![]() |
Quel bacio imbarazzato ma spontaneo...si era spontaneo quindi voluto mi riempì di felicità.
Le mani calde sul mio corpo, la seta della vestaglia che scivolava sul mio corpo, il mio corpo iniziava ad ardere nel vedere il suo sguardo voglioso. Quando udii una voce familiare...da dove proveniva...il cellulare.."Oh mio padre..scusa..". Ed entrai in bagno, era insonorizzato ovviamente..."Papi ciao...dove ti trovi? Senti io sono qui con l' erede dei Taddei, Guisgard...tu eri amico di Sir Taddeo..ti ha mai parlato di lui? Dicono sia un malfattore, è venuto un cugino di Sir Taddeo..un certo Taddei di cui non vuol far sapere il nome e dice è un impostore...però, dicono questo rampollo sia morto in un naufragio...tu che ne sai? Il ragazzo è strano...sembra manipolato, non so..ma è identico alle foto di questo Guisgard..cosa fa nella vita questo rampollo?" speravo in una risposta, mio padre lo conosceva da anni, forse lui e Sir Taddeo erano pure cresciuti assieme. |
Stavo impazzendo, letteralmente, stavo perdendo il controllo e la testa.
Ogni fibra del mio essere bramava di più, voleva di più, implodeva ad ogni secondo che passava. Quel gioco era meraviglioso, così come lo era lo sguardo di lui velato dalla passione, ottenebrato dal piacere, colmo di godimento e ripieno di desiderio. Quello sguardo azzurro e grigio che ora si era fatto rosso per l'eccitazione, come fosse quello di un demone pronto a succhiare via la mia anima. E io ero lì, ai suoi piedi a bramare tutta quella oscurità, tutta quella ossessione, tutta quella dipendenza, ero lì, supplice, ad offrirgli in dono tutta la mia anima. E più mi incitava in quel suo tono straniero, più io perdevo il controllo, specie leggendo nella sua voce quella sfumatura che indicava quanto fosse ormai al limite, quanto stesse per cedere, per perdersi completamente in me. Ma poi, mi tese la mano e mi invitò ad andare da lui. Lasciai scivolare a malincuore quel meraviglioso membro dalle mie labbra, posandogli un lieve bacio sulle punta mentre lo guardavo con occhi maliziosi. Poi mi alzai e mi misi a cavalcioni su di lui, questa volta però, non mi sarei strusciata contro di lui, oh no. Nel mettermi sopra di lui lasciai che quella virilità ormai al limite mi penetrasse completamente e nel farlo non lasciai mai i suoi occhi, volevo assaporare quel momento, lentamente, fino in fondo, occhi negli occhi, mentre i corpi si mischiavano e le anime si intrecciavano tra loro. |
Il rampollo restò di stuccò ed immobile quando Altea lo piantò sul più bello per andare in bagno a rispondere al cellulare.
Allora lui aspettò, sempre più eccitato ed imbarazzato. “Beh...” disse il padre di lei al telefono “... se è uguale alla foto allora non ci sono dubbi sia lui. Non penserai certo sia un sosia!” Elv si rassegnò. Salì in auto dove c'era una Gwen oltremodo seccata. Lui accese il motore ma proprio in quel momento accadde qualcosa. Era ormai sera ed un sibilo echeggiò tra i rami della quercia. Poi la terra intorno alle sue radici cominciò a tremare fino ad aprirsi. Incredibilmente, davanti ai loro occhi, qualcosa emerse dal terreno. Aveva aspetto di uomo avvolto in uno scuro mantello, sulla sella di un cavallo nerissimo che nitriva in modo sinistro. Il cavaliere non aveva la testa e con un colpo di spada mozzò quella dello spaventapasseri che era formata da una zucca. Allora cominciò a brandire quella zucca in aria con fare minaccioso. “Che mi venga un accidenti...” mormorò Elv incredulo “... guarda...” a Gwen. https://78.media.tumblr.com/8905541b...1pwno1_500.gif http://https://78.media.tumblr.com/8...1pwno1_500.gif |
"Dici papà..e perché dicono è un impostore..è strano..parla di un certo dottor Ordifren che è come un padre per lui..e perché non ha mai avuto contatti con Sir Taddeo...io ero piccola ma non mi sembra di averlo visto laggiù..chi sarebbero i suoi genitori" sempre più curiosa.
|
Elv finalmente si rassegnò e tornò in macchina.
