un nuovo tipo di architettura, molto più sobria e spartana.
Il complesso prevedeva, oltre all'edificio centrale, un vasto cortile quadrangolare ed ampi giardini con esotiche ed ardite interpretazioni floreali.
Guardie dai costumi orientali sorvegliano i cancelli.
"Accidenti..." disse stupito Amit "... che sfarzo! Che vi abiti davvero un principe straniero?"

Dacey Starklan 14-01-2017 00.44.48

Mi unii allo stupore di mio fratello minore. In effetti quel palazzo risaltava parecchio rispetto alle altre costruzioni che avevamo incontrato lungo la strada dalla locanda a lì. Era vistoso, poco ma sicuro, e di certo lasciava immaginare la ricchezza del suo proprietario.
" Già, forse è proprio così. Sembra uno di quelli propensi a spendere per il proprio diletto, questo eccentrico riccone, speriamo non risparmi con noi due" ridacchiando appena .
Mi appostai davanti ad una delle guardie spiegandogli il motivo della nostra presenza e sbirciando oltre il cancello in attesa del permesso di entrare.


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

Guisgard 14-01-2017 00.44.48

Il nuovo arrivato sorrise a Clio, per poi mostrare a lei ed agli altri un lieve inchino del capo in segno di saluto.
"Attori girovaghi..." disse prendendo un pezzetto di focaccia "... eh, nobile arte quella del teatro..." mangiando "... e qual buon vento vi spinge in questo angolo dimenticato di Agnonone?"
"Una improvvisa fatalità, monsieur." Fece Ozillonne. "Ci siamo persi nei meandri di queste campagne, smarrendo la diritta via verso la città." Con fare pomposo. "Ma la Fortuna ci ha sorriso conducendoci in questo nobile alloggio."
"Fortuna?" Ripeté con un sorriso sarcastico il padrone del maniero. "Amici miei, mi spiace deludervi ma qui c'è solo fame e miseria. Se davvero è stata la Sorte a portarvi qui, allora essa si è rivelata alquanto beffarda con voi."


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 10.37.06.

Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli
Creative Commons License