Siete stata impeccabile, sempre, nei miei riguardi, Lady Ninive!
Mai una parola fuori posto, mai un tono scortese! Ne meritate un'altra... IN LODE DELLA DONNA MIA Anche Gunda è una dea: sguardo celeste. Sparsa nei cento rivoli i capelli, esaudisce di Amore le richieste: svela ultramondi dagli occhi suoi belli. La vergine fanciulla è gioia e feste, tutta agghindata in splendidi gioielli. Grazia sublime plasma la sua veste: immagine del segno dei gemelli. Dalla sua voce accenti musicali, intreccio alla caviglia il tatuaggio: simboli arcani e segni zodiacali. Aura d’incenso è l’amica mia, apprestata alle nozze d’alchimia: a lei soltanto devo fare omaggio. (Michele Fabbri) |
Queste poesie son davvero belle, hanno un'aria antica. Posso chiedervi dove le trovate? (o sono vostre?)
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Citazione:
http://www.centrostudilaruna.it/michelefabbripoesiesparse.html Sono molto belle...raramente apprezzo la poesia degli altri! |
Grazie mille :smile: Mi piacciono davvero molto, avete buoni gusti in fatto di poesia.
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Graal
Scioglie linguaggi di pietra tagliata,
e contrappunti, fitti di mistero, frantumano la gotica vetrata: la cattedrale. Non so più dov’ero. La coppa non si vede, si è eclissata; cercala dentro, fremito sincero. E la parola è Dio, transustanziata: suoni affilati svelano il sentiero. Veglie e digiuni mi hanno reso forte: rispondo a un’esigenza, alla mia logica, pregando San Giovanni del Silenzio. In questa dimensione mi potenzio, e aspetto la catastrofe ecologica: il Cristo che risorge dalla morte. (Michele Fabbri) |
Per i suoi nobili baroni
ciascuno dei quali si credeva migliore, ognuno si considerava il migliore e non si poteva trovare uno peggiore degli altri, Artù fece la Tavola Rotonda su cui i Bretoni raccontano tante favole. Lì sedevano i vassalli, tutti in primo piano e tutti uguali; sedevano in modo uguale alla tavola e in modo uguale erano serviti. Nessuno di loro poteva vantarsi di sedere più in alto del suo pari; tutti erano seduti nel mezzo e non c'era nessuno ai margini. (Wace; Roman de Brut - vv. 9747/9760) |
In quel periodo di grande pace,
non so se l'avete sentito, furono dette le meraviglie e trovate le avventure che tanto si raccontanno di Artù da essi trasformate in favole. Non è pura menzogna, nè pura verità, non è pura follia, ne pura saggezza. I giullari hanno tanto raccontabellire i loro racconti, e i favellatori tanto favoleggiato per abbellire i loro racconti che tutto han fatto sembrare favola. (Wace, Roman de Brut - vv. 9787-9798) |
Agli eroi
Dulce et decorum est pro patria mori
anche nel tempo spastico e incoerente che ci è toccato in sorte, senza allori. Ma qualcuno sarà riconoscente: Dio non voglia che tombe senza fiori sommergano il passato eternamente, che il male ci addormenti nei torpori, che quest’assurdo ci affoghi nel niente. Anche gli eroi dei tempi ultimi avranno un loro tempio nel cuore dei giusti, dove una fiamma brucia tutto l’anno a rischiarare la notte infernale sotto il regno feroce degli ingiusti. È eterna questa luce contro il male. |
Itaca
Non smette di ritessere la tela,
e quel lavoro sfida l’arroganza di chi approfitta della lontananza di suo marito, illuso dalla vela. Aspetta con pazienza, e non anela a scatti di una sciocca esuberanza: spende una vita che resiste a oltranza nell’ordito di quella ragnatela. Anch’io, come Penelope, mi sfibro. Spero, come Argo, eventi maturati nell’intarsio del tempo rarefatto, e affido con fiducia a questo libro il canto dei miei versi cesellati: antidoto ad un vivere artefatto. (Michele Fabbri) |
Sleeping sun - by Nightwish
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