Ma nel momento in cui Elv mise in moto la macchina, tutto intorno alla quercia tremò, si aprì uno squarcio e da quello uscì una figura scura, come di un cavaliere, che mozzò la testa allo spaventapasseri. Restai raggelati e incapace di muovermi, freddata sul sedile. "Che accidenti è?" mormorai con voce flebile, terrorizzata. Che la leggenda fosse davvero reale? Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Annuì e mi alzai, sospirando per quella presenza fastidiosa.
"Fammi indovinare... In paradiso avevi il ruolo di giullare di corte?" lo presi un po' In giro e ci dirigemmo a casa di Stainyus. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
“Non lo so” disse il padre di Altea al telefono “ma di certo se per lui garantisce un uomo come il dottor Ordifren allora c'è da stare sicuri. E' uno scienziato di fama mondiale.”
Elv restò interdetto nel guardare quella figura spettrale sorta dal terreno. “Non ne ho idea...” disse a Gwen senza però smettere di fissare incredulo il cavaliere. Poi quello spronò il suo terrificante destriero e brandì la zucca come fosse un'arma. Un attimo dopo la lanciò contro l'auto, fracassandone in parte il parabrezza. Alcuno pezzetti di vetro si sgretolarono e ferirono al volto i due giovani. Subito Elv accese la macchina e schizzò via, col misterioso cavaliere che si lanciò subito al loro inseguimento. “No, è che mi diverto un mondo a ridere dei tuoi pasticci.” Disse divertito Herbert a Nyoko. Era ormai sera ed i due si diressero verso l'abitazione di Stainyus. Però non vi trovarono nessuno oltre la governante. “Magari possiamo aspettare che torni.” Herbert alla donna. Questa annuì e fece accomodare in casa lui e Nyoko, facendoli aspettare nel soggiorno. |
"Si papà, me lo ha detto pure il dottor Taylor, infatti ho intenzione di farlo intervenire perché dicono sia un impostore, un certo cugino dei Taddei e il suo avvocato..ma questo nipote di chi era figlio?" chiesi a mio padre.
|
Improvvisamente, quella figura lanciò la zucca contro il parabrezza, sfondandolo e ferendocial viso, difatti entrambi urlammo per quelle schegge vitree.
"Elv stai bene?" mormorai, dopo che lui sfrecciò con la macchina. Riuscii a prendere dei fazzoletti per tamponare i rivoletti di sangue che ci scorrevano lungo il viso e ne passai uno anche ad Elv. Non capivo cosa fosse appena successo, ma di certo non era spiegabile. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“E' nipote diretto del defunto Sir Taddeo.” Disse il padre ad Altea.
Intanto, nella stanza accanto, il rampollo attendeva impaziente il ritorno della stilista. Poi, vinto dalla tentazione, pensando che lei potesse essere in bagno nuda si avvicinò alla porta e guardò tutto intimorito dal buco della serratura. “Si, sono solo graffi...” disse Elv guidando a tutta velocità “... tu piuttosto? Sei ferita?” A Gwen. L'auto correva veloce su quella stradina dissestata e col buio che li circondava. Si sentivano gli zoccoli del cavallo ed i suoi nitriti dietro. Li stava inseguendo. |
"E dici che al castello possa trovare qualcosa, riguardo lui..oltre le foto..tipo lettere o altro?" ma mi accorsi di rumori dietro la porta, mentre nuda stavo poggiata al lavandino.
|
"Sì, anche io più o meno..." asciugandosi il viso.
