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"Intanto, al momento, abbiamo un problema ben più grosso è che ci riguarda più da vicino, ossia tu" guardandolo negli occhi "Lui ti aveva braccato e colto in flagrante, ma tu sei scappato e sicuramente lui ora ti cercherà" mentre lo guardavo stavolta con preoccupazione, mentre gli prendevo le mani "Dobbiamo fare qualcosa per questo prima, il resto verrà dopo. Comunque sì, era ciò che volevo dire."
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“Altezza...” disse Aegos guardando la regina “... intendete una dimora nobiliare in cui chiedere ospitalità? Viaggiando in incognito forse ciò è difficile da attuare... i nobili si fidano solo di chi è del loro stesso rango...”
“Ben detto, cavaliere.” Missan, fissando poi Elyse. |
Lo guardai interdetta.
"Siamo forse in incognito?" sospirando, seccata "Se non sbaglio mi è stato sconsigliato di viaggiare in incognito, perchè Afragolignone è un regno aristocratico, eccetera eccetera.." con uno svogliato cenno della mano. "Se però la locanda è l'unica alternativa per ora, la prendiamo..." annuendo "Faremo sloggiare tutti quelli che ci sono, che io non divido certo il tetto con chicchessia.." con noncuranza. |
“Si, forse hai ragione” disse Elv a Cassandra “ed io non ci avevo pensato... in effetti potrebbe davvero volermi morto... ed anche tu non sei al sicuro con me... forse dovremmo lasciare la magione... non credi?”
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Presi un grande respiro e annuii.
"Dove potremmo andare, secondo te?" io, negli ultimi anni, non mi ero mai mossa da lì e non avevo idea di dove saremmo potuti andare a stare, soprattutto per essere al sicuro. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Certo, altezza...” disse Aegos guardando la regina in modo enigmatico “... so quanto a sua maestà dia fastidio avere qualcuno troppo vicino alle sue stanze...” con tono provocatorio “... vedremo... cercherò una dimora degna della mia regina... un degno giaciglio su cui potersi abbandonare...” con un lieve inchino.
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“A me viene in mente il paese...” disse Elv “... lì saremo comunque in un luogo affollato e dunque più sicuro...” fissando Cassandra “... e poi là potremo indagare e tenere d'occhio Ennius... che ne dici?”
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Hiss prese Eeila fra le braccia, stringendo il suo corpo nudo al suo e la baciò con vigore e slancio, cercando le sue labbra e la sua lingua, trovandole entrambe.
La baciò a lungo, toccandola ovunque e più volte, rigirandosi fra le lenzuola entrambi. |
Tornai alla locanda e trovai i mercenari che mangiavano già armati. Fra loro c'era anche Lavaros, avrei dovuto parlargli ma prima avrei dovuto vestirmi anche io. Corsi nella mia stanza e mi cambiai, misi il mantello blu e la divisa comoda senza gonna ed il pugnale al fianco, poi tornai dai mercenari. "Buongiorno" dissi loro sorridendo. "Lavaros, posso parlarti un attimo?" dissi guardandolo seria.
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Valutai la sua proposta e poi annuii, tenendo le sue mani.
"Ah, ci sarebbe anche un'altra cosa". Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Quei baci ancora ardenti, come un fuoco che mai poteva spegnersi e le sue mani calde su di me.
Mi trovai nuovamente in quelle lenzuola, ancora calde..ed era come se fosse di nuovo la prima volta, la prima emozione..questo sentivo, una nuova emozione..ancora più inebriante.."Tesoro..e la tua missione?" ridendo maliziosa "Non riusciamo proprio a staccarci l' uno dall' altra" e mi avvolsi nuovamente tra le lenzuola baciandolo con ardore. |
Lo sguardo che ci scambiammo: intenso, complice, enigmatico.
Uno sguardo ambasciatore di sogni infiniti, di notti d'amore e promesse esaudite. Uno sguardo carico di ardore, sentimento, passione. Uno sguardo come nessuno. Uno sguardo capace di arrivare al cuore. Allora sorrisi, un sorriso altrettanto enigmatico. Oh si, sarà meglio... Allora annuii semplicemente, con fare solenne. "Bene, sir..." guardandolo attentamente "Mi fido di voi...". |
Lavaros si voltò e guardò Astral.
