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Ero tesa, nervosa...e ad un tratto vidi Guisgard.
Appena lo vidi sorrisi, volevo stringerlo forte ma non era il momento e stavo per parlare quando mi accorsi di una servitrice che stava annaffiando i fiori...era pure un pericolo tornare in camera, lo presi per mano e lo portai davanti alla effige della cappellina ed estrassi dalla tasca il fiore e glielo mostrai e lo rimisi nella tasca e dissi sottovoce "Questo è il Fiore del Giudizio...mi hanno imprigionata e mi hanno detto devo avvelenare Ciminieri addescandolo nella sua camera..sono dei mandanti di Dominus se non lo farò uccideranno Cid e tutti noi..morirà tra atrocità e non vi è maledizione, hanno detto lui è contro Dominus e lo vogliono uccidere...non so che fare..forse è meglio farlo e quando sono in camera sua tu entri...secondo me ci spiano...e quei fiori stanno narcotizzando tutti". |
Guisgard ascoltò con attenzione ogni parola di Altea, senza tradire emozioni.
La servitrice poco distante da loro continuava ad innaffiare quelle piante, senza assumere nessun comportamento sospetto. “Ora torniamo dentro e stiamo al gioco...” disse Capitan Falco alla sua falsa concubina “... poi penseremo al da farsi... tu come stai? Ti hanno fatto del male?” Mentre con la dama tornavano verso la porta della sala in cui c'era il barone e tutti gli altri. |
Annuii e dopo esserci allontanati.."No sto bene, non mi hanno usato violenza anche se volevano uccidermi, ho dovuto accettare per salvare tutti voi..Cid è laggiù privo di sensi e fu lui a colpirmi, vi erano fiori allucinogeni nella nostre stanze..va bene fingiamo e poi farò in modo..di sedurre Ciminieri...ma ti giuro mi pesa il fatto di farlo perchè..anche se tu non mi ami..non potrei mai sedurre un altro uomo o solo farmi guardare al di fuori di te".
Arrivammo in sala e guardai tutti sorridendo.."E' bastato un bacio del mio bel Capitano e sono rinsavita" dissi e lanciavo sguardi a Ciminieri mentre mangiavo. |
Guisgard ed Altea tornarono della sala e ripresero a far colazione con gli altri.
“Si, immagino...” disse Rosanne alla falsa concubina “... si vede subito che il nostro capitano è molto abile in questo genere di cose.” “Siete troppo generosa, milady.” Capitan Falco alla pupilla del barone. Nel frattempo a Ciminieri non erano sfuggiti gli sguardi di Altea. “Prima dicevate di voler conferire con me, madama...” mormorò il barone “... preferite parlare qui o in privato?” Chiese ad Altea. |
Annuii a Guisgard, trovare il barone era la cosa migliore.
Arrivammo così nella sala della colazione, dove trovammo Altea e persino Rossane. Ci sedemmo e poco dopo Altea disse che non si sentiva bene e si assentò, seguita poi da Guisgard. Continuai a mangiare con indifferenza, finché non tornarono. |
Notai gli scambi strani di battute tra Rosanne e Guisgard ma alla domanda di Ciminieri guardai Guisgard imbarazzata.."Preferirei in privato..noto amate la musica come me visto vi attorniate di musici e poi..beh..mi volete rovinare una sorpresa?" e lo guardai sorridendo ed ammicandogli.
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La colazione proseguiva quasi stancamente, tra sguardi enigmatici, parole di circostanza ed una soffusa indifferenza.
“Oh, cosa sento...” disse all'improvviso Rosanne “... il signor barone e la vostra concubina che parleranno in privato di musica.. a voi non secca, capitano?” “Potrei farvi la stessa domanda, milady.” Sorridendo Guisgard. Ciminieri rise di gusto, per poi fissare Altea. “Oh, ma il signor barone non è certo legato solo a me.” Fece Rosanne. “Lui ha molte donne. Io sono la sua preferita però.” Guardò Clio. “Voi cosa ne pensate? Sarà geloso il nostro capitano?” |
Sorrisi alle parole di Rosanne..ma era così di suo o sotto l' effetto allucinogeno dei fiori???
"Oh niente di preoccupante...ho detto è una sorpresa" e guardai Ciminieri toccandomi le ciocche bionde e sorridendogli...se mi spiavano si sarebbero accorti stato attirando la sua attenzione, ma la colazione mi stava dando la nausea. |
Rossane era incredibile.
Sorrisi con indifferenza. "Affatto..." Prendendo un pezzo di focaccia "E poi avete sentito lady Altea.. Non è nulla di cui preoccuparsi..". |
Rosanne rise a quelle parole di Clio.
“Bene...” disse Ciminieri, asciugandosi con un tovagliolo “... non è cortese far attendere una donna... andiamo, madama... così potremo parlare tranquillamente...” alzandosi e facendo segno ad Altea di andare con lui. Guisgard allora li seguì con lo sguardo fino a quando non lasciarono la sala. Così il barone e la falsa concubina raggiunsero una saletta laterale, arredata con austerità. Ciminieri chiuse la porta a chiave e poi pregò Altea di sedersi. “Avanti, vi ascolto.” Sorridendo alla dama de Bastian. Intanto la colazione continuava nell'altra sala. “Suvvia, capitano...” fece Rosanne “... l'amore è bello se è libero... e poi, sono certa, non resterete da solo...” fissando poi Clio. Passarono alcuni minuti ed anche Capitan Falco si alzò dal suo posto. “La colazione era ottima, ma ho bisogno di passeggiare un po'.” Disse il falso mercenario. “Mi aiuta a digerire. Vieni con me, Clio?” Rivolgendosi alla piratessa. |
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