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Mister X restò a guardare Altea mentre si spogliava.
Attraverso quella sua strana maschera egli poteva vedere ogni suo movimento. Piano la donna fece scivolare le calze sulle lunghe gambe lisce ed affusolate, poi il corsetto ed infine la biancheria, restando così meravigliosamente nuda ai suoi occhi. Altea aveva un corpo slanciato e seducente, fatto apposta per i piaceri dell'amore. Prese allora un lenzuolo e si coprì, sedendosi poi sul letto ed invitando l'uomo a raggiungerla. E lui senza dire nulla cominciò a spogliarsi fissandola. http://kinotorrent.pro/uploads/posts...34-kadru-3.jpg |
Pavel scese e cominciò ad aiutare l'uomo.
I due iniziarono così a spingere l'auto, nel tentativo di farla muovere. “E' inutile...” disse sbuffando l'uomo “... non va... è bloccata...” “Ed ora che facciamo?” Chiese Pavel. “Non possiamo fare molto...” l'uomo “... aspetteremo passi qualcuno per aiutarci...” “Qui?” Perplesso Pavel. “In mezzo alla brughiera?” “Hai altre idee, ragazzo?” Fissandolo l'uomo. Nyoko era in auto ed ascoltava ogni loro parola. |
Quell'invito d'Amore fu accolto e lo vidi mentre mi fissava da quella maschera..lentamente si spoglio' in silenzio..il mio battito accellerava come il desiderio di lui..capii era Amore..strano a dirsi per così poco conoscendoci..lo ammirai nella bellezza del suo corpo scolpito ed evidentemente già eccitato.."Vieni..sarai tu a togliermi questo lenzuolo senza pudori..".
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Ero in auto ad ascoltare ció che si dicevano. Ero scossa e timorosa, non sapevo come aiutare e non volevo che venisse qualche persona indesiderata ad "aiutarci". Non vedevo nulla, ero scossa e spaventata, stavo per entrare nel panico ma dovevo controllarmi ed essere forte e paziente.
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Più Gaynor gemeva, più gridava il suo nome, più Guisgard la possedeva con impeto, forza, infaticabile, insaziabile di quella prepotente passione.
A lungo restarono così, l'uno sull'altra, l'uno nell'altra, godendo e nutrendosi di quel piacere pulsante. Lei sentiva il peso del corpo su di lei, il suo muoversi, il suo baciarla e leccarla ovunque. I suoi seni andavano a fuoco, mentre il suo corpo sussultava e sudava di piacere. “Oh, Gaynor...” disse lui più volte, gemendo follemente “... oh, tesoro mio...” instancabile nel possederla. Ogni parola lasciata sui suoi seni caldi e turgidi. |
Clio divenne invisibile ed Icarius nel vedersi da solo restò sorpreso ed angosciato.
Quegli uomini lo circondarono e di certo la bella musa avrebbe fatto qualcosa se ad un tratto una nuvola rossa non si fosse sprigionata da alcune crepe delle rocce. In un attimo l'aria si fece irrespirabile, con il pittore e la regina cosmica che persero conoscenza. |
Quell'espressione sul suo viso, mi si strinse il cuore.
Allora lo abbracciai, perché sentisse distintamente la mia presenza. "Sono qui.." sussurrai, stringendolo "Sono qui Amore.." dolcemente "Ti proteggo io.." stringendolo ancora più forte, come a volerlo proteggere da quegli uomini. E lo baciai, dolcemente, un bacio capace di fargli credere nell'impossibile. Ma poi, una folta nebbia rossa ci avvolse, facendomi respirare a fatica. Tornai visibile, in tempo per incrociare il suo sguardo. Volevo che sapesse che ero lì, che non era solo, che non l'avevo abbandonato ma volevo solo proteggerlo. Alla fine, tutto si fece buio e crollai abbracciata a lui, senza conoscenza. |
Il misterioso fuggitivo si spogliò completamente d'avanti ad Altea, mostrando il suo corpo.
Era uno scienziato, ma anche un uomo sportivo, o forse d'azione evidentemente. Aveva infatti un fisico robusto ed asciutto che lei poteva ammirare. E più lei lo guardava, più l'eccitazione di quell'uomo cresceva. Allora si avvicinò al letto e piano tolse via il lenzuolo, scoprendo le nudità di Altea. “Sei bellissima...” disse lui fissandola tutta “... non abbiamo molto tempo... ma basterà...” e si chinò ai piedi di lei, baciandoli ed allargandole delicatamente le gambe. Un attimo dopo cominciò a baciarla ed a giocare dove lei era più sensibile e calda. |
Nyoko era in un'auto.
Ad un tratto sentì il rumore di un'altra macchina che si avvicinava. Allora Pavel e l'uomo cercarono di fermarla. E quella si fermò. |
Mi abbracciai per cercare di darmi coraggio. Ad un tratto udì arrivare un'auto e subito mi salirono i brividi. Chi poteva prendere quelle strade così facilmente? Mi stesi sul sedile cercando di prendere una posizione che mi avrebbe concesso invisibilità. Mi nascosi e attesi, sperando in bene.
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