Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 12-05-2016 03.06.34

Clio, silenziosa e letale, eliminò anche il terzo soldato che custodiva le chiavi delle prigioni.
Ora non vi erano più militari tra lei ed Icarius imprigionato in cella.

Clio 12-05-2016 03.09.35

Nessun rumore, nessun ostacolo.
Ora potevo tirare Icarius fuori da lì, e andare al piano di sopra.
Chissà mai che fosse anche servito a fargli ricordare qualcosa.
Così presi le chiavi e aprii la cella, per poi chinarmi su di lui.
"Icarius.." Mormorai dolcemente, sfiorando il suo viso, prima piano, poi lanciandogli dei delicatissimi buffetti.
"Icarius svegliati sono io, Clio..." Sussurrai, voltandomi sempre verso la porta.
Se non si fosse svegliato avrei dovuto portalo io e questo mi avrebbe rallentato.
"Ti prego svegliati..." Scuotendolo dolcemente.

Guisgard 12-05-2016 03.16.47

Pian piano Icarius cominciò a svegliarsi, mormorando e farfugliando.
Alla fine aprì gli occhi, trovando Clio accanto a lui.
“Che...” disse dolorante “... che succede? Dove siamo?” Massaggiandosi la testa. “Si... rammento...” cercando di alzarsi “... mi hanno colpito quei vigliacchi...” la guardò “... cosa ci fai qui? Come sei arrivata?”

Dacey Starklan 12-05-2016 03.25.25

" Altri complimenti? A cosa tale onore?" Sorrisi all'uomo.

".Finirete per farmi arrossire Ser"

La mancanza di bambini, quale che fosse la notizia , produceva un silenzio assordante .



" Forse non è la scuola... Ricordate lo strano albero e la sua scritta? Ci deve essere qualche nesso.



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Guisgard 12-05-2016 03.31.14

Ehiss sorrise a Dacey.
“Beh...” disse poi “... devo trattarvi come una donna, no? Non ditemi dunque che qualche complimento vi fa arrossire?” Divertito. “Però se volete posso anche smettere.” Facendole l'occhiolino.
Ripresero la loro passeggiata tra le stradine di Sant'Agata di Gothia, non certo vuote di passanti.
Tuttavia appariva sempre più strana quell'assenza di bambini nella strade.
"Si, tutto ciò è molto strano..." mormorò il cavaliere "... quall'albero vedo vi ha inquietata parecchio..."
Ad un tratto, passando davanti ad un vicoletto, la zingara vide una palla da gioco sgonfia, abbandonata ai piedi di un muro.
E ciò la angosciò.

Lady Gwen 12-05-2016 03.32.05

Rimasi con gli occhi nei suoi mentre mi prendeva fra le braccia e mi diceva quelle cose stupende.
Sapevo che era così, lo era anche per me, ma sentirglielo dire era qualcosa di indescrivibile.
Risposi con lo stesso ardore al suo bacio, perchè il sentimento che ci animava era lo stesso e volevo che lo sentisse che lo percepisse.

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Guisgard 12-05-2016 03.44.41

Quel bacio unì a lungo i due giovani innamorati, incatenando le loro labbra come se fossero le parole, il suono, della reciproca promessa d'Amore che in ogni momento si scambiavano.
Un bacio lungo, appassionato e rassicurante.
Forte, come forte era il loro sentimento.
“Vieni, usciamo da qui...” disse Zoren sussurrando a Gwen, dopo aver staccato appena la bocca da quella di lei “... non voglio tu resti chiusa in questa stanza...”

Lady Gwen 12-05-2016 03.50.22

Quel bacio ci unì a lungo, come a suggellare quella promessa che ormai ci legava in quel vincolo inscindibile e fu passionale, forte, ricco di così tanti sentimenti da sentirsi travolti.
Poi si staccò da me.
"Dove vuoi andare?" Chiesi piano, ancora col fiato corto mentre gli sfioravo il viso.

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Guisgard 12-05-2016 03.55.20

“Non lo so...” disse Zoren col viso appoggiato su quello di Gwen “... volevo farti uscire da questa stanza, pensando che magari volessi distrarti ed uscire all'aria aperta...” confessò “... non vuoi? Preferisci restare qui? Magari mangiamo qui in camera?”

Lady Gwen 12-05-2016 04.01.21

Lascia piccoli baci quando poggiò il suo viso sul mio, all'angolo delle labbra, sulla guancia, vicino al naso, mentre l'altra mano era ancora intrecciata fra i suoi capelli.
"Faremo ciò che vuoi... Per me va bene qualsiasi cosa..." sussurrai, i nostri visi che si toccavano ancora.

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