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“Altro che rogo...” disse Ehiss a Dacey “... quel verme vi mangiava con gli occhi... ma tranquilla, non gli permetterei mai di avvicinarsi a voi... comunque avete ragione, sarà meglio andarcene da qui...” annuì “... è mattino e non abbiamo chiuso occhio... volete tornare alla locanda per riposare o preferite fare colazione?”
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Ero persa tra i miei pensieri, quando d'improvviso ricominciarono quelle urla disumane che oramai conoscevo così bene, che sentite così da vicino erano ancora più agghiaccianti. Aprii la porta e guardai fuori, in attesa che arrivasse qualcuno a cui poter chiedere cosa stesse mai succedendo.
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“Certo...” disse annuendo la vecchia a Gwen “... due grossi pipistrelli presi proprio stanotte...” togliendo una parte del telo che copriva il carretto e mostrando un vaso di creta chiuso con un tappo di sughero “... eccoli...” indicando il contenuto del vaso “... ancora vivi... ne vorresti uno, piccola? Se vuoi potrei vendertene uno...”
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Per un attimo mi chiesi se nella voce di Ehiss si fosse un accenno di gelosia per come ero stata scrutata dal Gastaldo.
" Lo so... Un cavaliere degno di questo nome salva sempre la sua dama in pericolo giusto? Anche se io non sono propriamente una dama" accennai un sorriso tornando a braccetto. In quel momento mi sentivo bene, camminando semplicemente con Ser Ehiss senza pensare al castello e al suo viscido abitante. " Voglio andarmene al più presto. Potrò riposare sul carro e mangiare qualcosa lungo la strada. Ma dovremo informare il vescovo della partenza" |
Quelle urla spinsero Gaynor ad aprire la porta della camera e nel farlo la ragazza vide qualcuno nel corridoio che si avvicinava.
Era il servo con l'acqua per il suo bagno. |
Non potevo crederci. Ero stata davvero così fortunata.
"Quanto vorreste per un pipistrello?" chiesi "In realtà... Il mio amato è stato avvelenato e mi serve il sangue di un pipistrello... Potrebbe morire da un momento all'altro..." mormorai, con poca voce. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Beh, l'avete detto voi...” disse Ehiss sorridendo a Dacey, con lei che tornava a braccetto con lui “... siamo come fratelli, dunque prenderei a pedate chiunque si avvicini a voi.” Facendole l'occhiolino. “Vedo che quel verme vi ha davvero spaventata, visto volete partire immediatamente... e sia, restare ancora qui è inutile... andiamo ad informare Sua Grazia il vescovo...”
Ma proprio in quel momento udirono le urla disperate di una donna. |
Le Florealiche
Risi a quelle parole di Icarius,
"Scoraggiare?" Pensierosa "Non lo so.." Abbassando gli occhi. Poi quelle parole e mi illuminai "Ne sono lieta..." Sorridendo. |
“Nessuna somma potrebbe valere un pipistrello preso in una notte come quella appena trascorsa...” disse la vecchia a Gwen “... ma qualcosa potresti fare per convincermi a dartelo... nel vecchio Cimitero c'è una tomba da tutti dimenticata... voglio che tu vada lì a posare un fiore sulla sua consumata ed informe lapide...”
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" Non è paura... Non come quella paura che provai nel vedermi davanti Sheylon la prima volta. É qualcosa di più...di più profondo, viscerale... A volte voi dite che sono ingenua ma so riconoscere il Male quando lo vedo. E il Gastaldo lo impersona bene. Almeno nei miei confronti... E si sentono così tanto storie di uomini potenti che prendono chi e cosa vogliono senza che nessuno dica nulla. Io non voglio finire nella lista dei desideri di quell'orribile uomo. Per questo voglio andare via. Se per voi le mie ragioni sono sciocche o motivate beh ... Io non cambio idea"
Avevo neanche finito di parlare che la mia voce venne oscurata da un urlo terribile, affranto e acuto, un suono femminile di disperazione. Un urlo che passo nella mia pelle facendomi venir i brividi. " E ora che sarà mai?" |
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