“Ehilà, salve...” disse sorridendole “... parlarmi un attimo? In privato? Eh, lusingato... ma certo, madamigella.” Con un vistoso inchino. E si appartarono sul retro della locanda. |
Elv strinse la mani di Cassandra nelle sue.
“Dimmi pure...” disse “... ti ascolto...” |
Quell'uomo sembrava insaziabile.
Baciò con rinnovato impeto Eeila, facendo sua la bocca di lei e poi quel meraviglioso corpo nudo di sacerdotessa. Rotolarono l'uno sull'altra in quelle calde lenzuola, toccandosi a vicenda. Ad un tratto prese la donna con virile passione, facendola stendere con la schiena, per poi divaricarle la gambe. Si chinò ed iniziò a giocare col suo fiore e con la sua bionda virtù, che aveva conservato il suo colore naturale, rispetto ad i capelli. Allora Eeila cominciò a sentire la bocca e la lingua di lui dove era più calda ed eccitata. |
Annuii e gli spiegai dell'incontro con quell'uomo, della pistola e tutto il resto.
"Per fortuna non l'ho seguito in paese... Probabilmente, se lo avessi fatto, non ti avrei più trovato..." sospirando. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Aegos guardò la regina e poi annuì.
“Sua altezza è in buone mani...” disse enigmatico “... come sempre.” Ripresero il cammino e percorsero altre miglia, fino a giungere nella selvaggia brughiera Capomazdese. “Eccoci, nel cuore dell'Afragoligne...” mormorò Ozz. Proseguirono oltre, fino a quando, verso il tardo pomeriggio, intravidero una nobile abitazione nell'isolato verde di quel luogo, tutta coperta d'edera. http://arredarecasa-blog.it/files/20...-house-ivy.jpg |
Hiss era insaziabile, o forse voleva sempre più di me, di nuovo e nuovamente.
Furono momenti di baci, passione e ardore, il mio viso era arrossato di passione e ardore finchè con decisione ma anche delicatezza egli mi fermò a schiena in giù. Le mie gambe bianche si lasciarono andare, adagiandosi morbide al suo volere. E iniziò a possedermi, a giocare con la mia intimità, quel fiore dai colori del sole e quel gioco era travolgente, inarcai la schiena e poi la testa scivolò sul cuscino.."Vuoi farmi tua stavolta eh? Senza potere di replicare..stavolta vuoi essere tu il vero vincitore" ansimando per il piacere forte e violento che mi travolgeva e mi faceva oscillare a quel gioco bello e proibito, la sua bocca e la sua lingua assaporavano la mia linfa d' amore e io non potevo che arrendermi..forse..perchè la sua mente era in mio possesso. |
Ogni volta che Aegos mi parlava, c'era come una tensione, un'energia palpabile tra noi.
Era bellissimo e meraviglioso. Quell'intesa, oltre alle notti di passione era la cosa che più mi piaceva. Quell'essere così uniti, così complici in mezzo agli altri che ignoravano cosa ci legasse. Quel legame era forte e intenso. Avvistammo una magione. "Che ve ne parte di quella?" Indicando la casa |
Elv ascoltò pensieroso il racconto di Cassandra.
“Un altro misterioso individuo...” disse poi “... chi sarà mai? Ci sono troppi tipi enigmatici in questa storia... dalle mie parti si dice che il pesce puzza dalla testa... dunque dobbiamo capire chi è il capo di questa banda di furfanti... Ennius? Il tipo sul cavallo che ti ha dato la pistola? O magari un terzo individuo?” |
Eeila era incapace di opporsi e di smettere di godere.
Hiss tra le sue gambe aperte continuava ad assaporare ed a giocare col suo meraviglioso fiore bagnato di brina. Lei non riusciva a stare ferma e lui la teneva per le caviglie, in una morsa decisa che sapeva domarla come si con le cavalle selvagge. Allora alzò i suoi occhi azzurri su di lei, per poi risalire lungo il suo corpo, fino ad incontrare i suoi seni che subito prese con le labbra. Prima uno, poi l'altro. Ed iniziò a succhiarli, mandando in estasi la bella sacerdotessa. |
Ridacchiai alle parole di Elv.
