![]() |
Mi voltai quando mi disse che non potevo andar via, guardandolo dubbiosa.
Dentro di me alzai gli occhi al cielo sospirando. Ma che collega simpatico... Poggiai la schiena alla porta e misi le mani nelle tasche del camice bianco. "Quindi... Mi sta dicendo che lei è più pericoloso di qualsiasi paziente in questa struttura?" gli chiesi, continuando quel gioco "Anzi, facciamo che è allo stesso livello, non voglio gonfiare la sua autostima..." con tono velatamente divertito. "Anche perché, devo essere sincera, nessuno di loro mi ha mai minacciata in tal senso..." sempre appena divertita. Un lontano recesso della mia mente si sentì vagamente stuzzicato dalla prima ipotesi, ma mi premurai a zittirlo.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...8d7af69de4.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Beh, oggi quale uomo" disse Elv a Gwen finendo il suo caffè "può dire di poter offrire un simile caffè ad una ragazza?" Divertito. "quindi capirà che è un segreto che intendo preservare." Facendole l'occhiolino. "Però possiamo trattare... la sua libertà in cambio di... cosa? Cosa mi offre?" Ridendo piano.
|
Destresya intanto era nella sua camera, con le sbarre en chiuse.
Ad un tratto però sentì qualcosa. Come un ronzio. Eppure non c'erano mosche. "Destresya..." disse una voce sibilando "... Destresya..." leggera, quasi fluttuante. |
Ridacchiai silenziosamente, e non aveva totalmente torto.
Quel caffè mi aveva letteralmente rimessa al mondo. Ci stetti a pensare un po' su. "Beh, non ho una super caffettiera che faccia un così buon caffè..." sarcasticamente "Ma ai fornelli me la cavo discretamente. Dunque, baratto la libertà con una cena a casa mia. Accetta lo scambio?" gli chiesi. Poi mi avvicinai di nuovo sedendomi alla scrivania. "Badi però che anche i miei segreti in cucina vanno preservati... Potrei essere io a tenere prigioniero lei..." Con sorriso divertito e tono falsamente cospiratorio e minaccioso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Me ne stavo lì, tranquilla e silenziosa, a godermi la mia noia.
Che altro potevo fare? Poi sentii una voce. Una voce leggera. Stavo impazzendo davvero? Forse era un trucco dei medici per guardarmi e mettermi alla prova. "Mister Wincol?" tirandomi su e fissando l'aria con occhi spiritati. |
“Beh, non mi dispiacerebbe...” disse divertito Elv “... purchè non conservi altri prigionieri chiusi in qualcuno dei suoi armadi...” facendo l'occhiolino a Gwen.
|
"Sai bene che Wincol non esiste, Destresya..." disse quella voce vaga e sottile.
|
Lo guardai e sorrisi senza dire nulla.
"Chissà... Magari sì... Probabile che io abbia una di quelle cantine da film, in cui rinchiudo tutti coloro a cui rivelo i miei segreti gastronomici..." guardandolo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ma io mi riferivo ad amanti segreti..." disse Elv con malizia e tono impertinente a Gwen "... oppure lei è una virtuosa dottoressa tutta casa e lavoro?" Divertito.
|
Ah, irriverente ed impertinente.
Bene. Ecco come il dottore si faceva conoscere poco a poco. "Sarebbe alquanto incauto invitare qualcuno in casa sapendo di avere tali... "Scheletri" nell'armadio, se così possiamo chiamarli..." ridacchiando divertita. "Lei è maledettamente impertinente e impunito, sa?" con espressa curiosa, mentre cercavo la risposta nei suoi occhi neri e profondi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Certo che esiste..." annuendo e guardandomi attorno "Diglielo mister Wincol, diglielo anche tu!" scaldandomi "Attento che se lo fai arrabbiare devo farti a pezzettini!".
Dovevano essere i medici che mi tendevano un tranello. O quello, oppure stavo impazzendo davvero. "Tu chi sei?" chiesi alla voce. |
"E magari questo le piace..." disse Elv divertito a Gwen "... ci ho preso o sono troppo ottimista? O diciamo fiducioso del mio fascino?" Facendole l'occhiolino.
|
Rimasi ad osservarlo seriamente interessata.
"Diciamo un misto di tutto quello che ha detto..." risposi, ancora pensierosa. "Sa, se lei fosse un mio paziente sarebbe sicuramente un caso interessante da studiare..." dissi alla fine, guardandolo attentamente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Chissà, magari stando qui anche noi siamo diventati un pò folli..." disse Elv divertito a Gwen "... lei non crede? E poi cos'è davvero la follia? Un poeta diceva che la follia è solo la consapevolezza di essere liberi." Sorridendo.
|
Ridacchiai divertita.
"Mio nonno invece diceva che la verità si sa solo dai folli, dai bambini e dagli ubriachi... Secondo me aveva ragione anche lui..." Con divertimento "Forse per lo stesso motivo." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Sorrisi all'uomo con tono ironico "Oh, mio padre è un famoso tenore. Sapeste quanti attori, artisti e cantanti frequentano la casa.. Ma non voglio metterla in imbarazzo se non vuole accettare, la mia offerta è ancora aperta".
Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
"Sono il tuo liberatore..." disse la voce, il cui tono sembrava mutare ogni volta.
|
"Allora prima che si chiuda accetto la sua offerta." Disse sorridendo Whianco ad Altea. "Se mi indica il suo indirizzo la raggiungerò in serata con tutti i miei bagagli. Altrimenti posso attendere la fine delle sue prove ed andare poi via insieme."
|
"Affare fatto..." disse Elv a Gwen "... affare datto." Sorridendo. "Io la lascio andare e lei ricambierà con quel'invito a casa sua." Divertito.
|
Sorrisi, scuotendo appena la testa.
"Eh, cosa non si fa, per la libertà..." sarcasticamente, alzandomi dalla sedia. "A stasera, dunque..." sorridendogli mentre uscivo dallo studio, dopo essermi curata di fornirgli il mio indirizzo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"A stasera..." disse Elv prendendo l'indirizzo lasciato da Gwen.
La dottoressa si ritrovò così nel corridoio dove c'era una certa agitazione tra infermieri ed altri medici. Il suicidio di quel paziente aveva portato caos nell'ospedale, com'era facile immaginare. I turni quindi erano cambiati. Ed infatti Greiz informò Gwen che spettava a lei ora fare il giro di controllo nella camerata 6F. |
Non sapevo se fosse giusto o meno invitare a cena una persona appena conosciuta, per giunta un collega.
Ma era una sensazione leggera, impalpabile, che mi faceva stare bene, dunque perché non assaporarla? Nei corridoi l'agitazione per quanto successo era ancora palpabile e c'era una gran confusione. Infatti toccò a me la ronda al 6F e lì mi diressi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Giunta nella camerata 6F, Gwen si trovò fra le pazienti ritenute più gravi.
Molte erano state amanti o mogli di boss malavitosi, cadute in depressione e finite in quello stato a causa dei metodi adoperati nell'Imperion Nolhian. Infatti elettroshock usati più volte, insieme ad altre tecniche simili alla lobotomizzazione avevano portato danni irreparabili su quelle disgraziate. Entrare in quella camerata era un po' come attraversare una bolgia infernale. Donne che ridevano isteriche, altre in modo disperato e poi chi piangeva, chi fissava il vuoto della camerata, chi invece appariva simile ad un vegetale sul proprio letto. “Ehi, dottoressa...” disse ad un tratto una voce stridula a Gwen “... hai una sigaretta?” Una delle pazienti. http://www.i400calci.com/wp-content/...03/image23.jpg |
La cosa si faceva interessante.
"Il mio liberatore?" con voce quasi impaurita, guardandomi attorno, perchè non volevo abbassare la guardia "E come faresti a liberarmi, non vedi che sono rinchiusa qui?" piagnucolai quasi. Ma stavo impazzendo davvero? No, dai, dovevano essere i medici che mi mettevano alla prova. Non c'era altra spiegazione. |
Raggiunsi il 6F e fu come attraversa un girone dantesco.
Era un settore esclusivamente femminile ed era il più delirante di tutti. Risate, pianti, urla, sguardi catatonici vittime di elettroshock e lobotomizzazione, metodi barbari che avrei preferito relegare alle torture dell'Inquisizione Spagnola. Era davvero un delirio, attraversare questo corridoio. Come varcare una soglia oltre la quale c'era solo sofferenza. Ad un certo punto mi sentii chiamare da una donna e mi avvicinai. "Lo stai chiedendo all'unico medico che non fuma, qui..." ridacchiando "Mi spiace..." con espressione dispiaciuta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Peccato...” disse la donna a Gwen “... per una sigaretta di ti avrei rivelato un segreto, dottoressa...”
Si avvicinò allora un'altra paziente, molto giovane e che teneva in mano un pupazzo di peluche. “Lei sa un sacco di segreti, è vero...” questa a Gwen, indicando l'altra paziente. |
"Io posso liberarti..." disse la voce a Destresya "... tutti i prigionieri saranno liberati... chi prima e chi dopo... non lo sai?"
|
"Oh..." dissi, con tono sorpreso.
Mannaggia alle sigarette. Avrei dovuto iniziare a fumare. Mi si avvicinò una ragazza, terribilmente giovane, troppo per stare qui dentro, con in mano un peluche. Mi fece una tenerezza immensa, vederla. "Davvero?" chiesi "Beh, però, niente sigaretta, niente segreto, giusto?" ridacchiando e facendo poi spallucce. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Allora sei la morte, solo la morte può liberare i prigionieri.." con un sospiro leggero.
E la mia banda. La mia banda mi avrebbe tirato fuori di lì in un battibaleno. Dovevo solo stare accorta, recuperare informazioni e guadagnarmi un'occasione, una sola occasione per andarmene di lì. Dopotutto che avevo da perdere. Ma ero sola e mi annoiavo, così decisi di continuare a parlare con la voce. "Che cosa vuoi che faccia?" chiesi, sempre fissando il vuoto. |
Ad un tratto le porte si aprirono e due infermiere entrarono.
“E' l'ora del giro sulla giostra, cara.” Disse una delle due alla paziente col peluche. Questa scosse il capo e fece un passo indietro. “Su, dai...” l'infermiera “... niente storie...” “La giostra no...” terrorizzata la giovane paziente. Allora le due infermiere la presero con la forza, bloccandola mentre lei gridava e si dimenava furiosa. Era terrorizzata, ma le due infermiere la portarono via sotto lo sguardo di Gwen. "Eh, poveretta..." mormorò la paziente che voleva la sigaretta "... poveretta... non la vedremo per un pò... la giostra non perdona..." |
"Non sono la morte, ma la vita..." disse la voce con tono vagamente femminile "... libererò tutti... tutti... molto presto... forse già domani..." a Destresya "... cosa voglio che tu faccia? essermi amica e riconoscente..."
|
Arrivarono due infermiere a prendere la ragazza, usando la forza quando lei si ribellò.
Quegli occhi terrorizzati, il corpo fremente per la paura... Guardai la paziente con cui stavo parlando, poi mi decisi e seguii le infermiere. Perché prendere una paziente perfettamente tranquilla e portarla via? Avevo sempre dubitato delle terapie in questo ospedale e non mi sbagliavo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen seguì le due infermiere che trascinavano via la povera ragazza.
Il peluche era caduto a terra, calpestato da una delle due infermiere. Arrivarono davanti alla stanza dove si attuavano gli elettroshock e qui Gwen non poté andare oltre, visto un infermiere bloccava l'ingresso. |
Le seguii, chiedendomi ancora la motivazione di una seduta di elettroshock proprio adesso, dal momento che la paziente era tranquilla.
A prescindere dal fatto che io lo avrei abolito comunque. Raccolsi il peluche, caduto a terra e calpestato, mentre andavo verso la stanza. Un infermiere bloccava il passaggio. "Mi faccia entrare, cortesemente" dissi, atona. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Non capivo, la cosa non mi piaceva neanche un po'.
Oddio, se c'era da scappare ero la prima a volerlo, altrochè. Dovevo giocarmi bene le risposte in modo da non inimicarmi un possibile alleato, o un'alletata, ma allo stesso tempo non tradirmi se c'erano i medici ad ascoltare. "Ah se mi tiri fuori di qui ti sarò amica eccome!" annuii, ma sempre con il mio tono spiritato "Ma chi sei davvero?" sempre più curiosa. |
“Mi spiace, non posso lasciarla passare.” Disse l'infermiere a Gwen. “Durante le sedute di elettroshock solo il personale autorizzato può accedere. Mi spiace, dottoressa, sono disposizioni sempre esistite e se manco verrò licenziato.”
|
"Ah, personale autorizzato? Sono un medico di questo istituto, in caso non lo ricordasse" insistetti ancora.
Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Mi spiace, si rivolga al direttore, dottoressa." Disse l'infermiere a Gwen.
|
"Bene, lo farò subito" dissi, risoluta.
Era ora di vederci chiaro in questa storia. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Te l'ho detto..." disse la voce a Destresya "... il liberatore..." benchè fosse una voce femminile "... preparati... presto uscirai da qui... una volta libera però non scordarti la mia amicizia..."
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 11.33.26. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli