Gli occhi di lui erano in quelli verdi di lei.
"Se lei fosse stata nella mia doccia" disse sottovoce ad Altea, visto Crezia non era lontana "non sarei certo stato così folle da mandarla via, madama... so che lei è una donna sposata, ma solo un eunuco o un pazzo potrebbero non desiderarla, milady..." lui pianissimo fra i biondi capelli di lei.
"Principe principe!" Chiamò ad un tratto Crezia. "Su, vieni a giocare con me? Non parlare sempre con zia Altea!" Impaziente la bambina.

"Crezia aspetta..l'educazione " con tono severo "Io non ho sognato,penserei di essere pazza Lord Lennox, ma se lo dite voi che non è vero..allora sto impazzendo davvero" e narrai senza pudore ciò che era successo.

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Lennox ascoltò ogni parola di Altea riguardo quel sogno erotico e così realistico, guardandola fissa negli occhi.
"Milady..." disse infine lui senza smettere di accarezzarle il braccio nudo "... un simile sogno non è certo un incubo ed io sarei l'uomo più felice del mondo se fosse stato reale. Ma temo sia stato solo un meraviglioso petalo sfuggito dal giardino fiorito di messer Morfeo..."
Crezia aveva messo il broncio.

"Essere invasa da insetti non è il massimo direi" e sempre più perplessa. Osservai Crezia ridendo "Crezia, cos'hai tesoro?".

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"Era solo un sogno, milady..." disse Lennox ad Altea, per poi sfiorarle il viso con una carezza dolce e premurosa.
"Uffa, zia..." Crezia alla padrona di casa "... io e il principe stavamo giocando e poi sei arrivata tu... uffa!" Imbronciata.

Sentii la sua carezza ma qualcosa non andava "Crezia, smettila..tra poco è ora di cena. Ma hai novità Crezia?"avvicinandomi al cavallo e prendendolo tra le briglie

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Altea si avvicinò al cavallo, ma Crezia fece un gesto, come a volr far allontanare il cavallo prima che sua zia lo toccasse.
Ma nel fare ciò strattonò troppo le rdini e il cavallo si imbizzarrì, nitrendo forte e galoppando rapido via, tra le urla della bambina.

Mi misi comoda sul divano per ascoltare la storia.
E rimasi a bocca aperta.
Un po' sbalordita, un po' affascinata.
Ed in realtà anche un po' inquietata.
"Accidenti..." mormorai "Una storia tragica senza dubbio... Mi dispiace sia per il suo avo che per quella povera ragazzina. Non deve essere stato facile subire un destino simile..." scuotendo la testa con un sospiro.

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Tutto accadde improvvisamente e mi sorpresi della irrequietezza di Crezia. Infatti le briglia furono tirate troppo e il cavallo scappò con Crezia."Crezia" urlai" mentre andavo a prendere Cruz nella stalla vicino e mi misi a rincorrerla "Vai bello" spronando in nero cavallo.

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"Probabilmente al mio avo la testa non funzionava a dovere..." disse Ludwing a Gwen "... sono passati più di 100 anni e a quei tempi l'ignoranza regnava sovrana..." annuì rassegnato
Poi sorrise e scosse il capo.
"Che impiastro sono..." ridacchiando "... solo io potevo starmene in un bel casolare ustico con una bella ragazza a parlare di diavoli, suicidi e impiccagioni." Sarcastico. "Beh, ormai è quasi sera e la festa starà cominciando. Vogliamo andare, dottoressa?" Sorridendole.


Altea corse a prendere Cruz nelle scuderie, per poi lanciarsi all'inseguimento del cavallo imbizzarrito su sui c'era Crezia spaventata.
Ma più lesto era stato Lennox, che preso il cavallo che uno degli stallieri stava portando nello spiazzo, vi montò in sella e galoppò verso la bambina.
Quando fu subito dietro il cavallo di lei, con un balzo eccezionale, che tradivano un'agilità ed una forza non comuni, si lanciò letteralmente in groppa alla cavalcatura di Crezia, che terrorizzata era tutta stretta al collo dell'animale.
Lennox tirò le briglie con forza e riuscì così a calmare il cavallo, che finamente cessò la sua folle corsa.
"E' tutto passato, piccola." Disse poi alla bambina, che un attimo dopo affondò in lacrime sul suo petto abbracciandolo.

"Resta comunque che sia una storia molto triste, non meritava una tale fine..
" sospirando.
Poi ridacchiai, anche se celai un po' lo stupore al suo complimento così diretto.
"In realtà amo il gotico e l'horror" divertita.
"Sì sarà meglio andare" alzandomi dal divano.

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Cruz correva dietro il cavallo imbizzarrito ma mi accorsi che Lennox mi aveva preceduto, correva con una bravura inaudita..da vero reale...la sua potenza poi nel saltare sul cavallo imbizzarito di Crezia fu sbalordente.
Fu cosi che tirò forte le briglie e salvò Crezia ma mi fermai leggermente lontana ad osservare la scena, lei appoggiata a lui che piangeva e cercava protezione, nemmeno con Simon la bambina aveva avuto tale comportamento..protettivo come un padre con una figlia e pure Lennox nutriva un forte affetto per Crezia.
Mi avvicinai e sospirai "Grazie milord, per aver salvato mia nipote, la quale ha agito con imprudenza e capriccio. Visto Crezia che accade poi?" fredda e rigida verso la nipote che stava troppo diventando ingestibile.

"Non l'avrei mai detto." Disse sorridendo e sinceramente stupito udwing a Gwen. "Beh, se vuole può portarsi via tutti i miei libri sull'occulto, dottoressa. Ormai ho perso la speranza di far colpo sulla mia prof." Divertito.
Annuì alla ragazza e insieme lasciarono il casolare, diretti, attraverso un sentiero, verso il vicino paesello.
Era un meraviglioso crepuscolo estivo, con l'aria calda ma un buon profumo di muschio selvatico intorno a loro.
La brughiera si apriva vasta e silenziosa davanti ai 2, con i suoi sterrati che zigzagavano e si perdevano fra folti alberi dai rami prorompenti, densi cespugli di bacche variopinte e quel lontano tepore caldo che rendeva il paesaggio più lontano vago, incerto, offuscato e quasi incantato.




"L'importante è che ora stia bene, madame." Disse Lennox ad Altea, mentre con una mano accarezzava la testa della bambina.
Crezia sembrò non badare a sua zia e restava stretta al principe.
Ad un tratto corsero Simon, Gerard e uno degli stallieri, tutti preoccupati.
Ma vedendo che la piccola stava bene si tranquillizzarono.
"Principe..." in lacrime lei "... voglio che questo cavallo cattivo sia ucciso! Lo odio! Lo odio!"

"Ci penserò, grazie!" divertita.
A quel punto, lasciammo il casale e ci avviammo verso il piccolo paese attraverso un sentiero.
L'atmosfera al crepuscolo era ancora più magica, incantata quasi.
"È ancora più bello, a quest'ora" guardando il bellissimo paesaggio.

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"Si, credo che qui sia uno dei posti più particolari al mondo." Disse Ludwing a Gen, guardandosi intorno.
Ad un tratto il sentiero davanti a loro si divideva in 2.
A destra conduceva verso il paesello, mentre a sinistra si apriva uno stretto sterrato che pareva perdersi fra gli alberi.

"Concordo" sorridendo.
Proseguimmo, quando il sentiero si divise in due, facendoci scegliere fra quale delle strade del bivio seguire.
"Direi di dirigerci subito al paese" con tono ovvio, andando verso destra.

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"Naturalmente." Disse Ludwing a Gwen. "Di sera non è saggio avventurarsi per la brughiera.
Imboccarono il sentiero a destra e poco dopo furono in paese, dove già la festa era entrata nel vivo.
C'erano diversi banchi con ogni sorta di specialità tipica, dalle cose salate a quelle dolci.
E poi i banchetti del tiro a segno, degli autoritratti, delle canzoncine popolari e di tutta una serie di oggetti particolari, caratteristici e bizzarri.
Al centro della piazzetta poi i 2 videro che alcuni contadini sistemavano fasci di rovi, rami secchi e cassette di legno per contenere frutta, come se si preparasse un grande falò.

