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Pavel entrò ed appena suo nonno uscì, lui subito si avvicinò a Nyoko e la baciò dolcemente.
“Non essere preoccupata...” disse “... tutto è finito ormai... è stato solo come un brutto sogno... ora è tutto passato...” accarezzandole il viso. |
Mentre la capsula faceva ritorno verso la Terra, Vale cominciò la ricerca sistematica di Icarius. Penetrati nell'atmosfera terrestre, il robottino ebbe finalmente i risultati di quella ricerca.
“Ho localizzato Icarius...” disse a Clio “... appena fuori Afragolopolis... si tratta di un centro di sanità mentale... lo tengono là...” |
Gli sorrisi e mi sentivo così felice. Allora lo abbracciai e ne sentì la presenza. "L'ho creduto sin dall'inizio. Un brutto e terribile incubo" dissi guardandolo e riempiendo i miei occhi della sua immagine. "Ma c'eri tu con me... E questo mi ha dato forza..." dissi portando una mano sul suo viso. "Sai... Credo di potertelo dire adesso..." dissi avvicinandomi al suo viso e spingendomi sulle punte per arrivare al suo orecchio. "Ti amo" dissi in un sibilo sussurrato. Lo guardai per un breve tempo per poi baciarlo con dolcezza, carezzandone il volto. "Ti amo..." dissi poi in quel bacio. E lo abbracciai forte, quasi a volermi fondere con lui.
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La sala era ancora colma, tutti applaudivano e cercavano il volto di Guisgard.
Ma il divo era andato via con Gaynor, senza avvertire nessuno e facendo così perdere le loro tracce. Salirono sulla sua auto e partirono. “Non ne potevo più di stare là...” disse guidando “... detesto la gente che si entusiasma per ciò che neanche capisce...” guardandola con i suoi occhi azzurri ed inquieti. |
"Che vuole dire?" Risposi a Guisgard mentre eravamo nella sua auto, diretti verso casa mia. "Il film ha lanciato qualche messaggio subliminale che mi è sfuggito?"
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Mister X strinse forte Altea.
Il viaggio sembrò lunghissimo, ma allo stesso tempo parve durare solo un attimo. Poi la luce del Sole e la Macchina del Tempo si fermò, spegnendo i suoi futuristici strumenti. Allora lui staccò le cinture di sicurezza e scese, aiutando Altea a fare lo stesso. Lei avvertì un lieve capogiro che però svanì in pochi minuti. “Benvenuta nel futuro...” disse lui “... nel 2117... e benvenuta nella mia vita...” baciandola, mentre sullo sfondo appariva una futuristica città. Afragolopolis del domani. http://img.over-blog-kiwi.com/0/98/6...tt-richard.jpg |
Ci dirigemmo verso la terra, che si avvicinava sempre di più.
Come mi appariva diversa ora dalla prima volta che l'avevo vista. Così piena di ricordi, così piena di emozioni. Lì c'era lui, e l'avrei cercato e trovato dovunque fosse. Le parole di Athia continuavano a rimbombarmi nella testa: lui non è come gli altri, non possono lasciarlo libero, non può esserci un finale lieto ma illusorio. Sapevo cosa quello voleva dire. Ma non mi importava. Avrei perso tutto. Avrei perso Solaria. Avrei perso l'immortalità. Avrei perso la corona. Ma non mi importava. Avrei trovato lui, e lui valeva il mondo intero. Annuii a Vale. "Bene... prendi le coordinate.." dissi. Una volta sulla terra, raggiungemmo in breve tempo il centro di sanità mentale. "Sto arrivando amore.." sussurrai, per poi diventare invisibile ed entrare. |
Quella sensazione unica, indefinita ed incredibile svanì in un attimo.
La macchina del Tempo si fermò e Lui aprì quella navicella e vidi il sole, si staccò le cinture e mi aiutò visto la testa continuava a ruotare, ma poi riuscii a comprendere e vedere. Sgranai gli occhi...""2117 addirittura?" deglutii mentre vidi una città stranissima...era tutto futuristico.."Ma siamo nella stessa città solo secoli dopo..mi sento scossa..ma felice di essere con te..nella tua vita. Sembrerò goffa" ridendo per poi guardare quella città dal fascino indefinito e corrisposi al suo bacio con impeto e passione stringendo le sue braccia. |
Pavel sorrise a Nyoko e la baciò di nuovo. La baciò con dolcezza, ma anche passione.
“Ti amo anche...” disse sulle labbra di lei, mentre nei loro occhi passavano in rassegna le meravigliose e sognanti immagini di quella notte d'Amore al castello che aveva suggellato la promessa di una vita insieme. https://peopledotcom.files.wordpress...-800.jpg?w=800 |
“Si...” disse Guisgard guidando “... se vuoi, stanotte, se mi inviterai a casa tua, te ne parlerò...” guardando Gaynor con i suoi occhi azzurri, mentre l'auto sfrecciava nelle strade di un'Afragolopolis avvolta da un gotico crepuscolo.
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