"Sì, anche dalle mie parti si usa dirlo" divertito "Comunque, dubito fortemente che lo sia quell'uomo a cavallo, credo sia semplicemente uno degli sgherri di Ennius. Riguardo quest'ultimo, credo che nemmeno lui lo sia. Sono più propensa a credere che lui sia invece lo stretto e fidato collaboratore di un terzo individuo che agisce con così tanto interesse per la causa magari in vista di un grosso compenso" risposi pensierosa "Fatto sta che non amo tenere addosso quest'arma..." guardando riluttante la pistola e saggiandone il peso compatto. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Sembra un posto tranquillo...” disse Ozz.
“Si, anche a me pare un luogo sicuro.” Missan. “E sia, andiamo...” fece Aegos “... ma occhi aperti...” guardando poi Elyse. Raggiunsero l'ingresso di quell'abitazione ed Aegos bussò. Allora una vecchia venne ad aprire. |
“Dalla a me...” disse Elv prendendo la pistola di Cassandra “... un terzo individuo... se hai ragione tu, allora dobbiamo scoprire chi sia e denunciarlo al barone...” annuì “... intanto dire di lasciare la magione ed andare in paese... ormai qui è poco sicuro restare... partiamo subito, Cassandra...”
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Annuii con convinzione, cedendogli l'arma ben volentieri.
"Sì, andiamo..." asserii, dopo aver preso un profondo respiro e andai a preparare il necessario per la partenza. Non sapevo come sarebbe stato vivere da qualche parte che non fosse la magione e la cosa mi esaltava e spaventava in egual misura, ma dopotutto, quali che fossero le mie impressioni in merito, eravamo obbligati a farlo, o avremmo continuato ad essere ancora più esposti. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Quei gesti potenti e delicati mi mandavano in estasi, il mio corpo non riusciva a contenere il forte piacere spasmodico e quando scivolò lungo il mio corpo sudato e bagnato dal forte desiderio, afferrò i miei seni bianchi come a voler succhiare il nettare dell' amore.
"Così mi fai morire lo sai...lo sai...voglio averti ora..subito..il mio corpo ti reclama..fammi sentire in estasi" e lo guardai con sguardo di bramosia, incrociando quello sguardo azzurro che mi reclamava. Mi ribellai, sfrontata, a quel suo possesso e mi misi sopra di lui, baciavo il viso bagnato di sudore, scivolando sul collo, il petto e fino alla sua possente e turgida virilità e stavolta succhiando io il nettare del suo Amore. E mi rialzai trovandomi faccia a faccia a lui.."Hiss..il tuo nome è bellissimo..ti amo Hiss.." per poi scivolare a cavalcioni in lui e iniziò quella danza spasmodica. |
Un posto tranquillo e sicuro.
Mi piaceva, molto dovevo dire. Ci avvicinammo e guardai la vecchia che venne ad aprire. Allora guardai Aegos e gli feci un cenno di assenso perché chiedesse ospitalità. |
Ci appartammo sul retro della locanda e mi assicurai che nessuno fosse in ascolto.
-Ieri notte sono stata in una magione sospetta- dissi a bassa voce, avvicinandomi al suo orecchio. "Appartiene ad un certo Ennius, ci portano dei cadevi e non so cosa ci facciano, ma credo che abbia a che fare con tutte le marti avvenute fin ora" dissi. Gli raccontaci altri dettagli, su cosa avevo visto e sentito, rimanendo vigile con lo sguardo. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Elv e Cassandra lasciarono la magione, diretti verso il paese.
Il pomeriggio, sebbene fosse ancora relativamente alto il Sole, si avviava lentamente verso il crepuscolo. Giunti in paese, Elv cercò una locanda, lasciando sul registro nomi fasulli. Il locandiere mostrò così loro la stanza. |
Eeila riuscì a strappare lunghi e lenti gemiti di piacere a Hiss, per poi dichiarargli il suo amore e salire infine a cavalcioni su di lui.
Cominciarono così a danzare, a cavalcare forte, senza freni, instancabili. E le grida di piacere di lei echeggiarono nella stanza e non solo. |
Arrivammo in paese che era già iniziato il crepuscolo.