Poi, un rumore dietro la macchina e mi voltai. "Maledizione! Ci insegue!" esclamai terrorizzata "Dobbiamo seminarlo, Elv..." mormorai cupa. Non volevo certo che finissimo come tutti gli altri. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
L'auto correva tra dossi e fossati, in quella stradina buia, isolata e dissestata.
“E' quello che cerco di fare...” disse Elv guidando all'impazzata “... non riesco a seminarlo... la strada non mi permette di correre...” a Gwen. Intanto il nitrito del cavallo era sempre più vicino. “Si, potresti aver fortuna cercando al castello.” Disse il padre di Altea. Intanto il rampollo se ne stava fuori alla porta chiusa, guardando dalla serratura Altea con la vestaglia tutta aperta davanti ed appoggiata al lavandino. “Wow...” mormorò pianissimo lui nel vedere quello spettacolo. |
Maledetta strada!
Non bastava un maledetto fantasma ad inseguirci, anche i dossi e il buio e quel percorso dissestato. Dovevamo farcela, ce l'avremmo fatta, non saremmo finiti nel maledetto obitorio di questo posto e senza la testa, assolutamente no. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Bene, allora penso di andare a vedere col dottor Taylor al castello..grazie papà, ma se ti venisse in mente altro ti prego di dirmelo..Ah, volevo dirti è morto Sir Blake in circostanze strane...un bacio..a presto" riagganciai.
Aprii la porta e vidi lui e poi la chiusi...oh mi stava spiando. Lentamente mi tolsi la vestaglia, ora ero completamente nuda, lo avevo visto che spiava dalla serratura...quindi non era poi cosi addormentato. Mi misi a pettinarmi e guardarmi nello specchio...magari sarebbe entrato ed avrebbe ceduto..volevo vedere se era impavido. Poi aprii l' acqua nella vasca ed entrai...volevo sfidarlo. |
Elv guidava più velocemente che poteva, cercando di evitare i fossi e rimetterci una rotta.
Il cavaliere però li incalzava, sempre più vicino. “Tieniti forte...” disse Elv a Gwen cercando di accelerare. Ad un tratto però l'auto sbandò e finì contro un grosso albero. Si cappottò e poi più nulla. Il rampollo restò di stucco e divenne paonazzo quando Altea aprì la porta e lo sorprese a spiarla. “Ecco, io...2 disse farfugliando imbarazzatissimo. Lei però richiuse la porta, si spogliò del tutto e si immerse nella vasca. Lui era fuori, eccitato ma anche imbarazzato da morire. “Cosa faccio?” Pensava. “Ho fatto una figuraccia... come un guardone... ora?” Indeciso ed intimidito. Intanto il cellulare di Altea squillò. Era ancora suo padre. |
Mi scoppiava da ridere, sapevo benissimo lui mi stesse guardando e ora aveva un tormento interiore.
Poi il cellulare squillò e risposi subito vedendo era mio padre.."Pronto papà?" uscendo dalla vasca bagnata senza mettermi nulla addosso. |
Facevamo il possibile e la figura era sempre più vicina, sempre di più.
Anche Elv incalzò, ma improvvisamente la macchina sbandò. E un attimo dopo fu il buio. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Ordifren guardava fisso Clio che sollazzava la sua virilità così poderosa, con le altre ragazze tutte intorno a lui a farsi toccare e dannare.
