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Mi voltai verso Elv e mi limitai ad un sorriso divertito.
"Va bene, va bene, ma non incolpare me se ti annoi ancora di più" ridacchiando e prendendo il suo braccio. A quel punto, mi diressi con lui verso il laboratorio di Oxio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Interessante" risposi a Gerard "Sempre dei domenicani però si tratta e ancora di più che stanno eseguendo gli scavi e come ti dicevo Crezia frequenta la scuola domenicana, forse qualcuno le ha parlato di Lilith o ne è rimasta affascinata? Chi guida gli scavi, vorrei parlare proprio con lui" stringendo la moneta.
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Elv sorrise e prese Gwen sottobraccio.
Insieme allora andarono nel laboratorio che il direttore aveva assegnato al professor Oxio. Era un uomo questo appena più alto della media, robusto, completamente col capo rasato, un pizzetto curato e 2 occhiali stretti, dalle lenti scure in modo che nessuno di quelli che gli stavano davanti poteva mai davvero vedere il suo sguardo. Pare che a Uaarania Oxio fosse uno scienziato di grande valore, sebbene il più della sua reputazione accademica si basasse su una serie di sagaci e a volte pungenti scritti di tipo divulgativo. Tuttavia nessun nelle università di Uaarania aveva mai pensato di mettere in dubbio il suo valore come studioso. Dopo che ebbero bussato, Gwen ed Elv furono ricevuti dal brillante scienziato, che subito li salutò eli mise a loro agio. Disponeva infatti di una dialettica vispa ed agile, buonissima cultura generale ed un modo di fare che pareva emanare quella sobria ironia che è tipica di 2 animi umani: quelli brillanti e quelli malvagi. Si rivolse ancora a Gwen, facendole altri complimenti circa i suoi lavori e chiedendole altre spiegazioni circa i suoi studi. Ma la conversazione fra i 2 fu interrotta dall'arrivo del direttore con un'espressione alquanto tesa. "Dammi il tempo di fare qualche telefonata, cara." Disse Gerard ad Altea. "In beve saprò dirti chi getisce gli scavi e come collabora con i Domenicani." Detto ciò lasciò la moglie e si chiuse in biblioteca, dove cominciò a fare le sue telefonate. |
Entrammo nello studio di Oxio, che pur essendo cortese e cordiale appariva alquanto impenetrabile e mi dissi che dovevo comunque mantenere una certa distanza, al di là dei complimenti che continuava a farmi circa il mio lavoro.
Tuttavia, fummo interrotti dal direttore, che entrò con un'espressione tesa sul viso. "È successo qualcosa?" con tono cauto ed espressione allarmata. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si." Disse con tono cupo il direttore a Gwen, per poi guardare Oxio. "Mi è stato appena riferito che un atto, diciamo blasfemo, è accaduto nella chiesa del Cuore di Gesù antistante l'Università Cattolica."
"E questo in che modo dovrebbe interessare questo centro, direttore?" Chiese Oxio. "Comprendo, professore, che lei venendo da un governo totalmente laico, per non dire apertaente anticlericale, come quello di Uaarania non troverà nulla di riprovevole in questa faccenda..." "Appunto." Annuì Oxio. "Ma il motivo per cui sono stato avvertito" fece il direttore "sembra riguardare un androide..." "Un androide?" Stupito Oxio. "Si, professore." Annuì il direttore. "Sembra infatti che l'autore di questo atto sia statoproprio un androide." |
Aggrottai la fronte, ascoltando le parole di entrambi.
E un'idea si fece strada nella mia mente. Guardai Elv. "L'androide di Afhel. Diagora. Potrebbe essere stato lui, è ancora a piede libero" dissi, guardando poi il direttore. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Quini" disse allarmato il direttore aGwen "... c'è un androide pericoloso a piede libero? Possibile? Portato dal professor Afhel? Oh, ma è una sciagura!"
