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Aegos stava in piedi, orgoglioso ed eccitato, mentre la bellissima regina lo accarezzava, lo toccava ovunque.
I suoi occhi azzurri erano in quelli di lei, sostenendoli, sfidandoli, penetrandoli come se volessero colpirla fino al cuore e all'anima. “Fammi vedere la tua bellezza ora...” disse in un sussurro appassionato lui ad Elyse “... fammi vedere quanto sei bella...” invitandola a spogliarsi. |
Il gruppo passò non lontano dalla magione e Rodolfo si voltò a guardarla, notando Elv.
Fece allora segno ai suoi di avvicinarsi all'edificio decadente. “Si avvicinano...” disse piano Elv a Cassandra “... forse è il caso che non ti vedano...” Pochi istanti dopo quei cavalieri avevano raggiunto la magione. Con essi c'erano naturalmente anche Eeila e Jaime. “Salute...” con un cenno Rodolfo. “In cosa posso aiutarvi, messere?” Elv. “Stiamo tornando al paese...” spiegò Rodolfo “... con un carico funereo più di quest'aria appestata... un cadavere di una ragazza...” “Una ragazza?” Stupito Elv. “Il terzo...” Rodolfo “... sbranato, come gli altri due... non conoscete ciò che sta accadendo nella brughiera? Siete forse straniero?” “Ne ho solo sentito un accenno...” rispose Elv. |
Quelle parole dimmi destarono dalla mia appassionata contemplazione di quel bellissimo uomo.
Quando i miei occhi incontrarono i suoi, una nuova scarica di desiderio mi pervase. Quello sguardo era così intenso, unico, capace di farmi sentire vulnerabile, donna, quasi soggiogata da quell'intensità. Come se riuscissero ad arrivare al cuore, a scuoterlo dal torpore in cui era stato, e da cui non vedeva l'ora di destarsi. Sorrisi appena a quelle parole. Sarei stata all'altezza di quel meraviglioso uomo? Non mi ero mai curata della bellezza, dopotutto. Era giunto il momento di scoprirlo. Portai le mani alle spalline del vestito e le allargai in modo che scivolassero lungo le mie braccia, scoprendo così il mio petto. Poi, senza mai lasciare lo sguardo dal suo, slacciai la leggera cintura che fermava in vita l'abito, e questo scivolò a terra, in una carezza impalpabile, e io rimasi completamente nuda davanti a lui. |
Ad un certo punto notarono Elv ed io convenni con lui che era meglioche non mi vedesse nessuno.
Diventai così del tutto i visibile, in modo da tenere d'occhio la situazione non vista e restare vicino ad Elv. Una ragazza... Sicuramente aveva a che fare con gli omicidi di cui parlavamo ieri quei due uomini, infatti Elv fece la stessa considerazione. Era una cosa orribile ed era assurdo che non si riuscisse a capire chi o cosa fosse il responsabile. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Ci fermammo davanti al ragazzo e guardavo la magione e avvertii qualcosa di strano in quel luogo ma non feci caso e ascoltai ciò che Rodolfo e il ragazzo si stavano dicendo.
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Elyse restò completamente nuda davanti ad Aegos, con lui che rimase in silenzio a guardarla.
Tutta. “Sei bellissima...” disse piano, con lo sguardo incapace di lasciare quel bellissimo e biondo corpo di donna “... la donna più bella che io abbia mai visto...” con un tono ammantato di desiderio. Allora abbracciò la regina, stringendola a sé, per poi baciarla. Un ennesimo bacio intenso, penetrante, avvolgente, mentre i loro corpi erano l'uno contro l'altro, stretti, uniti. E quel bacio impiegò poco ad unirli del tutto, in un caldo amplesso. Un attimo dopo erano sul divanetto, l'una sull'altra,amandosi con passione, con impeto, con voluttà. A lungo, fino all'albeggiare ed oltre. Cadendo infine appagati e stremati l'una sull'altro. |
Cassandra divenne invisibile, ma restò accanto ad Elv mentre conversava con Rodolfo.
Il ragazzo guardò poi il resto della compagnia, notando gli strani e seducenti abiti di Eeila e Jaime. Tuttavia fu il cadavere avvolto nel mantello a turbarlo. “Chi dunque” disse “è il responsabile?” “Lo sa il Cielo per ora...” Rodolfo “... o forse si potrebbe dire cosa... la povera ragazza è stata sbranata... una qualche orribile fiera si aggira nella brughiera... per voi forse non è sicuro dimorare qui...” “Io?” Fissandolo Elv. “Io in verità non posso allontanarmi da qui per ora... devo sistemare questo luogo per una futura vendita...” “Beh, vi consiglio di andarvene, o finirete per vendere a San Pietro ciò che vi resterà...” a lui Rodolfo. |
Notai il ragazzo guardava stranito me e Jaime ma finsi indifferenza, d' altronde non erano certo vesti del posto.
Poi udii le parole di Rodolfo ma il ragazzo era contrariato.."Forse questa zona dovrebbe essere controllata di più se vi sono questi omicidi così barbari, dovreste mettere più guardie così gli abitanti come questo ragazzo potrà essere al sicuro nella sua dimora" mostrando un sorriso al ragazzo. Mi staccai un attimo e mi misi in ginocchio fingendo di prendere qualcosa ma mi misi in telepatia con Parvia e le mie consorelle, magari Parvia poteva aiutarmi.."Sorelle, il male sta compiendo stragi inutili, avete visto..Parvia, che sta succedendo e che consigli mi dai...lo scrigno o ciò che è tale..ancora non ho modo di capire dove sia..cosa sta avvenendo" rimasi in attesa di una sua risposta sperando di averla. https://cdnio.luscious.net/LustfulAn...5490.315x0.jpg |
In effetti la brughiera non era il posto più sicuro del mondo, ma ovviamente Elv era soggetto alla vendita della magione.
Ad un certo punto vidi una delle due donne, i cui abiti erano veramente molto discutibili, ammesso che potessero definirsi abiti decenti, abbassarsi come a prendere qualcosa. Tuttavia rimase lì inginocchiata ed io rimasi ad osservarla molto perplessa. Se ne incontravano parecchie di persone strane, in giro. Comunque, trovai più interessante ascoltare cosa quell'uomo avesse da dire riguardo quelle strane morti. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Eeila cercò un contatto con Parvia, ma non ci fu risposta al suo richiamo.
Come se in quella brughiera agissero forze misteriose e potenti, in grado di annullare quelle più deboli. Ed infatti la stessa Parvia, quasi intuendo tutto ciò, aveva ben messo in guardia la sacerdotessa circa una limitazione dei suoi poteri in quelle terre. “Pattugliare tutta la brughiera è pressoché impossibile...” disse Rodolfo, destando Eeila dai suoi pensieri “... è come cercare un ago in un pagliaio... possiamo solo evitare che la gente frequenti da sola queste lande, soprattutto verso sera o di notte...” “Io non lascerò questa magione di notte, non temete...” mormorò Elv “... appena poi avrò ultimato i lavori la venderò e non resterò più in questo posto.” Con Cassandra accanto a lui. “Bene, fate come credete.” Annuì Rodolfo. “Noi torniamo in paese... che il Cielo vi custodisca e vi risparmi.” Ed andarono via. |
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