Poi la chiamò a sé e lei dopo un ultimo bacio si avvicinò. Allora si sedette a cavalcioni su di lui, facendosi penetrare. I loro sguardi non si separarono mai, persi l'uno nell'altro, fondendosi come la loro intimità ed i loro corpi. Lei si sentì invadere, farsi largo in lei l'indomito uomo che aveva davanti. La riempì tutta del suo spirito, del suo ardore, di quel suo sguardo chiaro che divenne immenso ed avvolse ogni cosa. Clio si perse in quel chiarore maledetto, come la vergine sacrificata ad una malefica divinità, impalata e profanata da quell'entità oscura. Lo senti entrare, stravolgerla in tutto. Le loro mani si strinsero, le dita si intrecciarono. Dolore e piacere provava la vestale perduta. Nulla aveva di puro. Si sentiva sporca e ciò la faceva godere immensamente. Il buio. Il cavaliere, la zucca, il ghigno dello spaventapasseri, la brughiera, il sangue sul cruscotto scalfito, la strada, l'auto, l'albero, l'urto, le grida di lei e di Elv. Sudata Gwen si svegliò di colpo. Era tutta indolenzita e la penombra la circondava. “Sono io...” disse il padre di Altea “... Sir Blake... morto? E me lo dici così per poi riattaccare? Mi hai preso per uno stoccafisso?” Alterato, mentre lei usciva nuda e bagnata dalla vasca. Da fuori il rampollo non sapeva cosa fare. Goffamente tornò a spiare attraverso la serratura, guardandola come una Venere uscita dalle acque. Deglutì ed arrossì ancor di più. |
Le immagini di quel momento mi passarono davanti agli occhi, la zucca, il cavaliere, l'impatto.
Mi svegliai di colpo, ero sudata e indolenzita, tutto era buio. Sì. Ma almeno ero viva. "Elv..." gracchiai, con voce rauca "Elv, doce sei? Elv... Stai bene?" cercando di muovermi e ignorando il dolore. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Entrammo nella casa e ci sedemmo in attesa del suo arrivo.
"Hai in mente qualcosa per scoprire se ho ragione io?" sussurrai ad un orecchio di Halbert. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
"No papà, devo ancora andarci...poi andrò nello studio del dottor Taylor, non so come sia morto, so solo che lo hanno trovato nella via di casa..appena ho notizie ti dirò. Beh, non pensavo ti interessasse...è da tanto non ci telefoni e ti interessi di noi..mi manchi lo sai, ora più che mai" sospirando e aprendo la porta del bagno e guardando Guisgard che spiava.
Gli sorrisi e mi sedetti su una poltrona col telefono in mano...volevo vederlo in viso mentre mi guardava. http://papale-papale.it/upload/011a4...1942e9_800.jpg |
Gwen riapre conoscenza.
Era quasi tutto buio intorno a lei. Sentiva l'erba sotto il suo corpo indolenzito. Cercò di chiamare Elv ma nessuno ripose. Poi sentì qualcosa. Un calpestio. Qualcuno si avvicinava. Altea aprì la porta e si sedette, restando completamente nuda a telefonare ed a guardare Guisgard. Il rampollo era ancora inginocchiato sulla porta, fissandola tutta col viso in fiamme. Allora, impacciato, cominciò ad avvicinarsi a gattoni fino a raggiungere le gambe di lei. Cominciò allora ad accarezzarle tutte, dai piedi alle ginocchia, guardandola con tenerezza, sebbene i suoi occhi fossero carichi di desiderio. “Beh, tanto per cominciare potremmo cercare un po' in giro...” disse Herbert a Nyoko guardandosi intorno nella stanza “... magari troveremo qualcosa di interessante...” divertito. |
Sospirai alla sua proposta e mi guardai intorno.
"Okay... Allora iniziamo a cercare!" dissi alzandomi. "Ma cercare che cosa esattamente?" Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
Lo vidi fermò, col suo rossore quando, improvvisamente, come un gatto o un felino mi raggiunse.
Rimasi senza parole, le sue mani iniziarono a raggiungere le gambe, mi guardava con quello sguardo tenero ma carico di desiderio, ebbi un fremito e trattenni un sospiro.."Papà, appena so qualcosa ti chiamo...non preoccuparti, ora ne so quanto te..ci sentiamo" staccai il telefono e lo poggiai. Rimasi in silenzio e lo guardai..volevo guardare quel volto angelico ma carico di desiderio.."Oh si" piano.. "Continua..." sorridendo. |
Mi accorsi di essere fuori dalla macchina perché sentii l'erba sotto di me.
