Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 13-04-2016 01.36.22

"Dovevo esserci io, per dargli una lezione..." disse Enzio appena udito quanto accaduto dalla bocca di Gaynor "... un simile verme non deve più mettere piede in questo palazzo... e prima lo carceremo da questi mari, meglio sarà per tutti..."
"Concordo." Annuì Anmara.

Lady Gwen 13-04-2016 01.39.04

Le parole di Velvot mi scossero, sarei stata ipocrita a dire il contrario, ma decisi che non mi sarei più intromessa.
Mi era sempre stato rimproverato, fin da piccola, di agire senza pensare alle conseguenze; io lo avevo sempre visto come un pregio, qualcosa di cui essere orgogliosi, ma mi sbagliavo, e ora ne stavo pagando il prezzo a mie spese.
Mi voltai, dando le spalle alla bottega e asciugai di nascosto una lacrima sfuggente, facendo come se niente fosse.

Clio 13-04-2016 01.41.49

Arrivai ad una quercia, da cui sembrava giungere quel suono.
Alzai lo sguardo e intravidi una figura che se ne stava appollaiata a suonare.
Strinsi i pugni in un moto di rabbia.
Il ducato nel caos e questo se ne sta qui bello tranquillo a suonare l'ocarina.
Come poteva essere possibile?
Davvero Anione aveva fatto male i suoi conti?
Che fosse peggiore di Rovolin?
Ci mancherebbe altro!
Sospirai.
Mio signore, confido nel vostro giudizio...
Alzando gli occhi al cielo come a parlare con lo spettro del duca.
Che potevo dirgli?
Cosa diavolo ci fai qui a oziare mentre il ducato ha bisogno di te?
Mi sembrava impossibile.
Poi trassi e Un'eventualità che non volevo nemmeno considerare si insinuò nella mia mente.
Così sospirai.
"Ciao.." Dissi, gaiamente "Suoni davvero bene, è un'ocarina, giusto?".
Intanto dovevo farlo scendere di lì .
Poi avrei pensato alla strategia da usare.

Lady Gaynor 13-04-2016 01.42.56

"Se ci foste stato voi presente, non credo si sarebbe mai permesso..." risposi ad Enzio. "Ma ditemi, riguardo alle sue minacce e soprattutto al fatto che lord Rovolin vorrebbe spodestarmi, cosa pensate sia meglio fare? Vi assicuro che sembrava convinto del fatto suo... finché lui sarà nei paraggi, non mi sentirò più al sicuro..."

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Guisgard 13-04-2016 01.49.08

"Mmm... non saprei..." disse Charlie "... il carrozzone andrebbe anche bene, ma chi mi dice che non andrete via di nascosto? Voglio dire... non che non mi fidi, ma non vi conosco e non posso rischiare di perdere un profitto."
"Vi comprendo, ma sarò sempre in città per preparare lo spettacolo" disse Velvot "e voi stesso mi potrete controllare ogni giorno..."
"Non so..." mormorò Charlie "... tu che ne dici?" Rivolgendosi a Dacey.
Gwen intanto, rattristato, se ne stava in disparte.

Guisgard 13-04-2016 01.51.39

A quelle parole di Clio la musica cessò di colpo.
"È tu" disse la voce tra i rami "chi saresti? Non ho mai sentito la tua voce?"

Dacey Starklan 13-04-2016 01.52.09

<< Facciamo così. Domani mattina ci mostrerete il carrozzone e noi vi daremo il libro. Per stasera invece >> presi un pezzo di carta e vi scribacchiai qualcosa, << ecco questo vi garantisce che terremo la merce per voi purché vi presentiate domani come concordato. E ora andate a consolare la povera ragazza lì fuori. Il libro non scappa di certo ma magari lei si>> porsi il foglio al mago con un sorriso prima di mettere il libro da parte come promesso.

Lady Gwen 13-04-2016 01.52.39

La brezza fresca della sera mi spinse a stringermi nel soprabito, ma mi aiutò un po' a riprendermi.
Dentro il negozio le trattative per il libro duravano ancora, ed io pregai gli dèi affinchè dicessero finalmente di sì.
Intanto intorno a me gli ultimi passanti mi sfrecciavano intorno, mentre io attendevo.

Clio 13-04-2016 01.54.15

La mia voce.
Quella voce che lui non capiva, quell'accento che trovava buffo, e che in tutti quegli anni a Capomazda non avevo perso.
Era tutto ciò che mi restava della mia terra, della terra di mio padre.
Ma era naturale che non la ricordasse.
Così decisi di rispondere candidamente, come quel giorno lontano.
"Sono Clio.." Guardando dal basso quella sagoma.

