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Vidi parecchi libri scientifici, di meccanica ed altro.
Ma ciò che mi colpì, furono altri libri. Su culti pagani, demonologia, caccia alle streghe. Accidenti. Certo un'altra faccia sconosciuta del dottor Ludwing Huber. Lo guardai infatti con un sorriso furbo sulla faccia. "Non pensavo avesse di questi interessi, dottore" divertita, ma anche incuriosita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lui si voltò a guardare Gwen.
"Interessi..." disse curioso "...oh siriferisce alle erbe? No, come detto era solo un vecchio compito per la scuola, dottoressa." Divertito. |
Sbattei un paio di volte le palpebre, vedendo che forse non aveva afferrato e a quel punto presi il libro sui culti pagani, sia per sfogliarlo che per fargli capire che era ciò a cui mi riferivo.
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"Ah, si." Disse sorpreso e divertito Ludwing nel vedere quel libro in mano a Gwen. "Oggi lei vuol svelare tutti i miei segreti, vedo." Ridendo. "Beh, è proprio sicura di voler sapere di quei libri? Potrebbe perdereogni minima stima in me... ammesso che ne abbia." Ironico.
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Ridacchiai sfogliando il libro.
"Certo che ho stima per lei" dissi "Ma ora sono anche curiosa" aggiunsi, divertita. Dopotutto, era stato lui a volermi portare in casa sua e dovevo assolutamente approfittarne. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lui sospirò e sorrise ancora.
"Davvero..." disse "... ma davvero davvero? Vuol veramente conoscere il motivo per cui ho questi libri in cameramia, dottoressa? Una volta scoperto ciò... beh, non potrà tornare più indietro..." trattenendo una risata. |
"Naturalmente voglio saperlo, sta scherzando?" ridendo.
"È lei che ha scelto di portarmi a casa sua, dunque è una sua responsabilità" sorridendo divertita. "Anche se dovesse dirmi che li usava per le sedute spiritiche coi suoi compagni alle scuole medie, per me andrebbe bene lo stesso" ridacchiando. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lui rise a Gwen.
"Beh, come le ho detto la mia professoressa aveva questa curiosa passione per lo spiritismo e gli antichi culti pagani..." disse Ludwing "... quindi io, per attirare la sua attenzione cercavo ogni genere di testo... lo portavo poi a scuola e facevo domande di ogni sorta per fare lo splendido con lei... ma, ahimè, non è che ebbi poi molta fortuna..." ridacchiando. |
Sollevai appena le sopracciglia, quando si ricollegò al discorso di poco prima.
"Che carino... Una spiegazione più tenera di quella che mi aspettavo..." Dissi divertita, prendendolo un po' in giro bonariamente e rimettendo il libro al suo posto sullo scaffale. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ecco, lo sapevo..." disse divertito Ludwing "... ora mi prenderàin gir come se non ci fosse un domani..." ridendo.
Gwen allora rimise a posto il libro e lui raccolse i fogli e le schede per cui era tornato. "Ecco fatto." Disse sistemandole meglio. "Ora possiamo andare, dottoressa." |
Possibilmente, risi ancora di più del previsto, a quelle parole.
Sì, ero pessima e lui era timido, terribile combinazione. "Perfetto, andiamo" sorridendo, quando finalmente fu pronto per andar via, avendo trovato i fogli che cercava. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen e Ludwing scesero così al pianterreno, per poi uscire nello spiazzo.
Ma prima di arrivare alla macchina una voce chiamò. Era un uomo anziano che arrivava da un sentiero in mezzo alla brughiera ed agitava le mani per attirare l'attenzione di Ludwing. |
Scendemmo giù e mentre uscivamo dal casale, un uomo anziano attirò l'attenzione di Ludwing.
Non mi stupiva, essendo cresciuto qui doveva certamente conoscere chiunque nei dintorni, infatti aspettai che rispondesse al saluto dell'uomo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ludwing guardò quell'uomo e dopo un istante intercorso dal riconoscerlo annuì col capo.
"Permetta un attimo, dottoressa..." disse a Gwen, per poi raggiungere il vecchio. Si strinsero la mano e si abbracciarono. Scambiarono allora qualche parola e raggiunsero Gwen. "Dottoressa, le presento Falem, il vecchio mandriano della tenuta." Ludwing presentando il vecchio a Gwen. "Ah, finalmente vedo ha deciso di prendere moglie, signor Ludwing!" Ridendo il vecchio. "No no, Falem..." vagamente imbarazzato Ludwing, che evitò anche di guardare Gwen "... io e la dottoressa non siamo nulla... solo colleghi." Ridacchiando col viso appena arrossato. |
"Ma certo, vada pure!" lo incoraggiai.
