Ci pensai su.
Perchè non sfruttare l'opportunità che si presentava?
"Che ne dici di darmi una mano? Ti va di scavare nel passato ombroso di un commissario?" divertita, sperando accettasse.

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"Ma così non vale..." disse ridendo Aryana "... mi inviti a nozze, lo sai!" Divertita a Gwen. "Ora arrivo all'albergo e poso i bagagli. Mi raggiungi tu? Sono all'albergo I due Duchi... a piazza della Divina Croce."

Risi di cuore.
"So sempre come prenderti per la gola, è evidente" con aria di sufficienza.
"Sì, sarò lì tra poco!"
Chiusi la chiamata e partii spedita verso l'albergo.

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Salutai la signora Filem, e poi cenai con Gerard..se non ricordavo male madam Payn doveva venire a cena .già mi ero sognata tutto.
Non dissi nulla a Gerard sulla chiamata della signora Filem, stranamente non c'era nemmeno il bel Principe.
Gerard andò a letto..mi aspettava...ma non ci badai. Non avevo proprio sonno ed ero ancora turbata da quella giornata. Preferii una camminata tra le giganti ortensie bianche e gli alberi secolari del parco vicino al palazzo.

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Gwen raggiunse con l'auto l'albergo in cui alloggiava la sua amica ed attese.
Dopo una ventina di minuti la vide apparire dall'ingresso.
Aryana si guardò intorno e notò infine Gwen nell'auto parcheggiata vicino all'albergo.
La salutò e si avvicinò, per poi salire in macchina.
"Ehi, non ti avevo vista..." disse scambiando con Gwen un affettuoso bacio sulla guancia "... macchina nuova?" Sorridendole.




Era sera, una lieve brezza portava refrigerio dopo la giornata calda ed un bel cielo estivo sovrastava il parco in cui passeggiava da sola Altea.
Fra le ortensie, le camelie e le eriche la dama camminava in balia di una strana inquietudine.
Il silenzio della sera non aveva calmato i suoi turbamenti, ma reso vago il suo cuore, come se fosse in balia di una marea invisibile.
Restò nel parco a lungo, destata ad un tratto dal rintocco di una campana lontana che segnava la Mezzanotte.

Dopo un po' che aspettavo, vidi arrivare Aryana, salutandola affettuosamente
"Gentile omaggio della casa. Ogni tanto di lavora per qualcosa, no?" sorniona.

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"Ah, ma allora ti sei sistemata bene." Disse divertita Aryana a Gwen. "Avanti, dimmi tutto. Di che lavoro si tratta e come posso aiutarti?"

Risi divertita.
"Si fa quel che si può" civettuola.
"Lavoro al centro Aesthetica, mi occupo di esaminare le capacità emotive degli androidi, ma oggi devo ottenere più informazioni possibili su un commissario che è stato aggredito, per conto del centro."

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Era bello passeggare nel parco di notte, la brezza che stranamente dava refrigerio portava anche il profumo dei fiori e delle piante notturne, udivo lo scrosciare delle fontane.
Mi sedetti su una panchina e rimasi immobile davanti al laghetto ad osservare le ninfee quando un suono mi detesto, la campana del campanile mi avvertiva la mezzanotte era arrivata ma non avevo sonno, ma dovevo essere pronta per l' indomani per parlare col custode e chierico.
Mi alzai di malavoglia e inizia a prendere la strada che da quel lato del parco portava al Palazzo.

"Ah si..." disse Aryana a Gwen "... ne ho sentito parlare mentre ero all'aeroporto..." fissandola "... bene, da dove si comincia? Immagino da casa sua, no? Del suo lavoro al commissariato si saprà tutto, giusto?"
Afragolopolis era meno caotica a questa tarda ora, con le sue strade illuminate, i grattacieli che si specchiavano nel Lagno e le insegne luminose che correvano psichedeliche nella notte.





Altea, vista l'ora e gli impegi del giorno seguente, prese la direzione verso il suo palazzo.
Andò in camera da letto, dove suo marito dormiva come un sasso.
La notte trascorse così, lenta e monotona, senza sogni, ma con qualche stelle che sfruttava il cielo limpido del fresco firmamento.

