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Ero soddisfatta e soprattutto lo era il regista.
Sapevo, sentivo, che tutti avevano gli occhi puntati su di me e non mi dispiaceva neanche. Lo desideravo, desideravo essere osservata per una mia performance ed apprezzata. Legami la camicia fino all’ultimo bottone visto che non serviva fare ulteriori riprese per quella scena e stavo anche valutando di farmi risistemare il trucco, e magari portare qualcosa da bere. Prima che potessi chiedere a qualcuno sentii il telefono a cui rispose Set. La sua faccia fece subito presagire qualcosa che non andasse e quando rivelò cosa, rimasi scioccata. Non capivo cosa fosse capitato, cosa non fosse piaciuto. Era decisamente frustrante. “ Non ha detto cosa non andava bene?” Incrociando le braccia al petto, sfogando così la mia irritazione nella stretta. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Tornò Chef.
No, non avevamo fatto la cosa giusta. Mi sentivo arrabbiata e amareggiata, mi aveva ferita molto più di quanto pensasse il suo modo di esprimersi nei miei confronti. Perché era questo che tutti pensavano, delle donne che lavoravano qui. Tutte disposte a qualsiasi cosa per una stupida promozione. Era a me che era stato fatto un torto, a me, non al palazzo. A me. E avevano lasciato correre come se nulla fosse.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...3f87956d41.jpg Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Lo guardai negli occhi, con aria complice, intensa, calda.
Mi avvicinai al suo orecchio, lambendolo piano con le labbra. E sussurrai qualcosa di proibito, di eccitante, sconvolgente, decisamente inappropriato. Lo sussurrai con un tono sommesso, che sembrava già pregustarne il gusto e nel farlo le mie labbra accarezzarono il suo orecchio, dolcemente, in un modo sensuale e caldo. |
“Ecco...” disse Set a Dacey “... ha detto che il numero è fiacco... e tu... tu, dice, non sei presa... non sei Margherita... mi spiace...”
Chef non si accorse dello stato d'animo di Gwen, di come si sentiva umiliata e ferita nella sua dignità di donna. Non era un uomo molto sensibile e non si era mai preoccupato troppo dei suoi simili. “Vieni, andiamo allo studio 78...” disse “... saranno già cominciate le riprese...” Destresya sentì Swan gemere piano per quelle sue parole e per quel contatto, così caldo e provocante, sul suo orecchio. “Ehi, non vale...” disse Yanox “... avete segreti voi due?” Ridendo. |
Quel gemito mi provocò un lungo brivido caldo lungo tutto il corpo.
Adoravo tenerli in scacco, sentirli gemere in quel modo, giocare con loro fino ad impazzire. Oh sì, lo adoravo in modo incredibile. Spostai lo guardo su Yanox che aveva parlato, e lo guardai con aria maliziosa e intensa. "No, meraviglia, nessun segreto... adesso Best da bravo fa il telefono senza fili e vi riporta quello che ho detto.." maliziosa. |
"Non mi va" dissi e andai via.
Appena varcata la soglia della mia stanza, mi richiusi la porta alle spalle e tolsi i tacchi, il cui rumore martellante ora mi dava sui nervi. Mi andai a rannicchiare sulla poltrona in velluto verde accanto alla finestra, a stare un po' da sola, in pace e lontana da tutti. Fino ad ora non mi era mai importato troppo di quello che si poteva dire, ma ora era come se fosse stato toccati un tasto pericoloso e sensibile, dal nulla. Mi sentivo afflitta e inutile. Ecco. Inutile. Perché dovevo essere forse un'illusa a pensare che il mio lavoro valesse qualcosa quando invece la gente mi vedeva in un solo modo. Allora che senso aveva lavorare ed impegnarsi? Nessuno. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Guardai Set alzando esageratamente il sopracciglio, trovando davvero assurda quella spiegazione.
“ Non sono Margherita... ma che... che motivazione sarebbe?!” Sollevando le braccia per poi lasciarle ricadere e guardarmi intorno, perplessa. “ Eppure ieri andavo bene... “ Mormorai tra me e me, nervosa. “ D’accordo. Rifacciamola. Sarò più Margherita questa volta.” Senza sapere come dovessi essere più Margherita di quanto già non avessi fatto. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Gwen restò sola in camera a lungo, sentendosi offesa, ferita ed inutile.
In un attimo tutte le sue certezze sembravano essere naufragate. Ad un tratto qualcuno bussò alla sua porta. Best rise e riportò agli altri due quanto di provocante Destresya gli aveva detto. Allora Swan e Yanox sorrisero eccitati e guardarono lei con occhi carichi di desiderio. “No, è inutile...” disse Set a Dacey “... se ripetessimo il numero risulterebbe uguale più o meno... per noi tutti qui andava bene, ma se Phoemnisk ha detto di no, allora il suo giudizio conta... lui vede ciò che altri neanche immaginano... nessuno come lui è in grado di distinguere l'arte da ciò che non lo è... prendiamoci una pausa ed aspettiamo si faccia vivo... magari mi chiamerà e mi spiegherà dove stiamo sbagliando...” "Beh, da ciò che ha detto Phoemnisk" fece il regista "pare che il problema sia la ragazza...2 indicando Dacey. |
Anche la porta.
Ma che volevano? Non erano tutti impegnati nel benedetto spettacolo? "Chi siete e che volete?" chiesi svogliatamente, senza muovermi. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Sono Marlen..." disse da fuori la segretaria "... signorina Gwen, la stanno aspettando nello studio 16..."
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