Poi tornò e ci presentò. Anche qui evitai anche solo di ridacchiare, il povero Ludwing era già rosso come un peperone già di suo ed io avrei solo peggiorato la situazione. "Piacere di conoscerla. Io e Ludwing siamo colleghi, in un centro per androidi in città" spiegai sorridendo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Mah, non so cosa siano gli androidi..." disse perplesso Falem a quelle parole di Gwen.
"Il tuo è uno stato d grazia, vecchio mio!" Ridendo Ludwing. "Si, meglio ve ne occupiate voi altri..." annuì il vecchio "... ma come mai era tornato, signore? Stanco della città?" Ridacchiando. "Eh l'avevo detto io..." "No no, ormai non potrei non vivere più in una città." Fissandolo Ludwing. "Ero in realtà tornato per recuperare delle vecchie dispense." Mostrando i fogli. "Ora io e la dottoressa partiremo subito per tornare ad Afragolopolis." "Come subito?" Stupito Falem. "Ma se stasera c'è la festa di San Giovanni. Lo sa che qui si festeggia da 24 Giugno fino ad oggi. Non può mancare, signore." |
Ridacchiai silenziosamente alla risposta dell'uomo.
Sì, davvero, beato lui che non ci aveva a che fare. Dovevamo andar via, quando ci disse che ci sarebbe stata una festa locale. "In realtà, avremmo del lavoro da fare..." dissi, per poi guardare Ludwing. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
In quel bagno tutto si faceva più caldo e non solo l' ambiente.
Osservai il suo corpo perfetto e quel gesto sulla sua mascolinità. Mi soffermai a pensare...era cosi che dovevo tradire Gerard? Intendevo, tutto troppo in fretta, era troppo facile e poi presi la parola "Noto siamo passata al tu, effettivamente mio caro Principe ho una grande sintonia con voi" sorridendo "Ma dovrei essere io a fare il primo passo...spudoratamente...sei molto attraente, il tuo corpo è perfetto e direi sei anche virile ma ci vuole anche romanticismo e altro e certo io sono una nobildonna e non dovrei fare il primo passo" non distogliendo lo sguardo da lui, ma pensai alla maschera e osservai se la stava indossando. |
"Si, dovremmo davvero andare..." disse Ludwing a Gwen.
"Suvvia, la festa è una volta l'anno..." il vecchio "... il lavoro invece è tutti i giorni!" "Beh..." mormorò Ludwing parecchio tentato, per poi tornare a guardare Gwen. Altea fissava ora quella maschera che Lennox ancora non toglieva. Un attimo dopo una strana sensazione avvolse i piedi della padrona di casa. Abbassò lo sguardo e vide l'intera stanza da bagno piena di insetti di ogni genere. Erano ovunque, sia sulle pareti che sul pavimento. Iniziarono allora a salire dalle sue gambe, per poi spuntarle dai lunghi capelli chiari, pesino dalla bocca e dalle orecchie. In un attimo Altea si sentì soffocare, fino a quando tutto si fece buio e silenzioso. |
Ludwing era combattuto, vedevo che l'istinto era quello di restare, anche se razionalmente sarebbe voluto andar via per lavorare.
Un'eccezione si poteva anche fare, no? "Penso che una serata libera non faccia male a nessuno" con un leggero sorriso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Infatti." Disse divertito il vecchio a quelle parole di Gwen.
"Beh, in effetti..." mormorò Ludwing "... massì, perchè no!" Esclamò poi. "Si, direi che una serata di relax non ci farà di certo male!" Ridendo piano. "Ottimo!" Annuì il vecchio. "Stasera ci sarà tutto il paese alla festa, con tanto da mangiare!" "Direi allora che fino a stasera noi alloggeremo qui al casale." Ludwing al vecchio. Che così salutò e tornò fra i campi. |
"Direi che c'è un programma ottimo, per la serata" divertita.
"Sicuro che vuole ancora mostrarmi angoli di casa sua, senza che io la prenda in giro?" lo punzecchiai poi, divertita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Tutto accadde in fretta e fu raccappricciante.
Ad un tratto vidi la stanza piena di insetti, salivano sulle gambe, erano ovunque sul mio corpo o uscivano dal mio corpo. Non fui nemmeno in grado di urlare, ad un tratto fu il nulla. |
"In effetti" disse ridacchiando Ludwing a Gwen "avevo appunto pensato di tenerla reclusa nel salotto, dove l'unico segreto è capire come mai la canna fumaria continua a rilasciare fuliggine nonostante le tante volte che è stata pulita."