Gerard dormiva, mi svestii e mi stesi sul letto. Mi voltai dall' altra parte e presi sonno.

"Beh, la casa è sempre e comunque un buon modo per iniziare dal Rovato di una persona" commentai "Ma devo pensare a come trovare l'indirizzo. Dubito che la polizia me lo farebbero con tanta leggerezza..." facendomi pensierosa.

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"Aspetta, forse posso aiutarti..." disse Aryana a Gwen, per poi tirare fuori il suo cellulare "... ho un'amica impiegata in una sede di un importante gestore della comunicazione... dammi un minuto e vediamo..."
Così telefonò e parlò con la sua amica.
Lei le disse di poterla aiutare, ma occorreva un pò di tempo e che avrebbe richiamato lei a breve.
"E' quasi l'alba, direi di fermarci a fare colazione mentre attendiamo la chiamata, ok?" Aryana a Gwen.




Alla fine Altea riuscì a prendere sonno e dormì qualche ora.
Al mattino si preparò e raggiunse Gerard nel salottino per la colazione.
In mattinata era atteso il Cappellano.
"Bungiorno, mia cara." Disse Gerard. "Dormito bene?"
Poco dopo Margot venne ad avvertire i padroni che il Cappellano era giunto.

Chiamò una sua amica, la quale disse che ci sarebbe voluto un po'.
Speravo solo facesse comunque in fretta.
"Sì, volentieri, andiamo" sorridendo ed avviandomi con lei ad uno dei bar della piazza.

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Gwen ed Aryana si sedettero al tavolino di uno dei bar in piazza e qui fecero colazione.
Tra un cappuccino ed una brioche, ad un tratto squillò il cellulare di Aryana.
Era la sua amica e le diede l'indirizzo di Dambrose.
Le 2 ragazze terminarono la loro colazione e si diressero a casa del commissario.
Si trattava di una villetta poco fuori dal centro cittadino, con un giardino davanti una piscina accanto.
Quando però le 2 amiche bussarono si accorsero che non c'era nessuno e l'abitazione era stata messa in vendita.

Mangiammo in tutta calma e quando finimmo, l'amica di Aryana telefonò.
Ci diede l'indirizzo di Dambrose, ma quando arrivammo alla villetta, vedemmo che era stata messa in vendita.
"Ma come, di già? È stato aggredito ieri sera, non è nemmeno morto e la casa è già in vendita?" aggrottando la fronte.
Ad ogni modo, cercai un modo per entrare con discrezione.

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Aryana comprese le intenzioni di Gwen.
"Ehi, potrebbe essere rischioso..." disse "... se ci scoprono?"
In quel momento arrivò un'auto che parcheggiò di fronte alla villetta di Dambrose.
Dalla macchina scese Ludwing, che poi si avviò verso una villetta vicina, aprì la porta ed entrò.
Era casa sua.

"Devo farlo, non ho scelta" dissi piano, mentre mi guardavo attorno.
Mi bloccai poi quando sentii una macchina arrivare nel vialetto, nascondendomi dietro il pilastro all'ingresso.
Mi stupii nel vedere che era Ludwing.
Non avevo idea che abitasse qui.
"Aspetta un attimo qui..." Dissi piano ad Aryana.
A quel punto, mi avvicinai a casa sua.

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Gwen lasciò la sua amica davanti alla villetta di Dambrose e si avvicinò a quella di Ludwing.
Dai vetri poteva sbirciare all'interno e vide il suo collega versarsi da bere, acendere la TV e sedersi per rilassarsi dopo il lungo turno al centro.

Quella che vidi, fu una scena quotidiana, serena.
Non che mi aspettassi nulla di diverso, ma fu comunque interessante esserne spettatrice.
Era una persona particolare, più di quanto volesse far credere.
Accennai un sorriso e feci per tornare alla villetta, per evitare di perdere tempo.

