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Ehiss guardò Dacey e sorrise.
“Va bene, va bene...” disse poi bevendo “... ritiro ciò che ho detto. Non siete affatto una bambina e prometto di non prendervi più in giro per la vostra avversione al vino.” Ridendo piano. “Suvvia, siate più cortese con lei.” Ridendo il vescovo. “Ma io lo sono.” Fece il cavaliere. “Infatti appena vorrà la condurrò a visitare questa città.” |
Sospirai di sollievo quando vidi che era Zoren.
Risi appena alla sua frase, ma poi lui notò la mia inquietudine e gli mostrai il libro. "Era qui quando sono entrata" dissi, poi mi avvicinai a lui "Stasera però non voglio pensarci, è la nostra serata, solo noi due, e non voglio rovinarla." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Li seguii in silenzio, come un'ombra invisibile.
Qualcosa sapevo ancora fare dopotutto. E vidi ogni cosa, lui che si dibatteva, loro che lo colpivano e lo colpivano ancora. Oh, Icarius... Mi si strinse il cuore a quella vista, e la rabbia crebbe forte di non poter far niente. Ma agire d'istinto non sarebbe servito a niente e lo sapevo. Dovevo essere lucida, ed elaborare un piano. Conoscevo quel castello, conoscevo i suoi passaggi segreti, le sue porte nascoste, mi chiedevo se le conoscessero anche i miei nemici. Anche se in dieci anni sicuramente li avevano scoperti, probabilmente. Ti tirerò fuori di lì, te lo prometto.. Pensai mente lo osservavo cadere a terra in quella cella. Te lo prometto... Presi un profondo respiro e dal mio nascondiglio cercai di analizzare la situazione, quanti soldati c'erano, chi aveva le chiavi, quali possibili vie di fuga avevamo, tutto quello che potesse aiutarmi ad elaborare un piano. |
Finii di sbocconcellare distrattamente il cibo nel mio piatto senza dir nulla, concedendo a me stessa il giusto tempo per riacquistare il buon umore.
Ritrovato il sorriso lasciai al passato le battute del cavaliere e il mio rancore verso di esse. << Solitamente é molto gentile. Non posso lamentarmi troppo>> dissi al vescovo che gentilmente aveva preso le mie difese in quel breve battibecco. << Quando io vorrò? Per cui anche ora?>> |
Zoren si avvicinò al libro e lo osservò.
“Dimmi...” disse a Gwen “... sei proprio certa si tratti dello stesso libro? Dopotutto non può essere arrivato qui da solo...” |
Clio osservò tutto.
Icarius che veniva prima colpito, poi rinchiuso in cella. Alla fine a guardia del prigioniero restarono solo due soldati, mentre le chiavi erano custodite da un altro militare che stava di piantone all'entrata delle prigioni. Però la ragazza ben sapeva che non molto distante vi era un passaggio segreto che conduceva dalle prigioni fino ai piani nobili del palazzo. |
“Oh, non ne dubito che sia gentile.” Disse sorridendo il vescovo a Dacey.
“Beh, devo farmi perdonare, no?” Divertito Ehiss. “Dunque andremo a visitare la città appena vorrete.” Fissando la zingara. “A patto che quel broncio sparisca del tutto.” Facendole l'occhiolino. |
"Fidati, è quello. Non so come sia arrivato qui, ma essendo un libro di magia mi aspetto di tutto..."
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" Accetto il patto. Ora signori ci prego di scusarmi ma per visitare una città come questa ci vuole un abbigliamento più consono" dissi ben conscia che gli abiti usati per il viaggio non erano stati immuni alla polvere.
Chiesi al taverniere di indicarmi la stanza e con il suo aiuto vi portai il baule. Non possedevo molto ma tutti i miei averi stavano la dentro. Mi lavai e passai poi alla scelta dell'abito. Fui tentata di prendere quello nuovo, il regalo fattomi da Ser Ehiss ma temevo fosse esagerato per un semplice giro in città. Rimasi quindi sul semplice, un abito azzurro con alcuni ricami bianco sul collo e i bordi di maniche e gonna. Lasciai i capelli sciolti, come piaceva al cavaliere e tornai dai tre uomini ancora a tavola. " Ser, quando volete..." dissi guardando la porta. |
“Io direi allora di distruggerlo...” disse Zoren a Gwen “... bruciamolo... adesso... che ne pensi?”
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