Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 25-10-2016 02.23.08

“Mi occorre un giorno o due...” disse Ardes a Gaynor “... devo contattare una persona e solo quando sarò certo di poterla incontrare andrò via da qui... ma nel frattempo non voglio mocciose tra i piedi... chiaro? Ora cerca di pensare in fretta e trova dove lasciare le tue figlie... in due siamo già in troppi qui... su, prendi il cellulare e fa come ti ho detto...” con tono deciso.

Clio 25-10-2016 02.24.14

Sorrisi al professore, entusiasta di quella notizia.
"So che il dottore avrebbe voluto fortemente che l'auto venisse ultimata..." gaiamente "Teneva particolarmente a questa sua ultima invenzione.." annuendo.
"Un prototipo?" trasalii poi, rendendomi conto di cosa significasse "E ditemi.. potrei.. sì, insomma, potrei vederla?" chiesi, speranzosa.

Guisgard 25-10-2016 02.36.42

“Grazie...” disse Tardes a Gwen, per poi prendere il bicchiere “... coincidenze? Che genere di coincidenze ha visto lei fra questi due incidenti? Sono curioso...”

Lady Gwen 25-10-2016 02.48.12

"Non so, le dinamiche, il luogo... Magari mi sbaglio, è solo un'ipotesi la mia, ovviamente."
Al momento mi importava che Richard stesse finalmente bene e che uscisse dall'ospedale, il resto passava in secondo piano.

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Guisgard 25-10-2016 02.49.05

Iasevol sorrise.
“Beh, non è ultimata, anzi, tutt'altro...” disse a Clio “... però si, certo... vieni...” ed uscirono dall'ufficio.
Scesero nei piani bassi del centro, dove c'erano macchinari e strumenti di ultima generazione.
Attraversarono un lungo corridoio, fino a raggiungere una specie di hangar sotterraneo.
Qui, in una sorta di pista circolare, un'auto dai tratti e le forme futuristiche ed aerodinamiche veniva testata su diversi tipi di asfalto, con sbalzi di temperatura costanti e sottoposta ad ogni sorta di forza vettoriale.
“Eccola...” indicò Iasevol a Clio.
http://7te.org/images/570x363/speed-...-5-2810413.jpg

Guisgard 25-10-2016 02.58.04

“Beh, gli incidenti causati dai pirati della strada sono grosso modo tutti uguali o quasi...” disse Tardes a Gwen, per poi finire il suo bicchiere “... e l'Asse Mediano è l'ideale per fungere da scenario... lunghi chilometri di strada poco controllata, poco trafficata e senza caselli e pedaggio... e sia, credo sia meglio andare... speriamo suo fratello si rimetta presto... quando starà meglio verrò a fargli qualche domanda... buonanotte, signorina...” ed uscì.

Guisgard 25-10-2016 03.06.21

“Beh, diciamo che sono molto perfezionisti... esigenti, quasi maniacali...” disse una delle ragazze ad Altea e a Carlotta “... cercano ragazze particolari per pubblicizzare i loro prodotti... non semplici belle... mah, chi li capisce è bravo...”

Clio 25-10-2016 03.27.38

Sorrisi al professore e lo seguii docilmente.
Stentavo a crederci.
L'auto di mio padre era lì, davanti a me, in tutto il suo splendore.
Veniva testata sulle varie condizioni, e io restai davvero affascinata.
"È bellissima!" Mormorai, senza toglierle gli occhi di dosso.

Dacey Starklan 25-10-2016 06.31.05

Lo fissai per poi sorridere, cercando di farlo sembrare il più naturale possibile.

" Oh é solo che... Ho un po' di pensieri per la testa in questi giorni..." sollevando poi le spalle per togliere importanza a ciò che avevo detto.

" Tutto qui davvero. E ti ringrazio per il tuo aiuto, credimi per me conta parecchio"

Ripresi il bicchiere bevendo qualche sorso e mi schiarii la gola.

" Senti non so che impressione tu ti sia fatto di me ma... Io ho delle responsabilità e dei doveri, a cui non posso sottrarmi anche se questo significa dover rinunciare a qualcosa, qualche volta...." feci una piccola pausa, non sapevo da che parte iniziare il discorso.

" Hai detto che ci tieni a me e forse...forse non dovresti... Non al di là di una amicizia. Perché è ciò di cui ho davvero bisogno. Di un amico. Quindi spero che tu possa essere mio amico altrimenti credo che dovremmo avere solo un rapporto di lavoro."

Nel parlare mi sentivo nervosa, quasi infastidita dalle mie stesse parole ma credevo di fare la cosa giusta. Non potevo illudere in qualche modo Simon, e vederlo al ristorante con il suo anticipo e la sua agitazione mi aveva fatto comprendere che dovevo mettere subito in chiaro le cose.

Per quanto fosse difficile io credevo nel matrimonio e dovevo almeno tentare di dare una seconda opportunità a mio marito. Dovevo provare in tutti i modi a fare funzionare il nostro rapporto o non me lo sarei mai perdonato, avrei avuto sempre una vocina nella mia coscienza a rimproverarmi.

Simon era capitato nella mia vita così all'improvviso, portando una boccata di aria fresca e non volevo perderlo ma dovevo definire i limiti del nostro rapporto. E poi non avevo molti amici in città e sentivo tanto il bisogno di poter avere qualcuno con cui parlare e confidarsi o anche solo fare due risate.

Altea 25-10-2016 07.24.59

Ascoltai pensierosa. .a me poteva andare meglio.."Ma cosa sapete di questa Società? E del proprietario? ".


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