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Gwen tornò da Aryana e cercò poi di entrare nella villetta di Dambrose.
Alla fine riuscì a forzare la serratura e ad entrare in casa, seguita da Aryana che però temeva che potessero scoprirle.
In effetti entrare con la forza si rivelò subito una buona idea.
Infatti le 2 ragazze trovarono la casa in totale confusione, come se qualcuno avesse cercato qualcoa senza badare troppo all'ordine.
Ad un tratto si udirono le sirene della polizia arrivare.
"L'avevo detto che era una pazzia..." disse spaventta Aryana "... dobbiamo andarcene!"
Ma fuori la polizia era già arrivata.

Riuscimmo ad entrare dentro, forzando la serratura, ma ciò che trovammo fu un gran disordine.
Qualcuno era palesemente entrato per cercare qualcosa, anche se non sapevo se l'avesse trovata.
Speravo di no, dal momento che poteva essere un vantaggio per noi.
Sentii dentro di me esplodere lo sconforto, quando udii le sirene fuori.
La polizia era arrivata e noi eravamo lì.
Ed eravamo nei guai.
Dovevo pensare in fretta.
"Possiamo farcela, non preoccuparti" rassicurai Aryana, avendo già qualcosa in mente.

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Ma guardalo, una rossa rossa a quella cretina di Regna?
il mondo andava davvero a rotoli, altroché!
"Oh che bello, che bello!" mi misi a cinguettare come avrebbe fatto lei.
Patetica...
"E dimmi, ti trovi bene qui a palazzo?" tutta contenta.
Il ragazzo non sapeva, però, che tutti i suoi pensieri mi appartenevano...

Mi preparai ed andai a fare colazione "Si ho dormito bene, la brezza della sera ha avuto un effetto benefico" anche se avrei desiderato in quel giardino fosse arrivato Lennox.
Poco dopo fu annunciato il Cappellano..."Fatelo entrare, speriamo mi dia il benestare per andare a vedere gli scavi".

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La polizia era prossima ad entrare, mentre all'interno della casa Gwen e Aryana attendevano cercando un'improbabile possibilità di salvezza.
Ma ad un tratto le 2 ragazze udirono una voce dall'esterno.
"Agenti..." disse Ludwing ai poliziotti "... per fortuna siete arrivati... ho udito dei rumori giungere da questa casa... io abito dall'altraparte della strada..." indicando casa sua "... stavoper chiamarvi, poi per fortuna ho sentito le vostre sirene... stavo per controllare io, entrando dalla porta sul retro." Pronunciando ad alta voce queste parole.
"C'è una porta sul retro..." Aryana a Gwen, avendo udito le ultime parole di Ludwing "... presto, usciamo ora prima che ci vedano, Gwen..."




"Molto bene, signora." Disse vispo il ragazzo a Regna. "Spero che la colazione e la rosa rossa siano di suo gradimento." Sorridendole.




Il Cappellano entrò e subito Gerard gli diede il benvenuto e gli presentò sua moglie Altea.
"Molto lieto, signori." Disse il religioso. "La signora Filem mi ha detto del vostro invito e con molto piacere ho accettato." Sorridendo. "In cosa possa esservi d'aiuto?"

Diedi la mano al cappellano e notai era di pronta risposta "Lieta di conoscervi? Lei è un chierico?" chiesi giusto per sapere come chiamarlo "L' abbiamo chiamata perchè mia nipote Crezia frequenta la scuola dei domenicani, e ha degli strani comportamenti e ci ha fatto conoscere la figura di Lilith, di cui sembra attratta. Sappiamo avete rinvenuto qualcosa negli scali?Potete dirci qualcosa in merito?".

Mi misi a battere le mani tutta contenta per quella colazione.
Beh, se non altro questa la potevo gustare.
"Siii, oh che carino a portarmi anche una rosa, scommetto che mia sorella è morta d'invidia!" con la voce da oca.
"Perché io sono la più bella e la più intelligente di tutte!!" dandomi delle arie come faceva sempre Regna.
"Allora, perché non mi dici un po' che cosa ti ha detto che devi fare Jamos per il tuo primo giorno da cameriere??" incuriosita.