Entrò in casa ed invitò Gwen a seguirlo. "Oggi fa un caldo..." sbuffò lui "... andrò in soffitta a cercare un ventilatore, dottoressa... lei si metta pure comoda... in quel mobiletto ci dovrebbero essere diversi liquori e amari... in cucina troverà del ghiaccio se ama berli freddi." E andò in soffitta. Rimasta sola Gwen notò uno strano quadro alla parete, proprio di fronte al camino. http://padovacultura.padovanet.it/si...i_-diavolo.jpg |
Altea si svegliò di colpo, agitata e sudata.
Dopo qualche istante comprese che era stato solo un sogno. Tutto un sogno. Ma terribilmete reale. Ad un tratto sentì delle risa giungere dal giardino. Attraverso i vetri vide sua nipote Crezia in sella ad uno dei loro cavalli, tenuto per le redini da Lennox. La bambina sembrava divertirsi molto. |
Risi di cuore alla sua risposta, mentre poi si allontanava per prendere un ventilatore.
Dopo il suo invito a servirmi da bere, notai un particolare quadro alla parete, che mi fece pensare al leggendario episodio del Trillo del Diavolo di Tartini e rimasi qualche istante a studiarlo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
In effetti il quadro ricordava l'episodio riguardante il celebre musicista Tartini, ma nell'insieme era diverso.
Ad un tratto Gwen sentì i passi di Ludwing che tornava con un vecchio ventilatore. "Non sono certo potrebbe funzionare..." disse "... ma magari si, tentar non nuoce..." e dopo averlo un pò pulito, infilò la spina nella corrente ed il ventilatore, un pò cigolante, cominciò a girare. "Funziona!" Divertito Ludwing. |
Quasi sobbalzai sentendo Ludwing arrivate, tanto ero presa dal quadro.
"Almeno non ci scioglieremo" ridendo. "Ho notato questo quadro molto singolare. Come mai si trova qui?" curiosa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Mi svegliai agitata nel mio letto..un sogno? Ma no...io ero veramente andata da Lennox, ci mancherebbe.
Non ero salita e stesa nel letto, cosa mai stava accadendo. Poi mi affacciai imbronciata e guardai mentre osservavo Crezia che giocava con Lennox, strano ero pronta per la cena con madame Payn, comunque scesi in giardino ed ero adirata più che mai. |
A quelle parole di Gwen, Ludwing alzò lo sguardo verso il quadro, guardandolo qualche istante come chi si fosse scordto della sua esistenza.
"Oh, è ancora lì quel quadro..." disse "... credo si tratti di un trisavolo, o qualcosa del genere... me ne parlava talvolta la nonna, ma più che altro per spaventarmi e farmi stare buono... beh, pare che quel lontano parente fosse un musicista, alquanto squattrinato credo e probabilmente anche poco talentuoso... ma è una lunga storia e non vorrei certo annoirala, dottoressa..." Altea, imbronciata, scese al pianterreno. Nel salone trovò suo fratello Simon che beveva in compagnia di Gerard uno dei tanti vini acquistati dal marito di lei. "Ecco mia sorella." Disse divertito Simon. "Dovresti assaggiare questo vino, sai? Mai visto un rosso così... sembra quasi perlato..." sorseggiando "... Crezia è fuori in giardino... il tuo nobile ospite la sta facendo cavalcare come un'amazzone." Rise. |
Sbattei le palpebre, ancora più curiosa.
"No in realtà mi interessa. Sembrava una versione della storia di Tartini, ma non so quanto ci abbia preso..." ridacchiando "Me la racconti." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Nel salone trovai Simon e presi il bicchiere di vino, ne avevo certo bisogno.."Devo essermi addormentata, mi ero preparata per la cena con madam Payn" portando alle labbra il buon vino "Davvero?" fingendo indifferenza "Hanno fatto amicizia, da quanto siete qua, dovevo dormire bene" e sfoderai uno dei miei falsi sorrisi migliori.
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"Certo." Disse sorridendo Ludwing a Gwen. "In pratica questo mio avo era un musicista ma nessuna delle sue composizioni riscosse mai successo, fino a quando, il giorno di Pentecoste, propose al maestro ell'ochestra cittadina una sua nuova composizione, intitolata Il Fiore di Lilith... questa melodia riscosse subito molto favore, al punto che fu sottratta al mio avo, in quanto troppo povero per depositarne i diritti. Finito ancor più in miseria, egli viveva ormai sotto i ponti, fino a quando la figlioletta del borgomastro si ammalò... essendo la piccola molto amante della musica furono chiamati i migliori musicisti della regione, ma stranamente nessuno di loro seppe eseguire la melodia di mio zio... infine fu portato al capezzale della bambina e lì suonò per lei il Fiore di Lilith... la bambina dopo qualche giorno guarì e il mio antenato fu coperto di onori e denaro. Ma dopo un paio d'anni la bambina si tolse misteriosamente la vita, buttandosi da un ponte... la colpa fu data alla composizione del mio avo. a nulla servì la difesa che egli fece di se stesso, arrivando persino a dire che quella melodia gli era stata dettata dal diavolo in persona. Alla fine di un processo breve, il mio avo fu impiccato e la melodia distrutta per sempre."
