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Vivian lasciò la sala e andò in cerca di Guisgard.
Quel palazzo era immenso, quasi labirintico. La ragazza attraversò un lungo corridoio, fino a trovarsi davanti ad una porta aperta che dava su uno studio arredato con gusto e sfarzo. Mobili intarsiati, oggetti di varia origine e provenienza, diverse armi che pendevano alle pareti. E su un basso tavolino c'era forse l'oggetto più strano e curioso di tutti. Un fiore di metallo a forma di rosa sotto una campana di vetro. https://pixabay.com/static/uploads/p...68_960_720.jpg |
Gwen e Theris attesero fuori, mentre Misk visitava la zia addormentata.
“Sembra sapere il fatto suo...” disse lui a lei “... è riuscito a calmarla e forse avrà già una diagnosi... speriamo sia così...” |
Mi incamminai alla ricerca di Guisgard, in quel palazzo così immenso in cui avrei dovuto iniziare ad orientarmi presto.
Alla fine trovai una porta aperta che dava su uno studio elegante e raffinato. Come una bambina in un negozio di giochi, restai col fiato sospeso ad osservare quelle armi appese. Tu hai un problema grave ragazza mia... Scossi la testa e continuai a guardarmi intorno, quando il mio sguardo vide una rosa di metallo sotto una campana di vetro. Che meraviglia era mia quella? Avevo indugiato abbastanza, pensai, così portai la mano sulla porta aperta, e dando un paio di colpi leggeri ma chiari, bussai. |
"Sì, è quello che pensavo anche io, speriamo bene..." dissi, mentre aspettavamo.
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"D'accordo, verrò con voi, ma solo perché c'è più gusto a dire certe cose a viso aperto..." dissi seguendo l'uomo.
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Vivian bussò, ma si accorse subito che la stanza era vuota.
Nessuno infatti era al suo interno. |
Sospirai, non era lì.
Quella ragazza ricca mi avrebbe fatto girare come una trottola. Così mi voltai e provai a cercarlo da un'altra parte. |
Finalmente la porta si aprì e Misk uscì.
“Dottore...” disse Theris “... cosa potete dirci?” “E' stata aggredita da un animale presumo, almeno a giudicare dai graffi profondi sulla pelle...” il medico “... ma la cosa più preoccupante è il danno al lobo temporale, proprio come pensavo...” “Cosa significa?” Chiese Theris. “Che potrebbe avere comportamenti strani...” “Ossia?” “Repentini e forti cambi di umore, disturbi della personalità, aggressività...” spiegò Misk. “Dunque è grave?” Preoccupato Theris. “Dipende dal danno che ha subito il lobo temporale...” rispose il medico “... tutto sta in quanto tempo si rimarginerà...” fissando poi Gwen. |
Dopo un tempo che sembrò infinito, Rainneg uscì e ci spiegò la sua diagnosi.
Sembrava piuttosto complicata la cosa, ma almeno lui aveva saputo darci una risposta. Tornò poi a guardarmi e quella sensazione di disagio si fece risentire. "Nel frattempo cosa si può fare?" Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Vivian lasciò quella camera e andò ancora in cerca di Guisgard in quei lunghi corridoi.
Tutto era silenzio intorno a lei e solo i suoi passi che echeggiavano rompevano quel vuoto. Alla fine arrivò davanti ad un androne che dava poi su un cortile interno. E da lì udì un nitrito. |
Avrei dovuto imparare ad orientarmi, si decisamente.
Per quanto ne sapevo il capo poteva essere già andato via. Ancora una breve ricerca e avrei detto a quella ragazza che non c'era. Poi arrivai ad un bellissimo cortile interno, ed udii un nitrito. Ecco, se ne sta andando a cavallo, pensai. Così uscii nel cortile seguendo quel suono. |
Gaynor seguì Bafon ed insieme andarono in cerca di Guisgard nei lunghi corridoi del palazzo.
“Spero solo non si seccherà...” disse Bafon “... il capo infatti ripete sempre che esistono due tipologie di persone... quelle da gruppo che amano la compagnia e quelli invece singoli, che praticamente sono felici anche stando da soli... soprattutto aggiungerei io... e lui appartiene al secondo gruppo...” |
“Nulla, damigella...” disse Misk a Gwen “... lasciarla riposare ed aspettare... aspettare che la ferita al lobo temporale si rimargini...”