"Perchè mai un androide dovrebbe comportarsi in uesto modo?" Perplesso Oxio. |
"Non è colpa di Afhel, l'androide gli si è rivoltato contro ed è scappato" spiegai, per sollevarlo dalle colpe della sua creatura.
Guardai Oxio. "In realtà no, se non si è programmato per farlo. È questa la cosa strana." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Non è facile riprogrammare un androide costruito da altri." Disse Oxio a Gwen. "Ogni androideinfatti ha in sistema di difesa interno, con il quale la sua intelligenza artificiale respinge attacchi esterni. E non facile penetrare tale sistema di salute."
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"Lo so bene, ma è tutto davvero molto strano. Anche l'androide su cui stanno lavorando Huber ed Afhel, Justine, è molto strano. Alcuni slot sono stati lasciati liberi ed il suo comportamento è anomalo, come se avesse un margine di libero arbitrio" dissi, sentendo quasi i brividi a quel pensiero.
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"Vorrei poter studiare quell'androide..." disse Oxio a Gwen "... quella Justine... è possibile?"
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"Ma sì, certo, è di là. Al laboratorio" annuii ad Oxio, mentre mi alzavo con Elv.
Il suo parere mi interessava inevitabilmente, ero curiosa di sapere cosa ne avrebbe pensato. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Oxio annuì e con Gwen, seguiti da Elv, andarono nello studio dove si trovavano i 2 scienziati con Justine.
E qui li attese uno spettacolo terribile. Il corpo di Afhel giaveva a terra, con gli occhi sbarrati e persi nel vuoto e la testa girata di 180°. Ludwing invece era finito in uno degli archivi dopo aver fracassato il vetro con le spalle. Di Justine non c'erano tracce. |
Entrammo e mi coprii la bocca con le mani.
Quello scempio che avevamo davanti agli occhi l'avevo causato io. Avevo permesso che accadesse quando avevo fatto in modo che Justine lasciasse quella casa maledetta. Tremando, mi avvicinai a Ludwing, sperando che ci fosse ancora una possibilità per lui, anche piccola, di essere ancora vivo. Forse perchè mi ci ero affezionata, forse perchè non lo meritava, o perchè dentro di me volevo fare ammenda. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ma... cosa..." disse incredulo Oxio davanti a quella scena tremenda.
Gwen intanto si era avvicinata a Ludwing. Lo scienziato aveva lividi e tagli ovunque, gli abiti lacerati ed aveva perso conoscenza. Era però vivo. |
Ludwing era messo male, ma sapevo che doveva esserci una speranza.
Era vivo! "È ancora vivo! Elv, chiama un'ambulanza, presto!" esclamai, tenendo una mano sulla spalla dello scienziato, come se ciò mi potesse assicurare che ce l'avrebbe fatta, che Justine non avrebbe commesso l'ennesima atrocità uccidendo anche lui. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Rimasi così sola tra le mie perplessità, mentre Gerard faceva le sue telefonate.
Non comprendevo totalmente cosa mi attirasse, ma questa storia era come se avesse un legame. Strano poi che in un cimitero ci fosse qualcosa legato al mito di Lilith. Certo che tra galà e questo si era passato ad argomenti davveri diversi. Aprii la mano per osservare meglio la moneta. |
Elv annuì a Gwen e subito chiamò un'ambulanza.
Pochi minuti dopo arrivò e Ludwing venne soccorso, per poi essere caricato a bordo. Arrivò anche la polizia e subito il commissario Dambrose cominciò a fare domande a tutti. Ovviamente saltò fuori il nome di Justine. "Bene..." disse il commissario "... parlatemi di questo androide." Chiese. Altea guardò ancora quella moneta. Era un magnifico Taddeo d'oro ungherese, con l'immagine di un leone che stringeva una rosa. Si trattava di una moneta che in quelle zone selvagge ed ancora in un Medioevo cupo e aristocratico aveva un valore quasi inestimabile. Solo un principe, o forse un re, poteva dare un simile dono ad una bambina affinchè ci giocasse. Qualche minuto dopo Gerard tornò nel salottino con un lieve sorriso. |
L'ambulanza arrivò, caricando Ludwing e facendomi fare un gran sospiro di sollievo.
Dambrose passò ovviamente alle domande. "Era di proprietà di un uomo di nome Betix. Sosteneva di averla costruita lui, ma non abbiamo trovato prove che fosse veramente un costruttore di androidi. Da ciò che emerge dal suo diario, sembrava che i comportamenti di Justine fossero diventati strani, imprevedibili, come se qualcuno l'avesse manomessa, ma tali manomissioni non sono emerse dalle analisi" dissi, poi mi fermai un attimo "Il peggio è che è stata lei ad uccidere Betix." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Dambrose annuì e prese appunti riguardo le dichiarazioni di Gwen, bloccandosi di colpo alla rivelazione di lei sulla morte di Betix.
"Un momento..." disse alla ragazza "... l'androide ha ucciso quel Betix? Lei come fa a dirlo? Ha prove?" |
Ecco che arrivava la parte complicata.
Strinsi la mano di Elv per mantenere la calma. "Dovreste trovare il corpo ancora in casa sua, l'ha ucciso stamattina. Posso darvi l'indirizzo" dissi poi. Mi sentivo come una sonnambula che vaghi in uno strano sogno infinito, un incubo da cui non riuscivo a svegliarmi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Un momento, non corriamo troppo..." disse Dambrose a Gwen "... lei come fa a sapere tutte queste cose? E perchè non ha denunciato l'accaduto?"
Elv teneva la mano di Gwen stretta nella sua. "Commissario..." intervenne lui, capendo che Gwen stava per infilarsi in una situazione molto scomoda "... ho detto io alla dottoressa dell'omicidio... lei non c'era sul luogo del delitto." "Ma davvero?" Dambrose poco convinto. "E perchè allora tu non hai denunciato l'accaduto?" "Volevo del tempo." "Per farce cosa?" "Per pensare ed agire." Fissandolo Elv. "Sai che questo è un reato?" Mormorò Dambrose. "E' intralcio alle indagini. Ora verrai con noi al commissariato." E lo fece ammanettare dai suoi uomini. |
Pensai in fretta e pensai ad una scusa plausibile da fornire al commissario, quando Elv si intromise.
Sbarrai gli occhi scuotendo la testa. Ma in cosa si era infilato? Era impazzito?! "No!" esclamai, vedendo che lo portavano via in manette. Andai da Dambrose. "Commissario, la prego, posso dirle io com'è andata, ma rilasci Elv, non c'entra nulla" sperando mi desse ascolto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Sentiamo, ora sono curioso, dottorssa." Disse Dambrose a Gwen.
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Respirai a fondo.
"Betix ci aveva soccorsi dopo essere finiti fuori strada la notte scorsa. Saputo che lavoravo con gli androidi, Justine ha ucciso Betix per essere libera di venire qui al centro, ma ha minacciato me ed Elv. È pericolosa e non potevo rischiare che ci facesse del male chiamando la polizia. Dobbiamo trovarla, prima che sia troppo tardi" guardandolo con urgenza "E deve rilasciare Elv, come le ho detto Justine ci ha minacciati, è per questo che non abbiamo potuto dire nulla. Anche noi due ora siamo in pericolo, potrebbe trovarci da un momento all'altro." Tecnicamente, ciò che c'era alla base di tutto era un accordo vero e proprio, stipulato con l'androide, ma non era necessario che Dambrose lo sapesse, del resto Justine era pericolosa, inaffidabile e questa era una certezza. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Guardai negli occhi il ragazzo che era lì davanti a me.
"Oh ma davvero?" Fissandolo con aria incuriosita. "Interessante...." con aria divertita "Allora vedremo come te la caverai. Ora basta gironzolare per il palazzo, chiaro?'. |
Dambrose guardò Gwen negli occhi, poi si voltò a fissare Elv.
