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Il gesto inatteso e brutale della misteriosa creatura portò Gaynor ad indietreggiare, coprendosi con le braccia il petto nudo.
Lo strano essere allora la guardò quasi con rabbia, battendosi i pugni sul petto e gridando. Un verso simile ad un ringhio prolungato e stridulo che terrorizzò la bella regina. In quello stesso istante si udì il colpo di un fucile e la creatura grottesca fuggì spaventata. Un attimo dopo arrivarono alcuni uomini armati. “Voi...” disse uno di loro a Gaynor “... chi siete? Come avete fatto ad arrivare qui?” Fissando poi le sue nudità a stento celate dalle braccia che disperatamente cercavano di coprire il petto. |
“Non so...” disse Icarius confuso “... come una strana sensazione... come se qualcosa qui mi ricordasse un non specificato passato... non so... forse sono le botte in testa che ho preso...” guardò il cancelletto “... direi di uscire da lì e saremo liberi, no?” Fissando Clio.
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Sorrisi e alzai anche io il mio bicchiere.
Quello che sentii dopo, fu solo il rumore dei nostri bicchieri che si infrangevano sul pavimento. "Zoren!" Urlai, con tutto il fiato che avevo in corpo "Zoren ti prego rispondimi" mormorai piangendo, co le mani sul suo viso cercando di farlo rinvenire. Poi chiamai aiuto, gridando e sentendo se il suo cuore batteva ancora. Se pensava di portarmelo via per colpirmi e tenermi avvinta a lei, si sbagliava di grosso. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
" Va bene" strinsi la sua mano come ad aumentare il senso di protezione e ripresi a camminare tenendo lo sguardo dritto davanti a me.
Quanto mi ritrovai davanti quei due tizi fu istintivo indietreggiare. Decisi di non parlare anche se avrei voluto oppormi a quella richiesta e lasciare fare a Ser Ehiss. Ovviamente non poteva essere una coincidenza, tutto doveva nascere dal fatto che avessimo aiutato il mendicante. Non comprendevo quale fosse il grave problema in quel fatto ma per la gente della città doveva essercene uno , e anche grande. Rimasi vicina al cavaliere chiedendomi che cosa sarebbe successo |
Mi dimenavo nel letto in preda a sogni inquieti e mi svegliai di colpo ansimando e ricordai quel sogno..sentivo il cuore battere forte..ricordai tutto ma la cosa che mi spaventava era quella creatura che in realtà era Tintus..era un mostro.
Mi alzai di scatto e accesi la candela, andai a guardare tra scaffali e libri..dovevo trovare indizi di questo posto o del barone...e del figlio. Poi ricordai un particolare del sogno..qualcuno disse il figlio enigmatico del barone era morto in guerra e per questo il dipinto era mutato..un dipinto non poteva mutare. Non era arrivata l' Alba, indossai il vestito di Cramelide e presi una candela e scesi piano, sperando non vi fosse nessuno..sembrava deserta la bottega..dovevo vedere il dipinto. |
Il mio indietreggiare e coprirmi il seno contrariò la bestia, che prese a battersi i pugni sul petto, emettendo un lungo e stridulo ringhio che mi spaventò a morte.
In quel momento, un colpo di fucile fece scappare via la bestiale creatura. Apparvero così alcuni uomini armati, che mi chiesero chi fossi, fissando il mio corpo mezzo nudo. "Signori, io e il mio compagno siamo naufraghi... una tempesta ci ha portati su quest'isola, di cui ignoriamo anche il nome..." risposi loro, evitando di dire che stavamo spiando la struttura lì vicino. "Eravamo in perlustrazione, sperando di trovare qualche altro essere umano a cui chiedere ristoro, e invece ci siamo imbattuti in quella strana creatura..." La tensione, la paura e la vergogna di essere nuda davanti a loro fecero crollare il mio autocontrollo. Calde e salate lacrime cominciarono a rigarmi il viso, mentre con lo sguardo cercai il mio Capitano, ancora privo di sensi. "Vi prego, datemi qualcosa per coprirmi... e, se potete, controllate che il mio compagno sia solo svenuto, la bestia l'ha colpito forte..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Sorrisi ad Icarius, sfiorandogli per un momento il braccio.
"Credi ancora che sia una pazza?" Azzardai, scrutando il suo sguardo. Poi sorrisi, sospirando appena. "Giá.." Guardando oltre il cancelletto con aria inquieta "Liberi.." Sospirai "Una parola, dove andremo? Siamo ricercati ora, siamo fuggiaschi... Esuli.." Quella parola mi morì in gola. Di nuovo. Dovevo di nuovo lasciare la mia casa. Chiusi gli occhi per nascondere le lacrime. "Che faremo?" Mormorai poi "Non possiamo semplicemente scappare, dobbiamo provare a cambiare le cose, ma come?" Poi trasalii. "E se andassimo dal re in persona? O dagli altri Ducati che stanno combattendo l'Uaar? Molti mi conoscono, sanno chi sono magari..." Non riuscii a finire la frase. "Non lo so..." Mormorai, sconsolata "Sì, andiamo via di qui.." Sforzandomi di sorridere a Icarius. Poi guardai di nuovo verso il cancelletto e sospirai di nuovo. "È solo che.. Proprio qui.." Mi voltai verso Icarius "Anione, l'uomo di cui hai visto il ritratto prima, è stato trovato morto misteriosamente proprio lì.." Indicando il punto approssimativo "E molti arciduchi prima di lui.." Mormorai. "Ma forse sono solo leggende.." Mi feci forza "I soldati di Damin sono reali, pensiamo a sfuggire a quelli..." Sorrisi. Così lo presi per mano, e iniziai a incamminarmi verso la brughiera, con la spada sguainata. |
Le urla di Gwen e Zoren sul pavimento senza conoscenza.
Allora il libro prese a sfogliarsi, di nuovo, stavolta senza che il vento penetrasse dalla finestra. “Facciamo un patto, un giuramento...” disse la voce misteriosa “... io sarò un'amica per te e tu lo sarai per me...in questa vita e nell'Altra...” |
Gli uomini ascoltarono Gaynor e naturalmente fissarono più del dovuto il suo essere quasi nuda davanti a loro.
Poi uno di quelli si slacciò il mantello e lo passò alla regina. “Ecco, copritevi, madama...” disse “... voi, controllate che l'uomo stia bene.” Ai suoi compagni, indicando il pirata ancora senza conoscenza. “E' solo svenuto per la botta in testa ricevuta.” Uno di quelli all'uomo. “Allora portiamolo alla villa.” Mormorò quest'ultimo. “Prego, madama... seguiteci. Ora voi ed il vostro compagno non correte più pericoli.” Rivolto poi a Gaynor. |
Era ancora senza conoscenza ed io non sapevo che fare.
Il libro prese poi a sfogliarsi da solo ed io pensai all' improvviso che poteva esserci un incantesimo o qualcosa per salvarlo, così iniziai a sfogliarlo. Ad un certo punto la vice si fece di nuovo sentire. "Non mi farò ricattare da te" esclamai "Non so nemmeno chi tu sia e come tu mi conosca, non farò alcun patto con te" dissi, secca. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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