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Quel volto.
Il suo mostruoso aspetto, lo sguardo carico d'odio. Un odio primordiale. Poi più nulla. Gwen pian piano riaprì gli occhi. Era nel letto della sua camera. Era però sera. Elv non era con lei. Il palazzo era silenzioso, come la brughiera che lo avvolgeva. |
Era una sensazione folle e romantica, lui era sia audace che romantico nei gesti e in lui non traspariva nessun gesto di volgarità.
Mi lasciai andare e trasportare da quei baci intensi nella parte più intima di me, chiusi gli occhi assaporando ogni momento di piacere e potevo sentire la sua eccitazione e desiderio...dal suo respiro forte e dalla sua virilità ormai prorompente come il suo impeto quando lentamente iniziò ad esplorare i miei seni...era questo l' Amore..l' esplorazione dell' Animo e del corpo. Quel piacere era troppo forte e lo strinsi forte a me afferrandolo con le gambe snelle nelle natiche, accarezzando la sua schiena mentre sentivo affiorare i suoi brividi..."Ti voglio sentire in me...ora...fammi tua..." comandando, ed era cosi piacevole e sapevo potevo farlo solo io. |
Lo spazio profondo.
Stava viaggiando. E non era sola. Clio infatti si voltò e vide Vale addormentata accanto a lei. Ad un tratto qualcuno rise. Una voce da donna. La voce di Athia. |
Quel volto orribile era stata l'ultima cosa che avevo visto, poi nulla.
Mi svegliai e subito mi guardai intorno. Ero in camera mia ed era sera. Elv. Dov'era Elv? Il terrore mi assalì. E se gli avessero fatto qualcosa? Mi alzai allora dal letto per cercarlo e cercare di capire cosa fosse successo nel frattempo che ero priva di sensi. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Quelle parole di Altea e lui la guardò, per poi baciarla.
Accarezzò i suoi seni e poi le mani scivolarono lungo i suoi fianchi. La prese con virilità, ma sempre con modi delicati e la fece sua. La prese per se, stendendosi su di lei ed iniziò a farla godere. “Altea...” disse in un gemito soffocato “... Altea... ti ho desiderata sin dall'inizio... da subito... da sempre...” possedendola con impeto “... da sempre...” muovendosi sopra di lei, per poi chinarsi e baciarla. Baciarla mentre danzavano insieme sulle folli e meravigliose note dell'amore appassionato. |
Vale, la mia vale accanto a me.
Ma Icarius.. dov'era Icarius? Ero preoccupata. Molto preoccupata. Cosa gli avevano fatto? Dov'era? Non sopportavo l'idea che fosse lontano da me. Poi quella voce, quella risata. "Tu!" Sbottai "Ti ho trovata finalmente! Dove siamo?". |
Le sue mani giocarono sui miei seni fino a farmi quasi perdere i sensi, sfiorandoli delicatamente ma anche in modo virile.
Poi le sue mani bollenti scivolarono sui miei fianchi, cingendoli forti con passione ma delicatezza mentre le mie gambe immobilizzavano le sue natiche, eravamo uniti...gambe e braccia e in quell' attimo lui entrò nel mio animo e corpo e iniziò quella danza sensuale e amorosa, prima leggera come un valzer romantico per poi farsi ardente. Mi sentivo ora in suo possesso ma pure io lo possedevo, era un dare e ricevere e lo sentivo, entrare sempre di più e gemetti di piacere e tra quei gemiti dissi solo.."Da sempre...da quanto...dimmelo...io da quando ti ho visto per la prima volta..vorrei urlare di piacere e gioia, ma accidenti...non vorrei ci sentissero...più forte...più ardente..fino alla fine.." e il mio corpo seguiva i suoi movimenti frenetici fino a raggiungere l' apice del piacere assoluto. |
Le mie parole resero Guisgard ancora più folle di desiderio, le sue spinte erano oramai incessanti e così poderose che mi sembrava di sprofondare nel letto. Stavamo godendo entrambi come mai prima, persi in quella fantastica galoppata.
D'un tratto, Guisgard si fermò e, dopo un rapido bacio, si alzò con la richiesta di voltarmi. Con gli occhi fissi nei suoi, pieni di eccitazione, mi alzai sulle ginocchia ma, invece di girarmi, mi abbassai per succhiare ancora un po' la sua virilità, adesso intrisa del mio umore. Dopo un ultimo bacio su quel magnifico turgore, finalmente mi voltai, reggendomi sulle braccia e sulle ginocchia, pronta ad offrirgli ciò che mi aveva chiesto. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Gwen si svegliò.
Era sera e lei era nel suo letto. Istintivamente guardò dalla finestra accanto a lei. E vide Elv di spalle che passeggiava nel cortile illuminato dai lampioni. |
Quei passi che si avvicinavano e la paura che assalì la povera Nyoko.
Avvertì allora una presenza, proprio davanti allo sportello della macchina. Qualcuno era fermo davanti a lei. |
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