"Devo credere a questa storiella divertente" disse sarcastico "e liberarti? arrestando lei al tuo posto?" "Non le dia retta, commissario, ho fatto tutto io." Elv. "Portatelo via." Dambrose ai suoi uomini, che portarono Elv via in manette. "Certo, signora." Disse il ragazzo mettendosi quasi sull'attenti. "Mi dica pure. Voglio guadagnarmi questo lavoro." Deciso a Des. |
Sbarrai gli occhi ancora una volta.
Ma era idiota o cos'altro? "Ma ha ascoltato una parola di quello che le ho detto? Le dico che siamo vittime di minacce e lei ci arresta? Ma lo sa fare il suo maledetto lavoro o no?" alterata ed innervosita. Non potevo crederci. Ed Elv, contrariamente a come aveva pensato, non aveva aiutato affatto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gerard tornò e gli chiesi subito incuriosita "Dammi delle buone notizie!!". Ormai era un mistero da scoprire.
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"Forse lei dovrebe aprire, oltre ad un dizionario per le buonemaniere, anche qualche libro di diritto." Disse seccato Dambrose a Gwen. "Nascondere evidenti prove di un crimine, omettere fatti e situazioni n grado di far luce su un reato, coprire per qualsivoglia motivo un assassino sono tutte cose che la legge punisce. Chiaro? O preferisce che le faccia un disegnino così che anche lei possa capirlo? E non si permetta mai più di rivolgersi a me in quel modo o le farò ritirare alla velocità delle luce tutti gli attestati che ha, facendola finire come commessa in una qualunque farmacia del V° livello, chiaro?" Fulminando la ragazza con lo sguardo.
Un attmo dopo lui ed isuoi uomini andarono via, portandosi dietro Elv. |
"Se per te conoscere la persona che il più dell volte tessa rapporti stretti con i Domenicani" disse sorridendo Gerard ad Altea "è una buona notizia, allora direi che puoi essere soddisfatta, cara." Come chi sapeva di aver appena fatto felice la propria moglie. "Sto parlando della signora Filem. Si tratta di una pia donna di chiesa, sebbene, pare, abbia una curiosa passione per lo spiritismo."
Intanto, nella non lontana chiesa della Santa Vergne della Salute, il cappellano indossò i paramenti, si inginocchiò davanti all'Altare e celenrò la Messa. "Il Signore Iddio disse al serpente..." disse leggendo un passo tratto dalle Scritture "... poiché tu hai fatto questo, sii tu maledetto più di tutto il bestiame e più di tutte le bestie selvatiche; sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno." Deve esserci un colpevole, pensava mentre chiudeva il Sacro Testo. Deve esserci. Dal giornalista fazioso e corrotto che semina zizzania fra le masse, alla rgazzina grassa che si suicida per gli insulti ricevuti a scuola, fino al bambino caduto e morto in fondo ad un pozzo non più largo di 30 centimetri. Deve esserci un colpevole per tutto questo male. La Messa terminò con la Benedizione e come ogni giorno la Filem fu tra gli ultimi a lasciare la chiesa. Era una donna ormai anziana e dall'aspetto bonario, il sorriso gentile, lo sguardo attento, i modi di chi è abituata ad essere sempre attiva e di corsa. https://cdn.images.express.co.uk/img...iew-387055.jpg |
La rabbia montava dentro di me, non ci vedevo più.
Vidi la macchina sparire, con Elv ammanettato ed io che non sapevo cosa fare. Afhel era morto, Justine sparita e Ludwing ferito in ospedale. Era un caos. Un caos totale. Sospirai affondando le mani nei capelli. Non sapevo che fare, da dove partire. Decisi che sarei andata in ospedale, sapevo che andare al commissariato ora non sarebbe servito, meglio accertarsi delle condizioni di Huber. Presi così l'auto di Justine, o meglio di Betix e mi diressi in ospedale. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Quando Gwen arrivò in pspedale,subito un'infermiera la informò che le condizioni di Ludwing non erano preoccupati.