Quando arrivammo in paese, l'aria che si respirava era leggera, festosa, allegra.
Molto popolare, ma avevo bisogno di un momento libero per non pensare a nulla.
Le bancarelle vendevano prodotti di tutti i tipi ed immaginavo che a breve avrei preso qualcosa da mangiare.
Vidi poi che al centro sembrava stessero allestendo la struttura per un falò.
"Sembra abbiano fatto le cose in grande" indicandola.

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"Si, è molto sentita la festa in paese." Disse Ludwing annuendo a Gwen.
Notò poi il falò indicatole da lei.
"Oh, si..." annuì "... è un'antica tradizione... viene bruciato un grosso fantoccio, per raccontare la storia della vammana bruciata viva nel Medioevo, dottoressa."

Sbattei le palpebre un paio di volte.
"Cos'è una vammana?" chiesi curiosa.
C'erano tante storie e leggende che mi interessavano, da queste parti ed oggi si stava rivelando davvero una giornata proficua ed interessante.

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"Beh, una vammana è... in un certo senso..." disse ludwing come chi non era solito parlare di questo genere di cose "... diciamo una sorta di incrocio, ecco... tra una fattucchiera e una strega... e un'ostetrica." Rise piano. "Non mi guardi così, non l'ho inventata io." Divertito a Gwen.

Rimasi un attimo interdetta.
"È... Una cosa ben strana..." dissi, per poi ridere.
"Non capisco perché un'ostetrica dovrebbe essere una strega... Che strane le tradizioni popolari..." ancora divertita.
"Anche se ha fatto una brutta fine..."

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"Già." Disse Ludwing a Gwen. "La vammana tradizionalmente ha il potere di mutasi in qualunque animale e ha una vera ossessione per i cavalli. Quella che abitava qui secoli fa commise l'errore di rubare il cavallo preferito di un barone. Si aprì una grande caccia allora per punirla. Lei cercò di salvarsi trasformandosi in una faina, ma fu catturata da un cacciatore. Con l'inganno un furbo maniscalco la fece tornare in forma di donna e la bruciarono viva."

"Oggi lei sta notevolmente arricchendo il mio bagaglio culturale folcloristico..." divertita.
"Accidenti che robe macabre..." con un respiro profondo.
"Direi che è ora di mangiare qualcosa, che dice?" con un rinnovato sorriso.

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"Pensavo di averle tolto l'appetito, dottoressa." Disse divertito Ludwing a Gwen. "Meno male." Facendole l'occhiolino. "Ha voglia di salato o di dolce?"

"Oh no, le assicuro che è difficile togliermi l'appetito" con tono sornione.
"Direi dolce, stasera questa atmosfera molto sognante e crepuscolare mi ispira" con tono esaltato.

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"Allora mi segua..." disse Ludwing a Gwen, come fosse il Cicerone del posto "... avrà solo da scegliere, dottoressa." Divertito.
Finalmente sembrava spesierato, lui sempre così serio e riflessivo i giorni passati.
Arrivarono allora ad un banco con tantissimi dolci.
"Mi dica quindi..." Ludwing a Gwen "... preferisce un più tradizionale Babà al rum... o qualcuna di queste Code d'aragosta, a sceltra fra quelle con panna, con crema o con cacao?"

Ricambiai il sorriso e lo seguii.
Mi sembrava più tranquillo, meno ingessato ed ero contenta di vederlo così, finalmente più libero dalla corazza di timidezza ed insicurezza.
Osservai l'invitante bancone che avevo davanti.
"Scegliere è davvero impossibile, sembra tutto buonissimo" osservando i dolci "Ma sono sensibile al cioccolato, quindi prenderò una coda d'aragosta" dissi infine, già pregustando la mia ordinazione.

