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"Approfittato?" dissi portando una mano alla testa e premendola forte, faceva male.
"Avrebbe avuto paura di me, non mi faccio toccare se una persona non mi va a genio" dico arrossendo leggermente a quell'occhiolino. "Dihanne, un po' di contegno" pensai. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Nascose la moto in un angolo e lo seguii davanti ad una porta, dalla quale uscì un uomo anziano che ci invitò ad entrare.
Accennai un sorriso e poi mi presentai. Guardai poi Elv con aria interrogativa per sapere cosa ci facessimo lì. Forse l'anziano poteva fornirci informazioni da poter inserire nel pezzo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Il proiettile partì e in quel momento guardavo solo.la sua traiettoria..precisa .e andò a colpire l'aeroscafo. Sorrisi di gioia vedendo l'esultanza di Hiss.
L' altro scappò visto ormai era solo e forse impotente.. Camminavo su quel tetto raggiungendo Hiss.."Si siamo vivi...e molto grazie a te e visto hai detto non sei un eroe un po' di parte la merito pure io". Guardai sotto i miei piedi.."Ci sono morti e feriti..là dentro sta prendendo fuoco". |
Arrivammo agli studi televisivi, e io mi guardai intorno con il solito sguardo cordiale, sorridente ma che non lasciava trasparire nessuna emozione.
Ancora ricordavo la prima volta in cui ero stata invitata a uno di questi eventi, normalmente nessuno calcolava la Squadra femminile, ma allora la mia popolarità era così alta che era impossibile pensare che la TV non vi avrebbe speculato sopra, ero la novità, dopotutto. Ricordavo bene anche il nervoso perché la prima squadra era molto più importante e seguita di noi. Eppure ora ero lì, a capo di tutti quegli idoli delle folle. Mi guardavo intorno pensando a quanta strada avevo fatto, e a quanto fossi fiera del mio successo. Sorrisi al capitano e agli altri piloti. "Buongiorno ragazzi.." con un cenno del capo "Pronti a spaccare il mondo?" Facendo l'occhiolino. Allora mi rivolsi poi al capitano Gozzlon "Dello champagne andrà benissimo, grazie.." annuendo. Poi arrivò Enner, e lo accolsi con un sorriso cordiale e impostato. "Enner, che piacere.." andandogli incontro. |
Armeggiando col coltellino riuscii a far scattare la serratura della valigetta. Tuttavia, il suo contenuto mi deluse non poco. Cartine della città, scommesse sportive ed un proiettile, nulla che potesse giustificare il gesto di lasciarmela in custodia. Cominciai ad ispezionare l'interno, in cerca di un doppio fondo che potesse nascondere qualcosa di più significativo. Mentre tastavo, il mio sensorphone squillò, facendomi sobbalzare. Mi alzai e lo presi, rispondendo. "Pronto?"
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Castiel rise.
“Lo spero bene...” disse a Diahnne “... su, finisci questo caffè... è bello forte, scuro ed anche zuccherato... ti tirerà su...” porgendole la mano per aiutarla ad alzarsi “... poi magari mi dirai chi sono le persone che ti vanno a genio.” Sorridendo. |
Il vecchio fece entrare i due ragazzi, chiedendo poi loro di sedersi, facendo così anche lui.
“Credo di non potervi offrire nulla.” Disse. “Nè caffè, né tè e neanche qualche bibita.” “Non siamo qui per bere.” Fece Elv. “Ah, no?” “No.” “E per cosa?” Allora Elv guardò per un attimo Kara. “Lei è una giornalista...” indicandola al vecchio. “Mmm... brutta storia...” questi. “No, forse non è come loro.” “No?” Fissandolo il vecchio. “E com'è? Diversa? Perchè? Solo perchè ti ha detto si e te la sei portata a letto?” |
Bevvi quel caffè e già mi sentì molto meglio.
"Beh... Non so le persone che mi vanno a genio, ma quelle che non mi vanno a genio le so benissimo" dissi sorridendogli. Era un bravo ragazzo, oltre che carino. Ma non sarei stata così facile. E poi dovevo concentrarmi su Black. Dovevo trovarlo, prima che finisse nei guai... Ammasso non lo fosse già... Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
La turbodiligenza non accennava a rallentare, mentre i controllori con degli estintori solari cercavano di spegnere le fiamme.
“Si, siamo vivi...” disse Hiss sul tetto a Shushan “... anche se altri non sono stati fortunati come noi...” riferendosi ai passeggeri morti. Intanto i controllori erano riusciti a sedare le fiamme. Ad un tratto in lontananza apparve la sagoma metallica di una base nel deserto. “Base Mar!” L'altoparlante della vettura. “Base Mar!” Poco dopo arrivarono a quella base e subito furono fatti entrare nella struttura di acciaio e ferro. Allora alcuni soldati raggiunsero la turbodiligenza e furono fatti scendere i feriti e poi tutti gli altri passeggeri. Per ultimi anche Shushan e Hiss. Questi però fu subito riconosciuto dai militari ed arrestato. |
Ci sedemmo insieme al vecchio ed Elv iniziò a parlargli di me.
Finchè le cose non presero una brutta piega. Eh no, tu questo a me non lo dici "Hey hey, moderiamo i toni e il linguaggio" sbottai io, guardandolo in tralice e fregandomene altamente se quello fosse o meno più grande di me, già in un giorno solo mi veniva dato della poco di buono e stavo cominciando ad innervosirmi sul serio. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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