Stavo per sbirciare l'arrivo della polizia, quando sentii la voce di Ludwing.
Parlava con la polizia, spiegando che aveva sentito dei rumori sospetti ed allora li aveva chiamati.
Nominando anche una porta sul retro.
Annuii ad Aryana e cercai subito la nostra via di fuga senza pensarci due volte.
Non mi piaceva l'idea, dal momento che dovevo trovare informazioni su Dambrose, ma non avevo scelta.

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La mia guardia del corpo, come volevasi dimostrare, non era ben attenta ai dettagli.
Era un bel ragazzo, di quelli con cui non mi sarebbe dispiaciuto intrattenermi, ma con poco occhio per i particolari e questo, ahimè, lo rendeva vuoto.
Trovai subito la scritta sul retro della carta. Recitava una frase in rima, che coinvolgeva diavoli da cercare.
Afferrai la carta ed indicai la scritta alla mia guardia. Non mi aspettavo che capisse ma, nel frattempo, cercai di pensare a qualcuno che avrebbe potuto aiutarmi.

"Si, milady." Disse il Cappellano ad Altea."Sono il cappellano della Chiesa del Cuore di Gesù e mi occupo, tra le altre cose, di consulti in campo psicologico dei nostri confratelli, soprattutto novizi." Annuendo. "Beh, di certo sua nipote" parlando ora di Crezia "non ha appreso questo genere di nozione durante le lezioni. I nostri programmi scolastici sono controllati e gestiti da un corpo insegnante molto scrupoloso e competente. Probilmente avrà appreso queste cose da qualche sia compagna o compagno."

"Sembra una specie di indovinello, capo..." disse la guardia del corpo a Queennie "... io non ci capisco nulla... ma leggendolo mi fa pensare ad un tale... un tipo di quelli ontelligenti... un certo... cavolo, come si chiamava?" Cercando di ricordare. "Ah, si!" Esclamò. "Lion! Un docente di criminologia, al cui corso fui obbligato ad andare da un giudice, dopo che mi beccarono per un furtarello. Secondo me quel professore potrebbe aiutarci con questo indovinello, capo."




Gwen e Aryana sgattaiolarono fuori dalla casa, attraverso l'uscita sul retro, per poi allontanarsi mentre la polizia entrava e cominciava ad indagare.
"Siamo state proprio fortunate che quel tipo abbia parlato casualmente a voce alta, facendoci scoprire di quell'uscita sul retro..." disse Aryana a Gwen.




"Beh, signora, mi ha detto che devo fare tutto ciò che mi chiederanno le 2 padrone di casa." Disse il ragazzo a Regna. "Ed io ci tengo a questo impiego, perciò sono ai suoi ordini e a quelli di sua sorella." Sorridendo vispo.

Sorrisi soddisfatta dalle parole del cappellano "Allora pure lei la pensa come me,so benissimo voi siete una scuola seria, ma mio fratello, ovvero il padre di Crezia, mi ha detto che un frate che insegna ha consigliato di iscriverla a una scuola più elevata visto il tema che la bambina aveva svolto su Lilith. A me è sembrato strano, gioca pure con una tavola oija ed è interessata di spiritismo...ho pensato che qualcuno la stia deviando ma la bambina sembra chiusa in un suo mondo. E' cambiata...ha preso a cuore un nostro ospite qui a Palazzo e ne sembra quasi" guardai Gerard e dispiaciuta quasi di tradire il mio bel Principe "affascinata da lui, sembra voglia più bene a Lord Lennox, lo hai notato pure tu Gerard, cosa hai notato ieri sera su Crezia quando io non c'ero".

"I bambini a quell'età" disse il Cappellano ad Altea "spesso si affezionano ad estranei. E' una cosa del tutto normale. Quanto al tema, penso che il suo maestro abbia valutato lo stile, le proprietà dialettiche e la grammatica usata in modo corretto, quando ha consigliato per la bambina una scuola di tipo superiore. Però in tutta franchezza, eviterei, fossi in voi familiari, di farla giocare con oggetti vicino allo spiritismo o all'occultismo. Nulla accadrebbe, ovvio, visto non siamo più nei secoli bui, grazie al Cielo, ma i bambini possono restare impressionati."
"Anche io la penso come lei, padre Cappellano." Fece Gerard. "Su ogni cosa che ha detto."