"Credo da circa una mezzora, Altea." Disse Simon, finendo poi il suo vino. "Margot ha detto che la cena sarà pronta fra non molto, cara." Fece Gerard. Il crepuscolo si avvicinava velocemente. |
Mezz'ora...quindi non era passato molto che Lennox era sceso, questa storia era strana ma non potevo immaginare Lennox avesse usato qualche sorta di strana magia o cosa per addirittura far apparire tanti insetti tipo film horror.
"Bene" sorrisi a Gerard "Esco a salutare Crezia". Uscii nel giardino e mi soffermai leggermente vicino Crezia e Lennox, ci teneva molto a mia nipote, ma io ero certa non era stato un sogno. Mi soffermai per ascoltare i loro discorsi e carpire qualcosa ed osservai l' abbigliamento di Lennox. |
Altea uscì in giardino, vedendo poco lontani da lei lennox e Crezia seduta in sella al cavallo.
Il bel principe aveva una camicia bianca e dei pantaloni adernti, ma di stoffa, con stivali in splendida pelle di daino selvaggio. "Quando potrò" disse la piccola al nobile slavo "cavalcare da sola?" "Tra un pò." Rispose lui. "Dovrai sercitarti parecchio, ma sono certo saprai un giorno cavalcare come un'amazzone." "Chi era questa amazzone?" Chiese la bambina. "Le amazzoni" spiegò lui "erano delle donne guerrieri. Così forti che anche i soldati maschi avevano paura di loro. La regina delle amazzoni si chiamava Antiope ed oltre ad essere una formidabile guerriera era anche la più belle di tutte le amazzoni." |
Notavo Lennox aveva una certa predilizione per Crezia, era in grado di capirla e mi chiedevo il perchè di tanto interesse.
"Interessante" avvicinandomi "Crezia ti ho detto mille volte era bello cavalcare, ma tu non hai mai voluto credermi, per fortuna il nostro Principe ha la tua simpatia", Lo osservai e lo guardai negli occhi "Già le Amazzoni e Antiope, mi avevate paragonata pure a lei...ma che buon profumo usato, direi di essenze orientali milord" e lo sguardo di ira verso di lui. |
"Ehi..." disse Crezia guardando Altea "... ciao, zia! Si, cavalcare è bellissimo e un giorno lo farò da sola!" Tutta feice.
"Si, milady..." Lennox con un leggero inchino del capo per salutare la padrona di casa "... ma io la paragonerei a molte altre eroine." Sorridendole e guardandola con quei suoi occhi azzurri attraverso la meravigliosa maschera in stille vecchia Inghilterra. "Il mio profumo? E' un'essenza composta con fiori rari e sgreti, il cui nome è Solitudine di Penelope... mi fu donata da un visir turco, dopo che ebbi salvato il suo cavallo preferito la cui zampa si era ferita dopo una battuta di caccia." Ad Altea non sfuggiva come il bellissimo sguardo azzurro del principe attraversava tutta la figura di lei, fissandola ovunque e senza sosta. |
"Solitudine di Penelope...un nome evocativo, sensuale" senza farmi sentire da Crezia "Magari col vapore e il profumo di sandalo e altre essenze ha dei poteri afrodisiaci" mentre notavo osservava la mia figura "Magari anche di portare a cattivi sogni, voi che ne pensate?" per avvicinarmi a lui con discrezione "Dite possa avere questi effetti o sono io una visionaria?" il volto leggermente arrossato dalla rabbia di prima.
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Altea si era avvicinata tantissimo a Lennox, per non farsi sentire da Crezia.
"Questa essenza, fra i vapori e i profumi da il meglio di sè, milady..." disse pianisimo lui accostandosi ai lunghi capelli di lei, mentre la sua mano sfiorava ed acczrezzava inmodo intimo e sensuale il braccio nudo di Altea "...teme i brutti sogni, milady Altea? Ci srò io a vegliare sul suo sonno, mia regina..." con tono basso, avvolgente all'orecchio di lei. |
Lo ascoltai con la voce suadente vicino al mio orecchio e la sua mano, riconobbi il suo tocco caldo sulle mie braccia "Non li temo" a bassa voce "Ma non amo si scherzi con me...ero nella vostra doccia prima vero? Dite la verità, potevate mandarmi via in modo più consono...non sto scherzando...o forse è vero me lo sono sognato?" toccando leggermente la sua mano.
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