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Dacey rimase sola e cominciò a guardarsi intorno.
Molte armi erano esposte, di tutti i tipi e molto pregiate. I visitatori passeggiavano tra i vari espositori ammirandone la manifattura e l'efficacia. Lì però la ragazza non avrebbe scoperto nulla. Si accorse però di una porticina poco sorvegliata. Dove avrebbe condotto? |
“E' il signor de'Taddei quello nel ritratto...” disse Seth a Bafon “... vero?”
“Si.” Annuì il vecchio. Nel ritratto, Guisgard aveva in mano un narciso nero. “Prego, signori.” Bafon invitandoli ad uscire. Seth annuì e guardò Nyoko. |
Ci feci caso solo allora di quel fiore. L'avevo già visto, forse in un sogno, ma cosa centrava con il 'demone'? O meglio, cosa centrava Guisgard de' Taddei con me?
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Lui restò a fissarla.
“Non qui però...” disse a Vivian “... nella brughiera... verso Ovest... c'è una vecchia tenuta diroccata... nessuno si avvicina, temono sia infestata... e forse lo è davvero... raggiungila con la carrozza... mi troverai là...” accarezzandole i capelli e poi il viso. E sparì. |
Restai con gli occhi spalancati nei suoi, annuendo soltanto a quelle sue parole.
Chiunque fosse, non avrei mai rischiato di metterlo in pericolo. Lo guardai sparire e uscii a prendere la carrozza. Non so come riuscii a spiegare al cocchiere dove dovesse lasciarmi, e poi salii. Una volta sola ero come in catalessi. Come se il mondo intero, come se la mia vita intera si fosse concentrato in quel momento, in quella consapevolezza. Non sapevo più che pensare. Sentivo il mio cuore battere all'impazzata, lui sembrava così sicuro. Io non sapevo più che pensare. Non sapevo più niente. Sapevo solo che niente sarebbe stato più come prima. Poteva attendermi la sorte migliore del mondo, o la mia paura più grande. E io desideravo così ardentemente la prima da essere disposta a rischiare la seconda. Una volta giunta lì, scesi, con lo sguardo fisso nell'immensità dei miei pensieri. C'era la vita e l'amore ad aspettarmi lì dentro, o l'orrore e la morte? Tremavo persino un poco. Ma mi feci coraggio, presi un profondo respiro, ed entrai. |
Altea saggiamente tornò indietro ed uscì poi dalla cappellina, ritrovandosi di nuovo nel giardino.
Ad un tratto arrivò Ernot. “Salute a voi, milady.” Disse. “Immagino vi annoiate. Volete visitare i nostri padiglioni?” |
Bafon fece uscire Nyoko e Seth dalla saletta del ritratto, conducendoli nei padiglioni.
“Direi sia il caso di andare via...” disse Seth alla ragazza “... qui non credo troveremo altro...” |
Arrivò il collaboratore di Guisgard..lui immaginava mi fossi annoiata.."Oh molto gentile..prego andiamo" e lo seguii mettendo a posto la gonna..."Stavo aspettando Sir Guisgard..se non arriverà dopo togliero' il disturbo...forse ha cose troppo importanti".
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Il sacerdote annuì a Gwen e andarono tutti e tre verso la porticina.
Dava alla sacrestia, dalla quale poi si accedeva al piccolo cortile su cui si affacciava il campanile. E qui, con loro somma sorpresa, trovarono un cadavere proprio davanti al campanile. Le mani avevano ampie e fresche cicatrici, come se qualcuno lo avesse obbligato a suonare la campana fino a dissanguarsi. |
"il narciso nero... Io l'ho sognato..." dissi quasi convinta...
"che vuole dire?" chiesi come se il solo domandarlo servisse a trovare una degna risposta. |
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