Guisgard 13-04-2016 01.54.59

"Purtroppo c'è poco da fare, altezza." Disse Enzio a Gaynor. "Quel verme diceva il vero. Lord Rovolin vi spodestera' e metterà sul trono ua sua amante. La nostra unica speranza è che Rovolin non diventi Arciduca. Ma tra lui e Cimas davvero non saprei chi scegliere..."

Lady Gaynor 13-04-2016 02.08.43

"Dunque, devo essere pronta a perdere il mio trono?" Il trono di un regno che mio padre aveva governato con saggezza per lunghi decenni... la promessa sul suo letto di morte di riacquistare la nostra indipendenza suonava adesso come uno sciocco proposito. Quel verme di Johnata aveva minato la mia sicurezza ed aveva inferto un duro colpo anche alla mia determinazione. Tutto d'un tratto mi sentii ciò che realmente ero... una giovane donna alle prese con una cosa più grande di me. Forse davvero non ero in grado di governare, forse avevo avuto troppa fiducia in me stessa, forse... forse... troppi interrogativi che in quel momento si affollavano nella mia mente.
Ritornai con la testa in quella stanza. "Già, fra i due non saprei decisamente chi sia il peggiore... Ora vogliate scusarmi, sono ancora un po' scossa e vorrei ritirarmi... buonanotte..."
Mi congedai e salii nella mia camera, buttandomi sconsolata sul letto.

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Guisgard 13-04-2016 02.12.03

Velvot prese il foglio e ringraziò Dacey.
"A domani dunque." Disse ed uscì.
"Speriamo che sia un buon affare..." fece Charlie, guardando poi sua nipote.
Fuori intanto Gwen attendeva che la trattativa nella bottega terminasse.
"Ehi..." avvicinandosi Velvot "... va tutto bene?"

Guisgard 13-04-2016 02.15.30

"Bel nome, devo dire..." disse la voce tra i rami a Clio "... e dalla voce non sembri affatto male... di' la verità, ti hanno parlato di me e sei venuta in cerca a di una serata romantica, vero? E magari di una notte di passione poi..."

Lady Gwen 13-04-2016 02.15.42

Pareva che la trattativa fosse finalmente terminata, con esiti positivi.
Sentii poi Velvot avvicinarsi.
Andava tutto bene? Certo, a meraviglia.
Tuttavia annuii e cercai di mantenere un minimo di contegno, dal momento che eravamo in mezzo alla strada.

http://vignette3.wikia.nocookie.net/...20120404020133

Guisgard 13-04-2016 02.20.50

Gaynor si congedò dai suoi e andò a chiudersi nella sua stanza.
Ma qualcosa attirò subito la sua attenzione.
Dalla finestra della camera vide alcune grosse fregate che entravano nel porto di Baias.
Battevano bandiera Capomazdese e stavano compiendo manovre che tradivano il loro assetto da battaglia.
Era chiaro che Johnata voleva bloccare ogni via comunicazione nel Mar delle Flegee.

Clio 13-04-2016 02.23.01

Alzai gli occhi al cielo.
Era cresciuto esattamente come immaginavo.
Mi morsi la lingua per non rispondergli male, e fargli notare che mi stava insultando.
E che solitamente chi mi insultata faceva una pessima fine.
Se era davvero il nipote del duca avrei dovuto fare finta di niente.
"Perché sei così famoso che arrivano donne da ogni parte per una notte di passione con te?" Ridendo appena, fermandomi prima che la frase diventasse offensiva.
Attento a non seminare bastardi in giro che di lotte dinastiche ne abbiamo anche gin troppe..
Nascosi un sorriso divertito.
Ecco un Taddeo che non si sarebbe fatto trovare dalla Gioia.
"Hai intenzione di startene appollaiato lassù ancora per molto?" Con aria vagamente divertita.

Lady Gaynor 13-04-2016 02.29.17

Salita in camera, mi accorsi guardando dalla finestra che il porto di Baias era occupato da grandi fregate capomazdesi in assetto da battaglia. Quel maledetto di Johnata aveva cominciato la sua guerra. Corsi di nuovo giù come un lampo per avvisare Enzio, che era ancora a palazzo.
"Ammiraglio! Johnata con le sue navi ha occupato Baias! Cosa possiamo fare?" Dissi mentre pensavo al mio pirata, che proprio in quelle acque contava di frenare Capomazda.