“Ci vorrà molto?” Chiese Theris. “E' difficile a dirsi.” Rispose il medico. Zolà strusciò accanto alle sue scarpe. E Misk si chinò per accarezzarlo. |
Sospirai.
Era tutto così incerto, provvisorio, anche se ovviamente dovevamo ringraziare il dottore per ciò che stava facendo. Poi Zolà si avvicinò e lui lo accarezzò. "Sembra gli stiate simpatico... Fin'ora non si era mai comportato con nessuno così, tranne che con me..." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Vivian uscì nel cortile interno e vide un bellissimo sauro grigio galoppare con in sella un abilissimo cavaliere.
Tra i due vi era un legame forte, una simbiosi e quel cavallo sembrava disposto a farsi cavalcare solo da lui. Poi il cavaliere la notò, avvicinandosi. “Ehilà...” disse alla ragazza “... già scoperto qualcosa circa la fretta di andare del nostro ispettore?” Sorridendo Guisgard. http://media-cache-ak0.pinimg.com/73...b8dcccad60.jpg |
Restai ammaliata per un momento a vedere quel cavallo e quel cavaliere.
Una simbiosi unica che anche un occhio esterno riusciva a cogliere. Io sapevo cavalcare? Ah già, non lo sapevo, come mille altre cose su di me. Poi mi si avvicinò e io sospirai. "Ahimè no, non sono ancora riuscita a lasciare l'edificio.. Tutti vi vogliono.." Sorrisi "C'è una ragazza orientale, verosimilmente molto ricca, che desidera incontrarvi perché vuole investire nella Taddeus, ho provato a fissarle un appuntamento ma ha sostenuto che se non vi avesse incontrato oggi avrebbe cambiato idea.." Alzai le spalle cercando di non mostrare la mia disapprovazione per quel comportamento che sembrava tanto capriccioso. "Così Ernot le ha detto che l'aveste ricevuta oggi e sono venuta a cercarvi.." Sorridendo "La riceverete?". |
Misk sorrise a Gwen, senza smettere di accarezzare Zolà.
“Forse perchè” disse il medico “provengo da una terra selvaggia, dove animali e uomini lottano con un territorio ostile... dove spesso il loro legame va oltre la vita... chissà... o forse questo gattino ha solo voglia di coccole...” ridendo piano “... ma di certo tra me e la sua bella padroncina non dubito su chi preferisca...” fissando Gwen. “Dottore, restate a pranzo con noi?” Chiese Theris. “Oh, sarei onorato...” Misk “... ma solo se a vostra moglie fa piacere...” guardando di nuovo Gwen. |
Ascoltai le sue parole e non potei fare a meno di ricordare, di pensare.
Di pensare al mio Nord, così intrepido, selvaggio, affascinante. Alle sue ultime parole poi arrossii appena e distolsi lo sguardo. Theris poi gli chiese di restare a pranzo e lui di nuovo si rivolse a me. "Sarà un piacere avervi come nostro ospite" accennando un sorriso. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Molto ricca...” disse Guisgard scendendo dal suo cavallo “... beh, i soldi non danno le felicità...” rise “... la incontrerò solo se molto bella... è orientale? Magari sarà una principessa.” Divertito. “E sia, la incontrerò, ma solo a patto che sia molto bella.” Facendo l'occhiolino a Vivian.
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“Allora accetto con piacere.” Disse Misk ai due giovani sposi.
“Benissimo.” Annuì Theris. “Vado nelle cucine. Farò preparare un pranzo speciale per voi, dottore.” Sorridendo. “Gwen, intrattieni tu il nostro ospite.” E scese di sotto. |
Theris andò via lasciandomi sola col dottore.
Accennai un sorriso e cercai di apparire tranquilla. "Mi è sembrato di capire che siete straniero. Da dove venite?" chiesi, prendendo Zola in braccio, quasi per conforto. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Da un luogo lontano, molto diverso da casa vostra...” disse Misk a Gwen “... un luogo freddo e selvaggio... senza mare, ma solo racchiuso da alte ed invalicabili montagne... un luogo segnato da riti antichi e dimenticati, fatti sul lavoro e le speranze della gente... un luogo desolato e maledetto, al punto che nessun re combatterà per conquistarlo e nessun prete giungerà a redimerlo...” sorrise malinconico “... un luogo senza Angeli, ma di soli ribelli... ecco da dove vengo, cara Gwen... da un luogo senza castelli per rifugiarsi, senza chiese per salvarsi e senza donne per innamorarsi...” fissandola.
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Casa.
Quella era la casa che avevo lasciato per seguire Theris qui. L'avrei lasciata altre cento, mille volte per lui, che era l'Amore della mia vita e sempre lo sarebbe stato, ma non esserci più ritornata faceva nascere un po' di nostalgia. Distolsi un attimo lo sguardo, poi lo rialzai. "Quella che narrate è casa mia... anche io vivo in terra straniera..." mormorai "Io vengo dal Nord." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Ciò mi conforta...” disse Misk a Gwen “... allora vorrà dire che spererò di poter conoscere la vostra fortuna e scacciare dal mio cuore questa solitudine che consuma...” fissandola e sorridendo “... vi prego... accettate questo come pegno della mia amicizia...” mostrandole un anello “... secondo alcuni è magico, poiché tutto nella mia terra è incantato... ma io non credo abbia poteri particolari... accettatelo per la sua bellezza ed il suo valore... ed anche, se volete, come ricordo di questo nostro incontro...”
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Non comprendevo tutto ciò.
Le sue attenzioni, le sue parole. Quell'anello. Feci scendere Zolà e presi quello che lui aveva definito un pegno della sua amicizia. Ci conoscevamo da una manciata di minuti, ma lui mi parlava come se mi avesse conosciuta da sempre e ciò mi rendeva inquieta. "Credo nella magia più di quanto pensiate..." accennando un sorriso. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Misk sorrise a quelle ultime parole di Gwen.
“La magia è molte cose...” disse col suo accento appena segnato da quella cadenza straniera “... l'Amore è magia... così come un incontro... uno sguardo... un ricordo...” fissandola “... però non mi avete detto se accettate o meno questo anello... dopotutto, se davvero credete nella magia, cosa può spaventarvi? Accettatelo, è vostro... vi appartiene...” |
Le sue parole continuavano ad essere sempre troppo.
Non capivo dove volesse arrivare. O forse sì, e cercavo di scacciare quel pensiero, che non mi sfiorava comunque più di tanto, poiché se anche lui avesse nutrito un interesse nei miei confronti, avrebbe dovuto prepararsi ad essere respinto. Sorrisi leggermente per far capire che accettavo l'anello. "Pensavate che fossi spaventata? Da cosa?" riferendomi alle sue parole, pronunciate con quell'accento che io avevo ormai perso, ma che in lui era ancora marcato, segno che era qui da poco. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Un appuntamento. Storsi subito il naso ma per fortuna Ottan intervenne subito e riuscimmo ad ottenere di vedere di vedere il capo della Taddeus.
" Molto bene. " in attesa |
Chissà perché la sua risposta non mi sorprese, non mi sorprese affatto.
Risi piano alle sue parole. "Molto bella eh?" fingendomi pensierosa "Sì, immagino che lo sia, se quello è il vostro genere...." sorridendo "Ma mi pare di capire che per voi tutte le donne sono belle..." ridendo "....e dunque nessuna lo è davvero..." cambiando tono per un brevissimo istante, con lo sguardo azzurro nei suoi. Un attimo dopo avevo di nuovo il mio sorriso leggero e vagamente scherzoso. "Seguitemi allora.." sorridendo "Non credo però sia il caso di tornare nella sala degli Arazzi, o altri insisteranno per vedervi... magari la faremo accomodare in qualche ufficio?" chiesi, pensierosa. |
Con insistenza mi chiese di nuvo di affettare i miei sogni. Sospirai e annuì. Così presi in braccio Filax. I suoi occhi rossi erano languidi, era spaventato e nervoso e ciò non era affatto buono. Mi avviai allora nella mia stanza salutando Asputin e Wolfetta.
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Arrivammo in una dimora nobile e Trevor e il dottor Misk scesero e io mi diressi verso il circolo letterario.