Per fortuna, riuscimmo ad uscire.
"È un mio collega, devo ricordarmi di ringraziarlo..." con sarcasmo.
"Ora, però, devo capire come fare a trovare informazioni sul commissario e soprattutto, cosa cercava chi è entrato..."

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"E' stato mio fratello a prendere questo gioco e gli ho detto è uno stolto ma non lo comprende, dice che gioca solo e non vede dove sta il problema. Ieri non voleva la mia presenza, io per lei...sono come la madre che purtroppo ha perso, tutto questo mi sembra strano. Torniamo a Lilith, la signora Filem mi ha riferito avete scoperto qualcosa negli scavi, è possibile vedere cosa avete trovato? Anche in sua presenza se lo desidera" sorridendogli, mossa da una strana curiosità.

Ascoltai le parole della mia guardia, lo guardai interessata mentre mi raccontava del professore di criminologia che aveva conosciuto.
“Bene.” dissi per poi avvicinarmi a lui e mettergli la carta nella tasca dei pantaloni “Sarà il caso che domani vada a trovare questo Lion. Spero che le buone siano sufficienti a farlo parlare.” aggiunsi per poi incamminarmi verso la porta del locale “Qui abbiamo finito.”


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"Quindi" disse stupita Aryana a Gwen "pensi che il tuo collega l'abbia fatto apposta? Per autarci e tirarci fuori dai guai?"
Istintivamente si voltò verso la casa di Ludwing, dove lui stava rientrando.
Ma prima di varcare la porta d'ingresso si voltò verso le 2 ragazze.
Le fissò e poi entrò in casa.




"Si, ma meglio evitare che la bambina giochi con quel genere di oggetti, milady." Disse il Cappellano ad Altea. "Lilith? Oh si... credo sia emerso un bassorilievo dagli scavi, proprio raffigurante questa antica immagine mitologica."
"Immagine mitologica, padre?" Gerard. "Pensavo che tutti voi chierici credeste nell'esistenza dei demoni."
"Si, ma solo chi possiede una macchina del tempo, ser." Divertito il Cappellano. "Così da poter tornare al Medioevo." Ridendo piano.




Quennie mise con nonchalance il foglietto nella tasca dei pantaloni della sua guardia del corpo e gli ordinò di tornare al locale.
Era ormai quasi Mezzogiorno e nel locale il personale si preparava per l'apertura serale.
Poco dopo la guardia del corpo bussò alla porta dell'ufficio di Queennie.
"Scusi, capo..." disse "... ho qui il numero di telefono del professor Lion." E le consegnò il biglietto.

Annuii e pensai dovevo parlare a quattrocchi con Simon, ascoltai Gerard e poi il chierico. Mi chiedevo come mai vi fosse tale bassorilievo nel cimitero "Interessante" scostante alla battuta di Gerard "Un bassorilievo? Strano si trovi in un tale posto..a cosa attribuite la presenza di tale reperto, e perchè vedete Lilith come una figura mitologica?".

Tornammo all’Afterlife sgommando sulla mia jeep, le luci della città a riflettersi contro la carrozzeria nera dell’auto.
Una volta tornati al mio locale, diedi alcune direttive so barman, compreso il ragazzino assunto da poco che, come sempre, mi sbavava addosso divorandomi con lo sguardo.
Raggiunsi il mio ufficio e consultai gli inventati, questo fino a quando la guardia non bussò alla mia porta.
“Molto bene!” esclamai prendendo il numero di telefono di Lion “Prenditi il resto della giornata libero. Passalo a divertirti un po’, sei stato molto d’aiuto, caro.” disse sottendendo l’ordine di lasciarmi da sola.
Digitai il numero sullo schermo dell’iPhone ed aspettai che, dall’altro capo, qualcuno rispondesse.


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"È molto probabile" dissi.
Notai che Ludwing ci guardò, prima di rientrare in casa.
Rimasi a riflettere.
"Beh, potremmo chiedere a lui una mano, a questo punto.." Ipotizzai.

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