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La mano che la accarezzava e lei che si stringeva a lui, non comprendevo questo affetto. Arrivarono Gerard e Simon e alle parole di Crezia scattai nuovamente "Ucciso? Meriteresti tu una punizione" osservando mio fratello "Si è messa a fare capricci e non voleva la mia presenza vicino, ha tirato forte le briglie e questo povero cavallo si è imbizzarrito. Tua figlia sta prendendo una cattiva piega"

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Ludwing allora comprò 2 Code d'aragosta, una alla crema, l'altra al cacao per Gwen.
Si sedettero su una panchina e assaggiarono quei dolci.
Intanto il falò col pupazzo della strega era stato acceso.




"Ascolta..." disse inginocchiandosi Lennox per guardare la piccola da vicino "... quel cavallo non voleva farti del male... sai perchè è corso via così? Perchè era spaventato. Gli animali non sono cattivi, loro attaccano solo per fame o per paura. Vedrai che ora quel cavallo si calmerà e diventerete amici." Accarezzandole il viso.
La piccola Crezia sorrise e lo abbracciò.
Tutto ciò davanti ad Altea, a Simon e a Gerard.

Prendemmo i dolci ed andammo a mangiarli su una panchina.
In quel momento, il falò venne acceso.
"Uno spettacolo intenso, certamente" osservando le fiamme che sembravano ancora più divampanti nello stretto spazio della piazza.
"E il dolce è buonissimo" sorridendo entusiasta.

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Osservai la scena con perplessità..Crezia era totalmente affascinata o legata a Lennox in modo davvero viscerale.
Scossi il capo "Andiamo a cena e dimentichiamo questo fatto" ma turbata.

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"Noi sarà meglio andare però." Disse Simon ad Altea. "Crezia ha avuto una giornata piena e deve riposare."
Ma la piccola fece i capricci, stringendosi a Lennox.
Il padre la rimproverò e la strappò dalle braccia del bel principe.
La bambina si aggrappò ai lunghi capelli neri di Lennox, ma poi il padre la portò via.
Allora il principe chiese congedo da Altea e da suo marito e riportò i cavalli nelle scuderie.





"Meglio il dolce che il falò." Disse mangiando Ludwing. "Decisamente." Sorridendo a Gwen.
Ad un tratto Gwen notò una strana donna fra la folla, che lentamente si appartò in un angolo di piazza.
Sembrava fissarla con insistenza.
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"Ha ragione, ha ragione. Non posso darle torto" ridacchiando e finendo di mangiare.
Un attimo dopo, notai una donna in fondo alla piazza.
Mi fissava con insistenza ed in realtà mi metteva ansia, vista la sua apparenza.
Tuttavia, continuai comunque a fissarla per capire cosa volesse da me.

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Era vestita di grigio, un grigio chiarissimo come la cenere.
Aveva un velo denso sul capo e camminava piano, indifferente a tutti e nessuno sembrava accorgersi di lei.
Aveva il capo rivolto fisso verso Gwen.

Rimasi veramente stupita da tutto questo e da Crezia. Simon se ne andò e il bel Principe andò a riportare via i cavalli "Potevano farlo gli stallieri" a Gerard "Crezia ha avuto un comportamento strano o mi sembrava a me" pensavo non fossi visionaria anche in questo e aspettavamo l'arrivo di Payn.

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"Eh... quella bambina..." disse erard in tono grave ad Altea "... l'ho sempre detto... la viziate troppo tu e tuo fratello, cara. Oggi è stata a tratti insopportabile." Scuotendo il capo.

Tutto di lei sembrava fuori dal tempo.
I suoi indumenti, il velo, tutto sui toni del grigio cenere.
Sembrava che nessuno la notasse, man mano che avanzava e soprattutto sembrava che non interessasse nessun altro se non io.
"La vede anche lei quella donna che sta avanzando, laggiù?" dissi a Ludwig, indicandola.

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"Io non c'ero" ricordando che..già..sognavo "Cosa è successo di particolare? La colpa è di Simon, spero non c'entri ancora questa Lilith".

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"No, non vedo nessuna donna, dottoressa..." disse ludwing a Gwen "... dove?"




"Non so, oggi era davvero capricciosa." Disse Gerard ad Altea. "Speriamo si calmi. Magari un pò di riposo le farà bene."
In quel momento arrivò Margot, dicendo alla padrona di casa che la signora Filem era al telefono e chiedeva di lei.