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"Non so, ma erano strani..."
Già, strani, più che deformi. E ora? Chi era questo? "Chi è questo dottore?" chiesi curiosa, a quel punto. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
No, lui non stava al gioco, che peccato.
Lo squadrai con uno sguardo intenso, tutto, dalla testa ai piedi. "Non sarei qui se non volessi restare, non crede?" sorridendogli "Cercavo solo di capire se la mia compagnia le fosse o meno gradita.." guardandolo negli occhi. Posai lievemente una mano sul suo braccio. "Visto che non è orario di lavoro mi può accompagnare in una passeggiata?" sorridendo. |
“Il dottor Kinms è un importante e noto scienziato...” disse Elv a Gwen “... arrivato ad un millimetro dal premio Nobel... poi cadde in disgrazia e fu bandito dal mondo accademico... così, mollato tutto, ha acquistato parte di quest'isola per rifugiarsi in solitudine e lavorare lontano da tutto...”
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"Oh, capisco. Beh, onestamente non ne ho idea, però potrebbe essere la persona a cui Fabius ha portato gli animali. Se ho capito bene, non li ha trasportati per studiarli lui in prima persona."
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Il capo sorrise e prese il braccio di Clio.
“Certo.” Disse lui fissandola. Così cominciarono a passeggiare per il grande cortile. “Mi dica di lei...” mormorò “... qualcosa che non so... a parte che soffre di insonnia.” Divertito. “Non lo so...” disse Elv a Gwen “... può darsi... ma mi incuriosisce la storia del giaguaro... forse dovrei fargli una visitina...” |
"Beh, tentar non nuoce... Mi sembra strano, ma può darsi..." risposi.
In effetti, ripensando agli occhi e lo sguardo di quel giaguaro, spaventato e in gabbia, avvertivo una strana sensazione è qualcosa mi suggeriva che non era lui il fautore di tale scempio. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Si, domani partirò per l'altra parte dell'isola." Disse Elv a Gwen. "Voglio vederci chiaro." Deciso.
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"Sì, mi sembra una buona idea" annuendo.
Anche se ero del parere che non ci si dovesse spingere in quella zona dell'isola, era strana, dubbia, e un po' inquietante, con Fabius e quegli uomini. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Mi piaceva quel contatto lieve, distaccato eppure lievemente confidenziale.
Il giardino poi era bellissimo, sognante, o forse ero io ad esserlo in quel momento. Non mi sembrava vero di essermi presa una vacanza dalla mia vita, essere così rilassata, poter avere contatti umani con le persone, godermi il sole, i tramonti e ancora di più una notte bella come stessa. "Che vuole sapere?" guardandolo divertita "Chieda quello che vuole!". Oh, anche quel gioco era divertente ed intrigante, chissà se gli piaceva di più. Vediamo, sono una misantropa incallita, uccido la gente per vivere... Cercai di immaginare una vita in cui il mio lavoro non incideva su chi ero. "Non sopporto il caldo né il sole, vado matta per le patatine fritte e il mio colore preferito è il viola.." divertita, in un tono lievemente provocatorio. "E lei? Posso avere l'ardire di farle una domanda, signore?" guardandolo negli occhi con quell'aria deferente velata di malizia e provocazione. "Ad esempio..." azzardai, guardandolo negli occhi "Qual è il suo nome?". |
“Domattina andrò dall'altra parte dell'isola con alcuni dei miei.” Disse deciso Elv. “Manca ancora un po' prima dell'alba... dovresti tornare alla pensione e riposare un pochino... dopotutto domattina dovrai lavorare, no?” Fissando Gwen.
Il capo rise. “Beh, qui di caldo e di Sole ahimè ne abbiamo a iosa...” disse a Clio “... quanto alle patatine fritte, magari non sono nel menù tipico dell'isola, ma comunque se ne trovano.” Divertito. Ad un tratto arrivò qualcuno. Era Mattien. “Cosa succede?” Lui. “Sono state uccise altre persone...” disse Mattien “... due militari ed un medico... ho intercettato ora alcune trasmissioni della caserma... sembra sia la stessa dinamica che ha portato alla morte della ragazza... credo i soldati cerchino un animale feroce.” |
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