Aveva subito delle percosse, ma sostanzialmente ora stava bene e il suo quadro clinico non desteva preoccupazioni. Un'ora dopo aveva già ripreso conoscenza e se Gwen avesse voluto fargli visita nessun medico si sarebbe opposto. |
Per fortuna, c'erano anche le buone notizie.
Ludwing era stabile e le sue condizioni non erano preoccupanti, come dettomi da un'infermiera. Appena un'ora dopo aveva già ripreso conoscenza, infatti mi fiondai subito a fargli visita, volendo sincerarmi di persona del suo stato e volendo anche sapere cosa accidenti fosse successo con quella folle. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ehi, dottoressa Gwen..." disse Ludwing nel vedere entrare Gwen in camera "... è la prima cosa piacevole che mi succede da quando sono qui..." sforzandosi di sorridere.
Aveva ancora la voce bassa, ma stava meglio. "Come sta il professor Afhel?" Chiese poi,ignaro dell'accaduto. "Justine ci ha aggrediti entrambi... questo lo ricordo, sebbene il resto è molto confuso... ma mi dica... il professor Afhel sta bene? Si è già ripreso? Anche lui è in questoo spedale, vero?" Fissandola. |
Sorrisi anch'io a Ludwing, mentre mi sedevo accanto a lui.
"Sono felice che stia bene, mi ha fatto prendere un bello spavento..." con un leggero risolino per sdrammatizzare. La mia espressione, poi, si fece tesa, quando chiese di Afhel. Lo stato in cui l'avevo visto, quell'immagine macabra da film dell'orrore, mi avrebbe perseguitata forse per sempre, non sarei stata capace di togliermela dalla testa. "Il dottor Afhel non ce l'ha fatta..." ammisi "Justine l'ha ucciso sul colpo.. " come avrebbe potuto essere diversamente, viste le condizioni in cui il corpo era stato rinvenuto? Era tutto agghiacciante ed io non sapevo davvero cosa fare. "Sono seriamente sollevata che lei stia bene, Ludwing, la situazione è praticamente crollata ed io non so cosa fare..." con un sospiro avvilito, affondando il volto fra le mani. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lo stato emotivo e psicologico in cui ancora si trovova Ludwing lo portarono ad esplodere in una vera e propria crisi di nervi.
Iniziò a gridare, a rigirarsinel lettino e a dare di matto. Gwen non poteva fare nulla per calmarlo. Arrivarono delle infermiere ed infine il medico. Questi soministrò un calmante a Ludwing fino a farlo addormentare. |
Rimasi ulteriormente agghiacciata quando vidi la reazione di Ludwing.
Sembrava stesse esplodendo in una crisi di nervi, ma era in realtà molto peggio, era una sorta di escalation improvvisa, come un delirio. Difatti, gli infermieri dovettero somministrargli un calmante per sedarlo. Continuavo a distruggere qualsiasi situazione in cui mi trovassi, dalla più trascurabile alla più grave, era davvero sconvolgente. Pensai che forse meglio andar via dall'ospedale, dal momento che Ludwing si trovava in quello stato e di sicuro sarebbe stato addormentò chissà ancora per quanto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen alla fine lasciò l'ospedale.
Ludwing infatti non si sarebbe risvegliato molto presto visto la massiccia dose di calmanti che gli era stata somministrata. Le strade della città, afose ed affollate, sembravano avvolgere nella loro caotica apatia la ragazza sconsolata. Ad un tratto il suo cellulare squillò. |
Uscii per strada, lasciando l'ospedale e venni sovrastata dal caos cittadino, frenetico, grigio, che andava troppo veloce per me.
Mi riscossi dalla mia apatia sentendo il cellulare squillare. Così, lo presi e risposi. Non sapevo nemmeno chi o cosa aspettarmi. "Pronto?" Con voce piatta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 14.10.17. |
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