Lo abbraccia e s’abbandona distesa,
gli bacia la bocca ed il viso e strettamente a sé lo stringe, corpo a corpo, bocca a bocca, s’abbandona, il suo spirito allora rende, e muore così al suo fianco per il dolore del suo amico. Tristano è morto per il suo desiderio, Isotta perché in tempo non poté giungere; Tristano è morto per suo amore e la bella Isotta di tenerezza. (Tristano e Isotta - Thomas) |
Citazione:
meraviglioso.... grazie...:smile_clap: |
Sono grato alle parole di Lady llamrei e alle nuove vostre, Lady Gwen.
Sono qui, in ginocchio, per voi, mia splendida signora! |
Di queste case
Non è rimasto Che qualche Brandello di muro Di tanti Che mi corrispondevano Non è rimasto Neppure tanto Ma nel cuore Nessuna croce manca E’ il mio cuore Il paese più straziato (Ungaretti) E' una tra le poesie più belle che io conosca. Spero riesca a colpire anche voi come ha colpito me |
Molto bella milady:smile_clap: ma anche triste:(, la sua bellezza è legata propio alla sua tragicità...alla sua verità.
Le case si possono ricostruire ma i cuori se veramente rotti, rimangono tali per sempre. |
Le case si possono ricostruire ma i cuori se veramente rotti, rimangono tali per sempre.[/quote]
già.... |
Bisogna lasciare aperte le porte del cuore!
E' solo apparentemente infranto, e lo capisci solo quando incontri il vero amore: esso ti fa comprendere che quello precedente è nulla in confronto! Prima o poi arriva, basta non farsi trovare impreparati! Parola di Morris |
sono contenta che la poesia di Ungaretti abbia incontrato il vostro favore. Io la trovo stupenda :smile:
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se posso dire la mia... credo che chi gira da queste parti non può non amare la poesia, chiaramente i gusti possono variare, ma a mio avviso ci sono alcuni passaggi della nostra letteratura..che sono, non so come definirli... fondamentali, credo.
uno di questi è Ungaretti, testimone del primo grande sconvolgimento mondiale causato dalla guerra così come purtroppo la intendiamo noi "moderni", la guerra di trincea, logorante, fatta di strategie militari innovative, basata sul logoramento fisico e psichico di chi sta al fronte, ore e ore in attesa della mano del destino. la morte non arriva più per mano del valoroso nemico, sul campo di battaglia, fra le urla e i cori dei guerrieri delle opposte fazioni. la morte arriva dal cielo, armi sempre più potenti generano lo sterminio senza scampo in pochissimi attimi. l'uomo attraverso la scienza incontra l'inquietudine. e la poesia diventa il tramite di questa inquietudine che cresce, muore la rima, scompare la metrica o per lo più camba forma e contesto. l'inquietudine si esprime meglio attraverso il respiro "corto" delle poesie di Ungaretti, poche semplici parole essenziali, prendono il posto delle rime ridondanti di qualche decennio più "vecchie".. scusate.. non voleva essere una lezione... ma mi appassiona la poesia! :smile_wub::smile_wub::smile_wub: |
Adesso per Gwen
Il mio cuore grida al tuo
perchè non ho più voce in gola Le mie lacrime escon fuori prima ancora che il mio pianto abbia inizio Il mio pugno sbatto forte sulla terra prima ancora che la mia rabbia si scateni Tutto ciò che accade intorno non può sfiorarmi fino a quando il tuo sguardo veglierà sul mio L'essere immanente non appaga trascendi uomo e avvertirai il senso della vita. |
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