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mah adesso non mi ricordo ti faro vedere qualche titolo
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Un po' mi rincresce, visto il grande entusiasmo della nostra Lady Aura, essere la voce fuori dal coro... ma purtroppo questo libro è stato per me una grandissima delusione! :(
Vi dirò in confidenza che lo avevo molto atteso, perchè conosco personalmente l'autore e ho (e continuo ad avere) grande stima di lui... ma trovo che in questo libro lui abbia sacrificato troppo di se stesso, della sua cultura e delle sue idee, per andare invece alla ricerca di un linguaggio e di alcune situazioni che potessero attirare i più giovani. E questo a discapito dell'originalità del testo. La metafora dei colori è molto bella, e quella mi è piaciuta... ma talvolta risulta ridondante. Quanto ai personaggi... Leo mi piace, ma gli altri sono un po' troppo stereotipati a mio avviso. Ne parlavo proprio la settimana scorsa con un giornalista di cui ovviamente taccio il nome... ed entrambi abbiamo trovato che queste figure assomigliassero troppo ad alcuni clichè letterari ormai abusati (non li cito espressamente per non rovinare la sorpresa a chi vorrà leggere il libro, anche se alcune cose si capiscono già a pagina 3! :p) Quanto al finale... sì Llamrei, fa molto "Love story", anche se quelli un po' più giovani di noi probabilmente non riescono a cogliere questa similitudine :rolleyes: Con questo mi fermo, e spero di non aver offeso nessuno con il mio parlare, ma come vi ho già detto all'inizio, questo è un libro a cui tenevo molto, e penso che possa essere interessante, anche al fine di aprire un bel dibattito con voi, esprimere la mia modesta opinione al riguardo :smile: |
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Citazione:
@Morrigan : come avete detto voi l'autore ha cercato di arrivare ad un pubblico giovane! E io in quanto tale sono stata completamente stravolta dall'onda! |
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Senti, è un libro, scritto magari anche per un motivo personale, e non è consono definire il lavoro di una persona, che cerca di trasmettere dei sentimenti agli altri, "spazzatura". |
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ok ho capito ribadisco che ho detto senza offesa proprio per evitare malintesi
comunque rimangodel mio parere;) |
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Esiste un termine per definire quello che stai facendo tu nel forum. Citazione:
L'utente Morrigan, ha detto che non le è piaciuto il romanzo, ma lo ha letto ed ha dato le sue motivazioni... tu invece molto probabilmente neanche lo hai letto. Scusate l'OT. Riprendete pure la discussione sul libro. |
si che lo letto
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Bel libro
Quando ero adolescente, anche a me piaceva Leopardi, poi si cresce e si preferisce Pascoli e Manzoni, ma è stato bello tornare a quel periodo.
D’Avenia scrive davvero bene, invidia nei suoi confronti. La storia si svolge in 200 giorni, un anno scolastico. I professori una razza in via d’estinzione, che gli studenti sperano si estingua al più presto. Ma l’autore sfugge a una facile critica dei problemi della scuola. Leo è un adolescente come tanti, motorino, lettore, rimorchio il sabato, partite di calcetto, la scuola non è una sua priorità. Poi si innamora di Beatrice e le prospettive cambiano. Quando colei che a lui solo par donna si ammala, inizia la crescita dell’adolescente. Davvero un bel libro. L’ho comprato perché mi piaceva moltissimo la copertina. Adoro i capelli rossi. Mi è piaciuto il titolo. E sebbene l’argomento adolescenti non mi interessa in questo periodo, due elementi su tre erano per l’acquisto e perciò l’ho comprato. Davvero un bel libro, non rimpiango i quindici euro spesi. Avercelo avuto un insegnante di latino come D’Avenia, a quest’ora leggerei Tacito senza vocabolario. Non conosco personalmente D'Avenia e non sono in grado, come Morrigan, di dire che aveva potenzialità per scrivere meglio. Ma quello che ha scritto merita un plauso. Lo aspettiamo nella sua seconda opera. |
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