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Citazione:
Sir Guisgard ha fatto enigmi su ognuna di noi..Non su me..infatti sa mi diverto a crearli io..volete dire nessuno può fare un gioco con Sir Guisgard? Non voglio commentare. Dame e cavalieri..un gioco è diventato una sfida..e me ne rammarico..quasi proprietà personali. Dirò la risposta dell' arcano.."Albero". Non vorrei rubare il Cavaliere di lady Clio... |
Lady Altea, in tutta sincerità sono sconcertato dalla vostra reazione.
Non vedo nulla di male in ciò che ha scritto lady Gwen, anzi trovo che il suo post non sia nè provocatorio, nè tantomeno offensivo. Avevate scritto un indovinello molto simpatico e carino, ma questa vostra reazione è del tutto fuori posto. Guisgard non è il cavaliere di nessuno è dunque quest'uscita potevate tranquillamente evitarla. Spero in futuro leggiate con più attenzione ciò che viene scritto su queste pagine, evitando così insinuazioni poco simpatiche e di certo non degne di una nobile e cortese dama come voi siete :smile: |
Proprio perché Guisgard è l'eroe di tutti sono rimasta basita dal fatto che mi si dicesse usavo lo stesso Cavaliere di una altra dama..tutte noi giochiamo con voi milord. Se permettete io le precedenti battute le ho trovate fuori luogo..appunto perché era un gioco..inutile fare appunti o paragoni no?
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Scusate l'intromissione, ma quando vedo una cosa ingiusta non posso fare a meno di intervenire. A quanto pare di capire, siamo arrivati al punto di non poter dire più nulla perché tutto viene travisato... milady Altea, scattare così per una questione inesistente è del tutto assurdo. Anche io leggendo l'enigma ho avuto lo stesso pensiero di lady Gwen, le cui parole erano di una cordialità cristallina. Dar loro il senso che avete dato voi significa solo avere la coda di paglia, perché altrimenti la vostra reazione non si spiega. E sapeste com'è antipatico leggere queste cose, che appesantiscono un forum così signorile e cortese...
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Milady Gaynor...mi astengo dal rispondere..Sappiate nel mio enigma e nelle mie parole non vi era cattiveria ma cristallinita'. Come lo sono io ..una persona cristallina e cordiale.
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L'opera teatrale Florenzia è tra le più importanti dell'intero teatro Afragolignonese ed è attribuita a Madama Rosaria, nobildonna Sygmese trasferitasi a Capomazda.
Il racconto è ambientato alla vigilia della grande invasione di Sygma da parte dei cavalieri Taddeidi guidati da Ardeliano. Si tratta di un lungo momento di riflessione da parte dei compagni del giovane duca, suoi amici d'infanzia ed ora fedeli cavalieri del suo esercito, volto ad analizzare ed esternare i conflitti interiori, le passioni, le paure ed i sogni di una generazione che condusse Capomazda verso la sua conquista più grande. I protagonisti si muovono quasi come maschere, ciascuno con le sue caratteristiche ben marcate, in una sorta di palcoscenico drammatico ed epico insieme, dove la fatalità e la convinzione di essere parte di un Destino alto e già scritto infonde in ogni figura un che di grandioso eppure di umano allo stesso tempo. La causa bellica viene riconosciuta e legittimata dalla convinzione che i Taddei discendono dagli stessi Sygmesi e dunque la conquista non viene più vista come atto di forza, ma vera e propria unificazione di un mondo diviso in due parti uguali. L'opera, che prende nome dalla capitale Sygmese, Florenzia, diviene così un trattato storico che però narra gli eventi come se la storia stessa fosse romanzata e fatalista, in attesa di un finale scritto forse Altrove. Uno dei passi più significativi è quello in cui Ruggero e Roberto, due compagni del giovane duca, discutono circa gli eventi che hanno spinto al conflitto, temendo persino che il loro compagno e signore sia divenuto folle per il tragico Amore con una bella principessa Flegeese. Di qui i due discutono poi delle grandi profezie che parlano della conquista, come la scoperta del Palazzo delle Lingue, il completamento del più antico manoscritto dell'Ardea de' Taddei e naturalmente del ritrovamento del magnifico Fiore Azzurro. La discussione tra i due si conclude del dubbio, una volta terminata la conquista, su quale città debba poi essere la capitale del nuovo regno, se Afragolignone o Florenzia. Ma prima che i due possano dare una risposta vengono interrotti e richiamati da Ardealiano. La risposta sembra allora, per il lettore, celarsi nel sorriso dolce ed enigmatico di una vecchia serva che sottopone i due cavalieri ad un arcano che così recita: "Si usa in mare. È usata nel gioco. È famosa a Firenze. È formata da tre parti. Non sempre è mortale." Ardeliano lo conoscerà dai suoi due stessi compagni e naturalmente lo risolverà. E voi dame e cavalieri di Camelot sapete risolvere questo enigma? http://www.tasteofcinema.com/wp-cont...n-Are-Dead.jpg |
Cupola. .milord
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Lady Altea, la meravigliosa cupola di Santa Maria del Fiore non c'entra con questo arcano, ahimè!
Infatti la vostra risposta è sbagliata :sad_wall: |
Che dilemmi notturni . Ehh. .Torre.
La Torre di Giotto.. |
Il Campanile di Giotto si usa in mare, milady? :neutral_think:
No, purtroppo non è Torre la soluzione :naughty: |
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