Camelot, la patria della cavalleria

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Clio 13-05-2016 01.44.37

Icarius mi prese per mano, e insieme raggiungemmo la casa.
La osservai, sembrava una casa come tante altre, valeva la pena tentare.
"Speriamo in bene..." Sorrisi ad Icarius.
E poi bussai.

Altea 13-05-2016 15.48.47

Fortunatamente non vi era nessuno, mi avvicinai lentamente al dipinto dentro all' armadio...e pensavo per dimenticare quel sogno..quanti anni poteva avere il figlio del barone..sembrava un giovane ragazzo, il barone lo aveva avuto appena ventenne..e ora si diceva era molto anziano...pure qui vi era una discordanza. E poi il fatto di evitare le domande..Non sapere nemmeno dove fosse in guerra..no, qualcosa non quadrava.
Mi misi di fronte al quadro e con la candela lo esaminai con cura..e chissà perché fosse ancora incompiuto.

Lady Gaynor 13-05-2016 16.02.00

Dopo aver indugiato qualche attimo di troppo sulla mia nudità, finalmente uno degli uomini mi diede il suo mantello per coprirmi.
"Vi ringrazio milord, e non solo per il mantello... probabilmente vi devo la vita..." gli dissi ancora scossa, ripensando alla bestia. Per fortuna, mi dissero che il Capitano era solo svenuto... non avrei sopportato di perderlo, ormai era ciò che avevo di più caro al mondo. L'uomo che mi aveva dato il mantello, e che sembrava essere il capo, mi disse di seguirli alla villa, dove avrebbero portato anche Capitan Cuore. Forse, dopotutto, quell'edificio e chi vi soggiornava erano innocui, forse le urla disumane appartenevano alla bestia...
"Vi seguo con immensa gratitudine, milord..."

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Guisgard 13-05-2016 17.27.39

Ehiss e Dacey furono condotti al castello che dominava l'ingresso di Sant'Agata di Gothia.
Attraversarono l'alto e massiccio portone, ritrovandosi poi in un vasto androne che dava su un cortile quadrangolare.
I due allora furono scortati da alcuni soldati al primo piano della parte nobile del maniero, in una grande sala arredata con un ostentato gusto del comando.
E qui restarono ad attendere.

Guisgard 13-05-2016 17.32.02

Icarius e Clio raggiunsero la piccola abitazione immersa nella desolata e selvaggia brughiera.
Bussarono e dopo qualche istante sentirono dei passi giungere dall'interno.
La porta si aprì ed apparve un uomo anziano, con folti baffi, la barba bianca ed incolta, i capelli corti e l'espressione seccata.
“Voi” disse “chi siete?”

Guisgard 13-05-2016 17.35.13

La luce della candela illuminava debolmente i tratti regolari di quel giovane uomo dai capelli lunghi e neri, gli occhi scuri e l'espressione inquieta.
Altea fissava quel ritratto cercando risposte ai suoi dubbi, quando udì dei passi dietro di lei.

Clio 13-05-2016 17.36.31

Un uomo venne ad aprire e io sfoderai un bel sorriso.
"Salute a vuoi, buon uomo.." Esordii "perdonate l'ora tarda, siamo viandanti, mio fratello è stato aggredito da alcuni briganti..." dato che le ferite erano visibili "ora è calata la sera, poteste ospitarci per questa notte?".

Altea 13-05-2016 17.39.04

Fissavo, ogni tratto del suo volto e dei suoi occhi cosi inquieti e la sua nobile figura...era davvero un uomo affascinante, chissà se il suo carattere rispecchiava quella nobiltà ed inquietudine ma positiva.
Ad un tratto udii dei passi...non dovevo farmi scoprire ma non potevo nemmeno non vedere...spensi la candela e mi nascosi sotto il tavolo dove vi erano colori e tele per guardare chi fosse e cosa accadesse.

Dacey Starklan 13-05-2016 17.41.12

"Non mi piace questa storia Ser..." Mormorai piano giunti in quella grande sala, decisamente troppo carica e appariscente.

" Voi sembrare così calmo, come vi invidio" ammisi senza lasciare la sua mano mentre me ne stavo li nervosa per quell'attesa.

" Cosa mai potranno volere da noi?"

Guisgard 13-05-2016 17.54.30

L'uomo sorrise a Gaynor e le fece segno di seguirli.
Attraversarono uno sterrato semicoperto dalla folta e tropicale vegetazione, ritrovandosi davanti alla vasta struttura che l'uomo aveva chiamato villa.
L'aria però, più si avvicinavano, più era intrisa di odori acri, simili al cloroformio.
“In verità” disse l'uomo alla regina “non mi siete affatto debitrice. Non riguardo la vostra vita almeno.” Sorridendo. “La creatura che vi ha avvicinato, per quanto possa apparire diciamo insolita, non è affatto pericolosa. Deve essersi allontanata dalla villa dopo aver scavalcato il recinto. Domattina quando avvertirà il senso di fame tornerà da sé. Permettete? Mi chiamo Sbroz e sono il responsabile della sicurezza su quest'isola.”
Nel frattempo erano giunti alla grande villa.
Vista da vicino colpì ancor di più Gaynor, in quanto presentava un'architettura ed uno stile che mai lei aveva veduto prima d'ora.
Attraversato un basso fossato si ritrovarono davanti ad una sorta di palazzo a metà tra lo stile Vittoriano e quello coloniale.
Si trattava di un grandioso edifico circondato da un vasto e lussureggiante giardino, ricco di piante esotiche e cariche di frutti dal vivace colore e l'intenso profumo.
Guizzanti fontane di gusto neoclassico nobilitavano l'insieme con arditi giochi d'acqua tinta con svariati petali di fiori e piante dell'isola, mentre armoniose composizioni vegetali impreziosivano un ampio parco che circondava l'edificio vero e proprio.
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