Cercai di alzarmi, ma mi preoccupai non sentendo Elv. Oddio, che gli era successo? Sentii una fitta lancinante al fianco e al collo quando mi girai di scatto per vedere chi stesse arrivando, sperando fosse Elv. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
C’era qualcosa di intenso e complice nei nostri sguardi incatenati in quella danza che non conosceva limiti nè tabù.
I nostri sguardi non si erano mai lasciati, fondendosi l’uno nell’altro in un nuovo azzurro creato unicamente dall’Unione delle tonalità dei nostri occhi che ormai erano così uniti da sembrare uguali. Lo sentivo potente in me, lo sentivo sconvolgermi, penetrarmi, riempirmi tutta. Ed era meraviglioso. Mi aggrappai a lui, al suo collo, e iniziai a muovermi. Più mi muovevo su di lui, accogliendo in me quella virilità prorompente, poi sentivo l’oscurità avvolgermi, profanarmi. Allora mi Abbandonai, completamente, mi lasciai andare e persi definitivamente il controllo. Con le mani sul suo collo, lo sguardo perso e assatanato nel grigio azzurro dei suoi occhi, mi sentivo libera, mi sentivo me stessa. Allora mi lasciai completamente andare. Il mio corpo sembrava impazzito, si muoveva sempre più forte, sempre più follemente, sempre più lascivo, perso, irrefrenabile. Non avevo controllo, freno, limiti. Ero come impazzita, persa, sua.. solo sua. Mai mi era capitato di provare qualcosa così, mai mi ero lasciata tanto andare, mai mi ero abbandonata in quel modo. Chi era quell’uomo, capace di entrarmi così nel profondo? Di leggere la mia anima e vederla per quello che era? Di possedermi e farmi impazzire in quel modo come se non fosse mai esistito nient’altro? Non lo sapevo, non mi importava. Ero troppo folle per pensarci, troppo presa, troppo persa. Quella folle danza senza freni era condita dai miei gemiti che si facevano sempre più forti, sempre più concitati, sempre più intensi. Come il godimento che cresceva in me ogni istante di più. |
“Qualcosa che confermi i tuoi sospetti su questo Stainyus.” Disse Herbert sarcastico. “Sei un angelo di seconda categoria, vero?” Ridendo in faccia a Nyoko. “Su, mettiamoci al lavoro prima che torni il padrone di casa!” Divertito.
Gwen sentiva dolori ovunque, tanto che non poteva alzarsi. Sentì quei passi avvicinarsi. Allora vide delle persone. Imbracciavano fucili ed avevano torce. Sentiva le loro voci confuse, indistinguibili. Poi perse i sensi e ci fu solo il buio. Il rampollo annuì guardando Altea negli occhi e senza smettere di accarezzarle i piedi ed le gambe. “Sei tutta bagnata...” disse paonazzo continuando a toccarle le gambe “... potrebbe venirti un malanno...” accarezzando piano i suoi piedi. |
Non riuscii ad alzarmi, ma, ancora peggio, chi camminava non era Elv.
Accidenti, dov'era?! Vidi solo degli uomini con dei fucili e delle torce, poi di nuovo nulla. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Ricambiavo quel suo magnifico sguardo azzurro senza staccarmi dai suoi occhi come una ammaliatrice..."No, anzi ho caldo...se sono bagnata è meglio, puoi scivolare meglio sul mio corpo...avanti.. osa di più." togliendogli la maglia lentamente e in modo suadente gettandola a terra per poi porre un piede sopra alla sua spalla e adagiandomi tranquillamente sulla poltrona ma senza togliere lo sguardo dal suo.
|
Di nuovo sogni confusi, orribili.
Alla fine Gwen aprì gli occhi. Stavolta era in un letto comodo, in una stanza calda ed accogliente. Dai vetri si vedeva il cielo mentre albeggiava. Da fuori la stanza si udivano dei rumori. Lui si lasciò togliere la maglietta, poi guardò il piede di Altea sulla sua spalle. Allora col viso paonazzo, imbarazzato e titubante prese quel piede in mano e cominciò prima a baciarlo, con piccoli ed innocenti baci che man mano si fecero più insistenti, poi assaporandolo appena con la lingua. Imbarazzato teneva gli occhi sulla stilista. |
Quel gioco era intrigante, i nostri sguardi non si staccavano...lui mi fissava, quasi a voler vedere forse ciò che provavo...la dualità del suo rossore ma la sicurezza dello sguardo.