Ero perplessa..molto...e non era un difetto professionale. Il dottor Misk Rainneg era uno straricco, e per di più possedeva terreni qui ad Afragolignone...e quindi perchè aveva aspettato di giungere qui solo quando avevo dato la mia dimora in affitto? Se lo poteva permettere già da prima ovviamente...qualcuno aveva fatto in modo lui entrasse in casa mia. E poi pensai a quando Trevor mi chiese se sarei stata una di loro...cosa intendeva..ero venuta io stessa ad invitarlo, e poi mi sorprendeva come era a difesa di questo dottore, e di come non si era minimamente scomposto quando parlai di Antone..dovevo stare attenta. Arrivammo al circolo letterario e scesi, entrai e vidi alcuni scrittori e giornalisti conosciuti ai tempi universitari e pure colleghi.."Salve" dissi sedendomi al loro tavolo sorridendo, finalmente potevo stare tranquilla "Novità? E' troppo tranquilla la città non pensate? Nessun furto più, nessun clamore dalla Taddeus..sembra tutto tornato nella normalità". |
"Se pensate questo, possiamo sempre tornare sui nostri passi... io stavo andandomene, siete voi che mi avete fermata..." risposi piccata all'uomo. "Se il capo preferisce stare da solo, lungi da me l'idea di imporgli la mia presenza, tanto più che, a dispetto della prima impressione, credo non mi stia nemmeno tanto simpstico. E, giusto per amore della precisione, io non amo la compagnia di molte persone... tante volte un libro e un bicchiere di vino bianco sono i migliori amici del mondo..."
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Misk sorrise a Gwen.
Un sorriso rassicurante. “Nulla, damigella...” disse “... voi siete di certo una ragazza che non ha paura. Com'è giusto che sia. Sono lieto abbiate accettato il mio umile dono.” Riferendosi all'anello. Un attimo dopo tornò Theris. |
Lo guardai per alcuni lunghi istanti.
Un attimo dopo tornò Theris ed io mi voltai, sorridendogli e prendendo la sua mano. "È pronto il pranzo?" gli chiesi. Nel frattempo, l'anello era già scivolato nella tasca del mio vestito. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Nessuna donna lo è...” disse divertito Guisgard a Vivian “... allora voi siete particolarmente brutta secondo il vostro metro di giudizio riferito a me.” Ridendo. “Beh, ora sono curioso di vedere questa bellissima e ricca dama che chiede di parlarmi. Facciamo così... portatela qui nel cortile... dopotutto non ho ancora terminato la mia cavalcata...”
Intanto Dacey ed Ottan attendevano di essere ricevuti. “Sono sicuro che saprete tenere testa al nostro eccentrico riccone...” facendole l'occhiolino il giornalista. |
Altea arrivò al circolo letterario e trovò alcuni vecchi amici, con cui cominciò a parlare.
Questi però la informarono di ciò che era avvenuto nella notte al Museo del Maschio, con il misterioso assassinio del direttore, finito col capo mozzato. |
Risi a quelle parole.
"Intendevo che nessuna è speciale, se fate complimenti a tutte..." facendogli l'occhiolino per poi scuotere la testa, divertita. "E sia, ve la porterò qui, così poi potrò andare ad indagare.." sorridendo. E a prendere un vestito nuovo... Così, tornai nella sala degli arazzi. "Seguitemi, prego.." alla dama "Il signor Taddei vi riceverà nel cortile..". Li condussi così dove avevo lasciato Giusgard e qui trovai anche la ragazza che aveva parlato alla conferenza, insieme a Bafon. "Ecco la donna di cui vi ho parlato.." indicandola con un ceno della mano. "Ora se permettete, avrei del lavoro da sbrigare..." sorridendo. Lasciai così il palazzo, immettendomi nelle strade cittadine, iniziai a chiedere in giro che cosa fosse successo. Sicuramente i mormorii della gente mi sarebbero serviti. |
Ascoltai attentamente i miei amici esterefatta.."Il direttore?E' tremendo..era un uomo così placido, che fine orribile. Non si sa se hanno portato via qualche quadro, se è legato al fatto alla Taddeus e alla cattedrale...andrei a darci un' occhiata, che dite..qualcuno viene con me o intralciamo le indagini?" pensierosa.
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“Strano, lui sta simpatico a tutti.” Disse Bafon a Gaynor. “Almeno a molti.”
Attraversarono un lungo corridoio e l'uomo chiese ad uno dei domestici dove il capo. Quello indicò il cortile e Bafon portò lì la ragazza, dove trovarono Guisgard impegnato a cavalcare. |
Nyoko si congedò da Ausputin e da Wolfetta, raggiungendo la sua camera.
Qui era già pronta la tela bianca, su cui avrebbe dovuto dipingere il suo sogno. E nel fissare la tela la ragazza avvertì un capogiro... Un fiore nero. Una lunga ombra che divenne sangue vischioso e rosso. Una spada insanguinata ed una maschera strappata. Fu un attimo, poi la visione svanì. |
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