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Guisgard 13-04-2016 02.29.21

"Chissà perché" disse Velvot a Gwen "ma non credo proprio che vada tutto bene." Sorridendo e prendendo la ragazza sottobraccio. "Dunque? Finiamo il nostro giro, oppure devo riportarti a casa?"

Guisgard 13-04-2016 02.33.21

"Beh, quassù si sta davvero bene..." disse la voce tra i rami a Clio "... si vedono le stelle e magari si può anche parlare alla Luna... ma potresti convincermi a scendere... avanti, dimmi qualcosa che mi spinga a saltar giù e forse farò finta di non aver notato il tuo sarcasmo..." ridendo appena.

Lady Gwen 13-04-2016 02.34.45

"È tardi, è meglio rientrare" risposi soltanto, iniziando ad avviarmi.
Avrei voluto dire qualcos'altro, ma non ci riuscivo, mi ero sentita troppo umiliata al negozio, oltre il dispiacere che lui non avesse apprezzato il pensiero, benchè affermasse il contrario, e avevo bisogno di sbollire.

Guisgard 13-04-2016 02.36.18

"Purtroppo" disse Enzio a Gaynor "fin quando Johnata non farà la prima mossa noi non possiamo esporci. Non possiamo rischiare un incidente diplomatico con Capomazda. Magari stanno aspettando solo il pretesto per farci guerra, altezza."

Lady Gaynor 13-04-2016 02.39.26

"Davvero non possiamo rischiare un incidente diplomatico con chi già sappiamo vuole togliermi il regno? Cosa potrebbe succedere di peggio?" Non capivo perché dovessimo tenerci buona Capomazda, dopo le rivelazioni di Johnata.

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Clio 13-04-2016 02.41.55

Senti bello sono un soldato, che diavolo vuoi da me?
Pensai, evitando di sbuffare.
Presi un profondo respiro pensando che poteva essere il nipote del mio signore, e il destino della mia terra poteva dipendere da lui.
Anche se la cosa al momento mi sembrava alquanto ridicola.
Sembrava solo un ragazzo abituato a donne facili e a godersi la vita.
Le donne le avrebbe avute anche a corte, quante ne voleva, ma probabilmente avrebbe avuto molte più preoccupazioni.
Avrei dovuto obbedire, dirgli qualcosa che lo facesse saltare giù di lì.
Ma la verità era che non avevo idea di cosa volesse sentirsi dire.
"Se si sta così bene lassù, non vedo perché dovrei farti scendere.." Sorridendo appena.
Così, lasciai il mantello sulla sella di Ercole e mi arrampicai agilmente sul suo stesso albero.
Un'altra comodità di non avere l'impiccio di una gonna lunga.
A quel punto avrebbe visto la mia divisa, le mie armi, e magari avrebbe capito che non ero esattamente lì in cerca di una notte di passione con uno sconosciuto come fossi una poco di buono.
E dietro di me ridevo chiedendomi cosa avrebbe pensato.
Ma se era lui forse si aspettava il momento in cui qualcuno sarebbe arrivato a prenderlo per portarlo a casa.

Dacey Starklan 13-04-2016 13.56.20

<< Sono certa che abbiamo fatto l'affare migliore. E abbiamo anche aiutato quell'uomo che evidentemente non voleva sfigurare agli occhi della fidanzata. Vedrai domani ci porterà il carrozzone e noi ci libereremo di quello strano libro. Se penso alla fretta in cui quel tizio ce lo ha venduto quasi mi viene da pensare che ci sia qualcosa di losco dietro...>>

Altea 13-04-2016 14.58.24

Sorrisi leggermente stizzita.."Ridete? Almeno morirete col sorriso in bocca..e non sarà amaro. Si sono permalosa, e molto altro..ho un pessimo carattere sapete?" scuotendo il capo e guardando il mio vestito di Cramelide.
Guardandolo riflettei..già..era il vestito perfetto per quella gita alla Isola di San Martino..lo dissero sia Lyon che Johnata..non avevo chiesto il motivo.
"Siete di Capomazda? Conoscete la storia di Cramelide ed Ardea..".
Venni bloccata da un rumore improvviso, capii subito erano le guardie.."Bene..sembra giunto il momento" torcendomi le dita nervosamente ma dovevo palesare bene la mia salvezza...ma non sapevo se vi fossero testimoni perchè avrei dovuto proclamare l' uccisione di una straniera e per di più di alto lignaggio..e questo avrebbe potuto causare un incidente diplomatico..quella sarebbe stata la mia ultima volontà...a costo di morire ma i miei genitori e il mio secondo cugino reale lo dovevano sapere.

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Guisgard 13-04-2016 18.00.15

Velvot prese sottobraccio Gwen e i due si avviarono verso le mura cittadine, dove c'era il carrozzone.
Vi salirono ed il buffo mezzo di locomozione accese il suo cacofonico motore.
Partirono così alla volta del palazzo di Gwen.
Giunti in quel luogo, Velvot fece scendere la ragazza.
“Dimmi...” disse “... non merito neanche un bacio della buonanotte?”

Lady Gwen 13-04-2016 18.06.21

Ci avviammo verso le mura della città, dove c'era il carrozzone e partimmo alla volta di casa mia.
Risi appena alle parole di Velvot, presi il suo viso fra le mani e lo baciai.
"Questo andava bene?" divertita.

Guisgard 13-04-2016 18.07.08

Clio si arrampicò agilmente in cima all'albero, dove trovò appollaiata una figura confusa tra le foglie ed il lieve bagliore della Luna notturna.
Un debole alone filtrava tra le fronde, arrivando a colpire lo sguardo di quel tipo.
Erano due occhi azzurri che la fissavano.
“Ehi, vedo che non perdi tempo...” disse lui “... beh, se la mia voce ti fa quest'effetto, chissà cosa farà poi il resto!” Divertito.

Guisgard 13-04-2016 18.10.00

“Si, forse hai ragione...” disse annuendo lo zio di Dacey “... liberarci di quel libro sarà un affare. Soprattutto al prezzo pattuito. Ed anche il carrozzone in garanzia non è una cattiva intuizione. Domattina andremo a vederlo, così da renderci conto del suo valore.”

Guisgard 13-04-2016 18.12.17

Quei rumori e l'arrivo dei soldati che interruppero le chiacchiere tra Altea e Guren.
“Avanti, esci da qui...” disse uno dei soldati alla dama, aprendo le sbarre.

Dacey Starklan 13-04-2016 18.12.42

<< Si domani..Ora voglio andarmene a dormire però! E' molto tardi>> mormorai in uno sbadiglio prima di dare uno abbraccio allo zio e infilarmi nel mio letto.
Fu una notte tranquilla e decorata da sogni.

Altea 13-04-2016 18.16.20

Le guardie aprirono la sbarre della prigione e mi fecero uscire, non dissi loro nulla all' inizio ma poi mi feci coraggio.."Dove intendete portarmi?"

Guisgard 13-04-2016 18.20.50

“Dobbiamo agire con prudenza.” Disse Enzio a Gaynor. “Magari oro aspettano solo il pretesto per attaccarci.”
In quel momento arrivò uno dei soldati.
“Signore, quelle navi nel porto...” ad Enzio “... sembrano in assetto da guerra...”
“Possibile sia tanto folle da attaccarci?” Preoccupata Anmara. “Quel Johnata è davvero così esaltato e stupido?”

Clio 13-04-2016 18.27.11

Non fu difficile scalare quell'albero, e li trovai una figura appollaiata.
Non lo distinguevo molto bene, ma un raggio di luce illuminò i suoi occhi.
Azzurri.
Azzurri come ricordavo.
Azzurri come quelli del mio signore.
"Beh, i Miralesi sono famosi per andare sempre di fretta, non lo sai?" Risi piano "E io non amo perdere tempo...".
Mi sistemai come meglio potevo su un ramo poco lontano dal suo.
"Ma davvero da queste parti le donne sono così disperate e libertine?" Divertita "Mi avevano detto che c'erano pochi giovani nella brughiera, ma non immaginavo a questo punto..." Ridendo appena.
Clio fa la brava...
"Ad ogni modo tranquillo, non sono qui nè per giudicarti e tantomeno per saltarti addosso..." Scuotendo la testa, divertita.
Restai per un momento in silenzio a guardare le stelle.
Effettivamente da lì si vedevano bene.
Non si era accorto della mia divisa, nè delle mie armi, celate com'era no dall'oscurità.
Però magari a un tipo del genere sarebbe caduto l'occhio sulle mie gambe che la corta gonna dell'uniforme lasciava libere, ornate però da leggeri e agili pugnali da lancio legati elegantemente ad entrambe le cosce.
"Allora, dimmi..." Alzando lo sguardo su di lui "Ti piace vivere nella brughiera?".
Dovevo riuscire a capire se sapeva di essere il nipote del duca o se in qualche modo avesse dimenticato quegli anni passati a corte da bambino.
E sarebbe stato un guaio, perché come diavolo me lo sarei portato a corte?
Come avrebbe imparato a governare?
Aveva il sangue di Anione, ma questo bastava?
Sospirai.
Lo avrei portato a Gervan nel caso.
O mi sarei inventata qualcosa.