La sua lingua che assaporava il mio piede, senza remore.."Bravo...ci sai fare allora...sali...non vedi...tutto questo è tuo..." guardandolo, volevo possederlo..volevo perdesse la testa per me..volevo fosse indomito, sicuro. |
Quegli incubi terribili ripresero a tormentarmi senza sosta.
Rivedevo ancora quelle immagini orribili che continuavano a ferirmi. Mi svegliai in un letto comodo e accogliente, fuori dalla finestra era l'alba. Mentre invece fuori dalla stanza si udivano dei rumori. Di nuovo il mio pensiero corse ad Elv, così mi alzai ed uscii, anche per capire dove fossi. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Gli feci una smorfia odiandolo.
"Beh... Neanche tu mi sembri tanto di alto livello eh!?" dissi infastidita ed iniziando a cercare quel "qualcosa". Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
Lui annuì, guardandola con quel rossore pulsante sul viso.
Allora continuò a giocare con la lingua sul piede di Altea, per poi risalire piano e timidamente lungo il polpaccio. Leccava piano, titubante, ma con forte desiderio e voglia. “Se sbaglio qualcosa dimmelo...” disse leccandole la gamba con un viso ormai in fiamme. Nonostante fosse indolenzita un po' ovunque, Gwen si alzò dal letto ed uscì dalla stanza. Dal corridoio giungevano quei rumori, come se qualcuno stesse cucinando. Herbert rise per quelle parole di Nyoko. I due poi si misero a cercare nella stanza. Ad un tratto la ragazza in una vetrina con dei libri notò un volume che appariva più consumato e vecchio degli altri, dal titolo alquanto strano: “Come l'ho fatto” http://www.napolidavivere.it/wp-cont...dn8icad584.jpg |
"In amore non si sbaglia mai...sei fantastico, ho i brividi sai..quel tuo sguardo azzurro, così forte di desiderio mi fa impazzire...avanti sali...di più..ancora di più" con voce suadente mentre mi beavo di quel tocco sulla gamba..oh si, quel ragazzo, quell' uomo era tremendamente eccitante.
|
I dolori erano forti, ma cercavo di ignorarli, perché dovevo capire.
Sentii ancora quei rumori mentre continuavo a camminare e immaginai che qualcuno stesse cucinando. Dunque, forse ero a casa di qualcuno... Ma di chi? Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Gwen arrivò in una cucina.
C'era una donna che si era alzata presto, visto albeggiava appena, per preparare la colazione. Era indaffarata e l'odore di biscotti appena fatti e di latte caldo invadeva la stanza. Il rampollo era totalmente soggiogato dalle grazie di Altea, continuando ad assaporare con la lingua la gamba di lei. Annuì alle sue parole e titubante continuò, risalendo fino alla coscia. Allora alzò gli occhi incorniciati da quel viso paonazzo fra le gambe di lei, sul suo sesso. |
Una donna era tutta indaffarata, andava di qua e di là per tutta la cucina e l'odore dei biscotti caldi appena sfornati era invitante.
"Mi scusi" mormorai piano "Potrei sapere dove mi trovo e dov'è il ragazzo che c'era insieme a me, dopo l'incidente?" chiesi ansiosa. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Quando raggiunse l' interno coscia e lo vidi vicino alla parte più intima del mio corpo mi sfuggì un gemito di desiderio...lo guardai nei suoi bellissimi occhi.."Sei magnifico lo sai..non sai quanto ti desidero..prendilo questo fiore, coglilo...è il frutto del tuo desiderio" mentre mi abbassai, afferrandolo per i bruni capelli e baciandolo appassionatamente.
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 14.56.21. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli