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Gaynor...
non avrei potuto chiedere grazia maggiore alla sorte, mia cara amica... in vostra compagnia l'attesa stessa sarà una gioia e un piacere. Guisgard, mio signore... non posso che darvi ragione: dare forma e un nome ai nostri sogni è forse l'impresa più ardua (e più sublime) che si possa intraprendere. Tuttavia, sapete... ormai, perdonatemi l'ardire, conosco la vostra musa quel tanto che basta per sapere che tale impresa non sarà certo troppo onerosa per voi! Ed ora che, come potete vedere, ben due dame son qui ad attendervi, spero non ci lascerete nel dubbio ancora a lungo! |
Addirittura due dame!
Ne sarà lieta la musa! Speriamo allora che anche gli altri abitanti di Camelot vogliano unirsi con voi in questa attesa, così da convincere la musa a donarci prima possibile l’inizio di questa nuova avventura :smile: |
Pure io sono in trepidante attesa sir.
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Benissimo, lady Altea!
La Musa è proprio qui accanto a me che sorride! E quando lei mi sorride è segno che il mondo circostante, con le sue statiche ed effimere certezze, sta cominciando a mutare, per assumere i contorni indefiniti, illimitati e incantati del sogno :smile_lol: E, come disse qualcuno, è tutto da dimostrare che questo mondo sia più reale dei nostri sogni più belli ;) |
bene attenderò con piacere questa vostra ispirazione ser guisgard
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Ne sono lieto, lady Brianna :smile:
Dopo i colorati e musicali giorni natalizi, la Musa è tornata alla mia porta… Sapete qual è la cosa più complicata da fare quando si ha una storia? E’ trovare un titolo. Un titolo è l’essenza stessa della storia. Ne racchiude tutto: i sentimenti, i propositi, le sfide, la magia. Un titolo è l’unica cosa che si possiede quando ci apprestiamo a leggere un libro, o mentre scorrono i titoli di apertura di un film appena iniziato. Il titolo è il nostro unico compagno di viaggio quando ci addentriamo in un’avventura. Dal titolo dipende la nostra scelta, la nostra voglia di entrare in un mondo sconosciuto. Un titolo può incuriosire, può intimorire, può divertire, può ammaliare e persino confondere. Qualcuno disse che ogni storia è racchiusa nel proprio titolo. Che titolo dunque domandare alla Musa? Un titolo che affascini, che racchiuda i desideri e i sogni... Un titolo oltre il quale ci sia un mondo magico, inesplorato, capace di custodire la meta di qualsiasi viaggio... Un titolo da sfidare, da sognare e da vincere... Un titolo capace di racchiudere un’intera vita e tutti i suoi sogni… |
Il lago…
“Questo posto è straordinario…” sussurrai io, mentre il vento accarezzava i miei capelli “… c’è qualcosa qui… e darei qualsiasi cosa per poterlo racchiudere in uno scritto…” Mi ero lasciato incantare da quel luogo, complice il vento che fendeva dolcemente l’aria, diffondendo ovunque un odore di muschio e fiori selvatici. Sorrisi e mi voltai verso il mio paziente Virgilio. “Vi avevo detto che ero un sognatore…” “Succede a tutti.” Fece lui masticando un bel pò di quel suo tabacco dall’odore forte e prepotente. “Sono secoli che questo posto continua a narrare la sua storia.” “Possibile che nessuno l’abbia mai messa per iscritto?” “Forse.” Alzando gli occhi, per un istante, su di me. “Si, probabilmente qualcuno ci ha provato, ma la storia è poi sempre rimasta incompleta.” “Incompleta?” Ripetei io. “Si, incompiuta.” Riempiendo la pipa con quel tabacco. “Ora salta fuori anche qualche maledizione…” con un pizzico di ironia io. “No, nessuna maledizione.” Scuotendo il capo lui. “Meglio dire incantesimo.” “Più guardo questo lago, più immagino che possa spuntare la fata Viviana con Excalibur.” “Leggete troppi libri, voi.” Soffiando via il fumo della pipa. “Però sarebbe bello!” “Quello che nasconde questo lago” fissandomi lui “è infinitamente più straordinario e meraviglioso.” Lo ascoltavo come rapito. “Ecco perché qui, alla fine dell’800, giunse anche quel poeta famoso…” continuò lui “… e non sto inventando nulla, è documentato.” “Quale poeta?” “Ah, non ricordo il nome…” rispose lui “… o meglio, non riesco a ricordare la pronuncia esatta… ricordo solo che veniva dalla Germania…” “Forse si trattava di qualche poeta del Romanticismo…” “Immagino li conoscerete tutti a memoria voi…” “Non è esattamente il mio campo di studi…” sorridendo io “… mi occupo di antichità e Medioevo io… però adoro molto il periodo del Romanticismo… ma perché venne qui quel poeta? Per fare le cure termali? O per visitare i resti archeologici?” “Venne qui, proprio dove siamo noi due ora.” “Davanti a questo lago?” Voltandomi a fissare quelle acque verdi io. “E perché proprio qui? Cosa cercava?” “Cercava quel fiore, ragazzo mio…” rispose lui, mentre il vento, dopo aver lambito le acque del lago, cessò all’improvviso. http://in-no-va-tion.com/img/Nature.PNG |
Un lago racchiude sempre un mistero, desideri e sogni di chi fermandosi sulle sue rive li ha espressi ed esso li ha racchiusi per sempre nei suoi fondali, custodendoli come tali.
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Ne è gia in arrivo uno nuovo?? :smile_lol: Mi sorprendete sempre Sir..:D
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Le dame in attesa aumentano, milord... e non ci sono soltanto dame nella fila di sognatori che si accalca fuori dal set di questo nuovo misterioso gdr, in attesa di qualche notizia, di qualche informazione e -chissà- di una particina! ;)
Quanto a me, poi... beh, quanto ho sentito già basta e avanza per tenermi sulle spine!! :smile_wub: |
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