Guisgard 13-04-2016 18.31.26

“Questo non era un bacio...” disse Velvot a Gwen “... almeno non un bacio vero...” fissandola “... questo è un bacio...”
Prese il volto di lei nelle mani, per poi avvicinarsi alle sue labbra.
E la baciò.
Un bacio profondo, intimo, carnale.
Un bacio fatto di languidi sospiri ed un assaporarsi reciproco.
Con le labbra di lui che premevano su quelle di lei, succhiandole, lambendole con la lingua, fino a carpirne la linfa vitale.

Lady Gwen 13-04-2016 18.40.28

Prese il mio viso fra le mani e mi baciò come pensavo che nessuno mi avrebbe baciato mai.
Era un bacio carnale, intimo, passionale, che ricambiai con lo stesso trasporto, stringendo forte il colletto della sua camicia.
Adesso sarebbe stato ancora più difficile separarci, anche se per poche ore.

Guisgard 13-04-2016 18.48.08

Dacey salutò suo zio e andò a dormire.
Si abbandonò al mondo dei sogni quasi subito, stanca com'era per la faticosa giornata.
Ma poco prima dell'alba quei sogni mutarono.
Divennero agitati, tormentati.
Sognò più volte, ma al suo risveglio solo uno rammentò con precisione...

Dacey era da sola, su una desolata stradina che tagliava in due la campagna.
Come se quel tragitto però le fosse noto, usuale, quasi abituale.
E attraversando quella via, sul versante orientale, passò davanti ad una vecchia casa abbandonata, con un giardino a cui nessuno più badava ormai da tempo.
Era un edificio dal tetto appuntito e spiovente e vi si arrivava tramite un viottolo che serpeggiava tra antiche e dimenticate tombe.
Senza saperne il perchè, Dacey si ritrovò su quel viottolo, fra le tombe.
E notò che, sebbene rovinate, erano le sepolture degli antichi duchi Capomazdesi.
Ad un tratto udì qualcosa.
Un latrato orrendo ed indefinito.
E corse spaventata verso la casa.
Arrivò all'ingresso, ma la porta era bloccata.
Fu allora che si accorse di non essere sola.
Una sagoma stava immobile nell'ombra.
“Non dovresti fuggire...” disse con la sua voce gracchiante “... non è certo giunta per te... non hai letto il libro? Tornatene a casa e dimentica questo luogo se vuoi vivere...”

Dacey si svegliò di colpo, sudata e col cuore pieno di angoscia.
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Guisgard 13-04-2016 18.50.50

“Sulla forca.” Disse uno dei soldati ad Altea. “Dove meritano di penzolare quelle come te.” E ridendo prese a spintonarla verso le scale. “Voi altri, prendete quell'altro miserabile.” Ai suoi compagni.
Altea fu portata sul ponte della nave.
Qui vide che un cappio era stato alzato su uno dei pennoni.
E capì che sarebbe morta.

Dacey Starklan 13-04-2016 18.56.55

La nonna mi aveva insegnato che i sogni celavano sempre un significato anche se forse a primo impatto poteva sembrare una visione confusa.

Passai i primi momenti di quella mattina, mentre mi preparavo e facevo colazione, a rifletter su quel sogno, sul luogo che avevo visto, sulle tombe, l'edificio ma soprattutto la misteriosa ombra e la sua frase, che mi aveva fatto gelare il sangue.

Guisgard 13-04-2016 18.57.02

I due erano avvolti da quell'incerta penombra.
Quegli occhi azzurri erano su Clio, quasi ad indagare chi fosse e cosa volesse davvero.
Poi ad un tratto notò qualcosa.
Nel momento in cui il suo sguardo era sceso sulle gambe nude della ragazza, dove aveva legati due affilati pugnali.
Allora quegli occhi azzurri tornarono a fissare quelli chiari di lei, stavolta con una luce indefinita, inquieta.
“Ora capisco...” disse piano “... mi sembrava strano che una come te fosse giunta da queste parti per caso... ti mandano loro, vero? A questo sono arrivati? Ad armare le donne?” Estrasse un pugnale, puntandolo alla gola di lei. “Getta quei pugnali di sotto... o ti mostro com'è facile tagliare la gola di una donna...” con tono cupo.


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