Quando eravamo giunti presso una locanda, Elv aveva avuto l'accortezza di registrare entrambi utilizzando nomi falsi e l'avevo ritenuta un'ottima mossa, era pur sempre una sicurezza in più. "È strano per me pensare di vivere fuori da quella casa" dissi ad un certo punto, con voce indefinita, mentre sistemavo le mie cose dopo essere arrivati in camera. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Quella danza d' amore, quell' amore era irrefrenabile..fu intenso, sublime.
Il piacere pervadeva ogni parte di me rendendomi sia vulnerabile a lui che forte, ed era così forte da farmi perdere il controllo tanto da urlare...di folle piacere e desiderio. Udii il mio forte godimento pervadere la stanza e non solo e guardai Hiss...stremata ma soddisfatta, appagata, sicura del suo amore..e questo solo importava. Mi aggrappai a lui...come un voler aver di più, come a voler mostrargli quanto tutto questo per me significasse l' espressione del mio amore infinito. |
Aegos annuì ad Elyse e si voltò verso la vecchia.
“Salute a voi...” disse “... questi è sua altezza lady Elyse, signora di Beltas e noi il suo nobile seguito... possiamo chiedere ospitalità per la notte? Naturalmente pagheremo circa il disturbo recatovi.” La vecchia guardò la regina e fece loro cenno di entrare. |
Lavaros ascoltò con attenzione ogni parola di Astral.
“Direi allora di andare a vedere questa magione...” disse lui “... subito... ci porteresti?” |
Fui lieta di sapere che mi credeva. Gli sorrisi dolcemente per poi farmi seria. "Sì, signore" dissi prendendolo per mano.
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Il mio meraviglioso cavaliere fu incredibilmente efficiente, e mi scappò un sorriso nel ricordare quanto i ruoli di ribaltassero di notte, e quanto fosse eccitante.
Era incredibile quanto mi prendesse voglia di lui in ogni momento, era sconvolgente come sentissi il mio corpo fremere ogni volta che lo guardavo, ogni volta che mi specchiavo in quegli occhi così azzurri e inconfondibili. Ringraziai la vecchia con un cenno della mano, e feci segno a Runa, fidata soldatessa, di pagare la nostra ospite. "Non vi recheremo disturbo!" Sentenziai, con voce gentile ma autoritaria, entrando nella magione "Ripartiremo domattina..". |
“Ci abitueremo...” disse Elv a Cassandra “... alla magione non potevamo più restare... era isolata e per niente sicura... ora dobbiamo cercare di scoprire quanto più è possibile su Ennius... vive al palazzo baronale e dunque stando qui abbiamo più possibilità di tenerlo d'occhio...”
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La vecchia, alquanto taciturna, accompagnò in casa Elyse ed il suo seguito.
Si trattava di una casa molto grande, arredata con austerità ma in modo comunque distinto. Mostrò allora le stanze, dando alla regina la più accogliente. “Possiamo sapere” disse Aegos “chi è il padrone? In modo da ringraziarlo a nome della regina?” “Il padrone non è in casa...” la vecchia “... vi auguro un buon riposo. La cena sarà in tavola fra mezz'ora.” E si congedò. |
Annuii ad Elv con u leggero sospiro.
"Spero che ciò sia davvero vantaggioso e che ci permetta di indagare, ma stando al sicuro" risposi, con un tono ottimista che voleva convincermi delle mie stesse parole. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
La vecchia era silenziosa, e ci accompagnò in casa.
Io stessa restai in silenzio, guardandomi attorno, quella casa era incredibilmente piccola e poco sfarzosa, pensai con un certo distacco. Ad ogni modo, dovevamo fermarci solo una notte, quindi non era poi così importante l'arredamento. Certo che avevano un gusto strano, dovetti ammettermi guardandomi intorno. Niente a che vedere con il buon gusto di Beltas, mi trovai a constatare. "Ottimo!" annuii, riferendomi alla cena. Rimanemmo soli, e io guardai le mie soldatesse prima di tutto. "Controllate che sia tutto sicuro.." ordinai, per poi guardare Aegos. "Come ti sembra?" guardandomi attorno "Sistemiamoci, che tra poco sarà pronta la cena...". |
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