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“E' animato da antichi principi e valori.” Disse Tintus ad Altea. “Pretende rispetto e naturalmente ne da, oltre che cortesia e moralità. Ah, ecco la mia bottega.” Indicando l'edificio. “Venite, vi mostro dove lavoro.”
Entrarono così nella bottega ed Altea vide alcuni giovani che lavoravano su delle tele. Vi erano anche schizzi ed abbozzi di dipinti, tutti aventi come soggetto nudità femminili. “Questi sono i miei apprendisti.” Fece Tintus. |
Entrammo nella bottega e vi erano giovani pittori all' opera e guardai i dipinti...rimasi immobile..erano nudi femminili...ma aveva detto il barone era di principi e valori seri e molto antichi ma non dissi altro, d' altronde l' arte era fatto di bellezze che mostravano le proprie nudità.."Ditemi cosa dovrei impersonificare principalmente? E l' ambiente?" guardando i ragazzi al lavoro.
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“Si, hai fatto bene a lasciarlo là.” Disse annuendo Zoren a Gwen.
Discesero l'altura e tornarono giù in città, per poi raggiungere la locanda. “Va a darti una rinfrescata, piccola, così ti riprenderai un pò...” il mago alla giovane “... io intanto vado a chiamare Go e Niccyo per cenare tutti insieme.” |
Icarius teneva testa al comandante, e lo ammirai per questo, anche se non era esattamente il mio piano finire in gattabuia per una conversazione.
Restai poi sorpresa dalle parole di Icarius, non tanto per il suo ardore, in cui ben riconoscevo il sangue taddeide, ma piuttosto per la competenza. Un ragazzo della brughiera così colto? Forse Anione era stato previdente e gli aveva fatto avere ottimi maestri anche dopo averlo allontanato. Il mio sguardo incrociò per un momento quello del mio signore dipinto sulla tela. Ammiravo quell'ardore, e pregavo che lo conservasse per riprendersi Capomazda, che conoscere il nemico lo convincesse che valeva la pena lottare per quella causa. Ma ora il mio obbiettivo era solo uscire viva di lì. E l'atmosfera si stava decisamente surriscaldando. Dovevo cercare di non far precipitare la situazione. Ero una donna dopotutto, molti uomini pensano che le donne siano stupide. Perché non farglielo credere? "Devo dire che i discorsi di religione mi hanno sempre annoiato..." dissi, con noncuranza. |
Sorrisi a Zoren, vedendo che era d'accordo con me.
Raggiungemmo poi la locanda. "Devo ammettere però che un'altra cena soli noi due non mi sarebbe discpiaciuta" scherzando,con una leggera risata "A dopo" baciandolo e staccandomi da lui per farlo andare. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Si, hai ragione...” disse il pirata a Gaynor “... vieni, avviciniamoci a quel posto...”
Discesero così tra la folta vegetazione, fino a seguire uno stretto ruscello che mormorava tra le rocce arse dal Sole. Raggiunsero una larga palma, dietro la quale si accovacciarono spiando il grande edificio. Le urla sempre più strazianti continuavano senza sosta, avvilendo ed angosciando gli animi del pirata e della regina. Ma ad un tratto quello strazio cessò. Un attimo dopo i due avvertirono qualcosa muoversi tra la vegetazione. Poi uno strano ringhio. |
“Qui si mangerà sicuramente bene.” Disse Ehiss a Dacey. “Poi il vino in queste terre è molto pregiato.”
Entrarono nella locanda e subito il padrone andò loro incontro. “Benvenuti, signori!” Ridendo. “Benvenuti a Sant'Agata di Gothia, la città più bella del Nord Afragolignone!” E li fece sedere ad uno dei tavoli. Ma in quel momento Dacey vide un dipinto alla parete. Un dipinto che sembrava ricordare il misterioso albero di noce visto nel bosco. http://www.bethelux.it/images1/janarenoce.jpg |
Nel vedere Altea entrare tutti i giovani apprendisti si voltarono a guardarla, tanto che Tintus dovette richiamarli per far riprendere loro il lavoro.
“Il dipinto” disse poi ad Altea “è di soggetto pagano, dove si celebreranno la bellezza e la sensualità della natura. E sto cercando di immaginarvi in quello scenario... come una ninfa...” fissando la dama “... e da ciò che mi avete detto voi siete abituata a fare da modella...” |
Damin restò a guardare Icarius per un lungo momento.
Poi sorrise a quelle parole di Clio. “Avete ragione.” Disse alla ragazza, quasi ignorando il ragazzo. “Venite, forse riuscirò a ritagliarmi un po' di tempo per mostrarvi, se non l'intero palazzo, almeno il cortile. Prego.” E li condusse in una stanza. “Datemi pochi istanti e sarò da voi.” Ed uscì. “Che bastardo...” sorridendo Icarius “... eretico e rinnegato...” |
Guardai i ragazzi con aria maliziosa e risi quando Tintus li mise in riga.
"Soggetto interessante...si ho fatto da modella..sia per ritratti di famiglia e poi per vari artisti famosi" sorrisi. |
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