![]() |
Gwen portò Elv nella sua camera, camminando piano, senza fare rumore, chiudendo lentamente la porta dietro di loro.
Lui sorrise a quella situazione maliziosa ed invitante. Ma quando guardò gli occhi di lei, così carichi di desiderio e la sua bocca, così generosa e vogliosa, il suo sguardo mutò, si fece serio, appassionato. Allora la strinse forte e la baciò con impeto. |
Guisgard sorrise a quelle parole di Clio. “Si, hai ragione...” disse “... lo troveremo e metteremo fine a questa farsa...” guidando velocemente per le strade “... festeggiare? Si, buona idea... non so... sei tu la dama ed io il cavaliere... scegli tu dunque... che tipo di ambiente immagini per festeggiare?” Facendole l'occhiolino.
Poi il suo cellulare squillò. Altea intanto prese la macchina e lasciò finalmente quel luogo. Provò a chiamare Joshua, ma il suo cellulare era irraggiungibile. Quello di Guisgard invece bussava e lui rispose. “Pronto?” Guisgard. |
Sentii la voce di Guisgard...e Joshua..dove era.
"Guisgard...volevo dirti..ho sentito una tua chiamata mentre ero a Villa delle Fontane ad Afragolignone e poi nulla..una cosa stranissima..non vi era campo, non potevo uscire..era tutto..strano. Poi i miei servitori parlavano di un maestro, li udii di nascosto..dovevamo stare lì fino a sue disposizioni. Non capisco..stamattina, loro non vi erano e sono riuscita a scappare ...Joshua non risponde nemmeno al telefono..pensi sia salva? Tornerei a casa mia...oppure andrei via..ricordi dovevamo andarcene da qua? Beh io andrò via sola.." |
Ricambiai la malizia del suo sorriso.
Vidi poi il suo sguardo cambiare, uno sguardo che ormai avevo imparato a riconoscere, uno sguardo appassionato, desideroso. Mi abbandonai così fra le sue braccia e al suo impeto, un impeto che potevo solo assecondare, poiché il desiderio che ci animava era lo stesso, così ricambiai il suo bacio, quasi con disperazione, ma anche con la felicità di averlo ritrovato sano e salvo, intrecciando le dita fra i capelli neri di lui come fossero sentieri ancora inesplorati e che non vedevo l'ora di percorrere. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Risi piano a quelle parole.
"Mi piace.. mio cavaliere.." con fare teatrale ma aria sognante "Vediamo.." pensierosa "Vorrei un posto solo per noi, uno di quei posti magici che fanno sognare.. ma in realtà mi importa solo che siamo insieme" sfiorando dolcemente il suo braccio. Poi il telefono squillò e lui rispose. |
Ren restò a guardare Nyoko dopo quelle parole sussurrate.
Un attimo dopo le labbra di lei tornarono a congiungersi con quelle di lui. E si baciarono. Ma la porta si aprì e subito Ren si allontanò. Era arrivato non solo Nakakata, ma anche il medico per controllare la ragazza. Ren allora si alzò e fece l'occhiolino alla ragazza. Era un segreto tutto loro, per ora. |
Ci baciammo ancora, ma durò poco. Ad interromeperci vennero il nonno ed il medico che veniva a visitarmi. Ren si allontanò facendomi l'occhiolino ed io avvampai sorridendo.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
La vita sembrava sorridermi......come i bagliori del nuovo giorno.....in quel posto cosi....sperduto sembrava che la vita si stesse rimpossessando dei propri spazi........." L'Amore riesce ancora a fare miracoli......andiamo a fare i bagagli a casa ho ancora qualcosa di tuo......e poi all'aeroporto....un biglietto per il primo posto dove ci sembrerà meraviglioso ricominciare....".....questa volta guidai io.....
|
Guisgard sorrise a Clio, le fece l'occhiolino e poi rispose al cellulare.
“Ascoltami, Altea...” disse “... è tutto finito... nessuno ti minaccerà più... il dottor Iasevol aveva scoperto che era tutto collegato... il giro di corse clandestine, l'auto nera e la Società Cibernetica Ateon... quanto a Joshua, un giorno forse ne sapremo di più...” |
Gli sorrisi e sospirai, immaginando il luogo in cui mi avrebbe portato.
Mi sembrava così strano che fosse tutto finito, e che ora potessimo stare insieme, senza il pensiero della missione. Eppure quella missione ci aveva unito l'uno all'altra, e io ero davvero felice. Lo ascoltai parlare, era la sua amica che ancora lo chiamava. Per lo meno era tutto finito, quindi sarebbe potuta andare avanti con la sua vita, senza scuse per intromettersi in quella di Guisgard. Restai in silenzio, ricambiando il suo sguardo dolce. Ora volevo pensare solo a tutti i momenti meravigliosi che avremmo vissuto insieme. E immaginare il luogo dove si stava dirigendo in quel momento. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 21.30.41. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli